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Sangria

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Risposte pubblicato da Sangria

  1. Io di elettronica non ho mai capito nulla, ma mi sembra che il Sampson abbia prestazioni di un'altra categoria.

     

    E poi i Daring sembra che sono anche piu grossi dei Doria, con magazzini studiati per missioni più lunghe

    A dimensioni siamo lì, l'autonoma è la stessa e il radar fa parte dell'allestimento e uno lanave se l'allestisce come vuole, tanto più che il SAMPSON è integrato nel PAAMS come l'EMPAR quindi questi motivi, anche se fossero, non sono condizioni per cui avviare un costosissimo progetto da soli. Misurassero 200 metri e avessero gli A70 capirei, perché sarebbero unità completamente diverse, ma alla fine mi sembra di vedere la panda e la marbella.

  2. Quando il missile ti arriva a mach 2,5 dello stealth te ne freghi perché ottieni lo stesso risultato, dare il minimo preavviso al nemico, rispetto ad n lancio quanto più discreto possibile. Se il nemico sa che hai lanciato da subito ma ha 2 minuti di tempo per reagire, cosa cambia rispetto al fatto di accorgerti che un missile subsonico sta incombendo su di te e non te ne sei accorto prima, lasciandoti 2 minuti di tempo per reagire? Sono solo ed esclusivamente strade diverse per conseguire un medesimo risultato, entrambe con problematiche tecnologiche, vantaggi e svantaggi.

  3. Mi sono sempre chiesto quale sia la differenza enorme che c'è tra i type 45 e le orizzonte. Alla fine hanno grosso modo lo stesso armamento, dovranno svolgere lo stesso tipo di missione, dislocano grossomodo lo stesso, hanno un radar multifunzione diverso ma con campo di impiego analogo... Ma non è che i britannici volevano semplicemente guidare il progetto imponendo le turbine Rolls Royce e il SAMPSON e, vista la mala parata, sono usciti dal programma?Perché alla fine il Type 45 mi sembra una copia delle Orizzonte, ma è una mia impressione. Cosa lo rende davvero unico rispetto ai nostri DDG tanto da rendere incompatibile un progetto comunque con noi e i francesi?

  4. Appunto, è finito nelle orizzonte. Il programam "Classe '90" non è altro che il nome del progetto di nuove unità da parte italiana che prevedeva la costruzione di 4 unità. Il programma, rivelatosi improponibile a livello nazionale, è confluito conun simile programma francese e uno britannico e dopo diverse mediazioni è nato il progetto orizzonte. Come al solito i britannici volevano una cosa leggermente diversa ma non ho capito ancora quanto) ed è uscito dal programma. Ecco, l progetto NFR 90 è il seme italiano dell'orizzonte, tutto qua.

  5. qualcuno si sta dimenticando il principale problema dei missili russi... la gittata. una gittata così lunga porta inevitabilmente a dover usare altri mezzi per guidare i missili con la certezza che i "ripetitori verranno abbattuti" o a far volare gli stessi a quote alte, rendendo in questo caso vana la loro missione. dato che i missili russi sono grossi quanto case e non hanno chissà quale velleità stealth.

     

    Mah, lo Styx aveva una gittata di 80Km, già sufficiente, la sua vulnerabilità stava nella sensibilità ai disturbi GE, ma ricordo che l'Eliat adesso, dorme con i pesci e il P-700 Granit, meglio conosciuto con il codice NATO SS-N-19 shipwreck, installato a bordo dei Kirov, è accreditato di 550Km a mach 2,5. A 100 Km il missile dà al nemico circa 2 minuti di tempo di reazione e l'effetto sorpresa comunque è garantito. Se poi si considera che viene lanciato a gruppi di 4 o 8 vettori, renderebbe duro il contrasto antiaereo da parte di una unità del genere. Infatti il sistema dovrebbe funzionare così. Dei 4 missili, uno designa il bersaglio e gli altri tre attaccano. Il designatore, in data link grazie ad un sistema multiprocessore, passa le coordinate del bersaglio agli altri missili. Il bastardo è anche difficile da intercettare perché effettua rapidi cambi di quota a velocità supersonica. E' obiettivamente una bella arma. Filosofie diverse rispetto alla NATO ma mica sbagliate a priori. Da notare che poi i missili possono diversificare i bersagli, colpire i bersagli a diverse priorità (dal più pagante al meno pagante) e continuare con i dati acquisiti anche se il missile designatore (che comunque anch'esso, alla fine, si prende un target) viene distrutto. Tale sistema è pericoloso perché i missili rimanenti dopo l'eventuale distruzione del bersaglio si auto-dirigono verso i bersagli rimanenti. Ah, i sottomarini classe Oscar possono lanciarne 24 in una volta (!!!!).

     

    Insomma, mica proprio uno schifo, questo missilotto... Se poi pensiamo che stanno per essere sostituiti con i SS-N-26, ancora più sofisticati...

  6. Oggi nessuno autorizzerebbe uno sbarco come quello in normandia. Inoltre al posto di impiegare una unità navale del genere un attacco aereo e missilistico combinato distruggerebbero le postazioni difensive in maniera molto più accurata e verificabile. Una corazzata non ha alcun senso, oggi. Se invece volgiamo superare la concezione di corazzata classe IOWA e proiettarsi sul futuro, una unità da 10.000 t armata di railgun e missili da crociera avrebbe senso. Non sarebbe corazzata, perché progettata per colpire bersagli ad oltre 200Km ma sarebbe invece dotata di sistemi radar e satellitari poderosi. Una nutrita componente di difesa di area sarebbe poi necessaria per difendere la forza da sbarco da eventuali minacce aeree e in seconda battuta per impiegarla come unità AAW, non relegandola ad uno scopo talmente marginale nella dottrina moderna (uno sbarco "combat" implica un conflitto simmetrico).

  7. scusate mi potreste elencare cosa devo studiare di preciso?qui sotto elencate

    1)Prova di preselezioni con test di logica a risposta multipla

    2)Prova d'inglese,divisa nella parte reading e nella parte listening

    x il resto a riguardo fisico non ci sono problemi:

    alto 1.90

    non fumo

    non bevo alcolici

    ecc.

    sono sano cme un pesce

    " molto abile nella tecnica dell'apnea"

    nulla, i test di logica non si studiano (sono di logica...) e l'inglese... Devi studiare inglese, ma sappi che non è per niente banale. Poi, per favore, cerca di coniugare bene i verbi, sopratutto in sede di colloquio.

  8. Uno del'arsenale? E' stato smarcato al corpo di guardia? allroa niente di che. Non è stato smarcato? Sanzione disciplinare variabile dal richiamo verbale alla consegna di rigore (non attenersi una disposizione nel primo caso, violata consegna nel secondo). Il locale non doveva essere accessibile da altri? Se è una cala, un locale non clasificato o altro, niente di che, stessa cosa, dal richiamo (che, faccio notare, è una "lavata di capo") alla consegna semplice "per non attenersi ad una disposizione" a meno che non fosse stato trascritto su una precisa consegna, nel qual caso è "violata consegna".

     

    Lo scenario che si prospetta, a mio avviso, è questo. Anzitutto una nave, a me no che sia ai lavori, e lavori di una certa importanza, ha sempre personale a bordo, almeno la squadra SAP. I locali quali stive e roba del genere sono ovviamente luoghi dove l'accesso del personale è limitato e ci sono chiavi e quant'altro, ma se il personale preposto vi accede con qualcuno non succede nulla di grave a meno che non ci siano condizioni particolari. in genere il personale dell'Arsenale e dei comandi che presso il comprensorio vi insitono sale e scende da bordo abbastanza tranquillamente, quindi... COmuqnue da quanto ho capito il locale conteneva materiale "sensibile", in questo caso le cose vanno viste bene. Diciamo che se il materiale è di natura classificata, laviolazione del segreto di stato comporta sanzioni tanto più gravi quanto più è segreto il documento. Quindi mostrare a chi non ha titolo o, peggio, sottrarre materiale classificato è un reato molto grave, nel precedente codice penale militare di guerra (quest'ultimo vale anche in tempo di pace quando ci si trova all'estero) prevedeva anche la morte, oggi commutata in ergastolo.

  9. Tutto questo bel discorso pur di non dire sì, scusa, hai ragione tu, ho sbagliato? Accidenti!

    P.S.: il rapido calcolo te l'avevo già fatto io qualche post più sopra, le granate da sedici delle Iowa erano lunghe (o alte, se preferisci), circa sei piedi, 1,83 m.

    Ti ho già detto che hai ragione, ma è un sofismo... Non cambia nulla se il peso di un proietto è di 800,900,100,1200 o anche 2000 Kg, anzi palesa i limiti dell'artiglieria pesante perché a fronte di un peso enorme, di una lunghezza ragguardevole e ad un lanciatore imponente si hanno vantaggi piuttosto limitati e circoscritti al solo fuoco di saturazione.

     

    Per il resto straquoto gianvito che rispetto a me ha il dono della sintesi.

  10. Facendo un rapido calcolo il proiettile dovrebbe misurare, quindi circa 2 metri... Sì, ci siamo. Approssimando il proietto ad un cono abbiamo 30dm per avere circa una tonnellata di acciaio. Considerando che non è tutto acciaio ma che il proietto ha un volume un po' superiore del cono... E' plausibile (anzi, lo leggo). Ma comunque, rispetto al 127 non cambia di una virgola il discorso concettuale relativo all'impiego dei grossi calibri anzi, amplifica il problema relativo al peso, agli ingombri e alla celerità di tiro (2 colpi al minuto) mentre rende effettivamente più letale il singolo colpo d'artiglieria, molte volte più del 127 (che obiettivamente, come ho già scritto, controcosta non serve a nulla). Mi stupisce invece la bassissima di bocca (750 m/s) e la relativa corta gittata (39Km circa) a fronte di 25/30 Km (A seconda delel versioni) del 127 non-Vulcano.

     

    Quindi, salvo questa precisazione, doverosa, è palese come l'artiglieria di grosso calibro sia obsoleta e di difficilissima implementazione oggigiorno. Unica alternativa, a mio avviso, è il Rail Gun.

     

    Una unità cannoniera tipo DDx dotata di Rail Gun potrebbe davvero essere la soluzione ideale, a patto di realizzare i tiri teorici di 400Km. Ad oggi il test più promettente è della US Navy, conun tiro a 2500 m/s (9000 Km/h) usando solo 10Mj di energia. Questo si traduce in alte gittate e altissima energia cinetica ma fino ad allora i missili da crociera sono l'unica risorsa per colpire oltre l'orizzonte.

  11. The Mark 7 gun was originally intended to fire the relatively light 2,240 pound (1,016 kg) Mark 5 armor piercing shell. However, the shell handling system for these guns was redesigned to use the "super-heavy" 2,700 pound (1225 kg) APC (Armor Piercing, Capped) Mark 8 shell, before any of the Iowa-class battleships were laid down.

     

    The North Carolina and South Dakota classes used the preceding 16"/45 caliber Mark 6 gun which could fire the same "super-heavy" 2,700 pound shell as the Mark 7. However, the Mark 6 had a significantly shorter range, though this would not have likely proved a disadvantage in battleship duels. The Mark 6 gun was lighter, which helped both battleship classes to conform to the limits of the Washington Naval Treaty.

     

    The heavier 2,700 pound projectiles made the Mark 7 guns nearly the equal in terms of penetration power to the 460 mm (18.1 in) guns of the Japanese Yamato-class battleships, yet weighed less than three-quarters as much. The Mark 8 shells gave the North Carolina, South Dakota, and Iowa classes the heaviest broadside among all battleships, save for the Yamato-class super dreadnought, and this was impressive considering that the North Carolina and South Dakota were treaty battleships.

     

    The Mark 5 shells nonetheless were still a useful upgrade for the 16"/45 (40.6 cm) Mark 5 guns (formerly Mark 1 until reconstructed) of the Colorado-class battleships over the original 2,110 lbs. (957.1 kg) AP Mark 3 shells.

     

    The propellant consists of small cylindrical grains of smokeless powder with an extremely high burning rate. A maximum charge consists of six silk bags, each filled with 110 pounds of propellant.

    Mi pare evidente, e questo lo aggiungo io, che la carica di lancio è da aggiungere al peso del proiettile, non si tratta di un normale proiettile di artiglieria o di fucile, mas di una bomba dietro la quale vengono pressate le cariche di lancio contenute in nvolucri di seta.

    no, caro intruder, dagli appunti di artiglieria d'accademia:

    Munizione: complesso bossolo+proietto oppure cartocciere+proietto

    proiettile: munizionamento di tipo imultaneo (il bossolo è assieme al proietto) I cannoni che sparano proiettili sono il 76/62, per intenderci. Il 127 ha bossolo e proietto separati. Vengono caricati in stazione di caricamento, vanno sulle norie e poi in camera di lancio. Tale munizionamento si dice "rapido"

     

    Il munizionamento "ordinario" è composto da proietto e diverse cartocciere. 110 pounds sono circa 50Kg quindi una carica di lancio dovrebbe essere stata di 300 Kg, appunto il 30% della tonnellata di cui parlavo.

     

    Shell, in inglese, vuol dire munizione, proiettile tecnicamente è projectile o bullet, shell è gergale ma nelle monografie lo trovi solo riferito al complesso munizione e non al solo proietto.

  12. I sedici pollici delle Iowa, tiravano proiettili del peso fra le due e le tremila libbre, 907/1359 kg, questo per correggere qualcuno che parlava di 660 kg (circa 1400 libbre).

     

    Tutto il bel discorso sulla nave missilistica, non vorrei ci riportasse ai vecchi Duilio, che venivano presentati come più potenti delle corazzate della II GM e poi un qualsiasi cacciatorpediniere residuato bellico americano li avrebbe spediti in fondo al mare a cannonate senza che potessero far nulla per difendersi.

    2000,3000 libbre (circa una tonnellata, una tonnellata e trecento chili) era il peso della munizione e non del proietto, e poi parlavo di peso della testa in guerra e non di tutto il proietto. Circa la difesa di punto antinave, un 127 oggi ti tira giù benissimo una unità navale, posto che tua abbia deciso di non lanciare i tuoi missili ASuW, che abbia la sfiga di non avere a disposizione aviazione ASuW (basta un elicottero con Marte) e che l'unità abbia deciso di arrivarti sotto il naso. Infatti oggi la minaccia è data dalle FAC e dai barchini esplosivi, mica dalle corazzate nemiche, l'artiglieria pesante va bene solo controcosta, ma il progetto di artiglieria del DDX dimostra che con soli 155 mm e alta celerità di tiro è possibile creare fuoco di saturazione in maniera molto più efficace di una batteria da 380 o 406 mm con bassa celerità di tiro. E? stimato che due pezzi del DD-1000 sostituiscano 18 pezzi di artiglieria campale dello stesso calibro.

  13. mi "meraviglio" di come quasi tutte le marine si stiano orientando in senso opposto ai discorsi di Sangria: cannoni da 155 (se non più grossi) con munizionamento guidato.

    io credo, che Sangria si sia perso la prima e la seconda guerra mondiale... come fai ad affermare questo? hai mai visto i pesi dei proiettili??? inoltre, vorrei ricordarti che una cadenza di tiro di 8-10colpi al minuto per una bocca da 152-203 non è affatto poco e che... se ci sono riusciti negli anni 40...

    non scherziamo... il Kirov non è corazzato ed è pieno zeppo di materiale infiammabile ed esplosivo (i missili), un singolo colpo da 406 farebbe danni enormi. al contrario, bisogna vedere se i missili russi arrivano a destinazione e se riescono a fare più danni di un proietti da 406 che pesa un tantino di più di 750kg...

    Allora, vediamo di esser chiari, i cannoni li vorresti usare in funzione antinave o controcosta? Perché cambia, e anche parecchio. Anzitutto i proiettili da 406 della WWI non erano guidati, erano massi da 800Kg quasi tutti d'esplosivo, se ci infili il sistema di guida la testa in guerra cala in peso e conseguentemente in potenza. Secondariamente non ricordo un cannoneggiamento navale come si deve che abbia richiesto meno di 4 corazzate e unità minori e abbia ottenuto risultati più in profondità di 60Km. In Iraq i Tomahawk hanno colpito Baghdad, oltre 600 Km dalla costa, colpendo entro 10 metri i bersagli indicati. E un tomahawk lo può lanciare anche una nave da 2000 tonnellate, basta installargli lanciatore e sistema di controllo. In funzione antinave, poi, con il tiro teso un cannone di grosso calibro era in grado di affondare una nave anche se, e sarebbe il caso moderno, una unità non corazzata e sottile probabilmente verrebbe passata da parte a parte senza subire conseguenze gravi, come accadde a Mimbelli e la sua torpediniera "sagittario".

     

    Alcune marine moderne si orientano sul 155 perché pesa di più e garantisce una maggiore portata sul tiro controcosta ma non tutte le marine vanno in questo senso anzi, ultimamente sono ben poche le marine che installano cannoni di medio e grosso calibro sulle loro unità. I Doria non hanno nemmeno il 127, le FREMM, e solo e GP, avranno il 127, le F100 hanno il 127, gli Arleih Burke hanno il 127, addirittura le La Fayette hanno un tristissimo 100/55. Le marine che hanno sperimentato i 155 mm per adesso sono state principalmente quelle USA per i DDX (ma è solo una ipotesi) e quella tedesca, la prima con una configurazione atipica del cannone, la seconda volendo impiegare un PZH2000 a bordo in modo da poter imbarcare/sbarcare l'arma alla bisogna, ma i grossi problemi di adattamento di una artiglieria campale a bordo di una nave hanno fatto abortire il progetto. Inoltre parlare di proiettili da 155 mm e di proiettili da 406 come la Iowa o anche solo da 240 mm implica una bella differenza e solo chi non ha mai visto un cannone può parlare così.

    Ricordo che 10 colpi al minuto erano calcolati su tutti e tre le bocche della torretta e non sulla singola bocca da fuoco, oggi sarebbe comunque possibile aumentare la celerità di tiro poiché non ci sarebbe il problema delle correzioni a mano, le cartocciere potrebbero essere caricate automaticamente e quant'altro ma prima di tutto n sistema del genere lo devi prima concepire e poi progettare, tanto vale puntare sui rail gun, tanto i problemi di energia sarebbero simili, seppur con ordini di grandezza diversi.

    Poi non ho capito se si cerca il fuoco di saturazione (e allora a cosa serve la precisione?) oppure un sostituto del cruise a basso costo (e allora perché limitarsi a 60-90Km?)

     

    Lanciare un proiettile da 127 mm, poi, è una cosa, una salva da 406 un'altra.

    La munizione del 127 pesa 47 Kg, il proietto (quello che esce dalla bocca di fuoco) 31, quindi 16Kg a bordo li impieghi solo come carica di lancio. Ricordiamocelo.

    Di questi 31Kg circa 27Kg sono di esplosivo, il resto è involucro. La brisance dell'esplosivo è generalmente proporzionale alla massa, pertanto 100Kg di esplosivo causano 10 volte più danni, invece di causare 10MJ ne causerebbe 100. Ricordati anche questo perché la proporzionalità è diretta mentre per pesi e ingombri, cubica.

    Obiettivamente un pezzo da 127, benché in funzione antinave vada più che bene, nel tiro controcosta è francamente poca roba e il limitato range lo rende praticamente inservibile oltre all'ammorbidimento delle spiagge.

    Un proietto da 155 mm pesa appena 15 Kg in più, di cui 10 Kg in più di esplosivo. Il risultato è pressoché identico ma il vantaggio è circa 5Km in più di gittata per via della maggiore quantità di carica di lancio nel bossolo, che però pesa ancora di più e quindi comporta un peso maggiore della munizione nella santabarbara; appuntarsi anche questo.

     

    Un pezzo da 406 invece corrisponde ad un'arma completamente diversa. Il complesso carica di lancio + proietto pesa, rispetto al 127, di un fattore cubico. Non voglio scrivere cazzate ma siamo nell'ordine della tonnellata a munizione (la munizione dei 380 italiani era di circa 880Kg, in linea con il principio per cui peso e ingombri aumentano con il cubo del calibro), di cui il 30% almeno solo di cartocciere. Tolto il peso dell'acciaio e tutto abbiamo meno di 20 volte il peso del proietto, che al prezzo di centinaia di Kg di munizione, 21 volte il peso di un 127 ottiene un risultato 20 volte più potente ma con un cannone 100 volte più pesante e una quantità di munizioni 20 volte inferiore. Se poi dentro il proietto ci infiliamo pure i sistemi di governo, la testa in guerra diventa ancora più piccola di circa il 30% e l'effetto diminuisce ancora attorno al 13-15 volte una carica da 127.... Non mi sembra, costo efficacia, molto conveniente.

     

    Oltretutto pochi sanno che dopo un cannoneggiamento la canna va sostituita perché le altissime pressioni, le temperature e le reazioni chimiche corrodono la canna e rovinano sopratutto la parte intorno alla camera di scoppio, rendendo inservibile un cannone dopo qualche centinaio di colpi. Non è nulla di trascendentale, ma una canna da 380 costava parecchio, nel '40 e anche quella di un 127 non scherza.

     

    Una cosa va a vantaggio dei grossi calibri, ed è l'energia cinetica che hanno all'impatto. Essendo più grossi ed essendo sparati grosso modo alla stella velocità i proiettili da 406 sono 11 volte più distruttivi in termini di potenza di impatto. I crateri di un 406 sono impressionanti rispetto a quelli sega di un 127, dato che E=1/2 m v^2 ma da soli non giustificano dover concepire, progettare, impostare e allestire una nave che potrebbe dislocare 30.000 tonnellate meno, avere 500 persone meno a bordo e avere lo stesso potere distruttivo con maggiore precisione. Ditemi perché costruire una nave come la IOWA quando una FREMM con Teseo MK2/a e magari pure Scalp Naval otterrebbe lo stesso risultato, più in profondità e con più possibilità di ottenere l'effetto sorpresa, con costi di gestione della piattaforma non certo paragonabili.

     

    Circa la precisione, e concludo, per quanto guidato un proiettile non è un cruise missile. il cruise missile ha un pianificatore di missione, si guida con un sistema TERCOM e GPS, ha i dati precisi al cm circa la posizione del bersaglio e può essere aggiornato di continuo. Un proiettile guidato ha come dato un parametro calcolato. E' calcolato in base ad una pozione fornito con il gps, ma è sempre stimato in base ad un modello matematico. Non è possibile, a priori, definire con precisione la traiettoria balistica di un proiettile che anche se può correggersi non può autoguidarsi (altrimenti tanto vale avere un missile); gran parte della guida, poi, serve per limitare i problemi derivati dalla resistenza dell'aria che riduce in modo stimabile ma non del tutto calcolabile (come si fa a conoscere la densità dell'aria in ogni punto della traiettoria?) e a correggere il fenomeno della deriva verso oriente dei gravi e non per guidarsi chissà dove.

  14. allora,

    pene pecuniarie non sono contemplate. Se vuoi scrivere un romanzo che contempli aspetti disciplinariamministrativi devi saperli bene. Non esistono degradazioni, non esistono multe, non esistono sospensioni date dal comandnate, tutto ha una procedura precisa e tempi non immediati. Ricorda queste tre regole: in marina niente è come sembra, niente accade per caso e niente è scontato.Devi assolutamente scaricarti dal sito della marina il manuale di ordinamento e richiedere all'accademia navale il testo di diritto amministrativo. Ilprimo maresciallo dovrebbe essere capo carico ma in questa faccenda pare non compaia il commissario di bordo, da cui lo storekeeper direttamente dipende.

    In seconda battuta non mi sono chiare un paio di cose. Chi è la persona non autorizzata? Un militare della nave? Di un'altra nave? DI un civile? Perché in quest'ultimo caso si potrebbe addirittura sfociare nel penale. Se il secondo vuole rovinare il primo maresciallo basta che scriva un rapporto per bene ed è fritto.

    COmunque l'RDM è qua www.difesa.it/NR/rdonlyres/9583FD8E-3AD5-486F-9D8F-71F5343A699A/0/RDM_545.pdf

    mentre l'ordinamento è qua http://www.marina.difesa.it/concorsi/uffic...bri/AN-7-61.zip

     

    TI dico inoltre che è difficile scrivere della marina senza essere dentro questo ambiente, io sono in marina da oltre sette anni e mezzo e una marea di aspetti non li conosco bene e alcuni non li conosco proprio. E inultima analisi, per certi dubbi vai su www.forzearmate.org, altro tipo di forum, altra gente (e altra disponibilità ed educazione ma tant'è) ma gente molto esperta.

  15. Si parlava di aneddoti, mi va di raccontarne uno che mi riguarda.

    Era il 2002 e imbarcai per la prima volta in vita mia. La nave era il Carabiniere. Il messaggio arrivò un venerdì, lunedì mattina alle 0730 mi sarei dovuto presentare. Preparai velocemente una borsa con uniforme ordinaria, sek e un cambio civile e mi recai a La Spezia. Arrivai alla banchina scali la domenica sera, a bordo di un taxi, scesi, pagai e attraversai la lunga striscia di cemento illuminata solo dalle luci delle navi ormeggiate una a fianco dell'altra, con i rispettivi barcarizzi che recavano stampati sulla cerata il nome dell'unità. Maestrale... Libeccio... Scirocco... Grecale... Eccola! inconfondibile, con quella pallozza in cima, la linea un po' datata e il 76/62 che appena si scorgeva a prua. Cercai di ricordarmi ciò che mi avevano detto in Accademia e ripetuto fino alla nausea in ufficio. salire sul barcarizzo, salutare la bandiera, smarcarsi e chiedere dell'ufficiale d'ispezione.

    Con il borsone gigante in una mano e la sciabola da impiegare l'indomani per la presentazione al comandante nell'altra,rimanere disinvolti mentre si sale sul barcarizzo, una lastra di acciaio stretta e malferma, risultò più complicato del previsto ma alla fine niente di trascendentale. arrivai in cima e andai a cercare la bandiera con lo sguardo per salutarla ma dopo un momento di smarrimento mi resi conto che erano le dieci di sera, l'ammaina era già stato dato da un pezzo e mi risparmiai la cerimonia. Goffamente presentai il foglio di viaggio al corpo di guardia e chiedi dell'ufficiale d'Ispezione. Un guardiamarina dal pesante accento romanesco e l'aria un po' sbattuta mi accolse come si fa con un profugo salvato dalle acque, mi accompagnò al camerino, a prora, e mi invitò in quadrato per qualcosa da bere e per vedere controcampo alla tv, la Roma aveva vinto e quello sembrava essere l'unlui a a mangiare un pezzo di pizza, verso mezzanotte. Ne presi un pezzo piccolissimo perché altrimenti non sarebbe bastato per tutta la muta che peraltro lavorava mentre io, in fondo, ero un estraneo. La pizza però era buonissima, ricorderò per sempre quel microscopico pezzo. non so perché, di pizza ne avrò mangiata a tonnellate, anche a bordo, ma quella sera, quella pizza, offertami da un equipaggio per il quale ero uno sconosciuto, mi sembrò la cosa più buona del mondo. Mi recai successivamente in camerino, dovevo sfare la borsa e poi, francamente, cascavo dal sonno. Incrociai un ragazzo che tornava dalla franchigia, mi squadrò e mi disse: "Ciao sei nuovo? Attento, io sono il più anziano qua, devi chiedere a me per tutto, se hai bisogno di una mano ti dico io perché i capi ti fregano all'inizio, se non sei sveglio, sono il Sottocapo ...., tu chi sei? Sei un VFB o un VFA?" "Sono il Guardiamarina tal dei tali", risposi. "Un... un ufficiale?" rispose, " Mi scusi, non volevo...", e accennò, benché fosse in jeans e camicia sbottonata fino all'ombelico, un imbarazzato attenti. "Fermo", risposi "stia tranquillo, non è successo nulla". Era dai tempi dell'accademia che non vedevo qualcuno che manifestasse timoroso rispetto per un guardiamarina, pieno com'era, il mio comando, di primi marescialli dall'anzianità che si perdeva nella notte dei tempi, quando i salari erano in sesterzi, a sentir loro.

    Poco dopo arrivò un altro ragazzo, un guardiamarina che doveva effettuare un lavoro analogo al mio ma relativo ad una componente diversa, si presentò e facemmo subito amicizia. Lo misero in camerino con me. Prendere sonno fu difficile, un po' perché ero terrorizzato dal trovare i famigerati fuochisti, i piccoli scarafaggi che imperversano sulle navi, sopratutto quelle vecchie, e che colleghi anziani e sottufficiali simpaticoni descrivevano come propensi ad infilarsi in ogni orifizio del corpo, un po' perché non ero abituato ad addormentarmi nonostante il rumore che una nave produce costantemente tra compressori dell'aria condizionata, diesel generatori e scricchiolii vari.

    il mio compagno di stanza, poi, era particolarmente loquace. Tirammo fino alle due, poi crollai.

    Il giorno dopo mi svegliai alla chiamata della ROC. "BIP! Carabiniere! 0630 Sveglia sottocapi e comuni. BIP BIP" Vabbé, sonno perso, alziamoci. Doccia, barba, uniforme ordinaria da damerino, impeccabile, e di corsa in quadrato a presentarsi e a offrire il caffé agli altri ufficiali. il mio collega fece prima di me e lo trovai a gustarsi, tra i sorrisini generali, un cornettazzo con marmellata e latte. Io mi limitai ad un caffé, poi assemblea sul ponte di volo e posto di manovra generale. Nemmeno un'ora di navigazione e beccai il mio compagno di camerino, quello del cornettazzo, con la faccia verde, correre a poppetta. Il suo cornetto, il suo latte e molto altro ancora se lo sono gustato i pesci: nessuno gli aveva detto che il carabiniere rolla e beccheggia come una ballerina di latino-americano e latte+cornetto non sono proprio la perfetta dieta del marinaio. Da una parte il collega che raccava, dall'altra invece i delfini che seguivano la nave.

     

    Mi voltai e guardai il mare, il vento mi sferzava il viso, il salmastro sulle labbra, l'odore di gasolio e cambusa... Avrei sicuramente fatto il marinaio per sempre. Qualunque cosa costasse.

  16. Allora.

     

    Un proietto (e non un proiettile, che è il complesso proietto+bossolo, non presente sui grossi calibri) da 406mm deve essere lanciato con una carica di lancio poderosa; le pressioni e le temperature in gioco sono importanti e molto più elevate che su un 127 o un 155, seguendo una proporzionalità superiore a quella lineare per entrambi i fenomeni (!!!!). La canna rigata imprime, come tutti sapete, una rotazione attorno all'asse longitudinale del proietto. Questa rotazione tende a provocare una deriva destrorsa del proietto che viene corretta in sede di lancio. Molte altre variabili vengono calcolate prima della determinazione del punto futuro e quindi del lancio cosicché la traiettoria che deve seguire il proietto è già di per sé stimata.

     

    Il proietto in volo, poi, se vuoi che si autoguidi, dovrà essere dotato di piattaforma inerziale in modo e maniera tale da correggere le deviazioni di traiettoria (ma non ha una guida homing perché non ha idea di dove sia il bersaglio né dove si trovi li, può solo ffettuare correzioni angolari). Tali correzioni, su un missile che ruota a diversi KHz, nonsono banali. Se poi volessimo infilarlo in un sabot e dotarlo di superfici di controllo perderemmo buona parte dell'utilità del grosso calibro avendo però comunque una grossa massa inerziale. Questo si traduce in servi potenti e costosi, di un sistema di alimentazione che possa generare sufficiente coppia, di una logica di governo analoga, per i momenti e le forze in gioco, a quella di un missile da crociera che viaggia a circa 1000 m/s seppur con gradiente negativo. Stiamo parlando di mach 3 alla bocca e circa mach 1 all'impatto, non è così semplice governare una munizione con quella massa. Rimanendo sul vago possiamo dire che il Vulcano non credo abbia avuto uno sviluppo banale e le masse sono di gran lunga inferiori.

     

    Aggiungiamo poi che il singolo colpo nons erve a molto e cene vuole almeno una salva capirete subito che sicuramente il singolo proietto costa meno ma la munizione (proietto+cariche di lancio) + sistema di lancio a livello di rapporto costo/efficaica è ben lungi dall'avvicinare quello del solo missile.

     

    Il motore di un missile è una cazzata, quello che costa, di un missile, è la componente dei servi e il sistema di pianificazione della missione. Un motore a razzo è un grosso minerva, quello di un cruise missile un turbofan subsonico

    Però un singolo Tomahawk è in grado di colpire un bersaglio con uno scarto dell'ordine dei metri, un colpo d'artiglieria guidata ha un errore dell'ordine delle decine di metri (e colpire il bersaglio o colpire 50 metri più in là non è proprio la stessa cosa).

     

    Poi ad oggi non vedo dove una salva da 240 mm abbia senso. Tanto vale continuare ad usare i 127 con munizionamento avanzato. A fronte di un modesto aumento del potere distruttivo si dovrebbe progettare un'arma che richiederebbe spazi enormi (ricordo che il volume viaggia sempre secondo proporzionalità cubiche) e bisognerebbe reintrodurre le cariche di lancio, rinunciando al complesso bossolo+proietto che, ricordo, già oggi va assemblato all'atto del caricamento.

     

    In definitiva però il punto è sempre quello: nella stragrande maggioranza dei casi le navi da battaglia non sono competitive né rispetto alle portaerei né ai sottomarini.

     

    quoto

  17. Allora, un po' di chiarezza.

     

    L'artiglieria NON PUO' essere più precisa di un Cruise missile per una serie di motivi.

    il proiettile autoguidato non ha una vera e propria guida homing ma semplicemente corregge la traiettoria per puntare grosso modo sul punto d'impatto, ma non bisogna aspettarsi miracoli. Inoltre realizzare un proietto autoguidato di grosso calibro comporterebbe una serie di problemi enormi, con un impiego di tecnologia tale da renderlo antieconomico rispetto ad un missile. L'effetto di una singola salva, poi, si disperde per via del fatto che per la sua natura intrinseca, un proietto per il tiro contro costa non può essere a carica cava e quindi direttiva. il risultato è che con il tiro d'artiglieria, ma è noto, si può avere un risultato grossolano. La dispersione del proietto, unito ad un basso rate di lancio, alla complessità del caricamento oltre ad altri fattori quali il fatto che il tiro indiretto è molto complesso da realizzare se si vuole avere un elevato margine di precisione, comunque inferiore a quello di un missile rende il tiro d'artiglieria una soluzione inefficace nella guerra odierna, dove gli obiettivi vanno colpiti con precisione chirurgica. La stessa artiglieria campale, nonostante siamo nel 2008, non ha mai conseguito grossi risultati. La Lesson learned è che l'artiglieria è un'arma efficace nel tiro diretto a medio raggio.

     

    L'impiego di una unità cannoniera (perché una corazzata ha altre caratteristiche che poi vedremo) è quindi di limitata utilità, richiede grossi spazi a bordo e, per i grossi calibri, anche molto personalecon tutta una serie di problematiche di gestione e di catena logistica.

     

    Una corazzata, inoltre, è una unità dotata di corazzatura, in grado di sopportare diversi colpi. Leggo che una corazzata, da sola, sarebbe vulnerabile. Sorrido. Il Vittorio Venento, unità della classe Litorio, fu colpita, durante la tragica notte di Taranto, da ben tre siluri, due a prora e uno a poppa, e comunque non affondò. I missili antinave spesso non sono riusciti ad affondare, ma solo a danneggiare, unità moderne, non corazzate, figuriamoci una corazzata. Di contro il peso e le dimensioni che una corazzata moderna dovrebbe assumere renderebbero di difficile gestione tali unità che per il limitatissimo campo di impiego non penso proprio sarebbe il caso di impostare.

     

    Poi è ovvio che, avendo una disponibilità economica infinita, uomini a volontà e dovendo fare sbarchi ogni venerdì e sabato, una corazzata la si imposterebbe, oggi è una unità obsoleta.

  18. È l'acronimo di teleguida ma ci sono fonti MM che dicono che il TG1 fosse associato all'SPQ-701 mentre il TG2 era disponibile sia per gli elicotteri che in associazione ai sistemi imbarcati sulle navi (p.es. all'SPS-702). Altri dicono che il TG2 fosse solo quello degli elicotteri e il TG1 quello a bordo delle navi. Comunque l'importante è intendersi.

    LA TG2 è una modalità effettuabile sia da elicottero che da nave. La MM decise di usare il primo, gli Emirati il secondo. Entrambi avevano vantaggi e svantaggi. Il primo sistema prese il nome di TESEO, il secondo di ERATO. La seconda, alla lunga, si è mostrata vincente e oggi l'aggiornamento dei dati del Teseo è effettuato da nave, incrociando i dati ricevti con quelli disponibili da gps e piattaforma inerziale. Per info non andare tanto lontano, basta un giro su WIkipedia, che sull'OTOMAT ha un articolo abbastanza curato sia in italiano che in inglese.

  19. Sarà l'orario ma il TG-1 non era quello degli aliscafi? Inoltre ho un po' l'impressione che stiamo dicendo circa le stesse cose, nel senso che io provo a convincerti che l'acqua è bagnata al che rispondi che preferisci restare asciutto, o viceversa.

    Sì, per quanto mi riguarda è ora di dormire. -_-

    no TG1 è l'acronimo di "teleguida1" ossia teleguida dalla piattaforma lanciante. In soldoni, a me sembra che tu asserisca che il tg2 sia una funzione irinunciabile pena il decadiemnto delle prestazioni del vecchio teseo, io sostengo che la tg2 sia una cagata inutilizzabile in scenario e dato che MM se ne è accorta, non ha nessuna intenzione di mantenerla. Sono solo chiacchiere perché entro 5 anni di Teseo vecchi non ce ne sarannop punti, quindi che parliamo a fà? :)

  20. Assolutamente no, è aleatoria invece la TG2. A 60 miglia sei ancora in TG1, il missile non devi per forza guidarlo continuamente nella fase d'attacco, ha comunque un seeker e una piattaforma inerziale per sapere dove si trova lui e dove si trova il tearget... Non entriamo troppo nel dettaglio, ti basti sapere che a 60 miglia (ma anche oltre) la munizione raggiunge tranquillamente il bersaglio in TG1. La TG2 era un escamotage per ovviare a forti limiti circa l'elettronica del tempo, oggi il missile non ha bisogno dell'illuminazione continua (che era dovuta ai limiti delle piattaforme inerziali dei allora) e si guida da solo perché sa benissimo dove si trova.

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