Berkut Inviato 5 Giugno 2019 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2019 (modificato) Spesso mi chiedo come funzioni la logistica delle truppe al fronte, e per fronte intendo proprio un fronte, dove due eserciti si fronteggiano per avanzare o difendere una posizione, quindi non mi riferisco a situazioni nelle quali si presidia il territorio e si effettua una missione di peacekeeping o qualcosa tipo ISAF. Nello specifico, dove risiedono i soldati quando non combattono? Dove dormono, mangiano ecc.? E nel caso di guerra urbana? Qualora si riesca a conquistare una città, come si stabilisce quale edificio o zona sia più adatto a costruire una base? Per fare un esempio i curdi nella recente campagna contro l'ISIS, sono avanzati per ampi tratti di deserto senza alcun insediamento. Modificato 5 Giugno 2019 da Berkut Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rommel Inviato 7 Giugno 2019 Segnala Condividi Inviato 7 Giugno 2019 (modificato) Dirò una cosa ovvia: pende tutto dalla posizione geografica del fronte. é in prossimità delle coste e necessita di uno sbarco? Si può creare una testa di ponte abbastanza solida? abbiamo la supremazia aerea? in quanto tempo possiamo far arrivare in termini di merci e rifornimenti? Risposte e approntamento nemico in caso di prima offensiva? Ma soprattutto, comè messa la logistica nemica? In base a queste risposte orbita tutto il mondo occulto della logistica militare. In risposta alla prima domanda, è lecito chiedersi se il fronte sia relativamente vicino a stati alleati, in questo caso il soggiorno è garantito lontano dalle strutture campali, dedicando i magazzini presidiati per il carburante e armamenti. Se il tutto invece deve coesistere, è fondamentale avere un fronte ben formato con una superiorità aerea certa e perfettamente operativa. Da li poi si tracciano varie linee di rifornimento, tutte unificate sotto il nome di retrovie: rifornimenti al fronte, collegamento e stoccaggio. Per rifornimento al fronte, soldati o merci che sia, il tutto deve avenire con mezzi MRAP (di cui sono importantissimi i veicoli ambulanza) e pesanti attrezzati ad incassare duro. un esempio sono i convogli di camion tattici che seguono i carri armati a soli 5-10 km dal fronte. Per collegamento si intendono quelle piccole stazioni di smistamento militari, improvvisate "a mano" sul campo, fortemente presidiate a tappe regolari. fungono da volano logistico in caso, per motivi X, l'avanzata cambia direzione o si interrompano provvisoriamente i collegamenti con il centro di stoccaggio. Queste sono di fatto l'anello debole della macchina organizzativa, in quanto oggetto di sabotaggi e intercettazione di convogli. è in questo quadro che si vedono le immagini dei container su ruota, circondati da flotte di IFV e Scout. Infine ci sono gli stoccaggi. letteralmente città improvvisate con unità abitative ammovibili (molto simili a quelle impiegate durante i terremoti), hangar, officine, aereoporti improvvisati e/o porti per lo sbarco. Qui il materiale arriva direttamente dalla madrepatria, e normalmente è qui che risiedono i centri decisionali delle regie tattiche e gli ospedali. I soldati che ritornano dal fronte arrivano qui, bypassando il settore di collegamento. La distanza dal fronte è considerevole ma non siderale, perchè, testimone la Guerra del Golfo, la velocità di avanzamento può aumentare in pochi giorni a centinaia di km. In termini di guerra dinamica, si predilige sempre e comunque l'appoggio di nazioni alleate confinanti. In caso di guerra urbana il succo non cambia. Qui però entra in gioco il fattore neutralità del paese di passaggio. è neutrale e disposto all'ospitalità? Neutrale ma non disposto all'ospitalità? invasione di città nemiche? L'ultimo punto è il più delicato. Ovviamente gli edifici pubblici in cemento armato saranno destinati ad ospitare il cuore pulsante dell'armata come il centro di comando e l'ospedale. Bisogna tener presente che le guerre cittadine sono dannatamente mobili e combattute quartiere per quartiere. da qui si deduce che non è sicuro detenere centri di stoccaggio armi, piuttosto stazioni di collegamento ma molto distanziate tra loro, prediligendo le periferie e le zone rurali, più facilmente smobilitabili e sorvegliabili. Modificato 7 Giugno 2019 da Rommel Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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