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motogio

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Risposte pubblicato da motogio

  1. Markus Gygax: è un generale a tre stelle, ufficialmente in inglese (e quindi per la NATO) "Lieutnant general" , definizione che appare anche sul sito del ministero della difesa. www.vbs.ch

     

     

    E io che ho detto? Ho detto che è stato nominato "Comandante di corpo" (corrisponde al grado OF-8 NATO ovvero generale a tre stelle).

     

    Che io sappia l'inglese non è ancora considerata una lingua ufficiale in Svizzera e, visto anche che il rapporto era a uso interno, ho trovato strano che si sia firmato come generale a tre stelle.

     

    Tutto qui.

     

    Ogni tanto ami polemizzare sul nulla. :asd:

     

    OT chiuso da parte mia.

  2.  

    Una domanda: perchè dici che una nuova tipologia di macchina gli serve subito? Il caccia cinese è ancora in fase di prototipo e chissà tra quanti anni potrà essere operativo (ammesso che il progetto continui) e non conosco l' attuale flotta aerea di cui dispone questo paese.. grazie!

     

    Subito nel senso che vogliono averlo prima che il caccia cinese sia operativo e poi perché non si fidano tanto dei loro cugini comunisti, anche se per contrastarli oggi i loro F 16 sono anche più che esuberanti.

     

    Ma i coreani si sono già scottati una volta e non vogliono scottarsi un'altra volta quindi stanno cercando di accaparrarsi il meglio disponibile sul mercato.

  3.  

    E si Motogio, la parola in codice "Tempio" si riferirebbe all'arma nucleare israeliana, non alle chimiche o batteriologiche. Sul nucleare militare israeliano esiste da sempre il segreto, ma si sa che ce l'hanno operativo per lo meno dalla Guerra dei Sei Giorni.

     

     

    Sì ok ma la frase che pronunciò Moshe Dayan fu: “this is the end of the third temple” (più o meno come avevi già detto tu) e intesa come "Israele cadrà". Ma questa frase fu interpretata anche come un avvertimento sul fatto che Israele era pronto a utilizzare le armi nucleari (poi la storia si complica un po' perché a questo punto subentra Kissinger) ma comunque sembra che le armi atomiche furono assemblate l'8 ottobre su ordine di Golda Meir (l'attacco era cominciato il 6 ottobre).

     

    Ora, in questa storia, ci sono troppi se e ma per essere sicuramente vera, anche se non si può dire che non fosse vera, ma resta il fatto che la guerra continuò con l'utilizzo di armi convenzionali.

     

    Il mio riferimento alle armi chimiche era legato al fatto che quelle le avevano già pronte, non che erano più vantaggiose dal punto di vista costi/ benefici ma l'intervento statunitense ne scongiurò l'utilizzo.

     

    Comunque, visto che siamo OT, per chi è interessato avevo già postato un riassunto sulla bomba israeliana in questa discussione: Quanti paesi hanno l'atomica?

     

    Ps. Vultur questo è un forum e ci si parla scrivendo ma mancando la parte non verbale a volte non ci si comprende (ok ci sono le faccine ma io sono un quasi vecchio :asd: ) quindi non averla a male perché non era mia intenzione contraddirti.

  4. Salve

     

    Disponibile da poco il rapporto dettagliato riguardo alla gara Svizzera.

    Rapporto piuttosto imbarazzante per l'attuale vincitore...

    I responsabili Svizzeri sembrano ... spiazzati.

     

    Mah... la cosa che mi ha lasciato basito di quel rapporto è il fatto che il comandante Gygax si sia presentato come generale a tre stelle mentre lui è stato nominato comandante di corpo (corrisponde al grado OF-8 NATO); il grado di generale è sacro in Svizzera e si utilizza solo in caso di guerra (codice NATO OF-9) o per incarichi all'estero ma alla presenza di altri comandanti.

  5.  

    Non è ancora del tutto chiaro se la sera del 7 ottobre 1973, il generale Dayan sia stato a un passo dal pronunciare questa frase davanti al Primo Ministro Golda Meir, o se, preso dalla preoccupazione per come si stavano svolgendo le cose, l'abbia pronunciata e il Primo Ministro abbia preferito sorvolare.

     

     

    Da quello che ricordavo si parlava dell'impiego di armi chimiche; anche perché nel '73, forse, gli israeliani non avevano ancora la bomba.

  6. Significa forse che finirebbe tutto a "tarallucci e vino" ?

     

    Ossia .... all'italiana ? .... :D

     

    In un certo senso sì ma ora come ora non è che si può imputare chissà quale colpa al ministro della difesa; ha sempre detto che il Gripen era paragonabile a una semplice e onesta utilitaria e tutti hanno pensato che si riferisse a una golf mentre ora sta saltando fuori che il Gripen è si paragonabile a una golf ma alla prima golf, quella del '74 (esagero un po' ma è solo per dare l'idea).

     

    Cosa succederà non so dirlo ma probabilmente niente; è appena stato eletto quindi per quattro anni, se non rinuncia lui, è lì e comunque è l'unico rappresentate del partito maggioritario svizzero, è già questa è un'anomalia (socialisti e liberali-radicali hanno due seggi a testa). Quindi, se non ha commesso illeciti, non può essere destituito (tranne nel caso che il suo partito gli si rivolti contro e gli chieda di dimettersi).

  7. No, non mi hai capito: i coreani vogliono l'F35, o almeno l'F15 SE.

     

    Il Pak -Fa, almeno sulla carta, è comparabile all'F35 ma a loro non interessa; non sono l'India che può permettersi il lusso di acquistare aerei di ogni nazione e poi adattarli alle loro esigenze.

     

    A loro serve un aereo che sia compatibile con il loro sistema di difesa, e gli serve subito, e poi hanno bisogno del sostegno militare e politico statunitense e quindi cosa c'è di meglio di un F35?

  8. Ho qualche dubbio circa i "buoni rapporti" con la Gran Bretagna.

     

    Era un'affermazione frutto di una mia impressione quindi non discuto, non conosco molto bene la politica indiana; anzi ho detto una castroneria anche sugli Stati Uniti.

    L'anno scorso gli Stati Uniti hanno tolto l'India dal cosidetto gruppo “paese di preoccupazione” (The Entity List ) favorendo e incentivando così l'esportazione di materiale militare statunitense in India.

     

    Comunque, ancora una volta, è interessante notare, come riportato nell'articolo postato da zander, che il peggior nemico del Rafale è Sarkozy. :asd:

  9. Mah.... La bomba indiana era storia di quarant 'anni fa. Capisco che, forse, gli statunitensi hanno messo un po' in disparte l'India per non irritare i pakistani ma l'Inghilterra ha sempre mantenuto dei buoni rapporti con la sua ex colonia.

     

    Comunque anche questo caso dimostra ancora una volta che la scelta di un sistema d'arma, a parità di condizioni, è sempre subordinata a una scelta politica più che tecnica.

     

    Niente di male in questo, in fondo il cliente ha sempre ragione

  10. RIspetto al Rafale rimangono sostanzialmente delle differenze basilari che dipendono più che altro dai requisiti di progettazione, come capacità dovremmo invece essere più o meno sullo stesso piano.

     

    Interessante a proposito l'articolo della "La tribune" in cui si afferma che ogni volta che l'Eurofighter si è scontrato con il Rafale in concorsi internazionali ne sia sempre uscito perdente (non che questo fatto abbia portato fortuna al Rafale, eccetto forse l'India, ma comunque...)

     

    Link: L'Eurofighter a perdu tous ses duels face au Rafale

     

    D'accordo è un giornale francese e quindi un po' di parte :whistling: ma non si può negare che all'Eurofighter manchi qualcosa per eguagliare il suo cugino francese; non è che ci sono delle carenze a livello di marketing che penalizzano il caccia del consorzio europeo nei confronti di quello di Dassault perché sulla carta non dovrebbero esserci così tante differenze?

  11. Buongiorno a tutti... condivido in pieno quanto detto. Quanto all'obbiettività degli svizzeri ricordo anche che hanno scelto il CASA-295 al posto del C-27J!!! Probabilmente hanno anche loro problemi di budget...

     

     

    :blink:

     

    Avevano, i militari, scelto il C 295M ma il parlamento aveva affossato il credito, nel 2005, grazie a un'alleanza contro natura tra la sinistra, contraria per principio, e la destra per paura di un nostro coinvolgimento in operazioni militari all'estero (cosa che comunque avviene tutt'ora).

     

    Il budget è un problema per tutti e non vedo cosa c'entri con questa discussione; e anche cosa c'entri questa scelta con l'obiettività che ha portato a scegliere il Gripen (considerato un onesta utilitaria dai vertici militari) a scapito dell' l'EF-2000 o del Rafale (considerati entrambi dei purosangue).

  12. ma la situazione è questa e le relazioni con parte degli Stati confinanti sono mediocri. Colpa nostra? Non mi pare.

     

    Tutta colpa nostra no ma forse anche noi abbiamo qualche colpa; o almeno i nostri "sette saggi" sempre troppo poco reattivi e poco incisivi nei momenti di crisi.

     

    Oltretutto il mondo è cambiato e i grandi paesi europei non hanno più la necessità di avere uno stato neutro al centro d'Europa in funzione di cuscinetto (congresso di Vienna 1814-15/ trattato di Versailles del 1919) o di stati non allineati (blocco in funzione di mediazione con Finlandia, Svezia e Austria tra il Patto di Varsavia e la Nato).

     

    Cosa ci vuoi fare? Ormai è andata così (ed è una fortuna perché le guerre hanno dilaniato l'Europa per millenni) e la nostra "svizzeritudine" oggi è mal compresa e tollerata all'estero.

     

    Giusto o sbagliato che sia.

     

    Fine OT.

     

    ;)

  13. Si direbbe che la Svizzera, nella visione che ne ha il Signor mo-mo, si senta vittima di una qualche forma di accerchiamento se non, addirittura, minacciata .... e poi da chi?

    Da alcuni paesi democratici della democratica Unione Europea ....

    .... ma per favore .... :D

     

    Mo-mo usa forse termini un po' forti ma non ha torto e i rapporti con i paesi confinanti sono tutt'altro che idilliaci, e non è l'unico a pensarla così:

     

    Ma vi è anche un risvolto politico non secondario. L'opzione svedese premia un Paese che, neutrale come la Svizzera, ha avuto il coraggio di sviluppare una propria industria aeronautica di punta, sfidando così nazioni e consorzi ben più potenti (e prepotenti) non solo in questo campo. È chiaro che questo elemento, da solo, non sarebbe bastato. Ma non di meno è da sottolineare positivamente. Perché dimostra tra l'altro che anche a Berna si è finalmente cominciato a capire che le promesse di chissà quali profittevoli ricadute commerciali avanzate da altri spesso sono solo fumo negli occhi.

    Al contrario è una dura realtà l'atteggiamento ostile, per non dire aggressivo dimostrato nei confronti del nostro Paese da certi vicini, pronti ad avvalersi di ogni mezzo (compresi quelli illegali) pur di colpire il segreto bancario svizzero e ciò che esso rappresenta ai loro occhi. Con tali premesse sarebbe stato per gli Svizzeri assai triste, per non dire scioccamente arrendevole, consegnare qualche miliardo di franchi all'industria militare (parastatale) di questi Paesi. Qualcuno l'avrebbe letto come un ulteriore segno di debolezza e ne avrebbe tratto un nuovo stimolo per mantenere o alzare la pressione nei confronti di questo piccolo Stato impertinente, che osa mettere in discussione i Diktat dei muscolosi vicini.

    Ben venga dunque la scelta del Gripen anche come segnale politico. Un segnale di amicizia verso chi condivide storicamente certe scelte di principio nelle relazioni internazionali. E un segnale di autonomia nei confronti di chi, pur sostituendo al ringhio fiscale il sorriso commerciale, questa volta non è riuscito a imporci i suoi interessi.

     

    GIANCARLO DILLENA - 17/12/2011 Corriere del Ticino

     

    Naturalmente sono solo opinioni e come tali opinabili ma comunque è innegabile che i rapporti tesi fra la confederazione e gli stati confinanti (esclusa l'Austria) abbiano avuto il loro peso nella scelta del Gripen.

  14. Succede un pò troppo spesso che perdano traccia o il controllo dei droni.

     

    http://www.csmonitor.com/USA/Military/2011/1205/How-often-do-US-military-drones-disappear

     

    Eppure guardando ai costi, sembrano la soluzione migliore, però quanto a questi incidenti imbarazzanti, forse è il caso di rivedere un pò tutto, dal codice del sw dei droni, alla filosofia d'impiego.

     

    Non vorrei che questo incidente sia correlato a quel problemino con i keylogger che avevi segnalato qualche settimana fa :ph34r:

  15. Un po’ cari:

     

    “La fattura dei 22 Gripen resta pur sempre salata: 3 miliardi di franchi o poco più”

     

    Che al cambio attuale fanno circa 110 milioni di euro al pezzo. Se è ritenuto più conveniente di Rafale e Typhoon non oso immaginare a quanto fossero stati offerti questi ultimi…

     

    Il calcolo è subito fatto: si mormora che con quell'importo si possano comprare 12 o 13 Eurofighter quindi siamo sui 230 / 250 milioni di fr al pezzo; al cambio attuale 180 / 200 milioni di Euro.

     

    Ma come ha già detto mo-mo l'importo non comprende solo i singoli aerei ma anche i vari pezzi di ricambio, le macchine utensili specifiche per la sua costrizione e manutenzione, i simulatori, l'istruzione e tutto quanto serve per fare volare questi apparecchi.

     

    Resta il fatto che non sono tanto economici :huh:

     

     

    Sarà anche vero .... mi permetto però di far notare, molto sommessamente, che anche il "Gripen" appartiene alla stessa generazione di "Rafale" e "Typhoon" ....

     

    Stessa generazione ma con esigenze e pretese diverse; le orde di Mig e Sukhoi che minacciavano l'Europa si sono volatilizzate con il crollo del muro (almeno si spera) e quindi, oggi, il prezzo, sia d'acquisto che di manutenzione, ha un altro peso che non solo vent'anni fa.

     

    Almeno io ho capito così il commento di mo-mo; non credo che intendesse denigrare i due apparecchi concorrenti. ;)

  16.  

     

    Complimenti alla Saab per la vendita del suo prodotto in Svizzera, e un bel ritorno industriale da concordare che avrà sicuramente la Svizzera

     

    È un po' presto per i complimenti; i giochi sono ancora aperti:

     

    La scelta del modello svedese Gripen per il rinnovo della flotta aerea dell'esercito svizzero suscita interrogativi nella stampa elvetica. All'indomani della decisione, molti commentatori si domandano se spiccherà davvero il volo o se si schianterà in parlamento.

     

     

    Il "Grifone" svedese vola basso nei cieli svizzeri

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