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HAWKFIGHTER

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  1. HAWKFIGHTER

    Precipita C-130

    Ho sentito al TG che forse si tratta di una manovra andata male durante il touch and go, cordoglio alle famiglie.
  2. Giovedì 15 Ottobre il Reparto Sperimentale Volo (RSV) di Pratica di Mare (Roma) ha celebrato i suoi 60 anni con un evento a cui ha partecipato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, già Comandante del Reparto dal 23 Giugno 1988 all’8 Ottobre 1990, oltre ad altre Autorità di Forza Armata e dell’industria aeronautica nazionale ed internazionale. Il RSV ha il compito di supportare i Reparti Operativi dell’Aeronautica Miliatre attraverso la sperimentazione, il collaudo, la validazione ed ottimizzazione dei nuovi sistemi d’arma o di quelli sottoposti a modifica o integrazione presso strutture tecniche di Forza Armata e non. Il RSV, quindi, per tener fede alla sua missione ha dovuto in questi 60 anni non solo tenere il passo degli sviluppi tecnologici in campo aeronautico e registrare e comprendere a fondo i mutamenti degli scenari operativi, ma anche sapersi trasformare e adattare continuamente per poter meglio rispondere alle esigenze della Forza Armata. Se all’inizio della sua storia il RSV era impegnato essenzialmente in attività di studio e sperimentazione di sistemi prototipici condotte di concerto con l’industria, con l’avvento dei moderni sistemi d’arma, sempre più elementi di sistemi complessi in cui lo strumento aereo è solo uno dei componenti, e di scenari operativi in sempre più rapida evoluzione, il Reparto ha acquisito competenze in settori nuovi e sempre più strategici, tra i quali l’avionica, la sensoristica ed ultimamente la ‘modeling and simulation’. Ha incrementato notevolmente l’impegno in attività di sviluppo di nuove capacità operative e di supporto ai Reparti Operativi ed ha subito un’importante trasformazione che ha visto l’inserimento di due nuovi Gruppi: il Gruppo Gestione Software e il Gruppo Sistemi Spaziali, che si sono affiancati ai Gruppi storici del 311° Gruppo Volo e del Gruppo Tecnico. Infine, l’adozione di un sistema di gestione della qualità che affronta le moderne sfide con un approccio figlio del tradizionale modo di lavorare della Sperimentale basato sull’impiego di team in cui naviganti, ingegneri e tecnici cooperano sinergicamente. Pertanto, pur rimanendo inalterate le esperienze del 'passato' su cui il RSV ha fondato i pilastri del 'modus operandi' nel settore delle prove di volo, le attività in cui oggi tipicamente il Reparto Sperimentale Volo è impegnato sono quelle di sviluppo (integrazioni del POD RecceLite, del Link-16 e del Multi-Ship Ranging sul velivolo Tornado e integrazione del POD RecceLite sul velivolo AM-X) e di supporto ai Reparti Operativi (Valutazione Tecnico-Operativa del velivolo AMX-ACOL e la successiva partecipazione alle esercitazioni ‘Red Flag’ e ‘Green Flag’), che si vanno ad affiancare a quelle tradizionali di partecipazione ai ‘development test’ condotte con l’industria, alla verifica della correttezza della manualistica prima che venga consegnati ai Reparti Operativi, nonché al supporto alle attività di omologazione della Direzione Generale Armamenti Aeronautici. L’importanza strategica per la Forza Armata di tali potenzialità è dimostrata dall’incremento costante del numero di Certificazioni Tecnico-Operative a cui il Reparto è stato chiamato a contribuire negli ultimi anni, che consentono all’Aeronautica Militare di disporre di nuove capacità operative in tempi e costi tali da non poter rendere possibile il ricorso al supporto industriale e di conseguenza poter impiegare fuori area assetti sempre più rispondenti alle esigenze operative. Gli importantissimi traguardi del RSV sono stati conseguiti grazie al personale altamente qualificato e motivato che nei 60 anni si è fregiato dell’’Icaro’, costituito da naviganti, ingegneri e tecnici in costante rapporto sinergico, in continuo addestramento ed aggiornamento tecnico-professionale ed in grado di mantenere il passo con l’evoluzione tecnologica acquisendo il ‘know-how’ in settori sempre nuovi ma soprattutto sapendone coglierne le possibili implicazioni in termini operativi.
  3. Domenica 11 Ottobre, all'interno della trasmissione TG2 Storie “ Acrobati in Cielo” sono stati intervistati il Tenente Colonnello Massimo Tammaro, Comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale, il Tenente Colonnello Marco Lant, Capo Formazione, il Capitano Gaetano Farina e il Tenente Filippo Barbero piloti in addestramento. Allego il video del dossier del tg2:Dossier TG2
  4. Mercoledì 7 Ottobre il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Daniele Tei, accolto dal Comandante della Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Carmine Pollice, e dal Comandante del 6° Stormo, Colonnello Francesco Vestito, è atterrato presso l'aeroporto militare di Ghedi (Brescia). La visita è avvenuta nell'ambito di una serie di incontri con il personale per acquisire direttamente le problematiche dell'Ente e per comunicare quelli che sono gli obiettivi presenti e futuri della Forza Armata. Giovedì 8 Ottobre il Colonnello Vestito ha illustrato al Generale Tei le attività delle articolazioni dello Stormo, ponendo in evidenza gli aspetti di particolare rilevanza; tra questi l'organizzazione delle attività congiunte con il personale USAF di stanza a Ghedi e la formazione degli equipaggi di volo a cura del 102° Gruppo Volo OCU (Operational Conversion Unit). La visita è proseguita presso il Gruppo Efficienza Aeromobili e presso i tre Gruppi Volo. Nella tarda mattinata il Generale Tei ed il Generale Pollice hanno effettuato attività di volo con i velivoli del 102° Gruppo. Al termine della visita il Capo di Stato Maggiore ha salutato il personale e firmato presso il circolo ufficiali l'Albo d'Onore dello Stormo.
  5. Grazie, ad aprile proverò a fare il concorso......non vedo l'ora e speriamo bene!!!!!
  6. Non è possibile esserne certi, ma il C130 intercettato si trovava all'interno dello spazio aereo internazionale, probabilmente sul Mar Tirreno. Riguardo al tempo d'impiego...si 10 minuti per effettuare l'intercettazione e 2 ore e 8 minuti per terminare l'operazione e rientrare al 5 stormo.
  7. Non posso esserne sicuro, ma credo che verra sicuramente pubblicato sul sito AM
  8. HAWKFIGHTER

    CIAO A TUTTI!

    Benvenuto nel forum!!!
  9. HAWKFIGHTER

    Ciao,posso entrare?

    Benvenuto mauro
  10. Venerdì 18 Settembre alle ore 14,48 locali due caccia F-16 del 5° Stormo di Cervia sono decollati, su ordine di ‘scramble’ del CAOC 5 (Combined Air Operations Centre) di Poggio Renatico (Ferrara), in coordinamento con la Sala Operativa del Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA), per intercettare un velivolo militare C-130 algerino, che in volo da Monaco (Germania) ad Algeri, era sprovvisto di autorizzazione al sorvolo dello spazio aereo nazionale. L’intercettazione è avvenuta alle ore 14,58 locali circa a sud di Bologna; i caccia F-16, dopo essersi accertati visivamente dell’identificazione, hanno scortato il velivolo fino al confine dello spazio aereo nazionale. I due caccia sono poi rientrati al 5° Stormo dove sono atterrati alle 17,06 locali. Lo ‘scramble’ è in gergo tecnico il decollo immediato di caccia intercettori che sotto la guida dei controllori della difesa aerea si dirigono verso un velivolo ‘sospetto’ per accertare visivamente l’identità e per scortarlo fino ai limiti dello spazio aereo italiano. Nella maggior parte dei casi, si tratta di aeromobili che non rispondono a prestabiliti requisiti, non hanno le previste autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo nazionale o perdono le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo o divergono dalla rotta prevista senza validi motivi. L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, tramite un sistema di radar, velivoli e sistemi missilistici, integrato sin dal tempo di pace con quelli degli altri paesi appartenenti alla NATO. Oltre che dal 5° Stormo di Cervia, il servizio di decollo immediato e di intercettazione nei casi di allarme è svolto dal 37° Stormo di Trapani, pure equipaggiato con caccia F-16, dal 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari) e dal 4° Stormo di Grosseto, dotati invece dei caccia Eurofighter.
  11. Martedì 29 Settembre il 4° Stormo di Grosseto ha festeggiato il raggiungimento delle 10.000 ore di volo del velivolo Eurofighter, introdotto da cinque anni dall’Aeronautica Militare per rispondere alle esigenze di sicurezza dello spazio aereo nazionale. Alla cerimonia ha partecipato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Daniele Tei, ed il Comandante della Squadra Aerea di Roma, Generale di Squadra Aerea Carmine Pollice, accompagnati dal Comandante delle Forze Aeree da Combattimento di Milano, Generale di Divisione Aerea Roberto Corsini. Nel corso della cerimonia è stato inaugurato un velivolo ‘special color’ raffigurante il conseguimento di questo importante ed ambito traguardo. Il Colonnello Achille Cazzaniga, comandante del 4° Stormo, durante la cerimonia ha sottolineato come “grazie alla sinergia di tutti gli uomini e le donne dello Stormo, è stato possibile raggiungere questo importante risultato. Nonostante il particolare momento storico che vede una riduzione dei fondi assegnati alle Forze Armate, la risorsa umana è il fattore preponderante per garantire l’efficacia della strumento aereo”. Il Generale Tei al termine del volo effettuato sull’Eurofighter nell’incontro con il personale ed i rappresentati dei media ha voluto ringraziare tutto il personale del 4° Stormo “per quello che avete fatto, quello che state facendo e quello che farete per il futuro”. Infine, ha voluto ringraziare i rappresentanti dell’Alenia e dalla Finmeccanica “per il grande supporto logistico fornito per raggiungere questo importante risultato” L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, tramite un sistema di radar, velivoli e sistemi missilistici, integrato sin dal tempo di pace con quelli degli altri paesi appartenenti alla NATO. Oltre che dal 4° Stormo di Grosseto, il servizio di decollo immediato e di intercettazione nei casi di allarme è svolto dal 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), pure equipaggiato con caccia Eurofighter, e dal 5° Stormo di Cervia (Ravenna) e 37° Stormo di Trapani, dotati invece dei caccia F-16. Il 4° Stormo è il Reparto dove viene effettuata la transizione dei piloti destinati alla linea Eurofighter. Il 21 Giugno 2009 lo Stormo ha ricevuto la certificazione della NATO per l’effettuazione di missioni di supporto alla pace fuori area in seno all’NRF “Nato Response Force”.
  12. Il 4° stormo è il mio preferito Allego una descrizione presa dal sito AM: Il 4° Stormo, nasce il 1° Giungo 1931 a Campoformido (UD) dalla fusione del IX Gruppo con il neo costituito X Gruppo in occasione delle grandi manovre del ’31; primo Comandante è il tenente colonnello Roul Da Barberino. Il “Quarto”, così denominato fra gli addetti ai lavori, annovera fra le proprie fila alcune tra le più conosciute squadriglie della prima guerra mondiale: prima fra tutte la 91a, meglio nota come “Squadriglia degli Assi”, leggasi Ruffo di Calabria, Piccio ed ovviamente Francesco Baracca Simbolo del reparto era “l’uomo alato”, voluto dal colonnello Felice Porro ed utilizzato dalla fine del 1931 fino al 1933, quando viene sostituito dal “Cavallino Rampante” emblema che, insieme al “Grifo Rampante” contraddistingueva l’aereo di Francesco. Nel maggio 1933 Comandante di Stormo è il duca Amedeo d’Aosta che oltre al prestigio di Casa Savoia porta in dote la “Corona ducale” ed il “Nodo Savoia”, da qui l’attuale stemma del reparto In questi anni vi è la nascita di una pattuglia acrobatica e l’acquisizione dei nuovi Fiat CR.32, ottimo biplano progettato dall’ingegner Celestino Rosatelli. Alla morte di Baracca, la madre di Francesco dona il cavallino rampante ad Enzo Ferrari con i migliori auspici per la propria azienda di auto. Enzo colloca così il cavallino nero su sfondo giallo, il colore di Modena; da qui il forte legame fra la prestigiosa casa automobilistica ed il 4° Stormo. Gli uomini del “Quarto” sono stati impegnati su vari fronti durante la 2^ Guerra Mondiale conseguendo sempre risultati eccellenti e meritandosi la stima ed il rispetto di compagni ed avversari. Terminato il conflitto restano i numeri: 19291 abbattimenti, 23950 ore di volo, 585 aerei abbattuti, 66 piloti caduti e 14 medaglie d’oro al V.M. Nel secondo dopoguerra lo Stormo subisce vari trasferimenti fra i quali Capodichino (NA) e Pratica di Mare, dove qui, in seguito all’arrivo dei velivoli Vampire viene costituita la pattuglia dei “Vampiri” e successivamente (1954) lo Stormo viene trasformato in Aerobrigata ed equipaggiato con l’F86E Sabre. Vi è la nascita della “Pattuglia Acrobatica del Cavallino Rampante” agli ordini del capitano Melotti. Nel novembre 1962 la bandiera di guerra della 4^ Aerobrigata arriva a Grosseto ed arrivano anche i primi F104: è il primo reparto ad essere equipaggiato con velivoli supersonici. Nel 1963 arriva l’F104G Starfighter, la 4^ Aerobrigata ritorna 4° Stormo e nel 1967 i gruppi volo si dividono; il decimo entra a far parte del 9° Stormo intitolato “Francesco Baracca” e con il cavallino nero su nuvoletta bianca ed il dodicesimo del 36° Stormo. Nell’estate del 1970 arriva la versione “S” dell’F104; nell’anno 1987 viene aggiornato alla versione F104 S ASA. Bisogna arrivare all’anno 1985 per vedere l’arrivo del 20° Gruppo Addestramento Operativo ed il 4° Reparto Manutenzione Velivoli sull’Aeroporto di Grosseto. Negli anni novanta i due gruppi partecipano ad esercitazioni nazionali ed estere, campagne tiri a Decimomannu e rischieramenti presso Grazzanise (CE), Cervia (RA) e Gioia del Colle (BA) per sostenere operazioni reali in seguito alla crisi nella ex-Jugoslavia prima ed in Kosovo poi. La storia di oggi si chiama F2000 Typhoon; il primo biposto giunge al 4° Stormo il 16 Marzo 2004 precisa scortato da due F104 “special color” del 20° e 9° Gruppo, ai comandi c’è il generale Garribba, l’avventura eurofighter è iniziata. Da quella data numerose sono state le attività che hanno visto il “Quarto” ed i suoi uomini sotto i riflettori, dalla gara con la Ferrari del pluricampione del mondo Michael Shumacher nel Dicembre 2003 all’arrivo, il 19 Aprile 2005, del primo F2000 Typhoon monoposto. Visite da tutto il mondo per ammirare ed apprezzare il nuovo velivolo; delegazioni militari dal Pakistan, dalla Grecia, dalla Turchia, dalla Francia, da Israele per citarne alcune, si sono susseguite a ritmi frenetici ponendo giornalmente l’Aeronautica Militare e lo Stormo sempre in primo piano. Dopo un periodo indispensabile per la transizione sulla nuova macchina e di lavori per l’adeguamento delle infrastrutture, il 16 Dicembre 2005 gli uomini del 4° Stormo tornano “ad essere operativi”, come si dice in gergo o meglio tornano ad assolvere il compito per cui sono preparati ed addestrati: la difesa dello spazio aereo nazionale. È infatti da quella data che il reparto torna “d’allarme”; più precisamente due monoposto tornano a svolgere il Servizio Sorveglianza Spazio Aereo Nazionale insieme al 5° Stormo di Cervia ed al 37° Stormo di Trapani, tornando così a pieno titolo nella catena di sorveglianza dei cieli italiani integrata con quella della NATO. In altre occasioni i piloti dei due gruppi volo avevano partecipato ad operazioni di difesa aerea durante eventi di particolare risonanza, fra i quali per esempio i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 o i vari Summit internazionali tenutisi in Italia. Nel frattempo mentre i piloti del IX Gruppo sono “combat ready”, cioè idonei ad assolvere compiti operativi, gli istruttori del 20° Gruppo, anch’essi “combat ready”, hanno già effettuato otto corsi per la transizione operativa di altri colleghi sul nuovo velivolo, qualificando circa 25 piloti. In data 12 Marzo 2007 è stata effettuata la prima intercettazione reale con il nuovo velivolo; un Airbus diretto verso il nord Africa e sprovvisto delle necessarie autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano è stato intercettato sui cieli della Sicilia e scortato fin fuori lo spazio aereo nazionale. L’addestramento prevede anche un’attività ai simulatori, attualmente svolta a Torino presso la ditta Alenia ed a Ronchi dei Legionari (GO) presso la ditta Galileo, ma dal 2010, tale attività sarà svolta completamente ed autonomamente al 4° Stormo presso l’”ASTA (Air Synthetic Training AIDS) building”. Dal Luglio 2006 a Dicembre dello stesso anno lo Stormo ha contribuito anche all’operazione ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan, con la partecipazione di una “Task Force” di circa 70 uomini dotati di elicotteri AB212ICO (Incremento Capacità Operativa)
  13. HAWKFIGHTER

    Topic di compleanno

    BUON COMPLEANNO!
  14. Oltre 120.000 persone con gli occhi puntati verso il cielo. Presso l’Aeroporto di Cameri (Novara) domenica 4 ottobre ha avuto luogo la giornata conclusiva delle celebrazioni del centenario dell’aeroporto definito dagli storici dell’Aviazione come la 'culla dell’Aeronautica'. Alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Daniele Tei, accompagnato dal Generale di Squadra Aerea Giuseppe Marani, Comandante Logistico, delle massime autorità istituzionali del territorio e dei rappresentanti delle più importanti realtà sociali economiche ed istituzionali del novarese, la giornata si è aperta con il benvenuto del Comandante dell’Aeroporto, Colonnello Gian Mario Morresi. Il particolare significato della giornata è stato sottolineato dal Generale Tei che, durante il suo intervento, ha evidenziato come la storia di Cameri “contiene una storia iniziata prima ancora della fondazione stessa dell’Aeronautica Militare come Forza Armata autonoma. In questi cento anni - ha continuato il Capo di Stato Maggiore - su questi cieli si sono susseguite le vicende più disparate: dagli avventurosi esperimenti dei pionieri del volo sino alla storia più moderna con le attività della 2^ Aerobrigata del 'Cavaliere Nero' e poi del 53° Stormo 'Asso di Spade'. Oggi Cameri, che si trova ad operare sempre più in stretto contatto con l’eccellenza dell’industria aeronautica del Paese, rappresenta di per sé un'eccellenza di cui siamo orgogliosi”. Momento molto significativo sotto il profilo storico è stato quello in cui il Presidente del Circolo del 53°, il sodalizio che riunisce tutto il personale che ha prestato servizio sull'aeroporto di Cameri, Generale di Squadra Aerea Giulio Mainini, ha donato all’aeroporto, nelle persone del Colonnello Gian Mario Morresi e del Colonnello Giuseppe Lupoli, Direttore del 1° Reparto Manutenzione Velivoli (RMV), la riproduzione del velivolo 'Gabarda'. Questo storico velivolo ha caratterizzato la produzione delle Industrie Gabardini insediate su Cameri negli anni '20 divenendo il simbolo dell’aeroporto. Dopo 80 anni di assenza è tornato sulla sua Base interamente ricostruito. Alle ore 12 ha avuto inizio la manifestazione aerea. Il programma ha previsto una dimostrazione di elisoccorso con l'elicottero HH-3F dell'83° Centro CSAR (Combat Search and Rescue) di Rimini, dipendente dal 15° Stormo CSAR di Pratica di Mare (Roma), esibizioni dei velivoli Tornado ed Eurofighter, entrambi da parte del Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare (Roma), e della Pattuglia Acrobatica Nazionale 'Frecce Tricolori'. Il cielo terso, uno spettacolo di pubblico impressionante, composto in gran parte da famiglie, e l’emozioni date dalle esibizioni dei velivoli dell’Aeronautica Militare, sono state i migliori ingredienti per un omaggio che voleva essere non solo rivolto all’aeroporto di Cameri ed al territorio ma anche un tributo alla storia dell’aviazione italiana. Particolarmente apprezzata la mostra statica, che ha visto la presenza di molti velivoli che hanno operato su Cameri nel corso del primo secolo di vita. L’evento è stato seguito da numerosi operatori degli organi di informazione, per un totale di oltre novanta giornalisti accreditati. Importante il contributo logistico ed organizzativo messo in campo dal personale del Comando Aeroporto, del 1° RMV e di tutti i Reparti dell'Aeronautica Militare che operano nell’aerea nord-ovest, tra cui il 2° Deposito Centrale di Gallarate e l’Ufficio Tecnico Territoriale di Torino. La sicurezza e la viabilità interna è stata garantita dal personale dell’Aeronautica Militare, dal Comando Carabinieri per l’A.M. e dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. All’esterno dell'aeroporto il controllo è stato assicurato dalle Polizie Municipali di Cameri e Bellinzago Novarese, dalla Protezione Civile locale e da tutte le Forze di Polizia di Novara, coordinate dalla Questura di Novara. Il supporto sanitario è stato fornito dal personale medico e paramedico dell’Aeronautica, della Croce Rossa Italiana, del Sovrano Ordine Militare di Malta e dal 118 di Novara. Il successo dell’evento è dovuto alla sinergia tra tutte queste diverse realtà, segno tangibile della diffusa cultura aeronautica e della sincera amicizia che oramai da un secolo tutto il territorio novarese dimostra per l’aeroporto di Cameri.
  15. HAWKFIGHTER

    Aerei Finti Dei Film

    scusa ma non ho capito.....il fouga magister dovrebbe essere questo? E' molto diverso da quello che ho postato io....
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