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Prince Malagant

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  1. Perdonami ma è testuale, non capisco il 'non correttamente'; e comunque non volevasi affrontare il discorso 'portaerei italiana' ma era solo per esemplificare un concetto molto più generalizzato ( aviosiluro, motorizzazioni, ingaggi navali a 30000 metri. materiale scadente e sorpassato accettato dai vari SM in connivenza con gli industriali e la lista continuerebbe ). Anche se comunque avessimo avuto una portaerei all'inizio della guerra probabilmente ce l'avrebbero affondata a Taranto o sarebbe comunque finita a Malta, con buona pace della schiera di detrattori da tavolino.
  2. Puro Vangelo. Poi è anche vero che ogni nazione dovette comunque combattere contro il tradizionalismo e le gelosie ( leggere le Memorie di Liddell Hart ); posso però citare un passo che mi pare significativo, tratto da 'La Marina da Guerra' di Degli Uberti, 1940. La Marina sembrerebbe non c'entrare in senso stretto ma è congruo il parallelo con le considerazioni di Alberto. Ovvero, questa è la lungimiranza degli alti quadri direttivi: Ammiraglio di Giamberardino: "Tra le varie unità effimere, nate nel disordine del pensiero tecnico operativo, che ha fatto seguito alla guerra mondiale, questa è senza dubbio la più vulnerabile, la più illogica, la meno adatta a muoversi e per trionfare nell'ardente atmosfera della guerra moderna in mare" ( detto delle navi portaerei ) e ancora: "... vorrei sapere da chi ne sa più di me," aggiunge l'autore, "da chi abbia avuto la fortuna di vedere in funzione una nave portaerei, quale è la sorte di un velivolo che per alzarsi prende la corsa sul ponte di volo, quando la nave portaerei, per grande che sia ... abbia un rollio di qualche grado per il mare grosso o peggio ancora etc etc" Questo con la beffa di Taranto alle porte e con gli Swordfish che con un beccheggio di 25 metri in mare grosso sarebbero decollati alla caccia della Bismark. Con questa gente al comando non saremmo andati da nessuna parte, la realtà è questa. Ma la Storia si ripete, uguale a se stessa.
  3. Grandissimo bel libro che ha rafforzato la mia stima per gli storici inglesi. Io ho l'edizione italiana ( 'Solo Coraggio' ).
  4. Prince Malagant

    Panzer Tedeschi

    Si è uno JagdT
  5. Sulle prime il prefisso Ki mi ha lasciato un po perplesso. Poi mi è venuto in mente che nel Manchukuo esisteva un'industria collegata con la Nakajima, per la quale produceva essenzialmente varianti dei tipi base. La scrittura esatta dovrebbe essere però Mansyu, a meno che quella riportata sia la scrittura cinese, vista la collocazione geografica. Ad ogni modo del 65 non ho trovato alcuna notizia, neanche fra i progetti accantonati o solo abbozzati. Teniamo conto che la Mansyu non ha mai prodotto velivoli con qualche pretesa, in massima parte addestratori e come dicevo, varianti o tipi standard ( p.es. Ki 84-I ) su licenza. Insomma il 65 mi ricorda un 'Luft-46' ma molto più di fantasia, ecco.
  6. 174a Squadriglia R.S.T. Questa unità apparve nel dicembre 1941 per la Ricognizione in Prima Linea Occasionalmente utilizzata in azioni di bombardamento. Il 5 aprile 1942 si riunì alla 175a per formare il 133o Gruppo, in ruolo Antinave. dicembre 41 Bengasi Cirenaica 20 dicembre 41 Agedabia Cirenaica 25 dicembre 41 Tamet Tripolitania gennaio 42 Sirte Tripolitania 13 gennaio 42 En Nofilia Tripolitania gennaio 42 Ara Fileni Tripolitania 29 gennaio 42 Agedabia Cirenaica 9 febbraio 42 Bengasi K2 Cirenaica Spero di esserti stato utile, purtroppo contrassegni di squadriglia non ne ho al momento trovati, se mai ( spero ) , ci riaggiorniamo. Bau!
  7. Intendevo che se ci fosse stata una portaerei a fornire adeguata copertura aerea, le cose ( forse ) si sarebbero svolte diversamente. Poi, per carità, tu hai ragione, aveva imbarcato 4000T , ma comunque Jachino non era un Leach o un Cunningham. Insomma una squadra inglese non avrebbe rotto il contatto ( IMHO ).
  8. La volontà politica ci sarebbe stata, e dal punto di vista economico, costruire un classe Littorio ( navi che abbiamo portato o alla distruzione come la Roma o alla resa ignominiosa dopo averle tenute nella bambagia per 3 anni ) costava molto di più che approntare un Aquila o una Impero ( che erano dei riattamenti, non dimentichiamolo ). Non sono d'accordo sul concetto 'L'Italia è già una gigantesca portaerei' ... anche considerando la cooperazione fra Marina e Aeronautica che durante tutto il conflitto è sempre stata tendente allo zero. Jachino, avesse avuto una portaerei, forse ( e dico forse ) non avrebbe potuto accampare tante scuse e scappare a tutta macchina al primo siluro incassato, ma sono illazioni, visto i personaggi che purtroppo si sono susseguiti al comando della Flotta in mare. (Si, avevano le Littorio, ma sarebbe stata altra cosa se fossero state condotte da personale tedesco. Winston Churchill ) Resta di fatto che non ci fu la volontà politica di costruirle, principalmente per l'antagonismo fra Supermarina e Superaereo, gelose ognuna delle proprie prerogative. Ricordiamo fra le altre cose il terribile ritardo nello sviluppo della specialità di aerosiluramento ( non di aerosiluro, visto che i tedeschi ci ordinavano regolarmente quelli prodotti dai nostri Arsenali di Pola e Zara ), nel quale eravamo invece anni prima, ai vertici di specializzazione a livello mondiale, ritardo dovuto esattamente alle stesse cause.
  9. Hai ragione, per trappola intendevo dire che se lo pesiamo dal punto di vista delle prestazioni probabilmente non sarebbe nemmeno dovuto essere impiegato, soprattutto in vista di un un impiego specializzato come l'aerosiluramento, mentre invece è stato la bestia nera non solo per noi ... Il senso del mio intervento era questo. Bau!
  10. Penso che il vero responso l'abbia dato l'utilizzo in combattimento, no?
  11. Prince Malagant

    Mi presento

    Ciao a tutti, mi sono iscritto poco fa, perchè leggendo i vari post mi pare un Buon Forum, con gente preparata e simpatica e con passione comune anche se personalmente mi spingo raramente oltre il 1945 , anche per interesse modellistico. Bau!
  12. Mi fa pensare a tutte le batoste che gli Inglesi hanno mollato alla Regia Marina e alla Kriegsmarine con quella trappola di Swordfish ... scusa l'OT ma mi è proprio scappato!
  13. Beh, intanto ciao a tutti! Poi se posso esprimere la mia opinione, il Duce, al contrario di Hitler che si interessava e conosceva molto bene i particolari tecnici in materia di armamenti, era fin troppo influenzabile dal parere degli esperti militari con i quali era solito consigliarsi in merito a tali decisioni. In maniera particolare, era purtroppo sensibile all'ultimo parere ascoltato, per cui bastava essere l'ultima persona a parlare con lui per ottenere un sicuro appoggio. E poi bisognava fare i conti con l'antagonismo fra le varie armi, palesemente espresso dalla disastrosa mancanza di cooperazione dimostrata fra le tre Armi durante tutta la durata del conflitto. La questione delle portaerei, per esempio. E' stata sempre per anni addossata a Mussolini la responsabilità della mancanza costruzioni delle navi portaerei, mentre dai verbali delle riunioni tenute con i maggiori responsabili di Supermarina e Superaereo, risulta chiaramente come fossero i militari, per i motivi più svariati, ad essere contrari che tali navi fossero mai varate, nonostante Mussolini, nel corso degli anni, avesse a più riprese posto il quesito ai rappresentanti dei più alti vertici. Per quanto riguarda la dotazione della Regia, beh, il discorso sarebbe complessissimo, ma per riassumere le mie idee in pochi punti posso dire: A) Troppa frammentazione della produzione anzichè puntare su pochi tipi-base che costituissero l'ossatura B) Criminale comportamento degli industriali italiani, che per motivi di lucro fornivano armamenti obsoleti e totalmente inadatti all'utilizzo in condizioni di combattimento, tutto ciò chiaramente con la complicità dei responsabili degli S.M. C) Troppi allori mietuti negli anni 20 e 30, quando effettivamente eravamo ai vertici della produzione aeronautica mondiale D) Produzione motoristica di prestazioni mediocri. Motori affidabilissimi magari, ma con caratteristiche superate che rendevano le cellule assolutamente depotenziate rispetto a quelle disponibili alle altre Nazioni. E) Armamento insufficiente e in calibro e in volume di fuoco, del resto, con la lettera D) non si potevano portare in volo altre cose più efficaci. F) Numeri: nel 1941 ( anno nel quale si ebbe il picco massimo ) si produssero 3503 velivoli, nel 1942 700 in meno rispetto all'anno precedente. In quello stesso anno l'industria tedesca produceva 15600 aerei. Nel passaggio da Valle a Pricolo, Valle considerava in piena efficienza bellica 5939 velivoli. Pricolo accertò che in realtà erano 838, 191 caccia ( in massima parte CR42 ) e 647 bombardieri, oltre agli aerei ausiliari e da ricognizione. Chiedo scusa se ho probabilmente puntualizzato su cose dette e ridette. Bau!
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