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typhoon

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Tutti i contenuti di typhoon

  1. http://www.individual.com/story.php?story=106949185 http://maghrebinfo.actu-monde.com/archives/article6005.html http://notizie.virgilio.it/notizie/economi...66.html?pmk=rss
  2. Dio ha fatto un'altra vittima
  3. Che bella gente che conosce il nostro premier Preso dalla GdF all'aeroporto. Ha fornito le ragazze per le feste del premier Berlusconi Indagato per gli appalti nella sanità pugliese è accusato di aver fornito cocaina ai party Inchiesta Bari, fermato Tarantini l'imprenditore delle escort Il pm: "Rischio di inquinamento delle prove ed un reale pericolo di fuga" BARI - Fermato l'imprenditore delle escort. Gianpaolo Tarantini è stato fermato all'aeroporto di Bari. Al centro delle inchieste sugli appalti nella sanità in Puglia e sul giro di escort invitate alle feste nelle residenze di Silvio Berlusconi, l'imprenditore è stato fermato dalla Guardia di finanza per "spaccio di sostanze stupefacenti". "Ho ordinato il provvedimento - ha spiegato il procuratore della Repubblica Antonio Laudati - perché c'era un forte rischio di inquinamento delle prove ed un reale pericolo di fuga". Poi il pm ha avvertito: Il fermo di Tarantini è stato giustificato da spaccio, "ma le indagini che seguiranno riguarderanno tutte le posizioni processuali dell'imputato". Il vasto intreccio tra affari e politica che ha coinvolto anche l'ex vicepresidente Pd della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo e il dirigente della Asl di Bari Alessandro Colella ai quali l'imprenditore barese dice di aver pagato Maria Teresa De Nicolò per barattare appalti e benevolenza. Nell'agosto scorso era stato fermato con la stessa accusa Massimiliano Verdoscia, l'uomo che presentò a Tarantini Patrizia D'Addario, la escort che ha raccontato di aver preso mille euro dall'imprenditore per trascorrere una notte a palazzo Grazioli in compagnia del presidente del Consiglio. Insieme a Verdoscia, finì agli arresti anche Stafano Iacovelli, accusato di comprare e distribuire la cocaina ai party che Tarantini organizzava per conquistarsi amicizie politiche utili a favorire la sua azienda specializzata nelle forniture sanitarie. (18 settembre 2009) http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/p...ni-fermato.html
  4. Siete come Mourigno, vedete nemici ovunque, forse una politica di tensione come quella di Bush crea più "nemici" di quella di distensione di Obama.
  5. Usa, Obama boccia lo scudo di Bush La Casa Bianca archivia il progetto di sistema anti-missili. Il presidente: «Un nuovo approccio più flessibile per risponde alla minaccia iraniana». Mosca attende sviluppi: c'è ottimismo WASHINGTON Dopo due anni e mezzo di trattative, rinvii, scontri tra Washington e Mosca, il ricorso alla minaccia della corsa agli armamenti, da stanotte la storia dello scudo anti-missilistico statunitense in Europa centrorientale è un capitolo chiuso. Lo ha annunciato Barack Obama. Un capitolo chiuso, ma chiusa non è la storia, perché dal Pentagono oggi si parla di «grandi cambiamenti» del progetto a favore di uno scudo «più adattabile» e «un approccio nuovo», al quale, stando alle parole del presidente Usa, contribuirà anche la Russia. Questa potrebbe essere la chiave per disinnescare futuri contrasti. Ma, nell’attesa di maggiori dettagli sui futuri progetti Usa, Mosca - per voce dell’ambasciatore presso la Nato Dmitri Rogozin si dice «cautamente ottimista» - e precisa di non aver fatto alcuna offerta agli Stati Uniti per modificare il piano, come ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri Andrei Nesterenko. «Ho ordinato una revisione complessiva del sistema di difesa in Europa che dovrà rispondere alle minacce missilistiche», ha detto oggi Obama nel suo primo intevento. «Il nuovo sistema risponde meglio alla minaccia posta dall’Iran». Maggiori dettagli sono giunti dal segretario alla Difesa, Robert Gates. La decisione di abbandonare il piano di difesa missilistico in Polonia e Repubblica Ceca è dovuta al mutamento del programma strategico iraniano, che ad oggi punta principalmente su missili a corto e medio raggio. Gates ha spiegato che, alla luce delle notizie riportate dall’intelligence, la priorità in questo momento è di schierare un sistema di difesa in grado di fermare missili a breve e corta gittata a cui sta lavorando l’Iran. Secondo il New York Times a partire dal 2011 saranno schierati missili Sm-3, a minore gittata, sulle navi militari americane a largo della Turchia e dell’Europa meridionale. Solo dal 2015 invece saranno costruite delle basi terrestri, ma non è ancora chiaro in quali Paesi. Le ultime due fasi partiranno rispettivamente nel 2018 e 2020. La lunga giornata, che attende ancora un commento delle più alte sfere russe, inizia alle 00,21 di stanotte, quando il telefono del premier ceco Jan Fischer squilla. Dall’altra parte del cavo c’è Obama, che comunica l’abbandono del piano che ha tenuto banco per mesi e mesi in Repubblica ceca, dove la maggior parte della popolazione è stata da sempre contraria al radar da installare nella base di Brdy. La notizia è stata accolta con freddezza anche in Polonia, dove il primo ministro Donald Tusk si dice convinto che anche senza lo scudo per Varsavia «non si tratta di una sconfitta. Abbiamo la possibilità di ottenere una posizione esclusiva nei rapporti con Washington», con un pensiero ai missili Patriot che potrebbero ancora arrivare. Prospettiva confortata dalle spiegazioni di Gates, secondo cui il piano rivisto prevede la dislocazione in Polonia e Repubblica ceca di missili SM3 nel 2014-2015. Un proposito che sta già lanciando il dibattito in Russia. «Tutto dipende dalla portata del sistema - fa notare il general maggiore Vladimir Dvorkin, noto analista di questioni militari - se saranno inclusi elementi di difesa spaziale, in assenza di un partenariato strategico con gli Usa ci sarebbe comunque una minaccia per la Russia». Le parole di Obama arrivate nel primo pomeriggio europeo, la mattina statunitense, aprono comunque nuovi orizzonti sulle potenzialità del dialogo avviato tra la Russia e gli Stati Uniti negli ultimi mesi. L’inquilino della Casa Bianca ha «ordinato una revisione complessiva del sistema di difesa in Europa che dovrà rispondere alle minacce missilistiche. Il nuovo approccio sarà più flessibile, più efficace e più efficiente dal punto di vista dei costi», ha aggiunto Obama definendo il nuovo piano «più forte, più intelligente e più rapido» e «risponde meglio alla minaccia posta dall’Iran», che è più focalizzata su missili a corto raggio. Le parole di Obama arrivate nel primo pomeriggio europeo, la mattina statunitense, aprono comunque nuovi orizzonti sulle potenzialità del dialogo avviato tra la Russia e gli Stati Uniti negli ultimi mesi. L’inquilino della Casa Bianca ha «ordinato una revisione complessiva del sistema di difesa in Europa che dovrà rispondere alle minacce missilistiche. Il nuovo approccio sarà più flessibile, più efficace e più efficiente dal punto di vista dei costi», ha aggiunto Obama definendo il nuovo piano «più forte, più intelligente e più rapido» e «risponde meglio alla minaccia posta dall’Iran», che è più focalizzata su missili a corto raggio. E a Mosca Obama dedica un accenno speciale nel suo breve discorso, smentendo nuovamente i contorni anti-russi del progetto dell’amministrazione Bush e invitando il Cremlino a discutere apertamente le nuove ipotesi delle strategie di difesa globali. Intanto la Russia, che vede sfumare - se non scomparire - e uno dei principali punti di attrito con Washington degli ultimi anni, non rinuncia a un certo scetticismo. Bisogna capire le vere ragioni del cambio di rotta americano, dice Rogozin, sottolineando che «qui è difficile determinare quale sarebbe la causa definitiva per la quale gli americani intendono rivedere i piani di difesa missilistica, ma si dovrebbe supporre che questa sia legata a motivi meramente politici» e che ci sono stati «diversi motivi politici, naturalmente, perché di per sé, la bozza (del progetto di Scudo) contiene una congrua parte di russofobia». L’obiettivo finale è quello di proteggere meglio le forze Usa e gli alleati in Europa dalla minaccia iraniana, ha spiegato Obama, confermando le parole del Pentagono e nello stesso tempo rassicurando gli Alleati e in particolare Praga e Varsavia che si sentono in parte tradite dalla rinuncia al progetto antimissilistico. Per l’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek l’attuale situazione pone la possibilità di una minaccia alla sicurezza ceca. Il presidente americano «mi ha chiamato brevemente dopo mezzanotte per dirmi che il suo governo abbandona l’intenzione di costruire una base di radar sul suolo ceco - aveva dichiarato Fischer stamattina in maniera laconica riferendo l’argomento della telefonata notturna - La Repubblica ceca ha preso atto di questa decisione». Ritornano in auge, quindi, le possibilità alternative allo scudo in Repubblica ceca e in Polonia. Per qualche mese si era parlato della base russa di Gabala, che potrebbe avere le caratteristiche per contrastare i missili a corto e medio raggio su cui, secondo l’intellugence americana, si starebbe concentrando Teheran. Ma gli esperti avanzano anche nuove possibilità e scenari con intercettori e missili da posizionare anche in mare aperto e pronti a cambiare posizione. http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...47415girata.asp
  6. Fine vita, l'altolà del Tar del Lazio: non si può imporre l'alimentazione A nessuno possono essere imposte alimentazione e idratazione forzata, nè cosciente nè incosciente, e anche in caso di stato vegetativo un cittadino può esprimere ex post la propria volontà di interrompere terapie giudicate inutili, comprese proprio alimentazione e idratazione. Il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso del Movimento difesa dei Cittadini all’ordinanza Sacconi emanata lo scorso anno, nei giorni del caso Eluana, boccia di fatto la legge sul testamento biologico già approvata alla Camera e al vaglio del Senato, dove si precisa invece che alimentazione e idratazione artificiali sono atti imprescindibili che il malato in stato vegetativo non può rifiutare tramite una dichiarazione anticipata di trattamento. «I pazienti in stato vegetativo permanente - si lege nella sentenza - che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare e non devono in ogni caso essere discriminati rispetto agli altri pazienti in grado di esprimere il proprio consenso, possono, nel caso in cui loro volontà sia stata ricostruita, evitare la pratica di determinate cure mediche nei loro confronti». E ancora: il paziente «vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi». Il TAR, nella sentenza n. 8560/09, dopo aver evidenziato che si tratta di questioni che coinvogono il «diritto di rango costituzionale quale è quello della libertà personale che l’art. 13 (della Costituzione, ndr) qualifica come inviolabile» e che da ultimo è entrata in vigore la convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità che impone che anche alle stesse venga garantito il consenso informato, ha sottolineato come il rilievo costituzionale dei diritti coinvolti esclude che gli stessi possano essere compressi dall’esercizio del potere dell’autorità pubblica, con conseguente esclusione della giurisdizione del giudice amministrativo spettando, in caso di violazione dei principi richiamati dal TAR, al giudice ordinario garantire il pieno rispetto dei diritti della dignità e della libertà della persona. «Si tratta di una decisione estremamente importante - commenta l’avvocato Gianluigi Pellegrino che ha curato il ricorso per il Movimento Difesa del Cittadino - Il TAR infatti è giunto a individuare la giurisdizione del giudice ordinario proprio dopo aver sottolineato il carattere costituzionale e incomprimibile del diritto di scelta che ogni individuo ha con riferimento a qualsivoglia pratica e intervento che debba avvenire sul suo corpo. Con riferimento alle persone che non sono in grado di esprimere la propria volontà, come i pazienti in Stato Vegetativo Permanente, - continua l’avvocato Pellegrino - gli stessi non devono essere discriminati». «Questo vuol dire che quando la volontà dei pazienti in SPE, espressa con strumenti come il testamento biologico o, in assenza, ricostruita con gli strumenti che il diritto civile appresta (come avvenuto nel caso Englaro), tale volontà deve essere rispettata così avviene per la volontà espressa da tutte le altre persone. Si tratta in altri termini - aggiunge il legale - di applicare un vero principio di uguaglianza in favore dei disabili che altrimenti verrebbero privati di una facoltà che viene pacificamente riconosciuta a tutte le altre persone. Risulta, quindi, evidente come il testamento biologico debba essere semplicemente uno strumento per rendere più facilmente conoscibile la volontà del paziente che in quel momento non può esprimersi, giammai uno strumento per limitare l’espressione di quella volontà. In tal caso, i principi che abbiamo illustrato in ricorso ne evidenziano la sicura incostituzionalità». Secondo il legale, insomma, il Tar sentenzia che «la volontà del paziente prevale su tutto, sia che la esprima a voce sia che sia espressa per iscritto o in altre forme. Una sentenza molto autorevole che credo mini alla base la legge attuale sul testamento biologico, che è incostituzionale e che verrebbe certamente portata davanti alla Suprema Corte se fosse varata così com’è ora». Il Movimento Difesa del Cittadino che ha promosso il ricorso nella persona del suo Presidente Antonio Longo esprime «grande soddisfazione per la pronuncia ottenuta dal TAR che costituisce un nuovo tassello in favore della difesa della salute, della dignità e dell’uguaglianza delle persone. Speriamo davvero che il Parlamento, che in queste ore torna a discutere della vicenda, tenga conto dei principi espressi dal giudice ed eviti di approvare una incostituzionale restrizione dell’espressione di volontà». http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...47440girata.asp
  7. Berlusconi si dissocia? ma se gli detta gli articoli ... ... non so se si è notato che Napoleone sta usando il suo Giornale per attacare tutti i "non allineati" ...
  8. L'unica democrazia al mondo che non garantisce la copertura medica ai suoi cittadini Discorso a sessione congiunte della Camera dei Rappresentanti e del Senato Obama: «Via alla riforma sanitaria. Costa meno delle guerre di Bush» «Siamo l'unica democrazia al mondo che non garantisce la copertura medica universale ai suoi cittadini» WASHINGTON - Con un discorso a sessione congiunte della Camera dei Rappresentanti e del Senato, Barack Obama ha lanciato un appassionato appello ai congressisti perché approvino subito una riforma che trasformerà in maniera sostanziale il sistema sanitario statunitense e il mercato delle assicurazioni. «Siamo l'unica democrazia al mondo che non garantisce la copertura medica universale ai suoi cittadini» ha detto Obama nel suo atteso intervento, trasmesso anche in diretta televisiva, accolto a tratti da grandi applausi; e se non si agisce subito sulla riforma sanitaria, molti americani potrebbero pagare con la vita. COSTERA' MENO DELLE GUERRE IN IRAQ E AFGHANISTAN - La riforma della sanità pubblica americana proposta dalla Casa Bianca «costa meno di quanto abbiamo speso per le guerre in Iraq e in Afghanistan» ha poi indicato al Congresso il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, quantificando i costi della riforma in «circa 900 miliardi di dollari in 10 anni». L'inquilino della Casa Bianca ha ricordato che anche gli sgravi fiscali offerti ai più ricchi dal suo predecessore George W. Bush e approvati dal Congresso all'inizio della legislatura in questione sono costati molto di più. Sulla riforma proposta, Obama ha detto che «molti dei costi prospettati verranno pagati con denaro già speso, ma speso male, nel sistema previdenziale attuale. Il piano non aumenterà il nostro deficit». La riforma costerà 900 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi dieci anni. Obama ha chiarito che il piano non aumenterà di un solo dollaro il deficit pubblico. "Il motivo per cui ho trovato un debito da mille miliardi di dollari entrando alla Casa Bianca è che troppe delle iniziative prese nell’ultimo decennio non avevano copertura finanziaria e io non farò lo stesso errore per il sistema sanitario". «FINITO IL TEMPO DEI BISTICCI» - Obama ha aggiunto che «è ora di mettere da parte i litigi» e chiesto azioni rapide perché si è più vicini che mai all'obiettivo della riforma: al traguardo, ha detto, ci sarà un sistema che migliorerà la stabilità di coloro che sono già assicurati e allargherà le opzioni per quelli che oggi non possono contare su una copertura sanitaria. «Credo che ci sia un ampio consenso su questi aspetti del piano», sebbene «persistano divergenze su dettagli significativi». Quanto ai critici della sua proposta, li ha accusati di usare tecniche dilatorie invece di un onesto e concreto dibattito: «Non perderò tempo, con coloro che sono giunti alla conclusione che è meglio cancellare questo piano che tentare di migliorarlo». «Non manterrò le braccia incrociate mentre gli interessi particolare usano le stesse tecniche trite per mantenere le cose esattamente come stanno. Se confonderanno il contenuto del piano, gli chiederemo le prove». «Non sono il primo presidente che prende a cuore questa causa, ma sono determinato a essere l'ultimo» Nel suo discorso, Obama ha ripetuto sostanzialmente quello che aveva già detto a più riprese; ma ha tentato di vincere le resistenze di un Congresso spaccato tra quelli che appoggiano con entusiasmo un maggiore intervento dello Stato nel settore sanitario, ovvero la maggior parte dei democratici, e quelli che si oppongono a qualsiasi intervento dello Stato nel settore. «Il tempo dei bisticci» è l'avvertimento del presidente, «è finito. E così il tempo dei giochetti. È il momento di agire». http://www.corriere.it/esteri/09_settembre...44f02aabc.shtml
  9. Questo auditel è di sinistra, cribbio! ... Tra l'altro al posto di Ballarò ieri sera hanno dato: La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
  10. No, li hanno solo cacciati perchè dicevano "cose scomode" ... che vuoi che sia ... :rotfl:
  11. Visto la fine che ha avevano fatto fare a Santoro e Biagi direi che Montanelli aveva proprio ragione Edit. Leggo proprio adesso che la puntata di Martedì di Ballarò è saltata per lasciare spazio al programma del maggiordomo (Bruno Vespa) di Napoleone ...
  12. Ultimamente questa maggioranza e questo governo stanno facendo un sacco ridere: Bossi: «Il federalismo non ci basta più» Fini ha una grande occasione, uscire da questa pagliacciata che è il PDL e dare vita ad una vera destra liberale esterna al PDL libera dalla crème di questo partito cioè: Ex democristiani Ex comunisti Craxiani Picciotti ...
  13. Un politico riceve uno stipendio, e non ho mai sentito che si spartisca i soldi derivanti dalle entrare dello stato.
  14. Lo stato non è un cartello, il suo scopo non è generare profitto, ma raccogliere le imposte e generare servizi, se poi la qualità dei servizi è inferiore all'ammontare delle imposte non è il sistema ad essere sbagliato, ma è colpa della cattiva gestione dei soldi pubblici. E poi concordo nel dire che in Italia ci sono molte zone di efficenza dal punto di vista sanitario.
  15. Ma va la, si è fatta sodomizzare da Fassino per farsi candidare nell'Unione ...
  16. Peso e contrappeso? dove, in Italia :rotfl: ... in cui tutti fanno cartello, dalle compagnie petrolifere, alle banche passando per la RC auto e finendo con i gestori di telefonia fissa e mobile.
  17. Ha dato una candidatura politica ad una putta*a, il che è ancora peggio ...
  18. Frase fatta, penso che tu non la conosca affatto Questo non implica che il modello sia sbagliato ... in altri paesi Europei non accade Cosa avremo in Italia con la sanità privata? (che nessuno in Europa si sogna nemmeno di nominare) assicurazioni che fanno cartello, nessuna concorrenza, costi per il contribuente ancora maggiori e servizi per niente migliori. Ad una assicurazione non importa un caz*o della salute del malato, vuole solo fare profitto.
  19. Eh si, ci stavano senza pagare ... ma pensi che abbiamo l'anello al naso?
  20. Penso che un sistema sanitario Italiano in cui la gente muore esiste solo nella tua testa, a parte episodi di "mala sanità" che esistono in tutto il mondo ... Poi complimenti, conosci personalmente la storia sanitaria di 30 milioni di Italiani :rotfl:
  21. Nella tua idea cioè quella di sanità privata la gente non ha libertà di scelta, chi può permettersi di assicurarsi lo farà, i morti di fame invece faranno la stessa fine che fanno in America, niente assicurazione e accesso solo ai servizi medici di base, e so non puoi permetterti un'operazione costosa che fine fai? semplice, muori! :adorazione:
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