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Treni blindati


Guest intruder

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Guest intruder

Ho scoperto per caso che i treni blindati sono più numerosi di quanto pensassi, il loro uso va dalla Guerra Civile Americana all'Indocina (i francesi ne impiegarono due, uno dei quali si chiamva Rafale). E, ogni tanto, si parla di rimetterli in servizio, non si sa bene con quali compiti (ma vorrei ricordare come gli USA prevedessero di impiegare i loro ICBMs anche da treni speciali, negli anni Settanta).

 

Comincio io, poi, se qualcuno mi vuole seguire, oltre alle foto, se può, metta anche qualche nota storica. Renderà il topic più interessante.

 

CAR1.JPGpolish%20armoure%20car%201.jpg

The Polish'Tatra'armoured railcar, built in 1936 and armed with a 7.92mm (0.31-in)machine-gun; it had a top speed of 45 kmlh (28 mph) and a range of 700 Am (435 miles). Model (Imperial War Museum)

 

TATRA1.JPGTATRA2.JPGTATRA3.JPGTATRA4.JPG

 

tatra1.jpg

Armoured draisine Tatra from the 2nd armoured train unit, in the mid-thirties. On the left, in the frontal armour, a crank of a jack is visible.

 

tatra-ge.jpg

The captured Tatra in German armoured train Panzerzug 1, probably in 1941. Possibly this is a vehicle with Polish-built armoured body

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Armored Train

Bra-ArmoredTrain.jpg

 

An improvised armored train as used in the Brazilian revolution in the 1930’s. The train was equipped with a Schneider 75mm model 1919 mountain gun.

 

 

MBV F34

orig.jpg

 

Soviet Armored train MBV F34, used on the Leningrad battlefront

 

 

"Littorina"

Littorina.jpg

 

Littorina (Armored Train) 1942. Photo Courtesy Alberto Rosselli

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Guest intruder

95arc.JPG

Japanese Type95 Armoured Railroad Car (So-Ki)

 

Length : 4.90m

Width : 2.56m

Hight :

2.54m (On the rail road)

2.43m (On the ground)

Empty Weight : 8.7t

Engine : Air Cooling Gassorin (84hp)

Max Speed :

74Km/h (On the rail road)

40Km/h (On the rail road with freight cars)

30Km/h (On the road)

20Km/h (On the ground)

Clew : 6

 

Francamente non sapevo se metterla fra i carri o i treni...

Edited by intruder
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Francamente non sapevo se metterla fra i carri o i treni...

 

Mon ti preoccupare è brutto per entrambi le categorie! :asd: :asd: :asd:

 

T-34 in panzerzuge structure

 

Sov.T34train.07.JPG

 

Armoured train "Michael", Crimea, Winter 1943/1944

 

Sov.T34train.06.JPG

 

Streckenschutzzug "Blucher" in 1944 was renamed as armoured train Nr.52, Eastern Front, 1944. This armoured train has turrets from soviet T-34 and T-70

tanks.

 

Sov.T34train.09.jpg

 

Turrets from soviet T-34 and T-70 tanks used on the armoured train Nr.52.

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Guest intruder
Mon ti preoccupare è brutto per entrambi le categorie! :asd: :asd: :asd:

 

Riconosciamo che si sono sforzati.

 

Treno armato giapponese Tipo 94, 1934. Composto come sotto:

214b_02.jpg214b_03.jpg

 

 

 

 

94rv.JPG

Waggon-1 Reconnaissance Waggon

The Manchuria Railway 50t coal waggon "Tai" modified.

Armament : Type92 13mm Heavy Machine Gun X 2

Equipment : Brake, Heating System, Hammocks, Trash Box

Special Equipment : 300mm front light, Railroad repair parts (rails, cross-ties, etc)

 

94fcw.JPG

Waggon-2 Canone Waggon Ko

The Manchuria Railway 60t waggon "Chii" modified.

Armament :

Type14 100mm Anti-Aircraft Canone (This could be shot only horizontally.)

Type92 Heavy Machine Gun X 2

Equipment : Brake, Heating System, Hammocks, Trash Box

 

Waggon-3 Canone Waggon otsu

Same as the waggon-2.

Special Equipment : Lavatory, Water Tank

 

Waggon-4 Canone Waggon Hei

The Manchuria Railway 60t waggon "Chii" modified.

Armament : Type88 70mm Anti-Aircraft Canone (Range : 14,000m) X 2

Equipment : Brake, Heating System, Hammocks, Trash Box

 

Waggon-5 Command Waggon

The Manchuria Railway 60t coal waggon "Tasa" modified.

Armament :

Type92 13mm Heavy Machine Gun X 2

Observation Equipments

High Altitude Measuring Instrument, Periscope, Measuring Mirror, Signal Poles,

Equipment : Brake, Heating System, Hammocks, Trash Box

Special Equipment : Long Range Communication Radio Reciver, Short Range Portable Telegraph, 300mm front light X 2, Telephone for the command

 

Locomotive

The Manchuria Railway type "Mikado" locomotive modified.

Speed : 65Km/h

Equipment : Brake, Heating System, Hammocks, Trash Box

 

Waggon-6 Tender

This can carry the water and coals@which is necessary for the service of 150km.

Armament : Type92 13mm Heavy Machine Gun X 2

Special Equipment : The pump to draw water.

 

Waggon-7 Power Supply Waggon

The Manchuria Railway 60t coal waggon "Tasa" modified.

There are three rooms in this.

Room 1 : The Generator Room

Room 2 : The Radio Room (Long Range Telegraph equiped)

Room 3 : The Storage Battery Room

Armament : Type92 13mm Heavy Machine Gun X 2

Equipment : Brake, Heating System, Hammocks, Trash Box, Lavatory, Water Tank

Special Equipment : 300mm front light

Edited by intruder
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kuzma1.jpg

 

Armored train "Kozma Minin" before the departure at the front

 

kuzma2.jpg

 

Note the label "Kozma Minin" at the Armored train

 

kuzma3.jpg

 

Armored train. Note the tank turret and the tank helmets

 

kuzma4.jpg

Maxim machine gun team on the armored train. Note the tank turret

 

kuzma5.jpg

 

Armored train anti -aircraft machine gunner Taranov, who was ordered by the medal "For Moscow Defense"

Edited by Blue Sky
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Guest Andrea29

seppur blindati erano certamente molto vulnerabili!!

 

bastava interrompere la linea di binari ed il gioco era fatto!!

 

anche se magari utilizzavano dei binari speciali

ma comunque non credo altrimenti i costi sarebbero

stati molto molto onerosi

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I binari li puoi costruire pure in lega rettiliana, ma rimangono un tracciato visibile e conosciuto e, quindi attaccabile.

Questi mezzi, infatti, non ebbero successo proprio per via della loro scarsa mobilità.

 

Assolutamente d'accordo con Dominus, ma bisogna ricordare che servivano da scorta ai convogli carichi di merci, erano vulnerabili ma meglio di niente! ;)

Edited by Blue Sky
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I russi, se non sbaglio, li usarono nel dopoguerra come vettori di ICBM.

Teoricamente avrebbero dovuto essere sempre in movimento e avrebbero dovuto nascondersi in gallerie studiate per essere sigillate e diventare veri e propri bunker antiatomici, per poi effettuare un attacco di risposta, ma non sò nulla riguardo ai numeri e all'operatività di questi mezzi.

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Guest galland

Curioso, da tempo volevo aprire un topic sull'argomento disponendo di un bell'articolo di "Storia Illustrata".

Domani mi metto al lavoro.

In verità il tema sarebbe più adatto nella sezione storica, trattandosi di un mezzo bellico appartenente al passato...

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I russi, se non sbaglio, li usarono nel dopoguerra come vettori di ICBM.

Teoricamente avrebbero dovuto essere sempre in movimento e avrebbero dovuto nascondersi in gallerie studiate per essere sigillate e diventare veri e propri bunker antiatomici, per poi effettuare un attacco di risposta, ma non sò nulla riguardo ai numeri e all'operatività di questi mezzi.

 

Esatto Dom, Non sbagli!

 

All know that missiles can be launched from underground shafts, from mobile trucks that carry missiles or from submarines. But in Russia missiles can be also launched from.. trains!

 

1.jpg

 

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Edited by Blue Sky
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Molto interessanti i post sui treni blindati o armati, molto belle anche le foto. Non è però del tutto vero che furono totalmente inutili, sicuramente non furono mai determinanti proprio per la loro vulnerabilità dovuta alla facile tracciabilità. In alcune occasioni proprio in Italia fecero sentire la loro voce e che voce!!. Senza andare troppo lontano durante la Seconda Guerra Mondiale la Regia Marina Italiana disponeva di treni armati con pezzi di artiglieria, questi circolavano lungo le linee ferroviarie costiere Adriatiche, Tirreniche e Liguri pronti ad intervenire contro unità navali nemiche che si avvicinavano troppo. Anzi uno dei primi atti di guerra vide proprio protagonista uno di questi treni che che aprì il fuoco contro naviglio militare Francese davanti alla Liguria di ponente. I treni che operavano in Liguria potevano facilmente sparare e poi riparare velocemente all'interno delle gallerie che in grande quantità caratterizzano quella linea. Lo scellerato bombardamento di Recco fu' probabilmente dovuto al tentativo da parte degli Alleati di abbattere il ponte ferroviario sito tra due gallerie in corrispondenza della cittadina Ligure in modo tale da impedire interventi da parte dei treni armati. Se non sbaglio inoltre anche la " Grande Berta " il famoso cannone Tedesco usato per bombardare Parigi da 40 Km di distanza era posto su carrelli ferroviari, quindi se vogliamo potremmo definirlo anche lui un treno armato ( sicuramente non blindato ). Grazie a tutti quelli che sapendone di piu' vorranno intervenire il treno armato o blindato unisce sicuramente due mie passioni: la militaria ed il mondo ferroviario!.

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Riguardo a quella che tu chiami, come molti, tra cui il sottoscritto, erronamente facevano, Big Bertha, c'è un ottimo topic apposito in sezione storica, comunque i cannoni di questo tipo furono molti e furono trasportati sulle linee ferroviarie solo per motivi di pesi e di ingombri, ma sono cosa ben diversa dai treni blindati.

Quanto ai treni Italiani sapevo anche di un loro intervento in sicilia nel tentativo di contrastare Husky, qualcuno ne sà di più?

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Molto interessanti i post sui treni blindati o armati, molto belle anche le foto. Non è però del tutto vero che furono totalmente inutili, sicuramente non furono mai determinanti proprio per la loro vulnerabilità dovuta alla facile tracciabilità. In alcune occasioni proprio in Italia fecero sentire la loro voce e che voce!!. Senza andare troppo lontano durante la Seconda Guerra Mondiale la Regia Marina Italiana disponeva di treni armati con pezzi di artiglieria, questi circolavano lungo le linee ferroviarie costiere Adriatiche, Tirreniche e Liguri pronti ad intervenire contro unità navali nemiche che si avvicinavano troppo. Anzi uno dei primi atti di guerra vide proprio protagonista uno di questi treni che che aprì il fuoco contro naviglio militare Francese davanti alla Liguria di ponente. I treni che operavano in Liguria potevano facilmente sparare e poi riparare velocemente all'interno delle gallerie che in grande quantità caratterizzano quella linea. Lo scellerato bombardamento di Recco fu' probabilmente dovuto al tentativo da parte degli Alleati di abbattere il ponte ferroviario sito tra due gallerie in corrispondenza della cittadina Ligure in modo tale da impedire interventi da parte dei treni armati. Se non sbaglio inoltre anche la " Grande Berta " il famoso cannone Tedesco usato per bombardare Parigi da 40 Km di distanza era posto su carrelli ferroviari, quindi se vogliamo potremmo definirlo anche lui un treno armato ( sicuramente non blindato ). Grazie a tutti quelli che sapendone di piu' vorranno intervenire il treno armato o blindato unisce sicuramente due mie passioni: la militaria ed il mondo ferroviario!.

 

Interessante Alligator, ma se non erro il bombardamento a cui ti riferisci fu effettuato dal Parisgeschütz non dal Grande Bertha, in effetti c'è stata una confusione storica in passato, proprio dovuta alla fama della grande Bertha, alla quale vennero attrribuiti gli stessi bombardamenti che in realtà vennero effettuati dallo stesso Parisgeschütz. ;)

 

 

Per quanto riguarda le stazioni missilistiche moblili (I Treni che prima abbiamo osservato) ho trovato un video molto interessante del mezzo in azione!

 

ICBM rs-22 Scalpel

 

Quanto ai treni Italiani sapevo anche di un loro intervento in sicilia nel tentativo di contrastare Husky, qualcuno ne sà di più?

 

Ho trovato questo link molto interessante!

 

TRENI ARMATI

Edited by Blue Sky
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Guest Folgore

Nel libro di Rudel "Il pilota di ferro" narra che in diverse missioni dava la caccia (con la sua squad) ad un treno blindato... e sempre mentre si avvicinavano il treno scompariva su un binario morto dentro una montagna.. così per diverse volte poi alla fine con una bomba speciale hanno fatto crollare l'entrata della galleria e addio treno :D

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ARMOURED TRAIN BRAVE- ("Smialy")1914 - 1944

 

TRAIN3.JPG

 

The story of armoured train, Smialy" is a remarkable one. (,,Smialy", pronounced,,Shmee-ah-we" in English, means ,Brave"). Although armoured trains were little used in Western Europe, they were an important innovation in military technology in central and Eastern Europe at the time of the First World War, and an alternative to tanks. ,, Smialy" provides a fine example of the history of such systems as it fought under four flags - Austrian, Polish, Soviet and German, in several wars from 1914 to 1945. Its story traces the rise and fall of armoured trains in military history. The history of the Polish armoured train, Brave" can be traced back to World War 1. In August 1914, the tactical units of Austrian Railway Troops formed the first improvised armoured trains. In later months, standardised armoured trains designated PzZug I-VIll were built in the MAV plant in Budapest. They fought throughout the war and in the autumn of 1918 some of them were stationed on the territories of today's Czech Republic and Poland. Czechs seized one of them at the Praha-Vrsovice station on 29th October 1918; and the Poles seized another at the Prokocim station, in the Cracow district. At the time, the Polish Army was being formed to secure Polish independence, and battles were being waged against German and Austrian forces. A few days later, the captured armoured train was dispatched to Lvov where Ukrainian forces were attempting to capture the city. At Lvov the train was divided into two independent units: Armoured Train No.l named,,Pilsudczyk" (after the Polish military leader Jozef Piisudski) and Armoured Train No. 2 called ,Smialy" (,,Brave"). The latter was under the command of Lt. Stanislaw Malagowski, brother-in-law of the well Polish writer and war correspondent, Melchior Wankowicz.

 

SMIALY1.JPGSMIALY2.JPG

 

TRAIN4.JPG

 

smialy5.jpg

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da wikia inglese dice che i treni blindati russi usati negli anni 70 per proteggere la transiberiana avevano corazze di 5-20 mm.

 

nella guerra tra serbi e croati il treno corazzato usato da questi ultimi la "Krajina express" si è dimostrato capace di resistere a colpi di rpg.

 

 

se mastichi ben l'inglese ti consiglio di leggere l'articolo

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Armoured_trains.

 

pare che ce ne sia ancora 1 in uso, quello del "caro leader" in corea del nord

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Guest intruder
I russi, se non sbaglio, li usarono nel dopoguerra come vettori di ICBM.

Teoricamente avrebbero dovuto essere sempre in movimento e avrebbero dovuto nascondersi in gallerie studiate per essere sigillate e diventare veri e propri bunker antiatomici, per poi effettuare un attacco di risposta, ma non sò nulla riguardo ai numeri e all'operatività di questi mezzi.

 

 

Anche gli americani studiarono di usare i loro LGM118 Peacekeeper da un treno. Ecco qualche foto e disegno:

 

us_peacekeeper_07_s.jpgrgmx_05s.gifrgmx_02s.jpgrgmx_06s.gifrgmx_04s.jpg

 

 

Under the rail garrison concept, the remaining Peacekeeper missiles would be placed on trains stationed at various U.S. Air Force installations. The 25 trains, each carrying two missiles, would deploy off-base and onto the national railroad network during periods of international tension to improve survivability. F.E. Warren AFB would serve as the Main Operating Base for the rail garrison force. In February 1987, the Air Force selected ten additional bases as candidate rail garrison locations. That same year, Congress appropriated $350 million to fund rail garrison research and development. Exercises conducted in 1988 tested and refined the concept of operations, and in May the Secretary of Defense authorized the Air Force to proceed with Peacekeeper Rail Garrison full scale development.

 

 

http://www.fas.org/nuke/guide/usa/icbm/lgm-118.htm

Edited by intruder
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Guest intruder

Altro treno blindato giapponese.

 

sat.JPG

 

Special Armoured Train

The Japanese Army used this in Manchuria Railway.

12 waggons are connected.

 

s-pw.JPG

 

Waggon-1 Protective Waggon

The Manchuria Railway 30t waggon modified.

Armament : Type11 Light Machine Gun X 1

Special Equipment : 600mm front light, Railroad repair parts (cross-ties, etc)

The wagon to defend from the explosion of the mine.

 

 

s-hcw.JPG

 

Waggon-2 Heavy Canone Waggon

The Manchuria Railway 50t coal waggon "Tai" modified.

Armament :

Type14 100mm Anti-Aircraft Canone (This could be shot only horizontally.)

Type3 Heavy Machine Gun X 1

Type38 Trooper rifle X 10

 

 

s-lcw.JPG

 

Waggon-3 Light Canone Waggon

The Manchuria Railway 50t coal waggon "Tai" modified.

Armament : Type11 75mm Anti-Aircraft Canone X 2

Type3 Heavy Machine Gun X 4

Type38 Trooper rifle X 10

 

 

s-iw.JPG

 

Waggon-4 Infantry Waggon

Armament :

The Manchuria Railway 30t waggon modified.

Type92 13mm Heavy Machine Gun X 2

Type3 Heavy Machine Gun X 4

Anti Aircraft Machine Gun X 2

Type38 Trooper rifle X 2

Special Equipment :

300mm front light, Range-Finder, Measuring Mirror, Sniper Mirror

 

 

s-cw.JPG

 

Waggon-5 Command Waggon

This waggon was built two floors.

First Floor : Radio facility

Second Floor : Artillery observation communication facility

The ceiling opened at anti air battle.

Armament :

Type3 Heavy Machine Gun X 4

Type38 Trooper rifle X 10

 

s-loco.JPG

 

Locomotive

The Manchuria Railway type "Sorii" locomotive modified.

 

s-at.JPG

 

Waggon-6 Auxiliary Tender

The Manchuria Railway 50t coal waggon "Tai" modified.

This can carry the water which is necessary for the service of 300km.

And this can carry the coal which was necessary for running of 600Km.

Armament : Type11 Light Machine Gun X 2

 

s-hw.JPG

 

Waggon-7 Materials Waggon

The Manchuria Railway third class bogey "Ha-2" modified.

There are many rooms in this. (The Generator Room, the Radio Room, and the Materials Room)

Armament : Type11 Light Machine Gun X 2

Special Equipment : Radio, Railroad repair parts (rails, cross-ties, etc)

 

Waggon-8 Infantry Waggon

Same as the waggon-4.

 

 

Waggon-9 Light Canone Waggon

Same as the waggon-3.

 

 

s-hw.JPG

 

Waggon-10 Howitzer Waggon

The Manchuria Railway 50t coal waggon "Tai" modified.

Armament :

Type4 150mm Howitzer Modifyed

Type3 Heavy Machine Gun X 4

Type38 Trooper rifle X 10

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Guest galland

Al fine di soddisfare le appetizioni di taluni forumisti, giunti a minacciare provvedimenti nel caso della mancata pubblicazione dell’articolo procedo illico et immediate alla sua integrale trascrizione. Nei prossimi giorni renderò anche il relativo apparato fotografico.

 

Come sempre, buona lettura.

 

Un insolito mezzo di guerra

I TRENI BLINDATI

L'esercito unionista li impiegò nella guerra di Secessione americana. nel 1915 protessero le coste italiane dagli attacchi austro-ungarici. Germania, Inghilterra, URSS, Italia tornarono ad utilizzarli nella seconda guerra mondiale. Difesero Stalingrado e i campipetrolifer di Ploesti. Alcuni erano armati di pesantissimi cannoni che, capaci di colpire obiettivi distanti decine di chilometri, bombardarono Sebastopoli.

Il treno cominciò a divenire « maggiorenne » nella seconda metà del secolo scorso, e subito se ne intravidero le possibili applicazioni militari non soltanto come mezzo di trasporto di grandi contingenti di truppa, ma anche come vettore d'arma, capace cioè di impiegare da bordo di speciali vagoni pezzi di artiglieria per battere obiettivi avversari.

 

Durante la guerra di Secessione americana si ebbe la prima realizzazione di un treno armato da parte dei nordisti, che montarono cannoni di vario calibro su semplici piattaforme ruotate e su vagoni chiusi che assicuravano una certa protezione ai serventi. Il vagone chiuso aveva però una limitazione, avendo il pezzo installato longitudinalmente all'asse di marcia, cosa che comportava un brandeggio orizzontale ridotto e costringeva ad agganciare il vagone in coda al convoglio.

 

Dopo l'esperienza americana, tuttavia, il treno armato rimase nel dimenticatoio e solo con la prima guerra mondiale venne riesumato, e da parte italiana.

 

I problemi creati dalla difesa della costa adriatica, che era frequentemente sottoposta ad attacchi di motovedette, caccia e a volte incrociatori austriaci,indusse la Regia Marina a studiare un sistema autonomo di protezione delle coste che fosse svincolato da batterie fisse, che non potevano essere dislocate lungo tutto il litorale. Sfruttando la ferrovia che corre nelle immediate vicinanze della costa, si pensò di realizzare dei treni armati con bocche da fuoco di vario calibro, appostati in determinate stazioni, e che potessero accorrere in poco tempo nella zona dove si profilava un attacco e creare uno sbarramento di fuoco.

 

Il progetto venne studiato congiuntamente dalla Marina e dalle Ferrovie dello Stato e alla fine del 1915 si ebbero i primi convogli pronti all'impiego. Benché i treni viaggiassero in terra ferma, l'equipaggio era costituito essenzialmente da marinai, che operavano alle dirette dipendenze del Comando Navale.

 

I treni armati furono allestiti dalla Direzione Artiglieria e Armamenti di La Spezia, avvalendosi di carri ferroviari del tipo P. O. Z. opportunamente modificati e rinforzati secondo l'impiego cui erano destinati, o costruendone altri appositi per i cannoni da 152.

 

Per fare in modo che i gruppi di carri armati con cannoni, costituenti delle vere e proprie batterie mobili, fossero pronti ad accorrere a ogni istante e in qualsiasi occasione sul posto minacciato, fu ritenuto necessario che essi portassero con sé anche i servizi logistici, ossia il munizionamento, il personale destinato a manovrare i pezzi e a dirigere il tiro.

 

Ogni convoglio fu così costituito di un treno armato propriamente detto e di un treno logistico in cui si svolgeva la vita del personale: il primo aveva da tre a cinque vagoni armati con cannoni, seguiti da due a quattro carri-trasporto munizioni e dal carro-Comando in cui trovavano sede gli organi per la direzione del tiro; il secondo si componeva di una carrozza per alloggio marinai, di un carro contenente la cucina ed una piccola officina per pronte riparazioni e di un carro per deposito dei materiali di ricambio e di manutenzione. Due locomotive ne completavano la formazione, delle quali una era in testa al convoglio e l'altra in coda.

 

In complesso ogni treno con cannoni da 152 mm si componeva di 16 carri, ogni treno da 120 mm di 12 carri ed il treno antiaereo da 76 mm di 13 carri.

 

Il personale occorrente per ciascun treno armato era differente a seconda del calibro dei cannoni che ne costituivano l'armamento. La tabella di armamento di un treno con quattro cannoni da 152 mm e due antiaerei da 76 mm era di 89 persone, quella relativa al treno con quattro cannoni da 120 mm e due antiaerei da 75 mm era di 65 persone, ed infine il treno armato con otto cannoni antiaerei da 76 mm aveva un equipaggio di 75 uomini.

 

Per evitare che i singoli comandanti fossero distratti dal loro compito, ogni altro servizio relativo ai treni armati era accentrato in una Direzione del Servizio dei Treni Armati. Questa Direzione, che aveva sede in Ancona e dipendeva direttamente dal Comando in Capo del Dipartimento di Venezia regolava il servizio dei vari treni. Di ogni azione bellica, oltre la predetta Direzione, i treni informavano di urgenza le Autorità Navali Superiori più prossime e il Comando del Dipartimento nella cui giurisdizione si trovava la località dove l'azione aveva avuto luogo.

 

Allo scopo di far giungere rapidamente ai treni armati le notizie dalle azioni di rilevamento, queste, nel tratto dì costa lungo il quale i treni esplicavano la loro azione, furono riunite con un circuito telegrafico militare diretto.

 

Ciascun treno era munito di una cassetta telegrafica da campo che, con apposita asta, poteva inserirsi sul circuito telegrafico militare o altro circuito ferroviario e in tal modo permetteva al comandante di comunicare con posti di osservazione, con le stazioni ferroviarie attigue o con altro treno armato se anche questo, al momento della comunicazione, era attaccato col suo apparecchio al circuito. Oltre che del telegrafo da campo, ogni treno era anche munito di un apparecchio telefonico per mezzo del quale si poteva, da un qualsiasi punto del suo percorso, parlare con la propria sede e con quella dei treni vicini.

 

In base alla velocità massima di 80 km all'ora che il treno poteva raggiungere, fu assegnato a ciascun treno un tratto di litorale da difendere di lunghezza tale da permettere ai treni di compiere il percorso dalla loro sede al luogo attaccato senza giungere in ritardo; la estensione di tale zona aggirò in media intorno ai 60 km.

 

L'esperienza aveva dimostrato che momento più propizio per le incursioni navali nemiche era quello corrispondente alle prime ore del mattino, perché le navi, giunte sotto costa inosservate durante la notte, si trovavano all'alba vicine all'obiettivo da battere. Tenuto conto che la sede dei treni era generalmente nel punto centrale della zona, e che quei treni per i quali ciò non si verificava (causa necessità logistiche di installazione) andavano solo nelle ore dell'alba a porsi in agguato nel centro della loro zona, avveniva che ogni treno per portarsi sul luogo dell'azione, avrebbe dovuto percorrere al massimo 30 km, e avrebbe impiegato nel viaggio circa 25 minuti. Si era praticamente verificato che tra il primo avvistamento delle navi ed il primo colpo di cannone trascorressero circa 40 minuti; se ne deduceva che il treno armato sarebbe giunto in tempo utile.

 

D'altra parte, nel caso poco probabile di un attacco durante la giornata anziché all'alba, quando il treno non avente la propria sede nel centro della zona avrebbe potuto esser chiamato a percorrere tutta l'estensione della zona, cioè 60 km, la nave nemica sarebbe stata avvistata a una distanza tale che il treno sarebbe giunto in tempo ugualmente.

 

Per consentire al treno di accorrere nel minor tempo possibile, sul luogo minacciato, sarebbe stato necessario avere un apposito binario sempre libero: furono quindi concretati provvedimenti atti ad ottenere la linea ferroviaria libera in permanenza durante il periodo dell'alba ed a permettere che la linea ferroviaria potesse essere libera nel più breve tempo, in caso di allarme diurno.

 

I1 primo scopo fu ottenuto mediante la interruzione mattutina del servizio ferroviario per 40 minuti. L'inizio di questo periodo di interruzione variava con le stagioni, le variazioni venivano comunicate di settimana in settimana. Ogni treno, qualche minuto prima dell'inizio di questa interruzione, si spostava sul binario di corsa della stazione sede, e in tale posizione era nelle condizioni propizie per slanciarsi all'azione in caso di allarme. Qualche istante dopo lo spirare dei 40 minuti di sosta, il treno rientrava alla sua sede.

 

Nel caso invece di attacco nemico in pieno giorno, oppure nelle notti lunari, in un istante cioè in cui il servizio ferroviario aveva il suo normale svolgimento, il Comandante del treno, accertatosi rapidamente della attendibilità della notizia, chiedeva al capo della stazione in cui il treno aveva sede di bloccare la linea ferroviaria.

 

Per la protezione di ciascun treno armato dagli attacchi aerei che accompagnavano quasi sempre le azioni navali nemiche, e per concorrere eventualmente alla difesa antiaerea della località in cui il treno si trovava ad ognuno di essi era aggiunto un carro allestito con cannoni antiaerei da 76/ 40. Tale carro seguiva pertanto il treno nell'azione e se l'attacco aereo non si verificava, i suoi cannoni erano anch'essi impiegati nel tiro navale.

 

Durante la permanenza in sede del treno, il carro antiaereo era situato ad una certa distanza dal treno stesso in modo da poterlo difendere dagli attacchi dei velivoli e concorrere pure alla difesa antiaerea del luogo, sottoponendosi in tal caso alle direttive del Comando della difesa antiaerea locale.

 

Così l'intervento di un treno armato obbligò, il 15 febbraio 1916, una squadriglia di idrovolanti austriaci a sospendere un attacco in forza contro Rimini, ed il 27 luglio dello stesso anno altri velivoli nemici, che avevano attaccato contemporaneamente con bombe gli abitati di Bari, Molfetta ed Otranto furono colpiti, oltre che dal tiro delle locali batterie antiaeree, anche da quelle del treno armato sopraggiunto.

 

Il 3 febbraio 1916, l'incrociatore austriaco S. Georg, con tre cacciatorpediniere e due torpediniere, aprì il fuoco contro le stazioni ferroviarie di Ortona e di San Vito Lanciano, danneggiando il magazzino merci: il rapido intervento di un treno armato, che sparò efficacemente contro le navi nemiche, le obbligò ad allontanarsi.

 

Il 23 giugno dello stesso anno due cacciatorpediniere austriache, presentatesi dinanzi a Grottammare, appenà aperto il fuoco contro la ferrovia litoranea, vennero respinti dall'attacco immediato di un treno armato.

 

Il 5 novembre un treno prontamente entrato in azione a Sant'Elpidio a Mare colpì due dei tre cacciatorpediniere nemici che avevano iniziato il bombardamento di quel tratto di costa, annullando l'attacco.

 

Infine il 28 novembre 1917, siluranti nemiche, apparse il mattino in vista della costa romagnola e marchigiana, spararono dalle ore 7 alle ore 9,30 varie cannonate contro Porto Corsini, Rimini, Cesenatico, Senigallia e Marotta, colpendo una tradotta vuota senza provocare vittime. Treni armati rapidamente sopraggiunti aprivano il fuoco contro le navi, danneggiando gravemente un cacciatorpediniere tipo Tetra e costringendo le unità avversarie a ritirarsi rapidamente. E vi furono numerosi altri scontri che sarebbe troppo lungo rievocare.

 

Alla fine della guerra l'Italia aveva messo in campo dodici treni armati, alcuni dei quali erano stati costruiti con vagoni opportunamente blindati.

 

Anche l'Austria mise in linea alcuni treni armati. Uno di questi fu impiegato durante la « Strafexpedition » organizzata dal gen. Conrad nel 1917 e venne catturato dai nostri soldati. La concezione di questo treno era leggermente diversa da quella realizzata dalla Marina italiana; il convoglio austriaco era costituito essenzialmente da una serie di casamatte nel cui interno erano installate prevalentemente armi automatiche e solo un paio di vagoni erano dotati di cannoni.

 

Nell'intervallo tra le due guerre lo sviluppo dei treni armati segnò il passo e solo alla vigilia del secondo conflitto mondiale alcune nazioni allestirono dei convogli armati facendo largo uso di casamatte, che contribuirono alla coniazione della nuova definizione di treno blindato.

 

Quando esplose il conflitto tra Germania e Polonia gli Stukas distrussero l'unico treno blindato messo in linea dai polacchi, un convoglio ibrido costituito da normali vagoni a pianale, armati con cannoni da 75 mm, alternati a vagoni blindati realizzati utilizzando torrette di carri « Vickers » di fabbricazione inglese.

 

Quando si profilò la minaccia di uno sbarco tedesco sulle isole britanniche, gli inglesi organizzarono anche loro dei treni blindati, ma in questo caso si trattò di veri e propri vagoni merci riuniti in convogli che trasportavano armi contraeree e cannoni controcarro. Veri treni blindati furono invece realizzati dall'Italia, Germania e Unione Sovietica.

 

` Forte dell'esperienza fatta nella prima guerra mondiale, l'Italia costruì alcuni convogli destinati esclusivamen-

 

te alla difesa costiera, armandoli con pezzi navali da 152 mm. In pratica i pezzi erano installati in torrette di tipo navale e queste erano montate al centro di speciali vagoni tra due ricoveri blindati che contenevano il munizionamento per ciascun pezzo, e inoltre vi erano ricavati i servizi e gli alloggi per l'equipaggio.

 

Durante la guerra questi treni operarono esclusivamente lungo la costa ligure e non furono mai impegnati in scontri di grossa entità. Risultarono tuttavia una spina continua per gli inglesi e successivamente per gli americani che cercarono continuamente di metterli fuori combattimento sia con attacchi aerei, sia con azioni di commandos fatti giungere vicino alle coste per mezzo di sommergibili. Le numerose gallerie esistenti sulla costa costituirono però un sicuro riparo per questi treni che vennero in parte smantellati dai tedeschi dopo l'otto settembre '43, per utilizzare le casamatte come postazioni fisse.

 

Oltre a questi treni, durante la guerra furono realizzate sei « Littorine » blindate da impiegare in Jugoslavia per la protezione delle linee di comunicazione e la lotta antipartigiana. Le « Littorine », costruite dall'Ansaldo, impiegavano in larga parte materiali per veicoli corazzati costruiti dalla stessa ditta. L'armamento principale era costituito da due cannoni da 47/40 installati in torrette anteriormente e posteriormente alla « Littorina », ed era integrato da due armi contraeree da 20 mm che venivano azionate dall'interno del treno, da quattro mitragliatrici laterali per battere obiettivi terrestri, da due lanciafiamme e da un mortaio. Occorre dire che dal punto di vista dell'impiego operativo questi mezzi furono forse la realizzazione più funzionale per il genere di impiego cui era destinata.

 

Tedeschi e russi utilizzarono invece i treni blindati in « campo aperto » anche se non vi furono scontri diretti tra convogli di questo tipo. L'enorme estensione del territorio sovietico fu elemento determinante nello sviluppo dei treni blindati che inizialmente, sia da una parte che dall'altra, non avevano uno schema preciso per quanto concerneva la costituzione del convoglio e per il tipo di armamento.

 

I russi utilizzarono molti elementi dei carri pesanti della serie KV ed anche torrette dei carri T-28, oltre a costruire dei vagoni appositamente studiati che venivano armati con pezzi di vario calibro. Tuttavia gran parte dei treni blindati sovietici furono messi fuori combattimento dall'attacco iniziale tedesco e alcuni vennero catturati intatti tanto da essere impiegati dai tedeschi accanto a quelli di produzione nazionale.

 

I treni tedeschi oltre che sul fronte russo, su quello italiano e francese, trovarono largo impiego nella protezione di centri industriali e di obiettivi di particolare importanza. Generalmente erano armati con obici da 155 mm per battere bersagli a terra, integrati da armi contraeree a canne multiple per la difesa del complesso. Successivamente vennero però inseriti dei vago ni che montavano un cannone da 88 mm che poteva essere impiegato indifferentemente per il tiro controcarro o contraereo; in alcuni casi furono anche adattate su carri pianale delle torrette in dotazione al carro armato Tigre.

 

La corazzatura dei vagoni tedeschi era abbastanza consistente e in molti casi era costituita da piastre dello spessore di 50-60 mm. Ma con l'andar del tempo si cominciò a rinunciare alla blindatura e anche il concetto di treno armato subì un'evoluzione tendente sempre di più a realizzare complessi contraerei per difendersi dalla sempre più massiccia offensiva dal cielo.

 

In questo settore uno dei treni più singolari è certo quello che fu fatto realizzare da Alfred Gerstenberg, comandante tedesco del centro petrolifero rumeno di Ploesti. Prevedendo che un eventuale attacco aereo alleato avrebbe potuto essere portato agli impianti di raffineria della città soltanto da una certa direzione, percorsa longitudinalmente da una ferrovia, Gerstenberg fece costruire un treno speciale, formato da vagoni merci di tipo consueto, chiusi, che celavano in realtà impianti controaerei semplici e multipli di vario calibro. Il 1° agosto 1943, quando una formazione di quasi duecento quadrimotori Liberator attaccò Ploesti, il treno si trovò a correre parallelamente ed in mezzo a due formazioni di bombardieri a bassa quota.

 

La sorpresa degli Alleati, quando i fianchi dei vagoni-merci scivolarono lasciando fuoriuscire le bocche dei cannoni, fu completa. Prima che i mitraglieri dei Liberator riuscissero a bloccare la locomotiva, numerosi aerei furono danneggiati irreparabilmente e costretti ad atterrare o ad invertire la rotta.

 

Il treno contraereo ebbe impiego bellico solo in quella occasione. Oltre ai carri merci armati, disponeva di vagoni-dormitorio, di vagoni-refettorio e di vagoni-ritrovo, in modo che il personale potesse vivere in maniera autonoma a bordo del treno stesso. Comando, centri di telecomunicazioni, centrali di tiro e depositi munizioni erano pure sistemati a bordo del treno.

 

Sempre nel corso della II guerra mondiale i tedeschi realizzarono e impiegarono, oltre ai consueti treni blindati, anche una vastissima gamma di artiglierie montate su affusti ferroviari. Questa soluzione era resa necessaria dalle dimensioni dei pezzi, alcuni dei quali potevano essere considerati tra i maggiori esistenti.

 

Nel gruppo di queste artiglierie una, poi, si distaccava dalle altre in modo particolare: la bocca da fuoco Dora, che aveva il calibro veramente eccezionale di 800 millimetri. I fanti tedeschi battezzarono il cannone col nome di « pesante Gustavo », mentre gli Alleati lo chiamarono talvolta la Grossa Berta, in ricordo del cannonissimo che nella prima guerra mondiale aveva bombardato Parigi da quasi cento chilometri di distanza. Ma in realtà Dora

 

aveva una gittata massima di 47 chilometri con proietti da 4,8 tonnellate di peso;, poteva però sparare anche granate più grosse, come quella da 7,1 tonnellate, naturalmente a distanze più brevi.

 

Il progetto del cannone da 80 centimetri fu varato nel 1937 a cura delle acciaierie Krupp; nella concezione iniziale questa artiglieria avrebbe dovuto essere impiegata per battere la « linea Maginot », e una volta conquistata la Francia, le postazioni in caverna di Gibilterra. Ciò presupponeva l'entrata in guerra della Spagna a fianco della Germania e dell'Italia. All'atto pratico Dora fu pronto troppo tardi per bombardare la Maginot, e la Spagna non entrò in guerra; il cannone fu quindi inviato a Sebastopoli per partecipare, nel giugno 1942, all'espugnazione di quella piazzaforte considerata senza rivali. Basti pensare che la cerchia difensiva della città comprendeva oltre 350 chilometri di profonde trincee e camminamenti, forti seppelliti nel terreno e dotati perfino di centrali elettriche autonome, depositi di munizioni a 30 metri di profondità e centinaia di postazioni per lanciarazzi, mitragliatrici e cannoni ricavate in caverne scavate nella roccia viva.

 

Il cannone da 80 centimetri non veniva trasportato completo, ma smontato in numerose parti che richiedevano l'impiego di ben 60 carri ferroviari. Per il montaggio dell'affusto occorreva un tratto di binario doppio, in quanto l'affusto stesso era costituito da due enormi carrelli affiancati, ciascuno a 40 assi. Una volta in batteria, cannone e affusto ferroviario pesavano un milione e 350 mila chilogrammi.

 

Per le sole operazioni di tiro era necessario un intero reggimento d'artiglieria, forte di millecinquecento uomini comandati da un generale ed un colonnello. Altri 2500 uomini erano addetti ai servizi, alle operazioni di manutenzione, alla sorveglianza ed alla difesa contraerea dell'enorme cannone. Il cannone poteva sparare tre colpi all'ora, ma gli effetti erano terribili; quando una delle granate perforanti-esplosive da 7,1 tonnellate cadde sulla verticale di uno dei depositi di munizioni di Sebastopoli, lo fece saltare in aria benché fosse interrato a circa 30 metri di profondità.

 

Nonostante le dimensioni del Dora,la denominazione di Grossa Berta spettava però con maggior diritto al pezzo ferroviario da 21 centimetri progettato nel 1934, ad imitazione del famoso Paris-Kanone, il cannone di Parigi. Questa bocca da fuoco, lunghissima (33,3 metri) e affusolata, poteva sparare a 115 chilometri di distanza. Proprio per questo motivo non fu data in dotazione all'Esercito, ma all'Aviazione. Il bombardamento effettuato con quest'arma poteva infatti assimilarsi, per la distanza alla quale colpiva, all'attacco di bombardieri leggeri.

 

Secondo una sistemazione classica, la bocca da fuoco era sospesa ad un affusto poggiato su due grandi carrelli ferroviari, uno anteriore e l'altro posteriore. Aveva una cadenza di fuoco di 6 colpi l'ora, abbastanza rapida. Il peso relativamente contenuto (300 mila kg in posizione di fuoco) e l'uso di binari semplici permisero di impiegare il cannone con una certa flessibilità.

 

Molti dei cannoni ferroviari impiegati dai tedeschi nella II guerra mondiale costituivano l'adattamento di bocche da fuoco navali. Appartenevano a questa categoria, ad esempio, i cannoni da 15, 20 e 24 centimetri di calibro. Il cannone da 15 centimetri era un classico pezzo per la difesa costiera, tanto che per metterlo in batteria occorrevano martinetti laterali poggiati al suolo; il pezzo poteva così sparare verso direzioni perpendicolari ai binari. La rapidità di tiro era però molto buona (20 colpi l'ora) e la gittata toccava anche i 22 km. In posizione di fuoco l'intero complesso pesava 74 tonnellate; ne furono costruiti almeno 10 esemplari, alcuni dei quali con calibro maggiorato a 17 cm.

 

Col cannone da 20 centimetri furono inaugurati i complessi poi divenuti classici; costituiti da due carrelli ferroviari uniti dall'affusto vero e proprio sostenente la bocca da fuoco, che poteva sparare solo in direzione longitudinale. Il pezzo pesava, insieme all'affusto ed in posizione di fuoco, 86 tonnellate ed aveva una gittata massima di oltre 36 chilometri. Ne vennero costruiti 8 esemplari.

 

Nove cannoni ferroviari da 240 millimetri vennero realizzati tra il 1936 ed il 1939; tre avevano 35 calibri di lunghezza della bocca da fuoco, sei 40 calibri. I primi vennero anche denominati Theodor, gli altri Theodor Bruno. Pesavano rispettivamente 94 e 95 tonnellate ed avevano gittate fino a 20-22 chilometri.

 

Numerosi furono anche i cannoni ferroviari di calibro maggiore, come la serie Bruno da 28 centimetri di calibro (e che comprendeva i Kurze Bruno da 280/40, gli Schweren Bruno da 280/42 ed i Langen Bruno da 280/45, nomi che significavano rispettivamente Bruno corto, pesante e lungo). Montate su due carrelli consecutivi a 5 assi, queste bocche da fuoco pesavano in media sulle 130 tonnellate ed avevano una gittata massima di 30 km. Ne vennero costruite tredici. Tra il -1940 ed il 1942 la Krupp realizzò una ulteriore variante del cannone ferroviario da 28 cm, denominata Neue Bruno, con peso totale di 145 tonnellate e gittata di 46,6 km.

 

Di tipo diverso, invece, il cannone da 28 centimetri K 5, che aveva una gittata di 62 km e pesava 218 tonnellate, essendo montato su due carrelli a 6 assi. Nel corso del conflitto questo cannone fu elevato di calibro finoad un diametro di 31 cm, ma soltanto per usare proietti decalibrati e razzopropulsi che vennero sperimentalmente lanciati fino alla straordinaria distanza di 150 km. Conosciuto come K 5 Glatt, questo cannone da 31 cm sparò tuttavia normalmente a 86 km di distanza.

 

Almeno un esemplare del tipo da 20 centimetri fu portato dai tedeschi sulla rete ferroviaria italiana e dalle vicinanze di Roma batté a lungo la testa di ponte di Anzio e Nettuno dopo lo sbarco alleato del gennaio 1944. Gli Alleati, dal caratteristico fischio del proietto in arrivo, ed anche per il fatto che non riuscivano ad avvistare il cannone (regolarmente celato dai tedeschi in gallerie ferroviarie) lo battezzarono col nome di Anzio-express (l'espresso di Anzio).

 

Infine tra il 1939 ed il 1943 la Krupp produsse almeno 8 bocche da fuoco di nuovo tipo, del calibro di 38 centimetri, poi elevato a 40,6 cm. I primi modelli si chiamarono Siegfried, gli altri, in omaggio al cancelliere nazista, Adolf. Montati su due carrelli consecutivi da 8 assi ciascuno, questi pezzi d'artiglieria pesavano circa 300 mila kg ed avevano una gittata compresa tra i 55 ed i 60 km.

 

Cesare Falessi - Benedetto Pafi

 

 

 

 

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Guest intruder

:ban?: Vergogna! :ban?: Chiami punizione trascorrere l'week end con una 19enne? :wub:

 

E ora, torniamo alle cose serie.

 

 

Polish Armoured Trains Nr. 11 "Danuta"

 

 

 

danuta_b55.jpg229loco.gif

Danuta" in 1919. The train has a fully covered armoured locomotive series 229. The first wagon is probably of German origin.

 

danuta7.jpgdanuta.jpg

"Danuta" in the late twenties. The locomotive Ti3 has the initial, low form of a roof above a command compartment. Note a huge observation turret on the new assault wagon. The artillery wagons have no AAMG's yet.

 

 

 

Unfortunately, the details of the background and combat record of the armoured train "Danuta" are unclear. It was formed in Poznań on 29 May 1919. According to one source, it utilized some rolling stock from the German train Panzerzug 22, captured by the insurgents on 17 February 1919 (the rest of PZ 22 rolling stock was used in the train "Goplana"). According to other sources, "Goplana", created in April 1919, was the former PZ-22, whilst "Danuta" and "Rzepicha" were Polish-built. These three trains initially formed the 2nd Wielkopolski Armoured Train Unit. Like "Poznanczyk", the composition of "Danuta" contained improvised partially armoured freight wagons. The composition of "Danuta" was variable in that period. The armament of "Danuta" in August 1920 consisted of a 75mm gun, 37mm gun and 10 MG's), or of two "heavy" guns (most likely 75mm), two 37mm guns and 15 MG's. In both cases, 37mm guns might be revolver guns. At that time its number was P.P. 9. During the Warsaw Battle in August 1920, "Danuta" fought within Polish 1st Army's armoured train unit. It supported the 15th Division. On 17 August 1920 it took part in a successful combined raid on Minsk Mazowiecki town, along with armoured trains "Msciciel" and "Paderewski". After that, "Danuta" was assigned to the 5th army (to Maj. Nowicki group) and was fighting in the Mlawa area.

"Danuta" was demobilized in September 1920, but this information is unclear. If so, it must have been brought back into service in 1921.

 

After the Polish-Soviet war in early 1921, the old rolling stock of both trains was replaced with modern artillery wagons 'type II', as mentioned earlier. The trains also received new assault wagons and newer locomotives in that period. Both trains were assigned for further service, among the 12 most modern trains, and they were given new numbers: P.P. 5 - "Danuta" and P.P. 9- "Poznańczyk".

 

danuta8.jpgpoznanczyk-wrec.jpg

This photo most likely shows armoured train nr. 11 ("Danuta") after its final combat. According to the combat reports, the train was blown up, injuring several enemy soldiers. However, the photo does not show that much damage.

 

 

 

In the winter of 1923/24, most Polish armoured trains were demobilised and stored, among them was "Poznanczyk".

 

At the same time, "Danuta" was assigned to the Armoured Train Training Unit in Jablonna (along with "Gen. Sosnkowski"). It seems, that before 1929 "Gen. Sosnkowski" also used the 'type II' artillery wagons of "Danuta", as well as his own artillery wagons - possibly there was not a rigid composition for both training trains. The final composition of Polish trains was established in 1929.

 

The organisation of Polish armoured trains was changed a few times, and finally, in October 1927, the Training Unit was reformed as the 1st Armoured Train Dywizjon (Battalion, Unit) in Legionowo, near Warsaw. "Danuta" and "Poznanczyk" were assigned to this new unit. "Danuta" was still used for training, while "Poznanczyk" remained in so-called "mob" reserve, until the mobilization in the summer of 1939.

 

In the early thirties, the trains underwent some modernization. The locomotive of "Poznańczyk" was changed to the standard type Ti3, the locomotive Ti3 of "Danuta" was improved. The trains received radio and signal equipment, a standard armament (75mm guns and 100mm howitzers) and AA machine guns. An interesting detail is, that the lower armour strips in the wagons were partially cut away in the late thirties.

 

During the mobilization in 1939, the 1st Unit created five trains, nos.11-15. Among them were: armoured train nr. 11 (Pociąg pancerny nr 11) (former "Danuta") and armoured train nr. 12 (former "Poznanczyk" - the names were not used anymore officially).

 

 

Combat use in 1939:

 

 

The armoured train nr. 11 (former "Danuta") was commanded by Cpt. Bolesław Korobowicz.

 

The train was initially assigned to co-operate with the 26th Infantry Division.

 

 

During the first days of the war, since the early morning of 1 September 1939, it was used mainly on patrol duties, covering the division units in the area of Kcynia town and the Noteć River. On 4 September, enemy planes bombed the train at Szubin town, causing only slight damage. Later that day the train, assigned to the 15th Infantry Div. of the "Pomorze" Army, was bombarding enemy units near Bydgoszcz, at Bydgoski Channel. During 6-7 September, train nr. 11, assigned temporarily to the newly created operational group of Gen. J. Drapella, covered the withdrawal from Inowrocław town. On 9 September it reached Kutno railway junction, but as a result of air raids during the journey, the armoured train lost contact with its auxiliary section. In Kutno it met the armoured train nr. 14.

 

The first - and last - major battle in which it took part was the battle of the Bzura river - a Polish attempt at a counter-offensive. To make it possible to get to Łowicz, the train's crew spent two days repairing the heavily bombed track, and even partially building a new track with embankment! The train came into action on 14 September, near Łowicz. Its tankettes, acting in reconnaissance, were shot at. One of them was damaged, but the crew was able to repair it and withdraw. On the next day, the train's crew found four 75mm field guns in an abandoned evacuation train - they were manned by the crew and, along with the train's artillery, utilised to repel the attacks of the German 24th Inf. Div. Later that day the train was supporting the Polish 16th Inf. Division.

 

On 16 September, "Danuta" was still fighting against the German 31st Inf. Rgt (from the 24th Division). The train's artillery, corrected by a forward observer, halted a German attack in open terrain for several hours, while the manoeuvring train was not an easy target. Despite a few hits, the train's crew carried on fighting. Finally, the Germans managed to draw up some AT-guns and hit the locomotive, killing its crew. They also hit one artillery turret. Since the train's ammunition supplies were coming to an end as well, Cpt. Korobowicz ordered the train to be blown up and left. The Germans did not move further that day. Most of the train's crew was taken prisoner on the next day along with the Polish 4th Inf. Division. Only few managed to escape to Warsaw, where they were incorporated into an improvised armoured train.

 

The train itself was not repaired by the Germans. Only the assault wagon of "Danuta" was used in the German train Panzerzug 21.

 

danuta3.jpg

 

Assault wagon

 

danuta2.jpg

 

An assault wagon (Polish nomenclature) was intended for the transportation of an assault platoon. "Danuta" had different assault wagons, it was rectangular in shape (with a rounded upper edge). Its origin is unknown, but it was probably built in Poland. This wagon was later used in the German train Panzerzug 21. Its length was 10.6 m (427.5 in), and the wheelbase was 5.5 m (216.5 in). Another source gives 10.45 m and 5.5 m respectively.

 

 

Locomotive

 

The standard locomotive for Polish armoured trains since 1927 was the armoured steam locomotive series Ti3 (former Prussian series G53, built in 1903-06). The locomotive of "Danuta" was most probably Ti3-12, former G53-4021 Munster, armoured just in 1920 and modified after 1926.

 

ti3marsh.jpg

Edited by intruder
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