Vai al contenuto

motogio

Membri
  • Numero contenuti

    478
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    12

Risposte pubblicato da motogio

  1. Già che ci siamo un piccolo articolo di gossip sui Gripen:

     

    La Svezia ha chiesto, un po' a sorpresa, un miliardo di fr come acconto per l'acquisto dei Gripen mettendo così in difficoltà il signor Maurer; non tutti, sia in parlamento che fuori,sono ancora convinti che il Gripen sia un buon affare.

     

    Poi c'è in ballo anche una votazione pro o contro esercito il 22 settembre a complicare le cose.

     

    Stando a Le Matin la colpa è dei russi; quando nel mese di marzo l'aviazione russa ha simulato diversi attacchi aerei alle basi svedesi con due TU 23 Backfire scortati da quattro Flanker i Gripen svedesi sono restati a terra a godersi lo spettacolo e sono dovuti intervenire gli F 16 danesi per riportare un po' di ordine nei cieli scandinavi.

     

    Qualcuno in Svezia non l'ha presa bene e così le spese militari hanno subito una impennata dando alla SAAB un po' d'ossigeno inaspettato.

    I Gripen elvetici non sono più considerati come una commessa indispensabile per salvare il programma e la SAAB se ne approfitta (giustamente: 'business is business' :asd: )

     

    Quand la Russie menace la Suède, c’est la Suisse qui perd (Quando la Russia minaccia la Svezia è la Svizzera che perde)

  2. (N.B. non ho mai riscontrato nei tuoi messaggi posizioni becere o xenofobe, semplicemente prendo spunto dall'intervento in cui hai parlato dei profughi per sottolineare come quel "per sottrarsi ai massacri e alle rappresaglie stanno fuggendo dal loro paese e alcuni stanno giungendo da noi" forse richieda una risposta più complessa che andare a bombardare, aumentando il numero dei disperati).

     

    Ora ho un po' di tempo è posso risponderti con calma.

     

    Il riferimento ai profughi era in risposta a questa affermazione di madmaike: Ecco perchè ce ne staremo alla larga, e nessuno perderà la faccia: perchè non c'è nulla, comunque,. da perdere.

     

    Da li il mio accenno ai profughi e da lì la mia proposta di un intervento stile kosovo ma questa volta da fare in collaborazione con la Russia.

     

    Quando mi riferivo al Kosovo non mi riferivo tanto ai bombardamenti quanto al dopo bombardamento: risoluzione 1244

     

    Lo so che sono proposte utopistiche, poi quando ci sono di mezzo la Russia e la diplomazia USA ..., ma quali sono le alternative?

     

    Il Libano e l'Iraq non hanno insegnato niente? Almeno in kosovo hanno smesso di scavare fosse comuni (non che i problemi siano tutti risolti e difficilmente lo saranno visto come sono stati gestiti ma poco è sempre più che niente).

     

    Ritornando ai profughi: non è questione di essere xenofobi o razzisti ma i profughi sono un problema.

     

    Un problema umanitario "in primis" che si trasforma in un problema logistico poi per sfociare infine in un problema politico.

     

    Una famiglia non è problema, dieci neanche ma quando cominciano a essere cento o mille è un problema.

     

    Ora, da noi, i profughi siriani sono visti e accolti con affetto ma comunque il governo ha già detto che saranno solo 500 quelli che potranno restare qui (donne , vecchi e bambini principalmente): Profughi siriani: Sommaruga, il parlamento approverà

     

    Poi, come ho già detto, il mio paese non farà niente sul piano militare, si limiterà a lavorare sul piano diplomatico e umanitario, e quindi non pretendo che altri lo facciano al suo posto ma sinceramente altre soluzioni io non ne vedo.

  3. Scusa madmike non ho detto che dovevano sapere come si maneggiano le armi chimiche ma soltanto riconoscerle se ne avevano qualcuna tra le mani.

     

    Ok forse un razzo o una testata da cannone non è così evidente riconoscerla, anche se sono marcate per ovvi motivi, ma una granata, per qualcuno che maneggia quotidianamente delle armi, almeno qualche dubbio dovrebbe averlo.

     

    913904_323161474476445_662576414_o.jpg

     

    Altra incongruenza l'incidente sarebbe avvenuto in un tunnel dove i ribelli nascondono le loro armi; possibile ma in questo caso nessuno dei ribelli presenti al momento dell'incidente sarebbe in grado di raccontarlo.

     

    E possibile inoltre che i ribelli accusino i sauditi e il principe Bandar di averli tenuti all'oscuro della vera natura di quelle armi giocandosi così uno dei loro più preziosi alleati?

     

    Se poi davvero le armi chimiche erano in un tunnel dovremmo avere un epicentro ma dai racconti questo non risulta; i casi di intossicazione sono avvenuti quasi in contemporanea in varie zone.

     

    Resta pur sempre l'ipotesi, ma è solo un ipotesi, del danno involontario; i ribelli custodivano a loro insaputa delle armi chimiche nei palazzi dei quartieri coinvolti dagli scontri e che queste si siano innescate a causa dei bombardamenti . Ma è una tesi un po' tirata per i capelli.

     

    Ma se è un incidente resta sempre l'incongruenza della presenza del villaggio di Muadhaminya .

     

    Con questo non voglio accusare Assad senza altre prove.

     

    Edit vedo adesso la rispota di Scagnetti:

     

    In due parole perché devo scappare:

     

    Il quartiere di Muadhamiya: avevo letto quanto mi segnali ma l'attacco è confermato sul documento del governo francese che ho postato ieri.

     

    Motivazioni Assad: non difendo Assad ne lo accuso solo che la teoria "non può essere stato lui" la trovo un po' debole

     

    Intervento dell'occidente: non ho detto che dobbiamo intervenire militarmente per forza, anche perché il mio paese non lo farà mai quindi sarebbe ipocrita da parte mia gridare armatevi e partite.

     

    Profughi; ieri ho incontrato tre famiglie sbarcate a Lampedusa tre o quattro giorni fa e provenienti dall'Egitto (loro erano siriani naturalmente). Non volevano restare ne in Italia ne in Svizzera ma volevano andare in Germania.

    Ora comunque si trovano al centro asilanti di Chiasso (CH).

    Sono casi singoli ma su due o tre milioni di profughi tanti piccoli casi singoli diventano un problema ingestibile per noi europei.

     

    Qui si dovrebbe aprire un altro discorso ma è un terreno minato.....

     

    Ciao

  4.  

    Ah e se fosse vera l’ipotesi ripresa da Gaiani, ovvero che gli ordigni forniti dai servizi segreti di Arabia Saudita o dai quaedisti sarebbero esplosi in mano ai ribelli mentre si preparavano ad attaccare gli ispettori ONU per scatenare la reazione USA, quella "red line" inopinatamente fissata sarebbe tra i fattori che hanno scatenato l’eventuale strage.

     

    Mi sono riletto con calma l'articolo di di Gaiani e ho trovato alcune incongruenze.

     

    Per cominciare questa è la zona che ha subito l'attacco:

     

    _69454163_damascus_chem_attacks_624_v2.j

     

    http://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-23844643

     

    Ora se si fosse trattato di un incidente per cominciare l'area contaminata dovrebbe essere notevolmente più piccola, e non si spiegherebbe perché anche il villaggio di Muadhaminya sia stato coinvolto.

     

    Il fatto che i miliziani qaedisti di al-Nusrah non sapessero che quelle che stavano maneggiando fossero armi chimiche è credibile sì e no; sono comunque uomini che in mezzo alle armi ci vivono e molti di loro hanno prestato servizio militare in Siria; una seppur minima base devono averla.

     

    Che le armi chimiche siano esplose per errori di manipolazione ci sta ma in quel caso i danni dovrebbero essere limitati a un quartiere o due, non a un area di diversi chilometri quadrati. Ok c'è da considerare il vento e innumerevoli altri fattori ma il gas è gas, che sia sarin o butano poco cambia in questo caso.

     

    Poi questa, che sento ripetere spesso:

     

    Da un lato appare evidente che le forze di Assad non traggono alcun vantaggio politico o militare dall’impiego di armi chimiche contro in ribelli.

     

     

    Anche qui l'affermazione che è evidente che Assad non trae alcun vantaggio militare corrisponde al vero ma non è vero che politicamente non ne tragga un vantaggio.

     

    Le armi chimiche sono una porcheria perché tatticamente valgono zero ma politicamente sono delle armi formidabili se utilizzate con astuzia.

     

    Con questo non voglio dire che Assad le ha utilizzate, anche se le prove non giocano a suo favore, ma solo che il loro impiego non implica necessariamente solo un vantaggio a livello tattico nell'immediato.

     

    A questo punto della guerra sono i ribelli quelli che non hanno nessun interesse a utilizzarle perché se fosse provato che sono stati loro perderebbero l'appoggio dell'occidente, già traballante per la presenza di jihadisti tra le file dei ribelli.

     

    Assad in ogni caso avrebbe la persia al suo fianco e forse anche la Russia, anche se non ufficialmente, senza dimenticare la Cina che per ora se ne sta zitta zitta.

     

    Poi non bisogna dimenticare che in campo ci sono anche Hezbollah e al qaeda, anche se su due fronti opposti.

    Chi più di loro avrebbe da guadagnare dal caos che si creerebbe in caso di un'attacco occidentale?

     

    Ma qui entriamo nel campo della fantapolitica.

  5. Come ha detto madmike i vettori per le armi chimiche sono praticamente infiniti; si va dalla semplice granata stile fumogeno ai razzi fino ad arrivare ai missili:

     

    Nello specifico siriano:

     

    missili SCUD C, testate caricate con yperite, sarin o VX. Raggio 500 km.

    missili scud B, testate caricate con sarin o VX. Raggio 300 km.

    missili M600, testate caricate con yperite, sarin o VX. Raggio 250/ 300 km

    missili SS21, testate caricate con yperite, sarin o VX. Raggio 70 km

     

    I missili hanno una portata che può arrivare a diverse centinali di litri (non ho dati precisi).

     

    Bombe aeree contenenti da 100 a 300 litri di sarin.

     

    Razzi d'artiglieria da 302 e 320 mm testate caricate con yperite, sarin o VX. Raggio 50 km

     

    Oltre a granate e semplici bombole a gas.

     

    Nelle zone interessate all'attacco hanno trovato diverse granate e un razzo d'artiglieria da 140 mm; qui il link con la descrizione del razzo:

     

    Soviet 140mm M14 Artillery Rocket

     

     

    Ops dimenticavo: sopra i cieli siriani due giorni fa girava un Boeing WC-135W, nello specifico si trattava di «Cobra 56»

  6. Di niente, c'è però una cosa che mi lascia interdetto in quel documento: secondo i francesi il regime siriano ha utilizzato il sarin anche il 29 aprile a Saraqeb e a meta aprile nella città di Jobar. Nessuna vittima solo intossicati.

     

    Questo fatto va un po' in contrasto con le affermazioni della del Ponte del mese di maggio.

     

    Naturalmente i francesi non fanno nessun accenno a un eventuale uso di gas da parte dei ribelli.

     

    Come amano dire i nostri cugini transalpini "affaire à suivre "

  7. Secondo i francesi l'attacco è durato dalle due alle tre ore ma è stato un attacco combinato di aviazione, artiglieria e fanteria, non sanno nemmeno loro dare un orario preciso:

     

     

    Bombardamenti aerei convenzionali e di artiglieria hanno avuto luogo tra le ore tre e le quattro del mattino a Ghouta est. In parallelo le località di Zamalka, Kafr Batna e Any Tarma erano oggetto di un attacco chimico.

    Alle ore sei del mattino un offensiva terrestre a opera delle truppe del regime veniva lanciato su quelle località.

     

    Traduzione mia

     

     

    Capitolo 4 pagina 8 del seguente documento: link

  8. Anche gli israeliani un mese prima della signora del Ponte hanno accusato i ribelli di avere impiegato gas nervino contro la popolazione civile, ma sia la del Ponte che gli israeliani non furono ascoltati.

     

    Israele ha anche bombardato una base siriana in maggio per impedire a Hezbollah di rifornirsi di armi chimiche (almeno secondo alcuni analisti perché gli israeliani non si sono giustificati più di quel tanto).

     

    Le affermazioni iraniane, ammesso che sia vero, non mi sembrano così sconvolgenti.

  9. Se l'Unione Sovietica appoggiava Komeini in Iran, chi appoggiava Saddam in Iraq negli anni '80? Se la Russia dava a Komeini armi di distruzione di massa, chi le ha date a Saddam?

    Si tira un cobra in un asilo e si pretende che non succeda niente?

     

    OT on: Saddam era sostenuto da tutto il mondo nella guerra del 1980, Unione Sovietica compresa, mentre Komeini ha ricevuto solo un piccolo aiuto solo da Israele prima e dagli USA dopo; o per meglio dire da Reagan (Irangate).

    Poi l'Iran che armi di distruzioni di massa possedeva a quei tempi?

    OT off.

     

    Il problema è militarmente irrisolvibile. [....]

     

    Insomma, uno scontro tribal-religioso destinato a ridefinire gli equlibri del mondo arabo sta diventando un problema nostro.

    Ecco perchè ce ne staremo alla larga, e nessuno perderà la faccia: perchè non c'è nulla, comunque,. da perdere.[...]

     

    Sulla prima parte concordo anche se c'è una soluzione attuabile, anche se improponibile oggi: un intervento stile Kossovo con conseguente smembramento dello stato siriano sotto egida ONU (lo ripeto è improponibile, lo so).

     

    Sulla seconda dissento un po'; è già un nostro problema e abbiamo molto da perdere perché i siriani che non si sono schierati con una della tante parti in causa per sottrarsi ai massacri e alle rappresaglie stanno fuggendo dal loro paese e alcuni stanno giungendo da noi (lo farei anch'io).

     

    Fin che si tratta di sparuti gruppi familiari potremmo anche occuparcene ma sono milioni i siriani che affollano i campi profughi ai confini della Siria senza nessuna speranza di ritornare nelle loro case (anche perché sono state distrutte) in tempi ragionevoli.

     

    Comunque credo anch'io che alla fine nessuno farà niente anche perché non saranno certo un paio di bombe a risolvere la situazione.

  10. Ohe svizzeri, mettetevi d'accordo: le avete le munizioni a casa o no??

     

    :asd:

     

    Ops... no; ha ragione mo-mo, le munizioni da tasca non fanno più parte dell'equipaggiamento personale.

     

    A dire il vero non lo sapevo; io avevo consegnato tutto il mio materiale già qualche anno fa e mi avevano lasciato solo la gamella, completa di borraccia, forchetta e cucchiaio (il coltello non c'era perché dovevamo usare il mitico e universale coltellino svizzero, e non solo per il pranzo :ph34r: ) e poco altro.

     

    Quando mi hanno ritirato l'arma e la munizione da tasca mi avevano detto che era perché non li usavo abbastanza e che quindi il loro possesso non era più giustificato in base alle direttive Schengen :scratch: .

     

    Vabbè comunque mi hanno lasciato anche i regolamenti militari e a pag 6 del Promemoria per i consumatori di munizione edizione 2.86 (da noi hanno una fantasia con i nomi... :asd: ) si trovano le direttive in vigore ai miei tempi:

     

    Munizioni da tasca

     

    Ma erano altri tempi...

  11. Dal blog di Luca Parmitano, riferendosi alla sua recente disavventura:

     

     

    Lo Spazio è una frontiera, dura e inospitale, in cui noi siamo ancora degli esploratori e non dei coloni. La bravura dei nostri ingegneri, e la tecnologia che abbiamo a disposizione, fa sembrare semplici cose che non lo sono, e a volte forse lo dimentichiamo.

     

    Meglio non dimenticare

     

     

     

    Luca's blog

  12. Sì, l'arma d'ordinanza va ancora custodita a casa ma ora c'è la possibilità di depositarla presso un arsenale militare; anche se, da quello che ricordo, solo il canton Ginevra offre questa possibilità.

     

    Il caricatore non è sigillato ma le munizioni sono consegnate in una scatola sigillata: (vedi foto)

     

    Anche se non è che sia mai stato un problema procurarsele; sia legalmente sia un po' meno legalmente durante i corsi di ripetizione.

  13. Più che una sorta di Disneyland il fronte russo mi ricorda più una "macelleria messicana".

     

    Comunque sono "solo " classifiche che non ci dicono molto del reale valore di un pilota; abbattere un Ju 52 o una "fortezza volante" ai fini della classifica vale sempre 1.

     

    Tanto per fare un esempio: "Chuck" Yeager figura a malapena in classifica con le sue 11 vittorie e mezzo.

  14. Il Gripen é piú economico e svolge un ottimo servizio in molti paesi. Tra i caccia della sua generazione é il meno „prestante” ma la Svizzera non é impegnata in missioni all’estero, deve solo difendere i confini.

     

    Esatto; il compito reale del Gripen elvetico è quello di svolgere operazioni di polizia aerea.

     

    Vado un po OT ma è per spiegare il concetto.

     

    In Svizzera attualmente sono in vigore tre varianti di protezione aerea in base ai seguenti scenari:

     

    • In tempo di pace: sorveglianza passiva dei cieli 24/24h con l'impiego di radar e voli di intercettazione con due apparecchi (FA/18) solo in orari d'ufficio (sabato e domenica quindi esclusi).
    • In caso di crisi: (WEF a Davos, incontri del G8 o conflitti locali in Europa / guerre in nord Africa) apparecchi pronti al decollo 24/24h in tre/quattro minuti (pilota in cabina e già allacciato) in caso di massima allerta oppure dai 15 ai 30 minuti (il pilota si trova nelle vicinanze del suo apparecchio) in caso di allerta moderata.
    • In caso di guerra: due o più apparecchi in volo costante in una zona d'attesa.

    Per il primo scenario sono sufficienti i 33 F/A 18 che abbiamo attualmente in dotazione, per il secondo servono dai 40 ai 50 apparecchi, per un impiego limitato a 14 giorni, mentre per il terzo scenario servono dai 60 ai 70 apparecchi.

     

    Link: http://www.pro-kampfflugzeuge.ch/i/luftpolizeidienst-i.pdf (in italiano)

     

    Ora, in teoria, 12 Rafale sono sicuramente migliori di 24 Gripen ma all'atto pratico è meglio avere un modesto Gripen in volo piuttosto che un ottimo Rafale a terra.

     

    D'altronde già il signor Maurer (ndr: il ministro della difesa svizzera) aveva paragonato il Gripen a una buona e onesta utilitaria e aveva aggiunto che con i tempi che corrono di comprare Ferrari non se ne parlava.

  15.  

     

    Ho cercato per ore su google senza trovare niente

     

    Ciao e benvenuto, qui trovi tutto diviso per nazioni e guerre: http://aces.safarikovi.org/

     

    Comunque tra gli assi della WWII una menzione d'onore va a Hans-Ulrich Rudel.

     

    Anche se non ha al suo attivo un gran numero di abbattimenti perché i suoi bersagli erano altri:

    Il Pilota di Ferro - Hans Ulrich Rudel

     

    Ps. se usi la ricerca interna troverai diversi post dedicati ai migliori piloti da caccia della WWII e non solo.

     

     

     

  16. @mo-mo

     

    L'India è l'India e vive di contraddizioni da sempre.

     

    Ricordo un discorso di Indira Gandhi, se ricordo bene fu in occasione della sua visita al salone aeronautico di Parigi - Le Bourget del 1982 o a qualcosa di simile ma sempre in Francia, in cui fece sfoggio di una retorica antimilitarista degna del suo omologo e ben più famoso precedessore.

     

    Non ricordo bene il suo discorso, e non ne ho trovato traccia in rete, ma più o meno affermava che con il costo di un solo caccia si sarebbero potuti costruire non so più quanti pozzi e contribuire a sfamare centinaia se non migliaia di persone.

     

    La signora Gandhi lasciò la Francia firmando un contratto d'acquisto per 51 Mirage 2000. :scratch::wip41:

     

    Ps. forse tu te ne ricordi meglio di me perché la Tsi a quei tempi ci fece più di un servizio su quel discorso e fece passare la notizia dell'acquisto dei Mirage un po' in sordina. :whistling:

  17. Interessante quanto postato qui sopra. Indica anche come per certi Paesi (in questo caso quello che fra pochi anni sarà il più popoloso del mondo) è più facile mandare una sonda su Marte che risolvere i guai esistenziali quotidiani di centinaia di milioni di propri cittadini.

     

    Scusa mo-mo ma questa è una diatriba che va avanti almeno dai tempi delle prime missioni statunitensi; e non è che gli USA, nel frattempo, abbia risolto tutti i guai esistenziali dei suoi concittadini.

     

    Perché spendere tanti soldi per lo spazio?

     

    A questo quesito ha già risposto in maniera più che egregia Ernest Stuhlinger quarantatré anni fa: Why Explorer Space?

    (traduzione integrale: Il Post.it)

  18. mi scusi signor motogio se le rispondo dopo molto tempo, ho definito un vicolo cieco la configurazione motristica a pistoni contrapposti in virtù dei numerosi problemi di affidabilità e rendimento effettivo manifestati sia dal t64 che dal chieftain.

     

    Scusarsi per cosa? Siamo in un forum e tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni come e quando vogliono o possono.

     

    Detto questo non prenderei il Chieftain come un esempio probante; era un motore navale adattato, malamente, alle esigenze di un carro.

     

    Affidabilità del T 64? era, ed è, un mezzo sovietico utilizzato da soldati istruiti e cresciuti con quella mentalità; non si può paragonare a un carro occidentale utilizzato da soldati occidentali e accudito, se non addirittura viziato, con criteri occidentali.

     

    Un piccolo esempio sui conducenti di carri sovietici: il circuito di raffreddamento era uno dei punti deboli del T 64, tendeva a surriscaldare ma la maggior parte di loro surriscaldava perché i conducenti di quei carri utilizzavano della semplice acqua del rubinetto come liquido di raffreddamento. Il libretto di manutenzione imponeva categoricamente l'utilizzo di acqua demineralizzata, in estate, e per questo veniva fornito ad ogni squadra, o compagnia, un filtro per trattare l'acqua ma pochi lo utilizzavano perché era scomodo e così preferivano effettuare i rabbocchi utilizzando direttamente la canna dell'acqua. Conseguenza: il calcare, contenuto nell'acqua, a lungo andare si depositava nei canali di passaggio del liquido di raffreddamento ostruendoli e causando gravi danni al motore.

     

    Poi c'è anche da dire che come tutti i motori a sogliola lo spurgo del sistema di raffreddamento era un po' complicato e così l'aria si accumulava nelle parti alte indisturbata, perché pochi avevano voglia di perdere tempo per spurgarla, così che l'affidabilità del motore, già scarsa di suo, andava a farsi benedire.

     

    Comunque stavo parlando in senso generale; non baratterei mai un motore occidentale (europeo, statunitense, giapponese o coreano che sia) con un suo omologo russo, almeno per ora.

     

    magari è come il caso delle valvole di distribuzione a fodero: in teoria sono migliori, ma con quelle classiche si è raggiunto un grado di affidabilità e di conoscenza tale che lo sviluppo di un diverso sistema non vale la candela.

     

    Vale la candela ma nessuno c'è ancora riuscito e così ci accontentiamo delle valvole tradizionali; poi dipende anche per che scopo nascono i motori. Che io ricordi i motori a valvole a fodero ebbero un certo successo sui motori v 8 da siluro tedeschi durante la WWII, ma lì l'affidabilità non era così importante, per ovvi motivi, e veniva sacrificata volentieri alla compattezza; requisito fondamentale per un siluro.

    Quelli utilizzati in capo aeronautico, Hawker Thypoon e Tempest, invece non ebbero altrettanto successo anche se oggi vengono ancora utilizzati ma solo sui motori da aeromodelli.

     

    Ritornando ai nostri amati o odiati motori sovietici c'è da dire che vengono impiegati ancora oggi su svariati veicoli militari mentre in occidente preferiamo schemi più classici, e forse non a torto, un po' perché abbiamo altre esigenze e un po' perché sappiamo farli bene, noi come occidentali non io :asd: .

     

    Poi, da noi, anche i carri da guerra devono rispettare certi requisiti ecologici; vedi lo MT 883 - KA 501 proposto dalla MTU come upgrade per i Leopard 2 che tra le sua caratteristiche vanta il rispetto delle norme Euro II in materia di inquinamento.

     

    Non ho dati sui motori sovietici ma così a occhio ho paura che le emissioni di NOx e compagnia siano alle stelle.

  19. è certo che, quanto meno a livello di motore, i progettisti del t 64 se la sono andata a cercate (se non erro il motore era a pistoni contrapposti), così come gli inglesi per il chieftain.

    breve ot

    alle volte è interessante notare come diversi progettisti, distandi per cultura, localizzazione, finiscano tutti nello stesso vicolo cieco.

     

    Perché lo consideri un vicolo cieco?

     

    I motori a pistoni contrapposti hanno vantaggi e svantaggi come tutti i motori; non esiste lo schema perfetto.

     

    I sovietici hanno una filosofia tutta loro sui carri, giusta o sbagliata che sia: devono esseri piccoli e i motori a pistoni contrapposti si adattano alla perfezione a questo loro dogma.

     

    A pari potenza le dimensioni di un motore a pistoni contrapposti sovietico sono quasi la metà di un suo omologo tradizionale occidentale:

     

    MB 838 CAM-500 (Leopard 1)

     

    10 cilindri a V di 90° diesel a 4 tempi cilindrata 37.4 l potenza 830 cv

     

    Dimensioni: lunghezza 1.552 millimetri, larghezza 1.552 millimetri, altezza 964 millimetri peso 2030 kg (con i liquidi).

     

    5TDFM (Power pack T- 55 AGM /T-64 BM2)

     

    5 cilindri contrapposti in linea orizzontale diesel a 2° tempi cilindrata 13.6 litri potenza 850 cv

     

    Dimensioni: lunghezza 1.830 millimetri, larghezza 955 millimetri, altezza 581 millimetri peso 1030 kg (con i liquidi).

     

    http://www.morozov.com.ua/eng/body/t55agme.php

     

    Poi è chiaro che le dimensioni non sono tutto :whistling: ma aiutano.

     

    Vero anche che il motore a turbina del M1 Abrams sulla carta è imbattibile, 1360 kg per 1500 cv ma quello che risparmia in kg e dimensioni lo paga con il consumo: stimati in 290 g / kWh contro i 224.5 g/ kWh dei motori sovietici, e con l'aggravante che la turbina consuma il suo massimo anche quando il carro è fermo.

     

    Sembra poco ma consumo in più significa serbatoi più grandi = tank più grande e quindi pesante o minore spazio a disposizione.

     

    Per rendere meglio l'idea in una vecchia comparazione sulle possibili propulsioni del Abrams, con dati teorici e ottimistici, risulta che in un'ipotetica campagna di 24 h l' Abrams munito di una turbina AGT 1500 avrebbe bisogno di 378 galloni di carburante per arrivare a sera mentre con un motore Diesel convenzionale di pari potenza sono sufficienti 242 galloni; 136 galloni in meno che tradotti sono 514 l per ogni carro presente in combattimento.

     

    http://1.bp.blogspot.com/-IG-7hz5BAf4/UdChYPDQFrI/AAAAAAAAARg/8Q2foAnhZck/s1600/mobility+characteristics+of+XM1+with+various+powerpacks.jpg

     

    Tutte variabili da tenere in considerazione prima di giudicare la bontà di un carro basandosi solo sui sterili dati tecnici.

  20. Siete a conoscenza di altri casi in cui furono invece i russi ad impossessarsi di aerei americani, oltre a quello dell'F-5 vietnamita già citato?

     

    Integri, tralasciando quelli atterrati in territorio sovietico durante la WWII, no ma qualcuno più o meno danneggiato sì,

     

    Il più famoso è l'U-2 di Powers nel 1960 ma anche nella guerra di Corea e nella successiva guerra del Vietnam furono diversi i piloti USA caduti in mano ai comunisti con i resti dei loro aerei.

     

    Durante la guerra di Corea tremila :blink: aviatori USA caddero in mano ai nordcoreani, stando a un vecchio articolo del Baltimore sun, e 730 piloti USA furono detenuti in USSR durante la guerra fredda a causa di atterraggi di emergenza in territorio sovietico.

     

    Alcuni di loro disertarono ma non conosco le cifre esatte; poi molti di loro, potendo scegliere, preferivano disertare in Canada o in Svezia, paesi più tranquilli e con meno problemi ideologici.

     

    Link:http://articles.baltimoresun.com/1992-11-12/news/1992317164_1_soviet-union-volkogonov-cold-war

  21. Ti ringrazio ....

     

    Purtroppo il tuo link a YouTube non funziona ....

     

    Vediamo un po' se così va meglio ....

     

    ;)

    Strano perché a me funziona; probabilmente il filmato si è salvato nella cache e così riesco a vederlo solo io.

     

    Se non sbaglio non è nemmeno la prima volta che mi succede.

     

    Beh... Grazie dell'aiuto. ;-)

     

    PS. non posto faccine perché sto utilizzando un tablet android e non so perché ma non mi fa vedere la lista delle emoticon, misteri informatici :-D

  22. E .... a proposito di falliti lanci .... ecco un articolo testé apparso su The Space Review che racconta di quando i Sovietici erano usi "sorvolare" sui loro fiaschi ....

     

     

     

    Link .... http://www.thespacereview.com/article/

    Impressionante la foto del disastro del N-1 e se mi permetti vorrei aggiungere anche il filmato del lancio fallito della missione Soyuz T 10-1 citato nell'articolo.

     

    [url=http://youtu.be/UyFF4cpMVag]

     

    Quella volta Titov e Strekalov se la sono vista veramente brutta.

  23. Anche Reagan, nel '37, più di tanto non avrebbe fatto con un esercito ridotto all'osso e un opinione pubblica schierata apertamente in favore del non interventismo.

     

    Senza dimenticare che in Europa più nessuno voleva sentire parlare di guerra dopo la carneficina della WWI.

     

    Poi i nazisti erano quello che erano, mi sembra superfluo ricordarlo, ma non è che gli altri fossero tutti degli agnellini; ci si ricorda dei Sudeti ma si dimentica che anche la Polonia e l'Ungheria grazie agli accordi di Monaco del '38 si presero una fetta dei territori cecoslovacchi.

     

    Senza per questo voler difendere i nazisti.

×
×
  • Crea Nuovo...