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Ein

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Risposte pubblicato da Ein

  1. Se ci posizioniamo al giorno d'oggi (2012) dobbiamo considerare che le forze armate svizzere continuano ad essere addestrate e strutturate per respingere un'invasione. Sono dotate di armamento "tradizionale" pesante e formate in larga parte da riservisti di leva.

     

    Le forze armate italiane sono sempre più strutturate per operare all'estero con "piccole" aliquote di reparti specializzati per assolvere missioni ben definite e "limitate". L'esercito italiano non potrebbe in nessun modo compiere un'invasione in stile tradizionale, non ne ha la capacità.

  2. tuttavia il "costo" dell'arma dei carabinieri è eccessivo, se deve essere stornato dal magro bilancio della difesa. Consideriamo poi che la stragrande maggioranza dei carabinieri lavoro più a stretto contatto con missioni legate più al ministero dell'interno che quello della difesa.

  3. 200 divisione meccanizzate sulla carta (forse). Divisione perfettamente equipaggiate e rifornite credo ne avrebbero potute schierare molte meno. Azzardo una trentina (e si tratta già di una cifra notevole). Poi resta da considerare la dimensione aria e la dimensione mare. Onestamente non riesco a immaginarmi avanzate travolgenti, quanto una guerra di attrito ad altissima intensità che avrebbe condotto all'impego più o meno sconsiderato di armi atomiche.

     

    Fare altre congetture è un esercizio affascinante, ma certamente complicato e fine a se stesso.

  4. usavano proiettili HEAT, da noi chiamati EP, effetto pronto, in quanto la bassa velocità iniziale del pezzo (lungo solo 18 calibri) non permetteva l'uso di perforanti convenzionali.

     

    Una soluzione di ripiego, comunque, in attesa dei semoventi con i pezzi da 75\34 che pero' arrivarono solo in pochissimi esemplari nel 43.

     

     

    Mmm.. sicuro che usassero una carica cava? Non ti confondi con gli HESH (high Explosive Squash Head)?

  5. se magari prima di rispondere avessi letto meglio avresti capito che ho solo detto che della costruzione di carri l'Italia non sa molto, se le altre nazioni hanno avuto delle basi su cui appoggiarsi negli anni noi no. Siamo partiti da 0, le uniche cose che sapevamo erano quelle apprese da qualche Leopard. Tutti le cose che avrebbe dovuto avere l'Ariete e che tu hai citato dal nulla non potevano nascere, bisognava avere molta più esperienza alla spalle. E' logico che il problema era della gestione del progetto. Se dal 3310 siamo passati all'IPHONE è perchè abbiamo passato molte tappe, tappe che non si potevano saltare, cosa che abbiamo fatto noi durante la costruzione del c1.

     

     

    Paragonare un carro della seconda guerra mondiale a uno moderno è come paragonare un grammofono a un impianto Hi Fi. Se poi vogliamo parlare di Know-how, l'industria nazionale avrebbe avuto un ritorno maggiore a produrre su licenza il Leo 2, piuttosto che tentare di costruire una via di mezzo in proprio.

    Piuttosto con questa scelta il malvezzo di sfruttare l'esercito per fare profitti è stata difesa.

  6. Non credo che se li compri nessuno gli ariete. E credo che nessuno nell'esercito ci abbia pensato. Caso mai, fantasticare per fantasticare, si potrebbe bussare alla grecia, che possiede un centinaio abbondante di Leo A6 e chiederli in cambio del credito che vantiamo nei loro confronti (che tanto non avremo mai).

  7. Citare gli anni della seconda guerra mondiale ha poco senso. Il problema nel caso dell'ariete è stata la gestione dell'intero progetto. Il mezzo che è attualmente in servizio doveva essere un gap filler. Il vero MBT avrebbe dovuto essere un ariete 2 che avrebbe avuto sistema di tiro allo stato dell'arte (quello attuale è già buono, è l'unica cosa, pare, di alto livello a disposizione del mezzo), un cannone 120 /55 con caricatore automatico, motore da 1500 cv e sospensioni idropneumatiche. La corazzatura sarebbe stata leggermente migliore. Questo mezzo sarebbe stato probabilmente al livello di leo A6 o M1, con successivi upgrade. Solo che per le note ristrettezze di bilancio è stato cancellato. meglio sarebbe stato tirare avanti con i mezzi come M60 o leo 1 e poi introdurre un mezzo più avanzato, ma non è stato così.

     

    Oggi la tendenza è quella di costituire un esercito meccanizzato con mezzi medi e leggeri, più facilmente trasportabili in operazioni di proiezione di forza o, più realisitcamente, in operazioni conflitti asimmetrici a bassa o bassima intensità. Non dimentichiamoci che da questo punto di vista l'esercito ha tutta una serie di veicoli che lo mette al veritice fra tutti gli altri paesi, sopratutto se pensiamo alle qualità della centauro e della centauro 2, che certamente verrà acquisita, così come un semovente da 155 mm su scafo centauro.

  8. Resta da capire, considerando che la brigata ariete continuerà ad esistere, se i mezzi in dotazione sia in grado di competere in modo significativamente vincente contro ipotetici (molto ipotetici) avversari, quali i vari T-90 (delle varie serie), o T-99 cinesi. Credo che questi siano gli unici possibili avversari durante la sua vita operativa (anche se è quasi certo che non si scontreranno mai).

     

    Mi confermate che, essenzialmente, questi mezzi sono dei t-72 migliorati?

     

     

    PS: ad oggi l'unico reale impiego di componenti corazzati è quello di operare nella urban warfare durante operazioni più o meno asimmetriche ad alta intensità, dove la protezione passiva che offre un carro può essere molto utile. In questo la dottrina che ha fatto scuola è quella israeliana.

  9. Hai la sfera di cristallo?

    Comunque secondo me i carri sono una componente ancora troppo importante per un esercito, non si può rinunciare ad un carro, l'utilizzo non è solo quello di fare fuori altri mezzi simili ma anche di dare sostegno alle truppe, improvvisarsi artiglieria a corto raggio, ecc... Certo non devo spiegarveli io a voi i vari modi di sfruttare un mezzo simile ma non capisco come possiate pensare di eliminarli, vi siete dimenticati l'aiuto che ci hanno dato gli M60 durante il checkpoint pasta? Non scherziamo...

     

    Io sarei il primo a volere un paio di brigate corazzate bene equipaggiate e bene addestrate. ma al giorno d'oggi le possibilità di un impiego organico sono bassissime. Sono reparti costosi da mantenere. Per fare un check point usare un carro armato come l'ariete è uno spreco. Tra l'altro il cannone ad anima liscia da 120 mm si presta male ad un impiego in stile artiglieria. Contro bersagli soft è più utile un 105 mm......

     

    Per il momento comunque una brigata corazzata rimarrà (su 120 carri circa mi pare). Il punto è aggiornare il sistema ariete in modo da rendelro competitivo con i colleghi occidentali e, sopratutto, mantenere un'efficienza di impiego superiore a quella attuale.

  10. tipo rinunciare alla linea carri, come ha fatto l'Olanda.

     

    Ad oggi il mezzo è più che adeguato alle esigenze e ai 'nemici' previsti, l'aggiornamento di mezza vita è necessario, non sarà mai un Abrams o un Leopard 2, ma non deve confrontarsi con quei mezzi.

     

    Spendere soldi in quel settore ad oggi è inutile.

     

     

    Infatti mi riferivo proprio a quello. Cioè eliminare le brigate pesanti. In fondo non saremmo mai in grado di trasportarle da soli, semmai decidessimo di usarle.

     

    E' ovviamente un rischio, ma nelle condizioni economiche i cui siamo sarebbe meglio poter schierare alcuni battaglioni di fanteria bene addestrata e bene equipaggiata ( anche con una serie di veicoli da combattimento di buona qualità) piuttosto che mantenere attivi reparti che all'atto pratico non sono impiegabili.

  11. la soluzione migliore per costo\efficacia è tenersi gli Ariete.

     

    Che poi pare essere la soluzione scelta. Certo se il livello di obsolescenza rimanesse comunque alto si dovrebbe prendere decisioni più "drastiche"

  12. Buondì a tutti. Vi leggo da qualche tempo, ma mi sono iscritto solo oggi.

     

    Segnalo (fonte RID di febbraio) che l'ARIETE in questione sarà oggetto di un programma di ammodernamento (assieme al DARDO) da completare entro l'anno. Pare che l'anzianità del progetto faccia si che addirittura siano irreperibili alcune parti di ricambio (!!!) e che per questo motivo l'efficienza sia davvero molto ridotta (non sono citate cifre precise). Si parla esplicitamente di elevata inefficienza e elevata obsolescenza di alcuni componenti.

    Pare che verrà incrementata la protezione, passiva e attiva, con particolare attenzione al "sottopancia" e agli ordigni IED. Verrà migliorato l'impianto di propulsione (suppongo verrà potenziato) e verrà modificato in modo sensibile l'impianto di rotolamento. Possibile il montaggio di un cingolo allargato. verranno montate camere termiche di ultima generazione e l'impianto di comunicazione verrà portato agli standard del VBM. Verrà poi installato su tutti i veicoli il sistema SICCONA.

     

    Appare dunque chiaro che attualmente il mezzo è insoddisfacente. Speriamo che questi miglioramenti lo possano portare allo standard di altri MBT occidentali.

     

    Resta da capire se non sarebbe più economico migliorare la componente corazzata (che sarà limitata a due brigate) ricorrendo ad ABRAMS usati ( o km zero). Il vantaggio nascerebbe dal fatto che nel caso i nosti reparti corazzati venissero impiegati in missione sarebbero quasi certamente utilizzati a fianco di reparti americani e il sistema logistico sarebbe comune. Ci sarebbe il problema della turbina, che forse mal si adatta alle esigenze di consumo italiane. Si potrebbe montare un diesel "nostrano"? Magari il 1600 cavalli teoricamente disponibile per l'ariete?

    Un alternativa potrebbe sondare la possibilità di acquisire un certo numero di leopard 2 dalla grecia per poi portarli allo standard A7. Certamente i soldi da spendere sono pochissimi. Speriamo che l'esercito scelga la soluzione migliore dal punto di vista costo/efficacia.

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