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maxweber

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Risposte pubblicato da maxweber

  1. Ragazzi, adesso ci sono altre priorità, quando mancano i soldi per le necessità primarie, i sogni vengono messi un pò da parte. Una soluzione potrebbe essere il prolungare-correndo qualche rischio- la vita operativa dello Shuttle almeno fino al 2013, quando il miglioramento dell'economia potrebbe portare a riconsiderare qualche "taglio", poi la NASA potrebbe cominciare a ridurre un pò gli sprechi, che mi si dice non manchino .

    La ISS sarà raggiungibile dai sempreverdi CargoProgress e Soyuz- anche la Russia non può permettersi di rinunciare ai golosi pedaggi, è sempre qualcosa, ora c'è la crisi, ed è lei che comanda!

     

     

    EPPUR SI MOVE! In sintesi, mi sembra questo il senso della bella notizia che ci dà Luigi Bignami su La Repubblica di oggi. Vi invito a leggerlo attentamente: ci sono buone notizie per il programma Orion e Ares:

     

    Tagli alla Nasa, Obama ci ripensa

    "La navicella Orion non morirà"

    Il veicolo che avrebbe dovuto riportare l'uomo sulla Luna sarà usato come scialuppa per la Stazione spaziale internazionale. In una lettera aperta al presidente, gli ex astronauti dell'Apollo avevano definito "devastante" la rinuncia al progettodi LUIGI BIGNAMI

     

    Tagli alla Nasa, Obama ci ripensa "La navicella Orion non morirà"

     

    Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama

    LA NAVICELLA Orion, pensata per il ritorno dell'uomo sulla Luna, non morirà, ma cambierà destinazione d'uso. Domani, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncerà la prosecuzione del progetto, che sopravviverà ai tagli dei fondi Nasa. Una decisione presa dopo che persino gli ex astronauti delle missioni Apollo erano scesi in campo per salvare il programma spaziale statunitense.

     

    Il progetto della navicella Orion era partito quando l'ex presidente degli Usa, George Bush, aveva deciso di ridare vita al programma Luna e di tornare sul nostro satellite con una base abitata entro il 2020. La costruzione della navicella avrebbe permesso in un primo tempo, attorno al 2014, di mandare materiali e uomini alla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, e, a partire dal 2020, di inviare quattro uomini sulla Luna e più in là anche su Marte.

     

    Ma i tagli voluti da Obama all'inizio di quest'anno hanno cancellato il progetto di costruzione del razzo Ares I, che avrebbe lanciato la Orion e, di conseguenza, anche il progetto della navicella non ha avuto più senso. Cancellando il progetto Orion tuttavia, la Nasa si sarebbe trovata totalmente succube della Russia e dell'Europa per portare materiali e uomini alla ISS. Gli Shuttle, infatti, dovrebbero terminare le loro missioni a partire dalla fine di quest'anno. Per questo motivo la Lockeed Martin Space System, la società che aveva ottenuto il contratto per la costruzione della navicella e che ha continuato le ricerche e le prove tecniche fino ad oggi, ha fortemente suggerito ad Obama di ritornare almeno parzialmente sui suoi passi.

     

    Contro la cancellazione del progetto Orion si sono schierati anche un gruppo di astronauti che aveva partecipato alle missioni Apollo negli anni Sessanta e Settanta. In una lettera aperta, Neil Armstrong, James Lovell ed Eugene Cernan hanno definito "devastante" l'eliminazione dei razzi Ares e della navicella Orion.

     

     

    Alla fine, sembra che Obama abbia accettato il consiglio. Stando ad alti rappresentanti della Nasa, il presidente statunitense annuncerà domani che l'Orion Crew Exploration Vehicle continuerà ad essere sviluppato, anche se solo come scialuppa di salvataggio per gli astronauti che vivono a bordo della stazione orbitante. Domani infatti, Obama terrà un discorso alla Nasa nel quale oltre a questo probabile annuncio, "svelerà l'iniziale sviluppo di un razzo molto potente che dovrebbe essere pronto a partire dal 2015", ha detto Lori Garver, vice amministratore delegato della Nasa durante il 26mo National Space Symposium.

     

    Orion potrebbe essere pronta entro un paio di anni e in futuro potrebbe comunque essere utilizzata per viaggi oltre l'orbita terrestre, anche se Garver ha sottolineato che al momento non ci sono piani per utilizzare la navicella in questo modo. Ora bisognerà capire quale razzo potrà lanciare la Orion anche se non risulta particolarmente complesso adattarla a razzi già in dotazione alla Nasa e molto affidabili.

  2. A dieci giorni dalla partenza dello Schuttle Discovery, mi sembra che le cose vadano bene lassù. Il Discovery sta per concludere la sua missione e lunedì 19 prossimo ne è previsto il rientro sulla Terra.

    Guardate questo video offertoci dalla Nasa:

     

    http://www.youtube.com/watch?v=8DDaWb-xUEs

     

    Da quanto sipuò vedere, lassù sembra che i nostri astronauti si stiano divertendo! La Naoko Yamazaki è tutta presa a rovistare nei magazzini; Mikhail Kornienko simpatizza con Stephanie Wilson (l'americana di colore) tenendole la mano sulla spalla; Dorothy Metcalf-Lindenburger e la Yamazaki osservano la terra dalla cupola italiana Leonardo; Rick Mastracchio e Clay Anderson sono fuori per la terza e ultima passeggiata spaziale intenti a riparare un serbatoio di ammoniaca; ecc.

     

    Vi riporto il link per conoscere meglio i volti e i profili professionali dei 7 astronauti:

     

    http://www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/shuttlemissions/sts131/index.html

     

    Buon divertimento!

  3. Buonasera,vi sono notizie sul veicolo che sostituirà il space shuttle, dopo il congelamento del veicolo orion realizzato dalla Nasa?

    ed il kliper russo rimarrà sulla carta?

    grazie

     

    Un importante articolo di Luigi Bignami su La Repubblica di oggi dà ancora maggiore concretezza a quelle che Ice-man aveva chiamato "indiscrezioni" su un imminente annuncio di Obama di nuove decisioni sulle missioni spaziali della Nasa.

     

    http://www.repubblica.it/scienze/2010/04/14/news/tagli_alla_nasa_obama_ci_ripensa_la_navicella_orion_non_morir-3344026/

     

    Pare cioè che Obama abbia ripensato alla cancellazione del progeto Orion (la navicella spaziale che secondo i programmi di Bush avrebbe dovuto sostituire lo Shuttle sia per i collegamenti con la ISS, sia per un ritorno prima sulla Luna e successivamente su Marte).

    Obama, cioè, si sarebbe fatto convincere dai vertici della Nasa e da un gruppo di astronauti (tra i quali Neil Armstrong, James Lovell ed Eugene Cernan), decidendo non solo di continuare a sviluppare il programma della navicella Orion, ma anche di continuare la produzione del potentissimo razzo Ares, che dovrà lanciare Orion.

    Con la cancellazione del progetto Orion, infatti, l'America si sarebbe trovata sottoposta alla Russia e all'Europa per l'invio di mezzi e uomini sulla Stazione Spaziale Internazionale.

     

    Il ripensamento di Obama mi sembra veramente una buona notizia per la Nasa e per il futuro delle missioni aerospaziali.

    L'unione fa la forza! Speriamo domani di leggere l'annuncio ufficiale di Obama.

  4. Nelle prime informazioni i giornalisti parlavano del aeroporto sud, ma efettivamente il Tu-154 polacco si dirigeva all'aeroporto di Smolenk Nord, in ogni modo con nebbia fitta è un aeroporto che offre poco margine nella lunghezza.....pure è più stretto di una pista commerciale cioè 50 m mentre le piste commerciali vanno dai 60 a 70 m di larghezza.

    Si è parlato di un stretto Timing della delegazione, che doveva essere di ritorno poche ore dopo e prendere un alternativa più comoda avrebbe incomodato a mezza dirigenza polacca dal presidente, ministri e generali. E pare che il pilota di fronte a tali pressionni (Tutti i suoi superiori) abbia lasciato la prudenza in un lato e tentato la fortuna. Sembra che questo sia un problema ricorrente in voli presidenziali dove le cupule dirigenti dimenticano spesso di essere passeggeri e non capitani dell'aereo, unici responsabili dal decollo all'atterraggio. Recentemente in un volo della presidenta del Cile verso la Cina, la presidenta fu informata, che il pilota aveva deciso un ràpido ritorno all'aeroporto di partenza per una noia a uno dei cuattro motori; consapevole che faceva saltare un importante reunione con il Presidente della Cina, reunione che dovette attendere altre 12 e "prudenti" ore.

    Smo_copia.jpg

     

    Sono pienamente d'accordo con quanto dice MC72, al quale devo peraltro aggiungere i miei complimenti per la simulazione grafica, veramente molto bella e chiarificatrice.

    Grazie MC72.

  5. Appena troverò un po' di tempo vedrò di scrivere un articolo sugli effetti delle armi nucleari e termonucleari...

     

    Vediamo intanto come stanno le cose. Un singolo ordigno di 10 Mt, lo avete già detto, non potrebbe cancellare certo un continente. Ma neppure numerosi ordigni di potenza complessiva pari a 10 Mt. La potenza, è vero, si "distribuisce" meglio con ordigni più piccoli, così 10 testate da 1 Mt possono provocare danni complessivi superiori. Possiamo allora utilizzare 100 testate da 100 kt per colpire le 100 città principali. I danni saranno enormi, certo, ma l'estensione di alcune megalopoli attuali richiederebbe l'impatto di molti ordigni. Abbassare ulteriormente la potenza alla fine risulterebbe controproducente. In altri termini, per cancellare una superpotenza servono molti più Megaton. Ovvio che si tratti di un discorso relativo: l'economia di una nazione colpita da 100 testate termonucleari risulterebbe compromessa forse per decenni...

     

    Per calcolare facilmente gli effetti di armi termonucleari di potenza differente, andate qui:

     

    http://www.stardestroyer.net/Empire/Science/Nuke.html

     

    E' abbastanza preciso, entro certi limiti minimi e massimi.

     

    Quello che emerge dalla discussione tecnica da voi condotta spaventa alquanto.

    Intendo dire che, al di là dei tecnicismi - che potenza devono avere gli ordigni nucleari da usare per distruggere un territorio grande quanto uno stato o più megalopoli -, provate ad immaginare gli effetti letali delle radiazioni negli anni e decenni successivi al malaugurato evento! L'inquinamento di tutto il territorio intorno, l'acqua, l'aria, ecc. L'impossibilità di continuare qualsiasi altra attività produttiva e dunque l'interruzione dell'elettricità, delle fabbriche, degli ospedali, dei medicinali, ecc. ecc.

    Il mondo ormai è così interconnesso e globalizzato che ciò che accade in un luogo lontano si trasferisce prima o poi anche su tutti i territori vicini e anche su quelli più lontani.

    La Terra non sarebbe più la stessa.

    L'accordo Salt 2 e la saggia politica del disarmo nucleare intrapresa dalle due superpotenze mi sembra la via più sensata ed auspicabile per il futuro dell'umanità.

  6. Ciao a tutti! Il mio ragazzo è un appassionato di aerei da guerra e sto disperatamente cercando qualcosa che assomigli ad un progetto su carta di un caccia, non mi interessa il modello specifico (se avete da consigliarmi anche quello sarebbe graditissimo). Ho provato sia su internet che in giro a cercare, ma i risultati sono stati scarsissimi. Ho qualche speranza? Dove dovrei rivolgermi? Ho trovato questo forum di esperti, mi sento decisamente inadeguata :) ma posso chiedere aiuto solo a voi! Vi ringrazio anticipatamente

     

    Se ho ben capito quello che stai cercando, esci da questa sezione e guarda tra gli "Approfondimenti" in "Libri e Riviste Aeronautiche".

    Lì troverai la raccolta di tutti gli "spaccati" degli aerei militari che ha inserito MC72, da vero maestro qual è.

    Spero sia quello che tu cerchi.

     

    Comunque non disperare! Qualcun altro ti verrà in soccorso. Non demordere! E benvenuta in questo forum.

  7. Non sono un esperto in materia di video, ma come queste camere digitali pure fanno video , v'inviuo questo video preso nella Fidae del rullaggio del F-22 Raptor, molto vicino al pùblico

    View My Video

     

    Decollo

    View My Video

     

    Saludos

    MC72

     

    Complimenti MC72. Ci hai fornito una documentazione veramente ricca e interessante. Molto belle le foto. A testimonianza della importanza internazionale Fidae.

    Grazie, amigos.

  8. Dopo gli USA e il Giappone, anche la moderna e tecnologica Svizzera ha puntato sull'aereo a energia solare. Ieri, infatti il solar impulse svizzero ha fatto il battesimo del volo, ben riuscito.

     

    Il velivolo ha un'apertura alare di 63,4 metri, un peso di 1.600 chili; è ricoperto di 12mila cellule fotovoltaiche che alimentano 4 motori elettrici da 10 cavalli ciascuno; possiede batterie al litio necessarie per il volo notturno. Raggiunge una velocità media di 70 km/ora. Il volo è durato circa un'ora e mezzo e ha raggiunto una quota di 1.200 metri di altezza. A bordo c'era il pilota Markus Scherdel.

     

    Come inizio mi sembra molto promettente. L'obiettivo dei costruttori e di Bertrand Piccard, presidente della Solar Impulse, è di fare il giro del mondo nel 2013 e di volare a quota 8.500 metri di altezza.

    I nostri migliori auguri. Chissà quante nuove opportunità e prospettive potranno nascere da questa originale iniziativa!

     

    http://www.youtube.com/watch?v=0X_vluYuRZo

     

    Suggerisco anche la lettura dell'articolo di Lino Terlizzi sul Sole 24 Ore:

     

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/frontiere/solar-impulse-aereo-energia-solare.shtml?uuid=d583c2f4-4258-11df-b9b7-b20990dcd30c&DocRulesView=Libero&fromSearch

  9. Sono spinta dalla curiosità di sapere quanti siano i piloti in questo forum... :P

     

    Tornado.FA18, non credo sia stato fatto un censimento effettivo......ma, stando al tenore delle risposte fornite e alla passione e competenza dimostrate dai più, sembrerebbe...tantissimi... forse quanche centinaio.....e comunque si tratta di gente che vola frequentemente...o ha a che fare con l'ambiente.

    Comunque, hai proprio ragione, anche a me piacerebbe sapere quanti sono i piloti in questo forum!

  10. immagini molto belle e suggestive. Pccato le mettano spesso piccole. a che serve comprarsi monitor enormi poi. :rolleyes:

    Qualcuno sa perché le tute spaziali "terrestri" siano arancioni? poi in orbita usano quelle bianche.... :huh:

     

    Alpino, le immagini sono quasi a schermo intero e ben visibili. Prova a cliccare il tasto... slide show... dell'Image Gallery....le foto partono in sequenza e si allargano quasi a schemo intero automaticamente.

  11. Ciao Gabriele, ben approdato in questo sito dedicato agli aerei militari e d'intorni.

    I quesiti da testi richiedono competenze, impegno e disponibilità. Io non sono in grado di fornire le risposte che cerchi, ma sono sicuro che molti degli iscritti, persone con grandi conoscenze, competenti e di mestiere, potranno aiutarti.

    Qualcosa sull'escort per il V-22 è riportato su alcuni siti in rigorosa lingua inglese; spero tu te la cavi con l'inglese:

     

    http://www.g2mil.com/V-22struggles.htm

     

    http://www.g2mil.com/update.htm

     

     

    The V-22 has 40% less cabin space than the CH-46!

     

    V-22 CH-46 NAVAIR V-22 Lie

     

    Length 16.84 ft 24.17 ft 24.17 ft

     

    Width 5.7 ft 6.0 ft 5.92 ft

     

    Height 5.42 ft 6.0 ft 6.0 ft

    -----------------------------------------------------------------------------------------------

    cabin

    size sq ft 96 sq ft 145 sq ft 143 sq ft

     

    Total

    Cabin vol 520 cu ft 870 cu ft 856 sq ft

     

     

     

    If a safe V-22 is ever developed, it will fly into combat completely unarmed because the V-22 program has ditched the gun requirement. This will not be a problem according to program manager Dan Shultz: "We are not flying into zones where they are shooting at us," Schultz told Helicopter News about the V-22's concept of operations. He did not explain the crystal ball technology which will enable Marines to know exactly where all enemy forces are located so hot landing zones can be avoided. This must concern the US Air Force which plans to send CV-22s on long-range special operations and rescue missions without armed attack helicopter escorts.

    The V-22's small cabin windows

     

    A frequent complaint from V-22 crews is poor visibility outside the cabin, which causes many passengers to become airsick. The V-22 was built with small windows to compensate for its lightweight composite airframe. In addition, it has no "bubble window" on each side to provide a clear view since that causes drag and reduces top speed.

     

    As a result, crew chiefs cannot assist with search and rescue observation nor help identify anti-aircraft threats. The V-22 has made crew chiefs feel worthless as they press against small, flat windows trying to see below. Passengers have little situational awareness as they approach a landing zone and many vomit from airsickness. This is unpleasant in the V-22 since it is narrower than the CH-46E (right) and troops sit so close that crew chiefs are unable to move between them.

     

    The V-22 cannot safely land vertically with one-engine out

     

    If any helicopter loses all engine power, its large rotors spin rapidly as it descends, then the pilot can "flare" to land safely. This is called "autorotation". After years of evasion, the V-22 program now admits the V-22 rotors are too small for autorotation to allow a safe vertical landing should both engines fail. They point out that losing both engines would be extremely rare, so they claim autorotation is not an issue.

     

     

    Eccetera... Spero possa esserti di qualche aiuto.

  12.  

    ...ebbene si !

    Volo dal 1961 anno in cui conseguii il Brevetto di paracadutista.Poi ho fatto ante altrer cose: Pilota civile, Parac Militare, Direttore di Lancio. Docente di diritto aeronautico, Brevetto di Sub. Ho volato anche tre anni con i Piloti delle Frecce Tricolori. sai chi sono ? i migliori del mondo.

    Volavo sempre con il n° 4 Stefano Rosa, deceduto l'anno scorso in un ragico incidente a Treviso.

     

    Per coronare i tuoi sogni occorre un grandissimo impegno di studio.

    Poi le cose ...vengono man mano.

    Buono Studio

     

    Giuseppe Lenzi.

    se mi scrivi ti mando qualche bella foto della PAN

     

    giuseppe.lenzi@tin.it

     

    Generale Lenzi, siamo veramente onorati di avere una persona della sua esperienza su questo sito, che vede insieme soprattutto ragazzi pieni di entusiasmo e di passione per il volo e tutto ciò che lo rende possibile (conoscenze tecniche, studio, mezzi, disciplina, ecc.). Chissà quante cose ha da raccontarci. Quante situazioni belle e meno belle, difficili e impegnative avrà vissuto in...dico bene...quasi 50 anni di servizio attivo.

    Può mettere sul sito a beneficio di noi tutti qualche foto...o raccontare quello che ritiene utile per noi? Grazie anticipatamente Generale.

  13. Ieri è partito, dal Kennedy Space Center in Florida, lo Shuttle Discovery. La missione durera' 13 giorni, con rientro previsto per il 18 aprile. E' la quart'ultima missione del programma Shuttle, che cesserà definitivamente entro la fine dell'anno. L'equipaggio è formato da 7 astronauti, fra cui tre donne (2 americane e 1 giapponese), le quali si andranno ad unire con l'altra americana già presente sulla Iss.

     

    Viene così stabilito un record: per la prima volta quattro donne saranno nello spazio contemporaneamente.

     

    Lo Shuttle porta nello spazio anche un pò d'Italia: il modulo "Leonardo" costruito dall'Alenia di Torino.

     

    Per gli approfondimenti, video e immagini:

     

    http://www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/shuttlemissions/sts131/multimedia/photogallery/gallery-index.html

     

    http://www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/main/index.html

     

    http://www.youtube.com/watch?v=n7PnbewktrU

  14. non ho capito, alla fine solo 2 dei sei ingenieri staranno 520 giorni chiusi in un buco? sperimo comunque di andare su marte entro le date previste, è da quasi 40 che qualcuno non mette piede su un corpo celeste. credo comunque che si debba mettere anche l'america per compiere l'operazione che permetterà a qualcuno di mettere piede su marte.

     

    Hai ragione Meason: è venuto il dubbio anche a me che nel simulatore dovranno restare solo in due.

    Ma leggendo meglio l'articolo di Giovanni Caprara del Corriere si comprende meglio che l'equipaggio sarà di 6 astronauti e quindi saranno in sei a restare "chiusi nel buco" (tre russi, 1 cinese e due europei).

    L'Esa ha preparato 4 europei per la simulazione (appunto il nostro Diego Urbina, 2 francesi e 1 belga). Di questi quattro, alla fine ne saranno scelti due. Insomma, due sono di riserva per eventuali impedimenti.

    Questa precisazione mi fa star meglio, perchè pensare di restare due soli uomini in 4 metri quadri per 520 giorni, insomma non è proprio il massimo!

  15. Sull'annosa questione israelo-palestinese, penso che non abbia senso schierarsi a favore o contro. La posizione migliore è quella di cercare tutti di fare in modo che con le diplomazie si possa creare una maggiore distensione e gradualmente giungere ad una pacificazione. Anche se mi rendo conto che ci si prova da oltre 60 anni e non è per niente facile.

    Ma la pace dovrà governare alla fine anche fra quelle sfortunate popolazioni. Almeno, io me lo auguro.

  16. Europa e Russia alleati nell’affrontare la preparazione per il viaggio verso Marte.

    A Mosca è pronto il simulatore che ospiterà gli astronauti per l’addestramento necessario prima di affrontare il lungo viaggio verso il pianeta rosso. I russi hanno già tentato nel 1968 un’esperienza del genere e pertanto dispongono di maggiori dati sulle condizioni all’interno dei laboratori in orbita.

    La faticosa esperienza durerà 520 giorni e vedrà impegnati sei volontari: tre russi, un cinese e due europei. Tra questi anche l’italo-colombiano Diego Urbina, 27 anni, il più giovane del gruppo. Saranno addestrate anche alcune riserve per eventuali imprevisti.

    Nel lungo periodo di permanenza nel simulatore il corpo e la mente degli astronauti saranno sottoposti a difficili condizioni. L’isolamento, lo stress e l’inattività potranno causare serie conseguenze al loro sistema cardiovascolare, polmonare e articolare. Una missione dunque molto impegnativa e rischiosa, ma necessaria per prepararsi per potersi successivamente (non prima del 2035) recare sul pianeta marziano.

    La notizia è stata data qualche giorno fa dall’ESA, dall’ASI e da stampa specializzata.

     

    Simonetta De Pippo ha dichiarato, in un' ANSA del 22 marzo, che su Marte non si potrà andare prima del 2035:......"Una missione su Marte e' un obiettivo realistico ma che potra' avvenire non prima del 2035-2040". Secondo il direttore per il Volo umano dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), l'esperimento Mars 500, organizzato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dalla Russia, sara' l'ultima tappa di una corsa che nei prossimi anni prevede il ritorno alla Luna e la visita a un corpo distante come uno degli asteroidi vicini alla Terra.

     

    A quanto pare, le prospettive sembrano buone. E, se l'America di Obama ridimensiona i propri programmi spaziali (in particolare rinunciando ad un secondo sbarco sulla luna), Europa e Russia si fanno avanti e ci lasciano ancora sperare.

     

    Un'altra ANSA del 22 marzo sottolinea che è italiano uno dei volontari per la missione Mars 500: "Diego Urbina e' fra i 6 volontari a essere selezionati per il test di isolamento che prevede un viaggio su un'astronave virtuale. Il test e' il piu' lungo ad essere stato mai affrontato:520 giorni per un viaggio su Marte. Urbina, 26 anni, e' nato in Colombia da madre italiana, ha studiato e vive a Torino.E' il piu' giovane del gruppo di ingegneri che comprende 2 europei, 3 russi e un cinese. Solo 2 di loro saranno selezionati per far parte dell'equipaggio nell'esperimento Mars 500".

  17. Sempre a proposito di Plank e del rilevamento di filamenti di polvere nello spazio, mi sembra molto significativo il video che segue....che fa vedere il telescopio orbitante all'opera mentre fa una fotografia del vuoto che lo circonda:

     

    http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/contributi/2010/03/17/visualizza_new.html_1734067049.html

     

    Ditemi se non fa impressione. Si cerca di riprendere....il vuoto...cioè il pieno...nello spazio.

  18. Inserisco qualche altro servizio apparso sulla stampa di oggi, dopo il riuscitissimo esperimento di ieri al Cern di Ginevra.

     

    E' palpabile tra gli scienziati impegnati nel progetto (oltre 1.000) l'entusiasmo di chi sa di essere sulla strada giusta; anche se si è ancora molto lontani dall'aver scoperto la particella "inafferrabile", "invisibile", "giocherellona", come appunto è stata definita "la particella di Dio" o, meglio, Bosone di Higgs.

     

    Una cosa però è certa: c'è la consapevolezza di una importante svolta negli studi della Fisica fondamentale. Leggete gli articoli, guardate i video e gli approfondimenti apparsi sui diversi giornali di oggi e ditemi se non è vero:

     

    Il fisico torinese Paolo Giubellino, dirigente dell'INAF e coordinatore internazionale dell'esperimento "Alice" dell'acceleratore di particelle LHC di Ginevra, alla domanda: .....Con «Alice» come potrebbe cambiare la fisica?...........Risponde: ......«Potremo indagare la formazione degli elementi pesanti, la generazione della massa, le caratteristiche delle interazioni forti, quelle nucleari, la cui comprensione è ancora lontana dell'essere completa. Sembrano problemi esoterici, ma ci aspettiamo che si apra una finestra tutta nuova sulla materia e sull'Universo».

     

    http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/news/articolo/lstp/174822/

     

    Sul Corriere della Sera di oggi, Giovanni Caprara intitola: "AL CERN DI GINEVRA - NUOVA ERA DELLA FISICA" :

     

    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_marzo_30/esperimento-particelle-cern-ginevra_ba3bcf84-3bee-11df-80d0-00144f02aabe.shtml

     

    http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Scienze&vxClipId=2524_16f637f6-3414-11df-95ee-00144f02aabe&vxBitrate=300

     

    Ancora, Giovanni Caprara qualche giorno fa intitolava: " L’energia oscura esiste e riempie l'Universo" .

    ........"L'energia oscura provoca l’accelerazione delle galassie. L’operazione Cosmos (Cosmological Evolution Survey) lo prova definitivamente":

     

    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_marzo_26/energia-oscura-caprara_ea9e5050-38da-11df-97c8-00144f02aabe.shtml

     

    Guido Romeo del Sole 24 Ore intitola il suo articolo: "Al Cern un Big-Bang in miniatura, collisione record": ...."È un Big-Bang in miniatura quello che i fisici del Cern hanno riprodotto nell'Lhc, il più grande acceleratore di particelle mai costruito dall'uomo che corre a 100 metri di profondità sotto il confine franco-svizzero alle porte di Ginevra. I due raggi di protoni ad altissima velocità che giravano da alcune settimane nell'anello di 27 chilometri e mantenuto a – 271°C sono stati fatti finalmente scontrare all'energia record di 7 TeV (trilioni di elettron Volt), in un evento mai osservato prima in nessun laboratorio.".....

     

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/03/cern-hlc-esperimento-riuscito.shtml?uuid=2988a356-3c05-11df-ae00-7e616406e75c&DocRulesView=Libero

     

     

    Mi sembra che i commenti sopra riportati e l'entusiasmo manifestato giustificano l'enorme sforzo finanziario che ha richiesto tutta l'operazione. La costruzione dell'acceleratore di Ginevra LHC ha richiesto infatti l'impegno di 20 nazioni, 6 miliardi di euro, vent'anni di lavoro, la partecipazione di oltre 1.000 scienziati e ricercatori.

     

    Forse ora ci siamo!

  19. Il CERN cerca la "particella di Dio", la celebre particella che dopo il Big Bang ha dato origine alla massa di tutto ciò che esiste nell'Universo (e quindi anche alla gravità).

     

    Il buon esito dell'esperimento di oggi presso il Large Handron Collider (LHC), l'acceleratore di particelle del CERN di Ginevra, ha stabilito il nuovo record mondiale mettendo in circolo due fasci di protoni con un'energia pari a 3,5 TeV. Si tratta di un livello di energia tre volte superiore a quello mai ottenuto finora. L'obiettivo degli scienziati è di riuscire a realizzare urti capaci di sviluppare un'energia pari a 14 TeV, un livello che dovrebbe avvicinarsi ulteriormente a quelli sperimentati nei primi istanti di vita dell'Universo.

    LHC è stato costruito con l'obiettivo dichiarato di dimostrare l'esistenza del Bosone di Higgs, denominato appunto "particella di Dio" perché spiegherebbe come mai le particelle abbiano una massa. Il Bosone di Higgs è l'ultima particella mancante nel modello Standard della fisica subnucleare. Infatti due gruppi di scienziati del Fermilab, l'acceleratore americano situato nello stato di New York, nel 1995 hanno "trovato" l'altra particella mancante, il Top Quark.

     

    Secondo gli scienziati, la scoperta del Bosone, la cui esistenza è stata ipotizzata negli anni '60 dal fisico Peter Higgs, sarebbe fondamentale per capire la struttura dell'Universo e spiegare come mai esistono la materia e l'energia oscura, che compongono la gran parte dell'Universo (il 96%).

     

    Riporto l'articolo su La Stampa e il video:

     

    http://www.lastampa....5368&tipo=VIDEO

     

    http://www.youtube.com/watch?v=k8BDHZqJox4

     

     

    Dopo l'esperimento di oggi, Guido Tonelli, responsabile di uno degli esperimenti, ha dichiarato: "Siamo solo all'inizio; stiamo entrando in una nuova era della Fisica".

    Non vi affascina l'idea? Forza astrofisici?

  20. quindi anche l'ASI avra un ruolo importante essendo l'agezia spaziale italiana, sono tutte e 3 missioni molto interessanti che renderanno onore al campo scientifico italiano, anche se preferivo nomi per le missioni unpochino piu italianizati

     

    Si, hai ragione Brando: anche a me sarebbero piaciuti nomi più italiani, ma dobbiamo prendere atto che le collaborazioni in ambito europeo o internazionale ...parlano molto poco...italiano....e quasi sempre inglese, ma difficilmente possono prescindere dal contributo dell'intelligenza italiana....Plato sta per "Planetary Transit and oscillation of stars", e come vedi ...l'inglese la fa da padrone.

    Comunque resta il fatto che all'Italia viene ritagliato un ruolo importante.

  21. Lo scorso mese lo SPC dell’ESA ha approvato la Cosmic Vision che prevede la realizzazione di tre missioni scientifiche europee tra il 2015 e il 2025.

    Le missioni sono state selezionate tra 52 in concorso tra loro e vedono assegnato all’Italia un ruolo da protagonista. I primi due lanci sono previsti per il 2017.

    La prima missione, denominata Euclid, indagherà sulla esistenza e sulla natura della materia oscura che sembra dominare l’Universo. L’Italia si occuperà dell’intero canale spettroscopico, sotto la responsabilità di Andrea Cimatti dell’Università di Bologna.

    La seconda, Plato, cercherà altri pianeti fuori dal sistema solare con caratteristiche simili alla Terra e con una distanza dalla loro stella che possa definirsi abitabile. Giampaolo Piotto dell’Università di Padova curerà la progettazione e la realizzazione dei circa 30 telescopi di bordo necessari per la missione.

    Infine, Solar Orbiter studierà il Sole per capirne meglio le fasi a più elevata attività che influenzano maggiormente la vita sulla Terra. Il coronografo sarà di costruzione italiana e avrà come responsabile Ester Antonucci degli Osservatori Astronomici di Torino e dell’INAF.

    Mi sembra una gran bella notizia. Che ne pensate?

    Forza Europa!

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