Vai al contenuto

Robby

Membri
  • Numero contenuti

    332
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    11

Risposte pubblicato da Robby

  1.  

    mi sembra lecito cercare di formulare qualche ipotesi, soprattutto su un forum con utenti competenti come questo e che possono contribuire in modo interessante.

    Leggendo questo però, molti utenti che si credono competenti si sentirebbero legittimati a dire la loro, e qui siamo in tanti...

     

    Sicuramente tra noi c'è chi ha una certa competenza tecnica, ma non si sogna di formulare ipotesi,

    ben sapendo che al momento è impossibile, con le scarse informazioni disponibili.

    Si sentirebbe però in dovere di demolire le sciocchezze altrui... te l' immagini l' inutile casino?

  2. Ora avrete già capito come trascorrerò la pensione...Anche a farne uno alla settimana...Annnnnniiiiiii !!!

    Il grosso della spesa è ancora da fare... un capannone industriale per l' esposizione. :lol:

  3. Non è detto sia la posizione definitiva, comunque per come appaiono, avranno un' influenza nefasta sui vortici generati dalle alette davanti. La regola delle aree poi... :rolleyes:

    Qui si manifestano tutti i limiti di una macchina concettualmente vecchia, sulla quale ogni integrazione ha conseguenze pesanti.e non solo sull' inviluppo di volo.

     

    Farà la fine dell' F16, con la differenza che il Falcon può vivere di rendita ancora un pò, trainato dall' enorme successo avuto in passato.

  4. Il concetto è abbastanza calzante, con la differenza che il tuo televisore potrebbe funzionare benissimo senza crearti problemi per anni (magari con qualche canale in meno).

    E per poi magari scoprire che il decoder ha qualche problemino di integrazione con il tuo vecchio apparecchio...

    Gestire un sistema d' arma complesso comporta una quantità tale di problematiche che non ci si può limitare a fare un semplice confronto di prestazioni per poter dire cosa è meglio.

     

    Scagnetti fa un importante precisazione quando cita le diverse tecnologie impiegate su macchine nate in periodi differenti.

    Ogni singolo componente di una macchina più moderna si presume debba essere più efficiente, meglio integrato con il sistema nel suo complesso, più semplice da gestire in un ottica di ottimizzazione della macchina nel contesto in cui si trova ad operare.

     

    Tutto ciò è un valore aggiunto, non solo le nuove prestazioni che la macchina offre, ma anche il modo più efficiente in cui fa tutto ciò che si faceva prima.

    Queste sono le promesse, la sfida di ogni nuovo progetto, e si, c'è il rischio che alcune delle novità siano più difficili del previsto da realizzare, o più costose da mettere a punto

    Perciò si tratta di capire se si ritiene giusto investire sul futuro correndo qualche rischio, o se sia meglio mollare alla prima difficoltà, e guardare gli altri che passano avanti.

     

    Più che una scelta di campo, è una forma mentis...

  5. Scagnetti

    E non basta parlare di "metà del carburante" o di carico di bombe analogo, ma andrebbe studiato anche l’impatto sulle prestazioni in volo dei piloni non sganciabili, al contrario dei carichi esterni e dei pod esterni che un F-16 per acquisizione bersagli o contromisure, che, ad esempio, un F-16 potrebbe portare per essere confrontabile a un F-35.

    Hai centrato il punto! Aggiungere una panoplia di gadget su macchine concettualmente vecchie e nate da specifiche differenti, serve solo a dimostrare che una macchina che ha già tutto integrato è superiore, e non di poco. Chi si ostina a proporre il vecchio aggiornato, non capisce (o non vuole capire) che tra queste macchine ( che comunque non sono svendute in saldo) ed una che invece ha tutto integrato in una cellula concepita appositamente, la differenza è enorme.

    E tutto ciò senza nemmeno citare la stealthiness e altre simpatiche features, che sulle macchine più datate non si possono proprio integrare...

  6. Ah, e secondo me, per quanto l'agilità di un velivolo può essere relativizzata rispetto ad altri parametri come sensoristica o furtività, non è un requisito inutile che ha l'unica sua ragione di essere agli air show.

     

    Ma infatti quando si dice che l' F35 non ha bisogno di fare le capriole per fronteggiare un avversario, questo non implica che non possa farle, volendo.

    Si è ripetuto più volte che l'aereo è tutto fuorchè un' anatra stanca... Può manovrare ad incidenze elevate, e si è già visto che quei pochi che riescono a fare qualche grado in più, farebbero meglio ad evitare...

    Inoltre la formula monomotore unita alla compattezza lo rendono certamente competitivo, in termini di agilità, nei confronti dei principali potenziali "avversari".

    Avversari che, a ben vedere, negli airshow danno sfoggio di manovrabilità, più che di agilità. E non è proprio la stessa cosa...

     

    A proposito delle limitazioni derivanti dalle tre versioni, nel fare i confronti occorre tenere a mente quali velivoli ciascuna versione andrà a sostituire:

    Dire che l' Alpha abbia prestazioni inferiori alle più recenti versioni dell F16 è un bell' azzardo, a meno che non lo si confronti con un Viper disarmato in bingo fuel...

    O potremmo sempre chiederci come se la caverebbe un Efa T3 con paio di bombe appese sotto le ali, ed una bella coppia di CFT.

    Quanto al Charlie, il più indietro nello sviluppo, occorre ricordare che tra i tre è quello con le prestazioni dinamiche più elevate, e andrà confrontato con l' F18 (anche a lui vogliono montare i CFT...ma va?).

    Vogliamo poi confrontare un Bravo con l' Harrier?

  7. Ecco, ma per agilità si intende come l' F-18 affronti angoli di incidenza molto alti, non riesca quasi a stallare...

    Questa si chiama manovrabilità. Per agilità si intende la capacità di effettuare rapidamente variazioni di assetto sugli assi, e in questo l' F16 è superiore all' Hornet. Il Gripen se la cava ancora meglio.

    Del resto sia il Falcon che l' aereo svedese sono due caccia leggeri monomotore, e la formula li avvantaggia in questo senso, specie sull' asse di rollio.

     

    Penso però che sia il caso di non divagare troppo...

  8. Concordo in toto, salvo precisare che per tentare di scamparla, non è il caso di mettersi a competere con il missile in un campo di velocità in cui è certamente avvantaggiato.

    Il caccia deve scendere a cercare la corner speed, per stringere al massimo il raggio di virata laddove il missile compie manovre più ampie a causa delle velocità altamente supersoniche.

    Va da sé che tirare manovre al di sotto dei 500 nodi si paga in termini energetici, ed è una situazione in cui è certamente meglio non mettersi, come già detto.

  9. No Fabio, manovrando ad alte velocità non puoi competere con un missile che manovra a 30g...

    Per avere qualche speranza di fargli perdere l' aggancio dovresti girare stretto e con la giusta tempistica, con tutte le conseguenze del caso in termini energetici, of course... ;-)

     

    Scusate l' OT

  10. Dei tre "trucchi", i primi due si possono sperare di ottenere proprio manovrando... il problema è che questo si faceva ai tempi di F16 e Mig29.

    Ora non è che gli aerei potessero migliorare significativamente in termini di prestazioni dinamiche, mentre un passo avanti più determinante è stato fatto nei sensori di bordo e appunto nei missili.

    Pertanto sono sempre più ridotte le speranze di potersi salvare con manovre evasive anche perché, come detto, manovrando si pone il fianco ad una nuova salva.

     

    L' obbiettivo che si cerca è quello del first look, first shot, first kill, ed è proprio ciò per cui è pensato il PAK-FA.

    Se alla fine dovesse dimostrarsi meno furtivo dei suoi potenziali avversari, sarebbe un mezzo fallimento, e non è che ci si potrebbe mettere una pezza con qualche manovra da circo.

     

    Comunque chi pensa che il T-50 sia una bestia da dogfight, prende una bella cantonata...

×
×
  • Crea Nuovo...