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Enti ATS


jhonny912

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Guarda, innanzi tutto la torre non rilascia informazioni, bensì è un ente che fornisce il servizio di CONTROLLO all'interno dell'aerodromo...

Un ente che rilascia il servizio informazioni è la FIR (Flight Information Region -> 3 in Italia: Milano, Roma e Brindisi) che fornisce oltre a questo il servizio ALLARME, (all'interno della fir vi è la FIC che è l'ente operante all'interno di tale spazio aereo, Flight Information Center, le FIC sono 4: Roma, Brindisi e a NORD per la quantità di traffico Milano è stata suddivisa in 2 settori, Milano e Padova).

I servizi sono 4:

 

- Servizio informazione

- Servizio allarme

- Servizio consultivo

- Servizio di controllo

 

Il servizio consultivo rilascia consigli, simile quindi al servizion informazioni.

ADA / ADR forniscono il servizio consultivo ;)

 

Ovviamente lo spazio aereo (ATZ: Aerdrome Traffic Zone, posto intorno ad un aerodromo a salvaguardia del traffico appartenente a tale superficie) intorno all'aeroporto di controllo ha un limite che l'aereo oltrepassa ben presto dal decollo, di conseguenza sucessivamente la torre contatta l'aereo comunicandogli di passare su un'altra frequenza che sarebbe quella del CENTRO che controlla l'area dal quale l'aereo è decollato. Infatti dopo il decollo se senti qualche comunicazione la Torre comunica ad un aereo di passare sulla (esempio) Milano centro sulla freq. xxx.xx .

Questo centro che l'aereo contatta fornirà a tutti gli aeromobili un codice di identificazione da inserire nel trasponder.

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Centro non è del tutto corretto. Il traffico in partenza dall'aerodromo viere passato in genere all'APP (APProach), o a seconda delle procedure locali e della presenza di una TMA all'ACC (Area Control Centre), il cui identificativo per la chiamata radio è "Radar", quindi dovrebbe essere "contact Milano Radar on xxx decimal xx".

 

Qui un breve riepilogo: (nell'ordine spazio aereo, ente ATC competente, chiamata radio)

 

ATZ (Aerodrome Traffic Zone) non controllati ---> AFIS (Aerodrome Flight Information Service) ---> "Afis"

ATZ (Aerodrome Traffic Zone) controllato ---> TWR (ToWeR) ---> "Tower"

ATZ (Aerodrome Traffic Zone) in caso di grandi aeroporti, per area di movimento e taxi ---> GCS (Ground Control Centre) ---> "Ground"

CTR (ConTRol zone) ---> APP (APProach) ---> "Approach"

FIR (Flight Information Region) ---> FIC (Flight Information Centre) ---> "Information"

TMA (TerMinal Area) ---> ACC (Area Control Centre) ---> "Radar"

AWY (AirWaY) ---> ACC (Area Control Centre) ---> "Radar"

 

Le aree a servizio consultivo, come le omologhe rotte, in Italia non esistono più. L'ultimo spazio aereo classe "F" era nei pressi di Perugia, con relativa forma embrionale di AWY. Le stesse aerovie, che sono in pratica spazi aerei controllati dalla forma di lunghi corridoi con un limite inferiore stabilito (MEA, Minimum Enroute Altitude) che collegano le varie TMA larghe la bellezza di 10 miglia nautiche, stanno sparendo a causa della loro obsolescenza. Infatti con gli attuali standard della strumentazione degli aerei, con un RP (Refernce Point) intorno ai 2 miglia nautiche (misura che indica l'accuratezza della strumentazione di bordo in miglia nautiche dalla posizione indicata dagli strumenti), con tutte le rotte che si percorrono lo spazio aereo sarebbe tutto un'aerovia e sarebbe saturo. Infatti lo spazio aereo superiore è suddiviso in rotte R-NAV.

 

Qualcuno mi corregga se ho detto castronerie, la memoria fa brutti scherzi e da dove passa l'aviazione commerciale tutta questa roba si evita, i discorsi sono altri! Eccezion fatta per il Metroliner che viaggia in spazio aereo inferiore (sotto Flight Level 195, ossia 195000 ft calcolati con riferimento alla pressione standard ISA, International Standard Air, 1013.25 hPa).

Modificato da Tuccio14
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  • 8 mesi dopo...

gen. Tuccio, mi permetto di correggerti con umiltà. Le rotte ADR (advisory routes) o rotte a servizio consultivo non esistono più (almeno in italia). erano comunque rotte nelle quali il controllore poteva dare "consigli" dei quali il pilota poteva prenderne atto o agire a sua discrezione.

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