Vai al contenuto

Sagittario

Membri
  • Numero contenuti

    11
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Sagittario

  1. Ciao Manu79, ti allego quanto da me scritto ai miei amici. Carissimi amici, Un caro amico mi ha mandato una informativa su una mostra didattica (per le scuole) per avvicinare i ragazzi al nostro bellissimo Hobby. Allego qui sotto quanto da lui postato su altro sito, naturalmente lui mi ha dato la sua autorizzazione scritta. Mi auguro che noi Betasoniani saremo in grado di dargli una mano, come abbiamo fatto in altre occasioni. "Ciao ragazzi, in questi giorni sto cercando di organizzare una piccola mostra di modellismo ad aprile per far conoscere ai ragazzi della mia cittadina il nostro stupendo hobby, la mostra si terra a castelfranco veneto ad aprile in concomitanza con la festa patronale. abbiamo a disposizione uno spazio discreto e coperto, la mostra non sarà un concorso e quindi non ci saranno premi o classifiche o cose del genere sarà solo un modo pe far conoscere il nostro hobby e per riattivare un pò lo spazio tipo oratorio che ho in gestione da qualche tempo. Vi chiederete perchè vi scrivo?? beh semplice vi scrivo per chiedervi aiuto. Ovvero chiedo a chiunque di voi veneto o di zone limitrofe (non vorrei scomodare troppo visto la minima portata della mostra) disponibile a cedere per 2 giorni qualche vostra opera di contattarmi abbiamo bisogno dei vostri modelli per la riuscita dell'evento logico che ce ne prenderemo cura e magai se volete pure dare una mano siete benvenuti vi ricordo che non sarà una competizione o una cosa grande ma solo un modo per avvicinare i giovani al nostro mondo e toglierne qualcuno dalle grinfie della playstation, del televisore o del bar vi dò qualche informazione in più sulla mostra: si terrà dalle ore 16:00 di sabato 28 aprile alle 18:00 di domenica 29 aprile, per chiunque di voi volesse partecipare i modelli dovranno pervenire entro il venerdì così da poterli sistemare adeguatamente, ringrazio quanti daranno la loro disponibilità e vi chiedo la cortesia di farmi sapere quanti pezzi potreste portare a testa meglio se più di uno così facciamo una bella mostra... tutte le categorie vanno bene, militare, civile, aerei, carri, figurini, diorami, fantasy, warhammer, modelli di carta...va tutto benissimo ed è tutto bene accetto. all'interno della mostra ci sarà un piccolo laboratorio dove io e un amico ci divertiremo a fare dimostrazioni e a insegnare ai ragazzi il nostro hobby. la mail per l'evento è palazlive@gmail.com vi rigrazio per aver letto, fatemi sapere e conto su di voi ciao a tutti manu Qui sopra vi trovate tutte le cose che volete sapere, inerenti la mostra. Il sottoscritto non ci può partecipare solo e soltanto perchè la trasferta sarebbe pesante, data la lontanamza da Livorno. Un caro saluto a tutti, sperando in una vostra partecipazione. Ciao a tutti Fassio Ciao Carissimo Manu79 Poi a cose fatte fai un bel post con tante foto. Fammi sapere se qualc'uno dei miei si farà vivo Con amicizia Sagittario alias Fassio
  2. Ciao Manu79. abito un tantino lontano da te (Livorno) ma posso darti una mano, se vuoi la tua richiesta, la posso postare su un forum di modellisti e appassionati di marina, con diversi iscritti in veneto. Il forum è Betasom.it. Attendo una risposta, per fare quanto detto. Un saro saluto Sagittario
  3. Sagittario

    Identificazione aereo

    Secondo me dalla descrixzione sommaria che hai dato potrebbero essere due Thyphoon o EFA che dir si voglia UN saluto
  4. Ciao Hobo, Giusta la tua precisazione, non fa una piegha. Io non intendevo riferirmi al colpi che una NdB poteva ricevere dai bombardieri specialmente in picchiata o aerosiluranti ( il risultato più eclattante fu l'affondamento del Yamato) Scusate la precisazione, ma le navi da guerra hanno sempre il nome al maschile e non al femminile, come diceva il Capitano del Bismarck Ernest Lindemann. Ritornando a noi, mi riferivo ai tiri di artiglieria, che sparati ad una distanza di combattimento media all'epoca, si parla del 1915/1918, era sui 12.000/18.000 metri al massimo, perchè gli apparecchi del tempo non davano la giusta precisione a distanze più elevate specialmente quelle Inglesi, sicchè quando una nave riusciva a fare forcella (una salva lunga oltre l'obbiettivo e una salva corta prima dell'obbiettivo) il Direttore di Tiro era QUASI certo che qualche colpo delle altre salve sarebbe andato a segno, perchè l'obbiettivo si trovava ad essere alla fine della parabola descritta dai proiettili, quindi la maggior parte dei colpi arrivava sulle navi dall'alto non 90 gradi ma sui 70/75 circa e non diretticontro le murate, dove avrebbero trovato pane per i loro denti, impattando contro le corazze di cintura o verticali. Nel caso della battaglia dello Jutland, i maggiori danni e gli affondameti furono dovuti al tiro parabolico e non quello ficcante o diretto, gli esempi sono i danni al Lion, al Von der Tann al Seydlitz, al Lutzow, o l'affondamento dell'Invincible o del Queen Mary. Se conoscete le navi sopra dette, noterete che sono tutti Incrociatori da Battaglia, progenitori delle NdB della II G.M. alcuni di loro avevano più o meno le corazze delle nostre NdB, infatti allo Jutland non furono affondate Navi da Battaglia MODERNE per l'epoca. Per tornare allo scacchiere bellico italiano, le N.dB. Austro-Ungariche classe Santo Stefano contro cui le nostre avrebbero dovuto combattere, avevano una cintura corazzata di 280mm e 82mm in orizzontale più o meno equivalenti alle nostre, vengo a spiegare che la robustezza e la sicurezza di una nave da guerra qualunque essa sia non è assicurata da 10 o 30mm di corazza in più ma è data da una somma di cose che va dalla corazzatura alla compartimentazione cellulare dell'opera viva, a quante e di quale qualità sono le porte stagne (i tedeschi applicavano il detto " la miglior porta stagna è quella che non c'è") all'affiatamento dell'equipaggio, alla conoscenza che lo stesso ha dell'unità su cui presta servizio, al servizio sicurezza di bordo e dalle apparecchiature di cui è fornita una nave per affrontare un combattimento. La Santo Stefano a esempio non sarebbe dovuta affondare per i danni subiti, ma l'equipaggio non conoscendo a fondo la propria nave, dette una buona mano a noi Italiani perchè la corazzata si perdesse. Poi bisogna parlare dei cantieri che costruiscono le navi da guerra esempio sempre la Santo Stefano fu costruita nei cantieri Danubius fi Fiume che all'epoca si trovava in difficoltà, la nave gli fu assegnata perchè non chiudesse e per le solite beghe politiche, quel cantiere NON aveva mai costruito una nave da guerra di quelle dimensioni. Per cui miei cari signori posso dire con una certa ragione che le Navi da Battaglia Italiane erano all'altezza dei tempi per affrontare quelle unità che la storia gli avrebbe potuto mettere davanti alle volate dei propri cannoni perchè erano costruiti in cantieri molto affidabili, con equipaggi affiatati e preparati, almeno così dice la storia. E' vero carissimo Hobo che noi Italiani siamo un popolo di geni e nessuno ci batte visto che malauguratamente i nostri meglio cervelli se ne vanno, ma sanno sempre farsi valere ovunque essi siano, gli ingegneri alleati che visitarono in ogni angolo le nostre Navi Littorio e Vittorio Veneto non capirono un TUBO per non dire peggio del sistema antisiluro progettato dal generale del Genio Navale Umberto Pugliese. Scusate il trattato ma dovevo cercare di spiegarmi perchè le nostre navi non erano poi così male. UN carissimo saluto a tutti quanti Fassio
  5. Ciao Me262-77 volevo solo dirti che le navi da battaglia italiane tutte quelle della I G.M. avevano una corazza Verticale di 250mm variavano solo le corazze orizzontali, ovvero la Dante aveva 50mm, le Cavour avevano 111mm Le Doria avevano 97mm le Caracciolo che te definisci "Ottimamente protette" avevano si 300mm di corazza verticale alla cintura ma SOLO 50mm di corazza orizzontale. Il Difetto se così si vuole chiamare era comune a molte navi da battaglia di quell'epoca per non dire tutte. Andando ad analizzare l'armamento secondario delle Caracciolo questo fu solo come dici te di 12 pezzi da 152/45 per contenere il peso dell'unità. Che era già andato ben oltre quello previsto in sede di progetto. Scusami tanto quanto detto NON E' PER POLEMIZZARE ma per fare chiarezza, un buon articolo che tratta le Navi da battaglia classe Caracciolo c'è sulla Rivista specializzata Storia Militare N°10 anno 1994. Se non lo la possiedi mandami un messaggio con la tua mail privata così te lo copio e te lo mando. Con sincera amiciazia da parte di un cultore della Marina Italiana di tutti i tempi Ciao Fassio Mini
  6. Sagittario

    portaerei

    Volevo dire che si stà con i piedi per terra o si parla di fantascienza, hai ragione Vorthex è inutile continuare Sagittario
  7. Sagittario

    portaerei

    Caro wareagle, dici bene che ne sono state affondate molte, però tutte durante la II G.M. Dalla fine della stessa ai giorni nostri ciò non è avvenuto. Facciamo però conto di cosa hanno distrutto le portaerei con i loro Aerei imbarcati? Del loro sostegno alle operazioni svolte dalle varie marine nel mondo, vedi guerra del golfo 1991 come la guerra delle Falkland. Non credo di aver detto bestialità. Un saluto Sagittario. PS. sono stato sul vago apposta.
  8. Caro geppo 1983, A pagina 149 dell'almanacco storico delle navi militari italiane dal 1861 al 1995 c'è un foto dell'incrociatore lanciamissili portaelicotteri Andrea Doria con ben visibile il Pennant Number sulla fiancata. Tanto dovevo Sagittario
  9. Buona sera a tutti. I cannoni delle navi da battaglia classe Queen Elizabeth erano lunghi 42 calibri e non 40, se si parla di balistica la cosa può essere rilevante. A mio avviso confrontare le navi da battaglia classe Vittorio Veneto con le Queen Elizabeth è un argomento altamente spinoso, perchè sono state costruite con filosofie molto diverse fra loro. Infatti i Vittorio Veneto sono state costruite come risposta alla classe Dunkerque, invece si sono trovate a combattere con navi già vecchie nel 1940 concepite per far fronte alla flotta Tedesca della I Guerra Mondiale. Poi se si analizza il potere perforante dei proiettili bisogna vedere a quale distanza avviene lo scontro a fuoco, la Royal Navy aveva come tattica di aprire il fuoco non da lontano ma da una distanza più ravvicinata dai 16.000 ai 18.000 metri per le navi da battaglia, per essere più sicure di mettere colpi a bordo nel più breve tempo possibile, calcolando il richio di poter incassare qualche colpo nell'avvicinamento. Questa pratica era adottata da tutte le categorie di navi inglesi. Le Regie Navi invece adottavano un'apertura di fuoco, da distanze rilevanti, oltre i 20.000 metri per le navi da battaglia, con l'intento di inquadrare il bersaglio per primi e per recare danno al nemico prima che questi serrasse le distanze. Ciò non va a detrimento dei nostri equipaggi e dei nostri ufficiali, ma sono due ben distinte linee di pensiero tattico. Scusatemi se sono steto verboso ma non sono riuscito a condensare il tutto. Un saluto Fassio
  10. Grazie Taras della tua disponibilitàe dei tuoi disegni semplicemte utilissimi, appena riuscirò a postare, farò veder quello che ho fatto, ho un sacco di difficoltà ad imparare le procedure nuove. Un saluto Fassio
  11. Sagittario

    Gli Arado de Bismarck

    Stò costruendo il modello del Bismarck e mi è venuto un dubbio che spero voi mi potete togliere, ovvero, gli aerei Arado imbarcati erano verniciati in verde uniforme sulle ali e la fusoliera e celeste nelle parti inferiori o anche loro adottavano una verniciatura tipo splinter come quelli in carico all Luftwaffe. Un cordiale ringraziamento a tutti Fassio
  12. Carissimi Breena e Fabiomania87, grazie degli auguri e del benvenuto, se mi troverò in difficoltà state tranquilli chiederò aiuto. Fassio
  13. Sagittario

    Saluti per nuova iscrizione

    Buona sera a tutti gli iscritti a questo forum con l'occasione faccio i miei AUGURI DI BUON ANNO a tutti
×
×
  • Crea Nuovo...