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mustang

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Risposte pubblicato da mustang

  1. Proverò a rispondere sinteticamente

     

    grazie mille, passo di qui solo adesso. da quando ho scritto il post sono riuscito a capire e ora mi piace volare con gli aerei di linea in giro x l'italia. ho capito come funziona l'ILS e riesco a eseguire un atterraggio con l'autopilota staccandolo solo all'ultimo momento.

     

    riguardo al punto 3 ok, ma se io pianifico il volo rispettando le aerovie e mi immetto in una di queste, dopo ogni intersezione bisogna eseguire una virata. in IFR l'ATC non mi ordina queste virate, è giusto che io viri da solo regolandomi con il GPS e/o i VOR senza che il controllore me lo ordini?

  2. secondo voi volendo c'è lo spazio per far sparare 2 mg pensanti invece di un cannone dal mozzo di un DB-601 o un DB-605, magari modificandoli leggermente. sto pensando ai macchi C.202-205.

  3. calma yamamoto era contrario alla guerra che avrebbe '' svegliato il gigante che dorme'' molti altri convinti della superiorità razziale pensavano di sconfingere gli stranieri facilmente come fecero coi russi nel 1905.

     

    già, peccato che un conto è la russia dello Zar, un conto sono gli stati uniti o l'unione sovietica di stalin.

    Un arisaka ben addestrato contro due mossin-nagant può farcela, ma un arisaka e un type 100 contro 4 garand, 2 thompson e 1 Bar non ha speranze.

  4. sulle guerre arabo israeliane 2 episodi: 1 nella 1^ e uno nella 2^ stagione. uno in cui si parla degli speronamenti della Luftwaffe ai danni dei qadrimotori USA e uno sugli assi della WW1 in cui ci sono anche tedeschi e inglesi, gli altri (mi sembra 22) parlano di WW2, Corea e Vietnam dalla parte americana. cmq serie bellissima.

    la 2^ stagione la conosco benissimo e l'ho vista tutt, la 1^ non la ricordo bene, ma il filmato del tuo link mi sembra di non averlo mai visto. può essere una terza serie mai tradotta in it? perchè almeno nella 2^ stagione il P-51 nelle versioni precedenti alla D (in questo caso C) appare solo nella puntata sui piloti afro-americani.

     

    EDIT: se ti interessa questa è la puntata sul dogfight a bassa quota in italiano (a mio avviso la migliore della 2^ seriehttp://www.veoh.com/browse/videos/category...033752qwQRTzeb#

  5. parecchio tempo fa, quando non ero ancora iscritto, seguivo su history channel la serie "Nel Centro del Mirino" in cui venivano ricostruiti i duelli aerei di parecchi conflitti con computergrafica. Serie a mio avviso bellissima con l'unico limite di tutti i programmi USA sull'argomento che parlano solo dei loro piloti e delle loro guerre. Scordatevi quindi le prodezze di Adolf Galland o anche dei piloti britannici. comunque x il resto una fantastica serie. Penose, sopratutto nella prima stagione, le traduzioni delle schede tecniche. Il mosquito diventava armato di 4 cannoni da 20 mm e 4 mitragliatrici da 30 mm e il Mustang di 6 mg da 50 mm :asd: e ogni volta mi sbellicavo dalle risate per non piangere.

     

    ma il non saper che negli usa il calibro delle mg è espresso in centesimi di pollice dimostra che non hanno nemmeno il peggior consulente del mondo, non ce l'hanno proprio.

     

    Certo, se i caccia italiani della WW2 avessero avuto due breda SAFAT da 50 mm che sparano 700 cpm con un peso di 30 kg non sarebbe stato male.

  6. prendo come primo esempio il piaggio p.108. come facevano i mitraglieri a mirare da quelle postazioni sulla fusoliera. insomma, le torrette alari sparerebbero in punti diversi a seconda della distanza. all'epoca non c'erano i computer. e poi si potevano sincronizzare

    le MG sebbene non fisse per sparare in avanti.

    piaggio_p-108.gif

     

     

    la seconda domanda è specifica sul B-29. vedo le torrette telecomandate, ma da dove miravano??? perché se miravano dal muso o dalla coda non potevano sfruttare al massimo le armi ventrali o dorsale.

     

    b29schematic.jpg

  7. beh, forse a questo punto è meglio iniziare dalla base del volo, la portanza. cercherò di spiegare brevemente e in modo semplice. è questo fenomeno che rende in grado di volare qualsiasi velivolo (hovercraft e harrier quando è in volo stazionario a parte, che in questo caso sono sì sollevati da un flusso verso il basso generato dai motori).

    questo fenomeno si ha quando superfici di una specifica forma (ali e/o pale delle eliche sia di aerei che di elicotteri) creano una differenza di pressione tra la parte al di sopra di questa superficie (in cui la pressione è più bassa) e quella al di sotto (più alta) se un flusso d'aria sufficientemente veloce investe questa superficie di taglio, sul bordo d'attacco.

    La bassa pressione superiore "risucchia" l'ala verso l'alto e contemporaneamente l'alta pressione inferiore la spinge in alto.

     

    AEREI

     

    I motori negli aerei sono sempre orientati in senso orizzontale e forniscono solo una spinta orizzontale. Perchè un comune aereo non può fermarsi in volo stazionario o non può scendere sotto una certa velocità? Perchè il flusso d'aria cesserebbe o sarebbe troppo debole per garantire portanza sufficiente a tenere l'aereo in aria. infatti il flusso d'aria nell'aereo è causato proprio dal movimento in avanti di quest'ultimo.

     

    ELICOTTERI

    nel caso dell'elicottero il flusso d'aria è garantito da un movimento rotatorio delle pale (identiche a delle ali) che non è collegato a quello del velivolo. Un elicottero può quindi stare in volo stazionario, ma a differenza dell'aereo (che muovendosi per inerzia o leggera picchiata può garantire un flusso d'aria sufficiente a non schiantarsi (ma comunque non può restare in quota) se si spegne il motore l'elicottero non può planare (a meno che non ricorra ad una manovra di emergenza, l'autorotazione, ma per ora lasciamola perdere) e cade come un sasso. in oltre se l'elicottero ha un solo rotore tenderà a ruotare anch'esso in senso opposto a quello del rotore, per compensare ciò si instralla il rotore di coda.

     

    L'ELICA

    vorrei precisare che le pale del rotore di un elicottero sono in quanto a funzionamento perfettamente identiche a quelle dell'elica di un aereo che sono identiche alle ali di un'aereo.

    l'elica (motori a pistoni e a turboelica) di un aereo utilizza la portanza i senso orizzontale e crea spinta in avanti.

    i motori jet (a reazione e turbofan) non producono alcuna portanza orizzontale ma per far avanzare l'aereo utilizzano un flusso d'aria.

     

    300px-Airfoil_geometry.svg.png

     

    Schema del profilo alare o della pala di un'elica:

    α: incidenza geometrica

    c: corda

    1: linea di portanza nulla

    2: bordo d'attacco

    3: cerchio osculatore del bordo d'attacco

    4: curvatura

    5: spessore

    6: dorso

    7: bordo d'uscita

    8: linea d'inarcamento media

    9: ventre.

     

    io ho tentato di spiegarlo in modo pratico ma se sei un aspirante pilota ecco qualche mattonazzo che non puoi evitare (se punti agli aerei l'elicottero è di secondaria importanza):

     

    Portanza

    Profilo alare

    Eliche (notare la differenza fra le eliche di un aereo e quelle di una nave)

    Elicottero

    inoltre sono importanti anche le superfici di controllo:

     

    Impennaggio (ospita il timone)

    Timone

    Alettoni

    Piano orizzonatale (ospita gli equilibratori)

    Ipersostentatore o flap

    Aerofreno

    Deflettore o spoiler

     

    --------

     

    comunque non possiamo parlare troppo di ciò in questo topic. c'è tecnica del volo se voui fra gli "importanti" di questa sezione

  8. motore a reazione http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_a_reazione

     

    motore turbofan (miglioramento di quello a reazione) http://it.wikipedia.org/wiki/Turboventola

    300px-Turbofan_operation.svg.png

    motore a turboelica http://it.wikipedia.org/wiki/Turboelica

    800px-Turboprop_operation-en.svg.png

     

    motore propfan (lo scopro adesso, via di mezzo fra il turboelica ed il turbofan)

    280px-Progress_D-27_propfan_(Antonov_An-70).jpg

     

    fra i motori a pistoni, quasi in disuso:

     

    motore a pistoni radiale, diffussimo prima e durante la ww2, sparito poco dopo http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_radiale

    Radial_engine.gif

     

    motore rotativo, diffuso durante la ww1, scartato poi per la tendenza omicida di rendere instabile l'aereo. poi ci sono i rotativi senza pistoni http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_rotativo

    180px-Le_Rhone_9C.jpg

     

    e poi i vari motori a V, a X ed in linea, che non dovrebbero avere peculiarità rispetto ad un comune motore a scoppio (o sbaglio?)

     

    ----

     

    non sono un espeto, ho usato semplicemente google, poi arriveranno utenti che queste cose le sanno praticamente a memoria.

  9. recupero di nuovo il topic sul folgore per fare una domanda. non conosco il peso di queste armi con i colpi, ma senza munizioni una safat da 12,7 mm + una da 7,7 mm pesano circa 42 kg ovvero esattamente come un MG 151/20.

    non avrebbero potuto eliminare totalmente le breda e montare queste due armi da sole. forse con una scarsa dotazione di colpi, ma almeno potevano buttar giù un paio di fortezze invece che sparare raffiche lunghe un minuto col solo risultato di farsi impallinare dai mustang o dai mitraglieri.

     

    avrebbero anche migliorato l'arodinamica del uso.

    comunque se proprio dovevano montare il cannone nel motore non potevano far sporgere la canna come nel P-39 dando quindi spazio abitabile al pilota

  10. scusate, ho problemi con la navigazione VOR con il pilota automatico. premetto che non so nulla di tutto ciò se non per via del simulatore.

    vorrei sapere:

     

    1) come faccio a seguire una radiale con l'autopilota, quali tasti devo premere (AP, APR, HDG, REV...)

     

    2) pianifico un volo in vfr, voglio atterrare in un aeroporto dotato di VOR per le piste (non conosco la terminologia, sulla mappa quei settori con contorni verdi che indicano il sentiero di discesa), come faccio a sapere la radiale corretta per allinearmi con la pista. non sarò mica costretto ad andare a vista.

     

    3) nel volo IFR il controllo non mi deve ordinare tutte le virate, vero? posso virare attenendomi al piano di volo senza aspettare loro?

     

    4) non centra col VOR. ho scaricato un Beechraft B1900D (che come al solito ha il cockpit sbagliato, del King Air) che ha una velocità di crociera di 284 kn, è possibile che in rettilineo livellato non superi i 210 kn o è difettato l'addon.

     

    Grazie in anticipo.

  11. Salve a tutti, sono un grande appassionato di aerei militari. Da poco ho intrapreso la strada del modellismo e prediligo la scala in 1/48.

    Spero di trovare innumerevoli spunti e conigli da tutti gli utenti di questo forum......

     

    Be' purtroppo qui non ci sono molti conigli :asd: , io sono un cavallo come suggerisce il nome (non badare alla foto dell'aereo).

     

    scherzi a parte (un errore di grammatica capita a tutti), Benvenuto e vedrai che ti piacerà (soprattutto c'è un'ottima sezione per chi è appassionato di modellismo, ma non è il mio caso)

  12. No, l'affusto a 8 canne aveva una capacità di 140 colpi per canna, a nastro, quindi ca 70 secondi di fuoco.

    Erano comunque molto pochi per gli aerei moderni: la velocità alla bocca era bassissima, ca 585 m\sec, ed impediva un corretto puntamento contro aerei moderni (la gittata era infatti solo di 3500 metri).

    Tutti questi tipi di arma, basati sul principio Nordenfelt-Maxim, come pure la 40\39 Vickers in dotazione alla mm, furono sostituite fin dai primi '40 da armi più performanti, come i 40 Bofors e derivati.

     

    ho dimenticato di scriverlo ma mi riferivo alla sola ww2. un'arma così oggi sarebbe battuta da quasi tutto quelloche c'è in circolazione. comunque 70" vanno già meglio. in effetti gli USA usavano i Bofors già nel '41 e i polacchi nel '39 (con cui fra l'altro fecero strage di Stukas prima di essere massacrati dai bimotori)

  13. l' oberkommando della luftwaffe , non un vero bomb. in picchiata verticale , ma doveva essere in grado di effettuare bomb. , con una picchiata di 60° ,,,questo ha contribuito ad "incasinare" le specifiche e a decreterne l' insuccesso..tra parentesi era un bellissimo aereo ( secondo me)

     

    anche secondo me, problemi secondari con i motori a parte. ecco come rovinarlo.

     

    in effetti dopo il successo dello Stuka i tedeschi hanno sempre tentato di usare la tecnica del bombardamento in picchiata su aerei + grandi (vedi JU-88), ma a questo punto, visto che già gli mancava un bombardiere strategico, non potevano complicare ancora di + le cose.

    avrebbero potuto svilupparlo normalmente e una volta aver fatto un salto in Kazakistan e una visitina a Londra avrebbero potuto pensare ad una versione con tali capacità (che tano probabilmete sarebbe stata un fallimeno).

  14. Sono piuttosto ignorante in materia di contraerea, ma vedendo questo cannone da 2 lb e 40 mm non posso fare a meno di notare gli affusti ottupli.

    Vista la cadenza di tiro a canna di 115 cpm questa postazione sparava 920 cmp!!! :huh:

    Tuttavia molti riportano anche caricatori da 14 colpi :wacko: . La mia domanda è: come si faceva a ricaricare l'arma in tempo utile??!! insomma, in 7" circa si esaurivano i caricatori e poi bisognava cambiarne otto! se non c'era un'espediente quest'arma sparava per 7 secondo e poi ricaricava per un minuto!!!

     

    MkVIIIpompomsHMSRodney1940.jpg

     

     

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    mi accorgo ora che ..... Con questo sono 100 messaggi! SONO TENENTE!!! :woot::rotfl::bleh:

  15. volere che il Greif potesse bombardare in picchiata rendendolo troppo pesante e complicato per fare il bombardiere

     

    Intendi il HE-177

     

    250px-Heinkel_He177.jpg

     

    234_1.gif

     

    Ma stiamo scherzando? :blink: Chi è quel idiota che ha avuto un\'idea simile? :wip41:

    Si tratta di un aereo praticamente quadrimotore (anche se le gondole motore erano solo 2), con un\'armamento difensivo e una capcità di carico di tutto rispetto.

    è come creare uno stuka partendo da un B-17.

     

    -----------

     

    sulla guerra concordo quello che avete detto finora

  16. Non centra molto ma ho notato che in grecia se si incontrano anziani che hanno vissuto durante la seconda guerra mondiale non sono molto felici di vedere noi italiani chissà i tedeschi! :rotfl:
    gli italiani sono mooolto più apprezzati dei tedeschi : pur nemici non abbiamo ecceduto in crudeltà e troppi soprusi , mio nonno anche dopo la guerra è rimasto in OTTIMI rapporti con degli ateniesi conosciuti durante la guerra

     

    no no, questa è una fama che ci siamo fatti solo perchè i soldati italiani erano per la maggior parte non razzisti e amichevoli con i civili sottomessi. in realtà spessi venivano ordinati massacri (soprattutto in grecia e etiopia) che nulla avevano da invidiare a quelli tedeschi in russia o italia. in etiopia siamo stati i primi ad usare il gas nervino contro i civili.

    la differenza era che questi massacri venivano effettuati solo dai soldati fascisti estremisti, che erano pochi, invece i tedeschi erano per la maggior parte indottrinati di odio razziale e violenza gratuita.

     

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    a me risulta che i PZL P.24 furono appunto girati alla Romania

  17. Infatti nessuno ti obbliga, se vuoi prendi l'eurostar o un aereo che costa di più, grazie a dio c'è ancora libertà di scelta, però se davvero O'leary si imbarca in un qualcosa del genere vuol dire che il mercato potenziale c'è senz'altro.

     

    beh, se il mercato c'è buon per la compagnia e x ki è contento di viaggiare così. io, anche se avessi bisogno di risparmiare a tal punto non comprei quel biglietto

  18. ok risparmiare, ma qui si rasenta il ridicolo!!!! questa cosa è un'ottima idea per le compagnie dei paesi in via di sviluppo. ma qui a 'sto punto prendo l'eurostar e me ne sto seduto tranquillo magari per 4 ore invece che 1 (che tanto poi diventano 3 con le 2 in aeroporto). oppure se non ho fretta prendo il traghetto con la mia camera o la mia poltrona, ma stare un'ora come una sardineaneanche se mi pagano (perché tanto poi si sà che per guadagnarci calcoleranno i posti al centimetro).

  19. Prova qui :

    C++ 2008

    prova a usare un altro programma altrimenti (se si può fare)

    Auguri!

     

    GRAZIE MILLEEEE!!!

     

    La barretta avanza lentissima e quini ne avrò ancora x un bel po', ma tutto sembra funzionare. Quando avrà finito proverò ad installare il gioco.

     

    Auguri anche a te

     

    EDIT: niente, come non detto. l'istallazione si è bloccata ad una certo punto. grazie comunque lo stesso

     

    EDIT 2: ok, problema risolto con un mio amico

  20. ieri ho comprato un nuovo gioco di strategia sulla WW2 per pc: Order Of War.

    inserisco il dvd e inizia l'installazione, il gioco ha incorporato l'installer di Microsoft Visual C++2005 sotto forma di applicazione .exe.

    Ma questa applicazione non funzione e così, sebbene il mio computer abbia tutti i requisiti minimi per il gioco, questo non si installa. :scratch::pianto:

    ho provato a scaricare questo programma da internet ma anche le applicazione che si scarcano non funzionano (ma gli .exe di altro funzionano benissimo).

    Il mio computer è un HP del 2007 con Vista.

    Io un'idea ce l'avrei: sapete se ci sono siti che danno gratis questo programma in una cartella compressa o in formato Rar o Zip.

  21. scusa che cazzata ha fatto patton?

     

    come appunto ho detto Patton era un grande generale. parlavo dell'errore che gli è costata la sospensione di quasi un anno in sicilia e x parecchio tempo dopo lo sbarco in normandia, una cazzata per l'appunto:

     

    I motivi della permanenza di Patton a Palermo, a tutti ignoti, c' erano, e non erano di poco conto. Patton stava scontando una condanna, mai formalmente pronunziata ma forse per questo più grave, decretata dall' opinione pubblica statunitense quando era venuta a conoscenza dei due deprecabili episodi che avevano avuto per protagonista proprio l' amato generale Patton.

     

    I fatti erano andati così. I1 3 agosto Patton, lasciato Palazzo dei Normanni per compiere una delle sue consuete ispezioni, si era recato in un ospedale da campo nei pressi di Nicosia.

     

    Tra i soldati ricoverati, feriti più o meno gravemente, ne aveva trovato uno, Charles Khul, che era soltanto in preda ad una crisi di nervi per stress da combattimento. Convinto che fingesse per vigliaccheria, lo aveva schiaffeggiato e, urlando, lo aveva scaraventato fuori della tenda con un calcio nel sedere. Un fatto analogo si era ripetuto il 10 agosto, in un altro ospedale da campo, dove il soldato Paul Bennett, che accusava gli stessi sintomi dell' altro, era stato da Patton insultato ferocemente e minacciato con la pistola agitatagli sotto il naso.

     

    Malgrado il tentativo di non divulgare la notizia dei due incidenti, l' accaduto finì in pasto all' opinione pubblica negli Stati Uniti. L' indignazione fu unanime, tanto che il generale Eisenhower dovette ordinare a Patton di chiedere pubblicamente scusa ai due soldati oltraggiati alla presenza dell' intera 1º Divisione di fanteria, cosa che avvenne il 27 agosto. Da allora su di lui era calato il gelo dell' emarginazione.

     

    La sua Armata era stata smembrata, la lotta in Italia a fianco di Montgomery era stata affidata al generale Clark, mentre egli si struggeva tra i broccati d' oro di Palazzo dei Normanni. I1 17 novembre 1943 scriveva nel suo diario: «Non ho assolutamente niente da fare e ho molte ore di tempo da riempire. Comandavo 240.000 uomini, e ora ne ho meno di cinquemila. Presto toccherò il fondo e ricomincerò ad emergere». E qualche giorno dopo, il suo orgoglio, ferito ma non domo, gli dettava queste parole anch' esse affidate al suo diario: «Mi rendo conto di avere svolto il mio servizio in modo veramente privo di tatto, ma, considerato che il mio metodo è piaciuto al Dio delle Battaglie, sono contento».

     

    In quei mesi la sua disperazione toccò il fondo. Si aggirava per le vie di Palermo spesso da solo, come uno dei tanti soldati in libera uscita. Non portava alla cintola alcun revolver Colt 45 dall' impugnatura di madreperla che l' iconografia giornalistica gli aveva attribuito: se qualcuno ne parlava o ne scriveva, si infuriava, dicendo che siffatte pistole avrebbe potuto portarle in giro soltanto un ruffiano di qualche bordello di New Orleans. Finalmente, alla fine del gennaio 1944, rinacque a nuova vita: venne convocato da Eisenhower in Inghilterra per assumere il comando della III Armata in vista dello sbarco in Normandia. Vi partecipò coprendosi di gloria: sfondate le difese tedesche in Normandia, raggiunse le rive della Senna, a Fontainebleau, presso Parigi, che venne liberata da lì a poco.

     

    Fu il primo a superare il Reno con la sua Armata e a puntare verso la Cecoslovacchia, con tanta vittoriosa irruenza da dovere essere frenato dai suoi superiori e dai politici. A guerra finita, fu nominato Governatore militare della Baviera. La notte del 21 dicembre 1945, a Heidelberg, al volante della sua jeep guidata con spericolatezza, ebbe l' incidente: in una curva l' auto si rovesciò e morì sul colpo.

     

    Finiva cosi il «Re di Sicilia», l' inquilino di Palazzo dei Normanni, il cui destino durante quei sei mesi difficilissimi si era incrociato, e in un certo senso identificato, con quelle del popolo che egli aveva liberato dalla tirannia: un popolo che proprio allora cominciava a riemergere dalle rovine materiali e morali in cui un ventennio di dittatura ed una guerra disastrosa lo avevano fatto sprofondare; mentre anche il «Re», per fatale coincidenza, dovette fare ogni sforzo per riaversi dal colpo infertogli dal destino nel momento più fulgido della sua vita.

    SICILIA 1943

     

    inoltre questo venne fuori dopo ed è qualcosa di ben + grave anche se Patton, già morto, non potette presentare la sua versione dei fatti

     

    Il 23 e il 24 giugno 2004 Gianluca Di Feo scrive due articoli sul Corriere della Sera che per la prima volta, almeno in Italia, squarciano un velo di omertà durato 60 anni: nel luglio 1943 soldati americani appartenenti alla 45esima Divisione comandata dal generale George Smith Patton, appena sbarcati in Sicilia, uccisero a sangue freddo diverse decine di soldati italiani (ed anche alcuni soldati tedeschi) che si erano arresi. Gli episodi citati dal giornalista sono diversi,di due, quelli avvenuti nell'aeroporto di Biscari, nel Ragusano, si conosce ogni dettaglio.

     

    Scrive Di Feo:

     

    «Il capitano Compton radunò gli italiani che si erano arresi. Saranno stati più di quaranta. Poi domandò: "Chi vuole partecipare all' esecuzione?". Raccolse due dozzine di uomini e fecero fuoco tutti insieme sugli italiani».

    «Il sergente West portò la colonna di prigionieri italiani fuori dalla strada. Chiese un mitra e disse ai suoi: "E' meglio che non guardiate, così la responsabilità sarà soltanto mia". Poi li ammazzò tutti»

    A seguito della denunzia operata dal cappellano della divisione, il colonnello William King che era venuto a conoscenza dei fatti, furono anche celebrati, nel massimo segreto, nell'autunno 43 due processi: la corte marziale USA accusò il sergente Horace T. West dell' omicidio di 37 italiani, il plotone d esecuzione del capitano John C. Compton almeno 36.

     

    il capitano John C. Compton non cercò scuse: davanti alla corte marziale disse solo di avere obbedito agli ordini emanati da Patton subito prima dello sbarco in Sicilia:

     

    When we land against the enemy, don't forget to hit him and hit him hard. When we meet the enemy we will kill him. We will show him no mercy. He has killed thousands of your comrades and he must die. If you company officers in leading your men against the enemy find him shooting at you and when you get within two hundred yards of him he wishes to surrender – oh no! That bastard will die! You will kill him. Stick him between the third and fourth ribs. You will tell your men that. They must have the killer instinct. Tell them to stick him. Stick him in the liver. We will get the name of killers and killers are immortal. When word reaches him that he is being faced by a killer battalion he will fight less. We must build up that name as killers

    (Botting, Douglas & Sayer, Ian: Hitler's Last General: The case against Wilhelm Mohnke. Bantam Books, London, 1989, ppag. 354-9)

    La corte condannò il sergente West all'ergastolo. Ovviamente la pena non venne mai eseguita. West fu dapprima trattenuto agli arresti in una base del Nord Africa. Il 1° febbraio 1944 il capo delle pubbliche relazioni del ministero della Guerra sollecita al comando alleato di Caserta un «atto di clemenza» per West: «Non possiamo - è il testo della lettera pubblicata da Stanley Hirshson nel 2002 - permettere che questa storia venga pubblicizzata: fornirebbe aiuto e sostegno al nemico. inoltre potrebbe scuotere una parte dell' opinione pubblica dei nostri cittadini che sono così lontani dal campo di battaglia e potrebbero non capire la ferocia che è insita nella guerra..."("that no publicity be given to this case because to do so would give aid and comfort to the enemy and would arouse a segment of our own citizens who are so distant from combat that they do not understand the savagery that is war.").

    Così dopo solo sei mesi, West viene rilasciato e mandato al fronte.

     

    Al contrario il capitano John Compton fu assolto: la corte marziale riconobbe che aveva agito per seguire gli ordini superiori, ma nessun procedimento venne certamente avviato nei confronti di Patton nè egli venne interrogato come testimone. E così Patton, tanto criticato ed oggetto di uno scandalo unanime perchè in Sicilia in un ospedale aveva schiaffeggiato un soldato ricoverato per shock (che Patton riteneva si trattasse di codardia), non fu oggetto di nessuna critica o appunto per aver dato ordini che esplicitamente invitavano a non avere alcuna pietà per i nemici che si volessero arrendere.

     

     

     

    Il massacro di Biscari fu tenuto segreto così bene che pochissimi soldati nella stessa divisione ne ebbero mai notizia alcuna.

     

    Ma il giornalista Di Feo enumera i luoghi e le circostanze anche di altre stragi:

     

    Altri due eccidi sono stati descritti da un testimone oculare, il giornalista britannico Alexander Clifford, in colloqui e lettere ora divulgate. Avvennero nell' aeroporto di Comiso, quello diventato famoso mezzo secolo dopo per gli euromissili della Nato. All' epoca era una base della Luftwaffe, contesa in una sanguinosa battaglia. Clifford disse che sessanta italiani, catturati in prima linea, vennero fatti scendere da un camion e massacrati con una mitragliatrice. Dopo pochi minuti, la stessa scena sarebbe stata ripetuta con un gruppo di tedeschi: sarebbero stati crivellati in cinquanta. Quando un colonnello, chiamato di corsa dal reporter, fermò il massacro, solo tre respiravano ancora. (Gianluca Di Feo - Corriere della Sera - 23 giugno 2004)

    Successivamente agli articoli di Di Feo, sono andati in stampa nel 2005 due libri sullo stesso argomento. Nel libro di Giovanni Bartolone "Le altre Stragi" l' autore documenta varie stragi di civili e militari operate in Sicilia dagli americani. Oltre alla strage di Biscari veniamo così a conoscere altri nomi dimenticati: le stragi di Piano Stella, di Comiso, di Castiglione, di Vittoria, di Canicattì, di Paceco, di Butera, di Santo Stefano di Camastra...

    Sempre nel 2005 Gianfranco Ciriacono pubblica "Le stragi dimenticate - Gli eccidi americani di Biscari e Piano Stella" per i tipi di una piccola casa editrice di Ragusa, Cooperativa Cdb A raccontare cosa accadde quel 13 luglio 1943 a Piano Stella è Giuseppe Ciriacono, nonno dell' autore, unico sopravvissuto.

     

    «Verso il pomeriggio tardi sentimmo qualcuno che chiamava dall’esterno del rifugio: "uscite fuori, uscite fuori", la voce gridava. Così uscimmo fuori e trovammo u soldato che parlava bene l’italiano e ci chiese di entrare a casa per vedere se vi erano soldati tedeschi. Mio padre si apprestò a fare perlustrare la casa, ma quando arrivammo davanti alla porta ci accorgemmo che già i soldati avevano sfondato la porta ed erano entrati. Dopo qualche ora arrivarono altri soldati… ormai era l’imbrunire. Ci fecero segno di uscire, ma nessuno parlava italiano. eravamo in sei persone e ci fecero segno di seguirli verso Acate. Il nostro podere confinava con il territorio della provincia di Ragusa e, dopo aver camminato un po’, giungemmo presso una casa che apparteneva a un certo Puzzo… Gli americani ci portarono in questa casetta, il terreno circostante era piantato a vigneto e lì ci fecero segno di sederci… Poi i soldati imbracciarono delle armi, dei fucili mitragliatori, e si misero ad angolo, uno da un lato e l’altro dall’altro. Ricordo che quando assunsero questa posizione il signor Curciullo, che era accanto a me, disse: "compari Pippinu haiu ‘mprissioni che ci vogliono uccidere" . A questo punto, mentre parlavano, mi sentii prendere da qualcuno per il bavero della camicia e tirarmi su… allora ero ragazzino, andavo ancora alle elementari e sentivo i racconti dei fratelli Bandiera e cose del genere e pensai che il primo ad essere ucciso sarei stato proprio io. Quando mi sentii tirare per il bavero, girandomi vidi questo americano che aveva il fucile abbrancato, con lamano sinistra teneva un’anguria e con la destra mi tirava. Appena mi girai a guardarlo disse delle frasi che a mio parere volevano dire di allontanarmi. Non appena mi allontanai 20, 30 passi circa sentii una raffica di mitra e le urla di mio padre, del mio amico e degli altri».

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