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Vultur

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  1. Grazie a tutti per i consigli. Appena avrò tempo posterò qualche foto. Stupendo il Me-410 di paolo20991! Più che impolverato, dovrebbe trattarsi della mimetica invernale bianca e lavabile (non so con cosa) che veniva data sul fronte russo, spesso con le scope. Pennellino bagnato d'acqua?
  2. Ancora una volta Malta. L'isola dimostra una volta ancora di essere il perno centrale del Mediterraneo e chi la tiene domina tutto lo scacchiere. Quante volte glielo ho detto a Gheddafi: "Nein! Nein! Nein! Prima Malta e Gibilterra e poi tutto il resto!". Mah... Scherzi a parte, le cisterne costano un botto. Se sono poche non lo so. Non credo: NON credo che al giorno d'oggi si intraprenda un'offensiva aerea con mezzi insufficienti, passi per l'Italia e la Francia, ma gli Inglesi non mi sembrano i tipi. Le cisterne è probabile che siano nel numero richiesto e che Malta venga usata come ripiego. Insomma, forse Malta stessa è considerata una cisterna fissa. Sicuro che sono atterrati "in emergenza"? Spesso qualche giornalista che scrive ste robe non distingue un F-14 da un B-52... E' possibile forse che gli aerei siano atterrati con precedenza assoluta rispetto al traffico ordinario, dato che dovevano rifornirsi, ma non in emergenza. I Mirage 2000 se ho letto lo stesso pezzo erano francesi.
  3. No mi sa che invece è proporzionato il disegno. La fusoliera del c-130 era solo leggermente più piccola. Certo che non portava missili balistici, ma non era mica un compito del C-130. Un solo motore a turboalbero del C-133 poteva far volare un B-17 della seconda guerra mondiale come un aereo monomotore:
  4. Vultur

    Dornier Do.335 Pfeil

    La svastica dentro il cerchio bianco in campo rosso sulle derive era per i velivoli civili della Lufthansa, bastava quella nera sulle estremità alari... La configurazione push-pull è molto vecchia. Risale agli albori del volo a motore. Credo che derivi dalla ricerca della minore resistenza possibile, nel minor spazio possibile. Successivamente ci si accorse anche che la posizione centrale assiale del motore è aerodinamicamente la migliore. Se avessero avuto un motore da 3.500 cavalli, è probabile che lo Pfeil serebbe però stato un caccia monomotore ad elica traente. Ma motori a pistoni del genere sarebbero comparsi solo a guerra finita e poi oramai erano comparsi i jet.
  5. Si, il cockpit giallo era nella sua scatoletta (AIRES) messo dentro la scatola grande del modellino Revell. L'Attak dicono che è cianoacrilato. Va bene per la resina? Mi sa di si.
  6. Sanno che mi appassiono al volo, ma non sanno che io NON sono modellista! Guardate che mi vanno a regalare. l'avranno fatto apposta? Ach! Gott im himmel! In questa sezione modellistica ho trovato molto materiale. Spero di non rovinare tutto. Non sapevo che nelle istruzioni mettevano le foto dell'abitacolo. Mi sembra utile. Prima cosa: il cockpit è a parte. Vedendolo "giallo" credo sia in resina. la colla è la stessa per la plastica o ce ne vuole un altra? Per favore niente scherzi... Non vorrei squagliare tutto.
  7. Anche se fosse, mica in cabina: da qualche parte in fusoliera per esempio, o addirittura aggiungerla nel seggiolino. Nei caccia di generazioni precedenti erano in fusoliera. ma io non sto parlando di un impianto LOX completo, ma di uno più piccolo in automatico per le emergenze. Il fatto è, ripeto, se si tratta di deficit di O2, oppure di contaminanti che legherebbero l'emoglobina al posto dell'O2, come CO2, o il CO.
  8. Si, ma la guerra prima di tutto è politica. L'Italia secondo me le guerre non le può fare. E non per motivi costituzionali, ma per la pressocchè totale assenza di risorse energetiche nel suo sottosuolo e nel suo mare. Potevamo anche avere ottimi aerei e motori perfetti: non avremmo avuto mai abbastanza soldi per comprare il carburante e i pezzi di ricambio, nonchè l'energia per mandare avanti le fabbriche. Quindi il problema secondo me sta a monte di ogni calcolo militare e di ogni tipo di aereo possibile. Conoscendo bene tutto ciò, i politici italiani, indipendentemente da tutto il resto, almeno inizialmente dimostrarono (a modo loro, come si vedrà) di avere abbastanza cervello da capire che la guerra non faceva per l'Italia. Neanche per l'Italia fascista. Anno 1939, agosto. Nessuno lo dice apertamente, ma ormai tutti sentono che la guerra è nell'aria. La si può quasi sentire arrivare, anche e soprattutto in Italia. Il potente (e temuto) alleato tedesco spinge per un intervento italiano a fianco della Germania nazista. Mussolini e i suoi, ancora non abbacinati dalle vittorie tedesche su tutti i fronti, cercano in tutti i modi di tenere l'Italia fuori da quello che sta per succedere. Momentaneamente, ci riescono. In un modo del tutto "italiano". Hitler chiede gentilmente a Mussolini di che cosa l'Italia abbia bisogno per entrare in un "ipotetica" guerra a fianco della Germania. Mussolini risponde con una "lista" di materiali che è passata alla storia come la "lista impossibile", o "lista molibdeno". Cioè una lista di materiali praticamente impossibile da soddisfare in modi e tempi realistici. Un modo tutto italiano di dire no a un alleato più forte. Tra le altre cose, la lista (in larghissima parte di pura fantasia), richiedeva anche: Carbone tonnellate: milioni 6 Acciaio tonnellate: milioni 2 Petrolio tonnellate: milioni 7 Legno tonnellate: milioni 1 Rame tonnellate 150.000 Nitrato di sodio tonnellate 22.000 Sali potassici tonnellate 70.000 Colofonia tonnellate 25.000 Gomma tonnellate 22.000 Toluolo tonnellate 18.000 Essenza trementina tonnellate 6.000 Piombo tonnellate 10.000 Stagno tonnellate 7.000 Nichelio tonnellate 5.000 Molibdeno tonnellate 600 Tungsteno tonnellate 600 Zirconio tonnellate 20 Titanio tonnellate 400 Il totale è di circa 16 milioni e mezzo di tonnellate, per il cui trasporto occorrerebbero 17.000 treni di cinquanta vagoni ognuno, cioè, durante un anno, 46 treni al giorno... Divennero particolarmente celebri le "600 tonnellate di molibdeno". Secondo il nostro ambasciatore Attolico: "Si, mi pare che vada bene questa lista molibdeno...". (Da: G.Bocca. "Storia d'Italia nella guerra fascista 1940-43") Basteranno solo due anni di vittorie tedesche per far girare la testa di Mussolini. Nel 1941 infatti implorerà il Fuhrer di farlo partecipare all'invasione dell'Unione Sovietica. Il resto è (tragicamente) noto.
  9. Non conosco gli impianti dell'F-22 e ovviamente ci avranno già pensato, ma un pulsossimetro da 30 euros in un calzetto e una bombola di O2 liquido potrebbero forse tamponare il problema, nel senso che appena la saturazione dell'emoglobina del pilota scende per un problema all'obog, si accenderebbe un allarme e subentrerebbe subito la bombola d'emergenza. Il problema potrebbe essere se si tratta di gas contaminanti e non di riduzione dei flussi al pilota. Cioè se entra un altro gas e si lega all'emoglobina, siamo di nuovo al punto di partenza (e il pilota va in ipossia).
  10. Il G-91 ce l'avevano pure i Portoghesi. La V1 mi pare molto diversa dall' Ohka giapponese. La V-1 è il primo missile da crociera del mondo. In grado di volare da solo. L'Ohka invece necesitava di un pilota suicida. L'Ohka aveva solo un razzo come motore e una gittata nominale di circa una trentina di miglia. Non poteva volare da solo. La V-1 era spinta da un pulsoreattore e aveva una gittata nominale di 150 miglia nautiche. La sua precisione era scarsa, ma solo perchè ancora non esistevano sistemi di guida degni di questo nome. Anche le V-1 potevano essere aviolanciate, specie quando le basi di lancio terrestri in Belgio e Olanda caddero in mani alleate.
  11. Vultur

    Dornier Do.335 Pfeil

    Secondo me, gran bell'aereo. Era un grosso caccia pesante della taglia del Me-110. Era lungo circa quattro metri più di un FW-190. Era velocissimo. Non a caso "Pfeil" significa "Freccia". Non credo l'abbiano mai usato in combattimento, ma aveva prestazioni ottime, almeno sulla carta. Aveva un aerodinamica molto efficiente, perchè da quello che so le eliche spingenti richiedono un flusso d'aria il più possibile uniforme e tutto quello che si trova davanti deve perturbare il meno possibile l'aria diretta in dietro. Anche il flusso dell'elica anteriore deve essere calibrato in modo che non abbia troppi effetti sui timoni e sull'elica posteriore. Insomma un gran lavoro. Lo Pfeil avrebbe dovuto disporre di seggiolino eiettabile. Un'idea delle proporzioni del caccia:
  12. Dovrebbero essere tutti lontani parenti del B-29 versione cargo. Il C-124 e il C-133 dovrebbero aver introdotto il concetto di rampa abbassabile di carico/scarico per i grandi carichi ingombranti. Il C-133 ha sopportato gran parte del peso del trasporto aereo strategico americano (in gran parte uomini e pezzi urgenti) durante il Vietnam, anche quando venne via via affiancato dal C-141, che era velocissimo per essere un cargo. Una proporzione tra C-130 e C-133: Avevo letto una bella storia di Richard Bach, quando lui se ne va verso la California sul suo Detroit-Parks e gli tocca di vedersi incrociare da un C-124 militare in senso opposto al suo e alla quota sbagliata, cioè quella di Bach, che era utilizzata per la direzione ovest e non per quella est di quella tratta. Il traffico diretto a est doveva passargli sopra e invece quel C-124 gli stava venendo addosso! Mi pare che la storia si intitolasse: "Piano di Volo"...
  13. Si, ma l'Hind era fatto per operazioni spacca tutto operate sotto gli occhi di tutti in mezzo a divisioni corazzate all'attacco di posizioni fortificate di un nemico che li stava aspettando. Una roba da muoia Maciste con tutti i Filistei. Insomma: era tutto meno che una cosa furtiva. Qua invece si tratterebbe di un'azione silenziosa operata da grandi cargo stealth. Nel momento in cui si spara, credo che tutta la sorpresa finisce, quindi non credo che sia utile usare un grande cargo stealth per manifestare la sua presenza sul campo mettendosi a sparare, dato che il primo requisito dovrebbe essere appunto convincere i nemici che lui non esiste. Una cannoniera volante che si mette a sparare invece denuncia la sua esistenza a chiunque si trovi nel raggio di uno o due giorni di marcia, per cui che se ne fà della stealthness? Bersagli di opportunità, o puntiformi, altamente redditizi e da raggiungere all'improvviso? Ci sono già gli UAV armati di Hellfire, o le bombe guidate. Usare un grande cargo stealth per queste cose mi pare controproducente oltre che uno spreco. In una zona altamente difesa e sorvegliata da alta tecnologia ci dovrebbero entrare solo i cruise, seguiti da aerei ECM, seguiti dai SEAD: neanche gli stealth ci si avventurerebbero a cuor leggero. In una zona in cui le postazioni radar più "chiassose" sono state ridotte al silenzio e ammorbidite potrebbero entrare gli stealth e operare con ragionevole sicurezza. Una cannoniera volante invece, da ciò che so, non può operare in posti in cui ci siano ancora SAMs attivi o contraerea pesante.
  14. Io non c'ho capito niente. Cosa potrebbe diventare il corrispettivo ad ala fissa dell'Hind??
  15. Lo usavano pure gli Svedesi sul Draken.
  16. Un finto OH-58 e finti fusti di carburante in un finto FARP nel deserto saudita in Desert Storm.
  17. @ F-35JSF Le operzioni aviotrasportate sono le più varie, dal rifornimento all'assalto aereo. Se si devono lanciare mezzi pesanti, li si lancia, non è che sono procedure "rare", o più o meno "difficili". Quello che dici tu è appunto il LAPES che non è che una delle possibilità, a seconda di quello che si vuole fare. E' probabile che tu hai visto uno dei video dei C-130 che rifornivano Khe Sanh, ma li il problema era che atterrare e scaricare sotto il fuoco era spesso impossibile e/o metteva a repentaglio gli aerei e gli elicotteri, per cui i C-130 effettuavano sganci a bassissima quota con il paracadute estrattore e tanti saluti. Tutte queste cose e altre (come l'ELINT, il rifornimento in volo, le operazioni speciali di vario tipo come quelle oggi svolte dall'MC-130, ecc...) potrebbero essere espletate furtivamente da cargo stealth. Alcune immagini di ipotetici cargo stealth (in questo caso un fantomatico "C-177 Shadowlifter" stealth transport aircraft:
  18. Il C-17 in realtà non nasce per sostituire il C-130, ma è un grande cargo strategico dotato anche di doti tattiche assolutamente particolari. Delle lamentele sul C-130 non sapevo niente. I parà non sempre sono appiedati, possono disporre di diversi mezzi meccanizzati che non conosco, ma che ci sono, compresi i carri come il vecchio M551 Sheridan. E in genere non sono loro che devono ricongiungersi alle truppe amiche, altrimenti non servirebbero a nulla. Sono le truppe amiche che di norma dovrebbero ricongiungersi ai parà, e non il contrario. Altrimenti il fronte come avanza? Un grosso cargo stealth sarebbe l'ideale per i parà, dato che potrebbe teoricamente superare la fascia di territorio tenuto dal nemico e depositare e rifornire basi di fuoco alle spalle del fronte avversario. Cioè proprio quello che fanno i paracadutisti.
  19. Be veramente se fa pena, a me la fa perchè mi pare che l'Okha fosse un'arma kamikaze antinave. Antesignano del missile aria-superficie, cioè l'opposto di quello che avrebbe dovuto fare il Komet, cioè superficie-aria.
  20. E infatti ho volutamente scritto: "battaglione" di paracadutisti e non un reggimento o una brigata o tutta una divisione. Il fatto di essere stealth potrebbe ridurre l'ordine di grandezza dell'unità da lanciare. Grazie alla ridotta visibilità si potrebbero lanciare uomini proprio là dove servirebbero di più, in punti nevralgici, magari molto in profondità dietro le linee nemiche, o in luoghi molto difesi dove il nemico non si aspetterebbe mai. Cioè meno uomini, ma proprio dove servirebbero di più e non grandi unità "diluite" su aree vaste, o addirittura sperse nel vento. L'unica cosa che mi incuriosirebbe è per esempio come restare a bassa visibilità pur aprendo la rampa posteriore, ma forse per un lancio "stealth" non si userebbe la rampa, ma le porte laterali, o magari un boccaporto ventrale da sotto la stiva.
  21. Carrello in decollo, pattino in atterraggio. Il carrello biciclo si staccava al decollo, il pattino mi pare fosse retrattile.
  22. Vultur

    DIEN BIEN PHU

    Mi associo. Anche se non si può giudicare la storia con il senno di poi, le scelte fatte da Francia e USA si rivelarono alla prova dei fatti oggettivamente sbagliate, ma non dimentichiamo che si trattava di una guerra coloniale nel caso della Francia e di una guerra ideologica per gli USA, all'epoca in cui il mondo era ormai diviso nei due blocchi contrapposti USA/URSS. Scelte che oggi possono apparire palesemente errate, allora purtroppo invece dovettero apparire tutto il contrario. I francesi si ostinarono a trattare l'Indocina come una colonia ottocentesca da rimettre in riga anche con la forza bruta. Gli USA si ostinarono a voler vedere solo il lato "comunista" dei nordvietnamiti. Entrambi i paesi occidentali sbagliarono e tutti sanno come andò. Molto derivò anche dalla totale ignoranza dimostrata riguardo alla Storia millenaria delle popolazioni locali, come giustamente scritto da Cdbruno; con errori che lasciano allibiti. E' vero: i cinesi sono i tradizionali nemici del Vietnam e lo hanno invaso infinite volte, per doverlo poi abbandonare altrettante volte. Francesi e americani avrebbero dovuto allearsi con il Vietnam, non fargli la guerra, ma questo lo diciamo noi oggi. Allora il modo di pensare partiva da presupposti totalmente differenti: coloniali nel caso della Francia, ideologici nel caso degli Stati Uniti. Le cose andarono così purtroppo. Non è un caso che molti soldati americani dicevano: "Noi stiamo sparando ai gialli sbagliati". Nel senso che le forze sudvietnamite non erano che forze "fantoccio", costituite da gente che non capiva perchè combatteva, o, se lo capiva, di sicuro non gliene fregava nulla, per cui in battaglia è ovvio che non rendevano come un agguerrito reparto di Vietcong e di forze regolari nordviet, eccezionalmente motivate (e anche indottrinate dai comunisti perchè no, ma comunque sempre altamente consapevoli dei veri ed ultimi motivi del loro sacrificio). Dien Bien Phu è un villaggio sperduto nel nulla vicino alle "Alpi vietnamite". Un'area montagnosa che dista anni luce dal Vietnam tropicale e soleggiato che si potrebbe essere indotti a immaginare. Che sappia io, il comandante francese Navarre dette ai suoi capisaldi i nomi delle sue amanti. Tipico esempio di Grandeur francese, ma anche, secondo me, di una tragica e sistematica sottovalutazione dell'avversario e di ingiustificata fiducia nelle proprie forze, specie in quelle aeree. Forse lo spirito dei comandanti francesi era quello tipico coloniale, tipo: "Andiamo a dare una lezione a quei selvaggi". I vietnamiti dimostrarono di essere in grado di effettuare movimenti in massa nella giunga impenetrabile e di poterci portare perfino i loro cannoni, come l'M-46 russo, che si rivelò un vero flagello per i francesi e gli americani. Da quello che so, i vietnamiti conquistarono e tenettero le alture che circondavano le postazioni francesi e da lassù cominciarono a martellarli con l'artiglieria. L'aviazione francese non riuscì a sviluppare la potenza di fuoco necessaria a sloggiarli di lì. Questa dura lezione venne accuratamente assimilata dagli americani, che sedici anni dopo, con i Marines a Khe Sahn si guardarono bene dal lasciare ai nordviet le colline soprastanti la base e grazie allo strapotere aereo riuscirono a sfangarla. Come in tutte le guerre, indipendentemente dall'idiozia di chi le decide e di chi le comanda, gli eserciti contrapposti sul campo dettero prova di grande valore. Onore quindi anche alla Legione Straniera francese, i cui uomini si batterono e caddero a Dien Bien Phu (e nella successiva e ancora più letale "marcia della morte" di 300 km). In un film americano sul Vietnam sentii una frase con cui mi trovai d'accordo. Più o meno suonava così: "Il Vietnam fu una guerra sbagliata, combattuta al meglio da una generazione sconfitta". Generazione sconfitta perchè gli ideali della generazione "Beat" americana, che suo malgrado finì a combattere e morire in Vietnam, non si sono mai concretizzati, ma anzi sono annegati nelle risaie e nel sangue. Allo stesso tempo, i coetanei vietnamiti dei "Grunt" americani che combatterono in Vietnam vennero in seguito schiacciati dal comunismo più becero, per poi finire anche loro travolti dalla sua caduta. In entrambi i casi quindi fu un totale fallimento: morale e politico da un lato, ideologico dall'altro. Il pacifismo e l'amore libero e psichedelico a tutti i costi non hanno conquistato il mondo e allo stesso tempo il comunismo ha dimostrato di essere solo una scatola vuota. Credo che quella frase volesse dire che le motivazioni del conflitto vietnamita erano errate, ma che coloro che dovettero combattere e morire in quella guerra dettero il meglio che potevano, compresa la vita.
  23. A me sembrano F-104 veri usati per i pezzi di ricambio. Quello in primo piano deve avere uno dei pannelli dell'avionica lasciato semiaperto dietro l'abitacolo. Io non capisco a cosa servano tutti questi falsi bersagli gonfiabili. Se da satellite leggono le targhe delle auto, o i gradi sulle uniformi, non si accorgono di aerei finti? Mi sembra molto difficile. Magari servono come bersagli nelle esercitazioni, ma non credo che in una situazione vera qualcuno ci cascherebbe.
  24. Vultur

    Sea Hurricane

    Dimenticavo le tre luci di identificazione sotto la fusoliera, subito dietro il radiatore (sotto l'ala). Da dritta a sinistra: verde, gialla, rossa. Come luce anticollisione, l'Hurricane dovrebbe avere solo una luce bianca fissa che si vede subito davanti al montante dell'antenna sul dorso della fusoliera e dietro il tettuccio.
  25. Vultur

    Sea Hurricane

    Purtroppo non conosco lo schema dell'Hurricane, tanto meno del Sea Hurricane, ma non dovrebbe discostarsi di molto dallo schema generale di tutti gli aerei. I fari di atterraggio/appontaggio mi sembra siano sul bordo d'attacco alare. Per le luci di navigazione dovrebbe valere l'assetto regolamentare. rosso a sinistra, verde a destra, bianco in coda sul timone. 110° di campo visivo per rosso e verde, 140° per il bianco (360° in totale). Le luci di navigazione devono essere sempre accese dal tramonto all'alba. Per le luci anticollisione, non so se all'epoca dell'Hurricane esistessero le strobo, se non esistevano, c'erano le lampeggianti o i rotanti. Le luci anticollisione possono essere rosse o bianche e dovrebbero essere sempre accese anche di giorno. Sull'Hurricane però non so dove stavano, se sul dorso o sotto il ventre.
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