Vai al contenuto

typhoon

Membri
  • Numero contenuti

    3.165
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da typhoon

  1. Non è così importante: è invece importante che i valori di cui al "manifesto" del 12 maggio 2007 continuino ad essere sostenuti.

    I risvolti della vita privata di ciascuno, ove non sconfinino nel penalmente rilevante, appartengono esclusivamente alla sfera del privato e, oltre a meritare un certo rispetto, non consentono giudizi di alcun genere.

    Eh no caro mio, tutti buoni ad essere comunisti con i soldi degli altri ... se sei un ultra integralista cattolico devi essere il primo a rispettare i precetti che vuoi imporre all'Italia intera ...

     

    "Sennò dicessero e basta che lo fanno solo perchè il serbatoio di voti cattolici in Italia è prezioso e allo stesso modo è prezioso il supporto elettorale dell'istituzione chiesa."

     

    C'è bisogno che lo dicano DOM? :asd: :asd:

  2. Avranno una linea da trasporto tattico di primo livello! :adorazione: :adorazione:

     

    Roll-out del primo G.222 per l’Afghanistan

     

    Il primo dei 18 G.222 acquistati dall’USAF che verranno utilizzati dalla ricostituita Forza Aerea afgana, l’Afghanistan National Army Air Corps (ANAAC), ha effettuato il roll-out dallo stabilimento di Napoli-Capodichino. L’esemplare dovrebbe volare entro fine luglio ed essere consegnato in settembre. Il roll-out è avvenuto a dieci mesi dall’assegnazione ad Alenia North America del relativo contratto da 287 milioni di dollari siglato nel settembre 2008. Sulla brevità del tempo si è soffermato nel suo commento ufficiale l’a.d. di Alenia North America Giuseppe Giordo, ricordando come Alenia Aeronautica abbia “dimostrato ancora una volta di poter offrire agli Stati Uniti prodotti che rispettano i rigidi e specifici requisiti richiesti dal governo americano, sempre rispettando tempi e costi come richiesto dal cliente.”

     

    L’amministratore delegato di Alenia Aeronautica, Giovanni Bertolone, ha poi sottolineato nel suo commento ufficiale sia la validità e vitalità del G.222 che l’esaltazione delle sue caratteristiche nel successivo C-27J. I diciotto G.222, che prevedono anche due macchine adattate al trasporto delle autorità nazionali afgane, appartengono a diversi lotti di produzione che vanno dal 1977 al 1985 e presentano differenti standard produttivi. Tutti i velivoli saranno portati ad una stessa configurazione avionica e sistemistica, con un nuovo sistema autopilota e protezioni balistiche, oltre ai necessari interventi di manutenzione, modifica e ammodernamento. Oltre all’unico esemplare VS (versione speciale) da guerra elettronica in uso presso l’Aeronautica Militare, il G.222 è ancora in servizio con le aeronautiche di Thailandia, Argentina e Nigeria (che sta procedendo ad un ammodernamento degli aerei a Torino) e con il dipartimento di Stato americano. Il G.222 afgano sarà chiamato ad operare in scenari difficili, in condizioni di quota e temperature estreme.

     

    http://www.difesanews.it/archives/roll-out...er-lafghanistan

  3. Don Farinella: “La rovina dell’Italia? La presenza del Vaticano sul suo territorio”

     

    Luglio 4, 2009 di Redazione

     

    Intervista del giornale della politica italiana al sacerdote che scrisse al Cardinal Bagnasco per lamentare dell’intreccio tra la Chiesa e la politica. Laicità e presunte ingerenze (e silenzi) della gerarchia ecclesiastica nei confronti del governo laico del Paese viste però da un membro stesso della Chiesa. L’ha sentito Attilio Ievolella. Ascoltiamo.

     

    di Attilio IEVOLELLA

     

    Partiamo… da una premessa. Molto interessante. «I mass media fanno confusione tra gerarchia e Chiesa. La gerarchia, Papa Ratzinger, cardinal Bertone, cardinal Bagnasco, giusto per fare qualche esempio, sono dentro la Chiesa; la Chiesa è, invece, il popolo di Dio. Per essere più chiari, la gerarchia deve essere al servizio del popolo di Dio, non viceversa…».

     

    A parlare è don Paolo Farinella, sacerdote di Genova, due lauree (in Teologia biblica e in Scienze bibliche e archeologiche) e numerosi libri di carattere teologico. E ora noto - in rete, innanzitutto - per una durissima lettera aperta inviata al cardinale Bagnasco (presidente della Conferenza episcopale italiana e vescovo di Genova), centrata su accuse nette alla Chiesa per i rapporti intrattenuti con la politica, in generale, e con l’attuale governo Berlusconi, in particolare.

     

    Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, in quel di Genova, per affrontare un argomento di stretta attualità, oggi più che mai: il rapporto Stato Vaticano - Stato Italiano. Con tutte le possibili ripercussioni sulla politica nazionale.

     

    Don Paolo, risposte dalla Conferenza episcopale italiana?

    «Per ora no, nessuna risposta. Però ho avuto modo di parlare col segretario personale di Bagnasco: mi ha detto che il cardinale ha ricevuto la mia lettera e presto mi telefonerà. Io resto in attesa…».

     

    Lei come spiega questo silenzio?

    «Il motivo è semplice: alla Cei non sanno che pesci prendere. Mai, né io né loro, avremmo immaginato una simile reazione a una lettera, con mezzo milione di contatti sul web. Ora credo stiano pensando che, in questo momento, qualsiasi posizione assumano è fuori luogo e fuori tempo. Certo è che debbono spiegazioni a me e a tutto il popolo di Dio…».

     

    Lei ha premesso: «La gerarchia è dentro la Chiesa». Perché, allora, rivolgersi al cardinale Bagnasco?

    «Ho scritto a Bagnasco per due ragioni: perché è presidente della Conferenza episcopale italiana (una organizzazione che rappresenta i vescovi, ma, a mio avviso, non ha valore teologico) e, soprattutto, perché è il vescovo di Genova, il vescovo della mia diocesi».

    Le sue parole, chiamando in causa la Chiesa per la mancata presa di posizione - nella sua ottica, s’intende - sulla questione morale che ha investito, in queste ultime settimane, il governo Berlusconi, e l’Italia, hanno spaccato in due il web, e il popolo dei fedeli: pro e contro, come spesso avviene.

    Però la domanda è perché ora e perché con toni così forti?

    «Guardi, la lettera da me scritta al cardinale Bagnasco fa seguito ad altri scritti, con i quali, in passato, ho affrontato argomenti delicati, penso, ad esempio, alla storia di Eluana Englaro. All’epoca, se ricorda, c’è stata, da parte della gerarchia, una difesa generica del valore della vita. Mi sono domandato e ho domandato: il valore della vita esiste anche per quel miliardo e mezzo di persone che nel mondo muore di fame e di sete? Esiste per loro l’obbligo alla nutrizione?

     

    E ancora, perché nessuna parola è stata spesa, in maniera netta, sui respingimenti nei confronti degli immigrati? Esiste il valore della vita anche per loro? Lo chiedo perché nella Bibbia la categoria dello straniero è riconosciuta e accettata…

    Su questi temi mi soffermo da tempo. Perché la Chiesa è universale… eppure, oggi, sul campo dei diritti ci si fa i gargarismi con l’acqua benedetta…».

     

    Lei mette in collegamento, nei suoi scritti, crisi di valori, cattiva politica e gerarchia ecclesiastica. Qual è il filo rosso?

    «Lo vuole sapere? A mio avviso la rovina dell’Italia è la presenza del Vaticano nel suo territorio. Perché questa presenza ha un’influenza forte dal punto di vista economico, dal punto di vista politico, dal punto di vista sociale. Cosa che non avviene in un nessun altro Stato del mondo… E gli esempi non sono legati solo all’attualità».

     

    Cosa intende dire?

    «Lei ha presente Romano Prodi? In quel caso, il problema, nel rapporto col Vaticano, era la scelta di quel governo di legiferare su argomenti quali i Dico, ovvero i diritti delle persone conviventi, e i fondi per le scuole cattoliche. E gli effetti si sono fatti sentire…».

     

    Lei, ora, però, attacca duramente il Vaticano e, di riflesso, l’attuale governo, guidato da Berlusconi. Molti pensano che la sua sia semplicemente una presa di posizione politica…

    «La realtà è che io denuncio il rapporto attuale tra Stato e Chiesa, un rapporto di puro scambio. E oggi, per giunta, Silvio Berlusconi si presenta come rappresentante, in politica, del cattolicesimo, che storicamente è sempre stato di destra, eccezion fatta per l’ala sinistra della Democrazia Cristiana; lo stesso Berlusconi si presenta come l’erede della Democrazia Cristiana, e, credetemi, De Gasperi si starà letteralmente rivoltando nella tomba…

    Ma il Vaticano non dice nulla, anzi la gerarchia porta avanti un’alleanza di fatto con Berlusconi, passando sopra ogni valore, per ottenere ciò che è stato chiesto, ovvero una legge sul testamento biologico (di impronta cattolica) e un intervento a sostegno delle scuole paritarie (che, nove casi su dieci, sono cattoliche).

    Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti: Tremonti, da ministro dell’Economia, aveva ipotizzato un taglio ai fondi destinati alle scuole cattoliche, è bastato un sommovimento della gerarchia per far cambiare subito le cose… E i fondi alle scuole cattoliche sono stati aumentati. Può mai essere un caso?

    Tutto ciò spinge a dire che, per il potere, non c’è più teoria, principio, valore che tenga. E ciò riguarda non solo la politica italiana anche la gerarchia vaticana».

     

    Le sue sono posizioni estreme, difficili da accettare e da condividere, non solo per la gerarchia ma anche per il popolo di Dio e, se permette, anche per il popolo italiano…

    «Guardi, io osservo la realtà e vedo che il rapporto tra Stato e Chiesa è diventato, oggi, un rapporto di compra-vendita. Ma la realtà viene osservata da ogni singola persona. E nel popolo di Dio, e nei cittadini, l’esasperazione è fortissima, glielo dico da prete a contatto con i fedeli. Il domani è una gerarchia abbandonata dai fedeli… Su questo punto, le posso consigliare un testo, ‘Lo scisma silenzioso’, di Pietro Cappello… è molto interessante.

    Il punto, però, adesso, nell’attualità, è la capacità delle persone di prendere posizione, sia rispetto alla gerarchia sia rispetto alla politica. Dal mio punto di vista, so di religiosi e di religiose che mi scrivono, condividendo questo malessere, in silenzio, avendo paura di esprimerlo in maniera ufficiale».

     

    Quali sono le ripercussioni politiche, a suo avviso? Ripercussioni che, par di capire, lei considera già acquisite…

    «La storia ci aiuta a comprendere: fino a qualche anno fa la Democrazia Cristiana rappresentava il Vaticano e la gerarchia ecclesiastica nelle istituzioni e nella politica italiana. Oggi, invece, è il Vaticano stesso a fungere da centro di potere nello Stato italiano, a fare lobby a sé stante, a fornire indirizzi politici. Queste sono le ripercussioni concrete, ripercussioni che sono sotto gli occhi di tutti».

     

    Ma, allora, qual è il futuro per la Chiesa e per l’Italia?

    «Per la gerarchia il futuro è semplice: come ho detto prima, l’abbandono da parte dei fedeli. Quel giorno si ritroveranno da soli, con le loro palandrane.

    Per l’Italia il discorso è più ampio, più complesso. Anche perché riguarda tutta la società. Ebbene, come sempre avviene a cavallo tra due millenni, oggi viviamo un periodo di degenerazione, destinato a protrarsi altri trent’anni. E anche il rapporto, che io definisco osceno, tra gerarchia e governo ne è una testimonianza, un rapporto di compra-vendita, senza valori.

    Dobbiamo avere, però, la forza di guardare al futuro, avendo bene in mente il pensiero-profezia di Giorgio La Pira, che parlava, molti anni fa, del terzo millennio come il tempo per i bambini, i poeti, i frati… le cose potranno cambiare in meglio. Ma per raggiungere questo obiettivo bisognerà lavorare, partendo dall’onestà necessaria per denunciare la realtà attuale. Perché, si ricordi, bisogna aver paura della falsità, non della verità».

     

    Attilio Ievolella

     

    http://www.ilpolitico.it/?p=12891

  4. Ehhh ... è proprio complessa la vicenda Biagi. Criticò Napoleone in maniera aperta e da li inizio il suo calvario in Rai. Insomma, venne epurato ... come Santoro.

     

    PS. Non si può nemmeno dire che violò la par condicio visto che venne assolto con formula piena, cosa che non si può dire di Fede ...

  5. Cadono in mare due EF-18A spagnoli

     

    Due EF-18A dell’ Ejército del Aire sono precipitati in mare nei pressi delle Canarie il 17 giugno dopo essere entrati in collisione. I due piloti, che si sono lanciati con successo e sono stati soccorsi immediatamente, sono illesi. Le due macchine, gli esemplari C15-74 e C15-78 provenienti dalla base di Gando, erano impegnati in esercitazioni di guerra elettronica sotto la direzione del Mando Aéreo de Combate del Ejército del Aire (MACOM).

  6. Roma - I preservativi fra i banchi di scuola non piacciono Oltretevere. Esprime "viva preoccupazione" per la prevista installazione di distributori automatici per preservativi nelle scuole superiori di Roma e provincia, il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, che, in una nota, afferma: "Deploriamo che l`iniziativa possa essere definita "una mozione coraggiosa". A noi pare che l`unico coraggio sia quello di voler banalizzare nuovamente i temi dell`affettività, della sessualità e dell`educazione giovanile, proprio in un tempo in cui è al centro dell`attenzione di tutti la questione dell'emergenza educativa".

     

    Vallini: banalizzati i temi dell'affettività "Abbiamo appreso dalla stampa che il Consiglio provinciale di Roma ha approvato giovedì scorso una mozione che impegnerebbe la presidenza della Provincia a prevedere l`installazione di distributori automatici per preservativi nelle scuole superiori di Roma e provincia o nelle loro vicinanze. La mozione, variamente commentata, non può trovare consenso nella comunità ecclesiale di Roma e nelle famiglie cristiane seriamente preoccupate dell`educazione dei loro figli. Sorprende - afferma Vallini - che una simile iniziativa, affidata alla scuola - per sua natura impegnata a promuovere la formazione integrale della persona - possa essere considerata come meritevole di favore in nome della cosiddetta informazione e prevenzione. Interpretando pure il sentire di tanti genitori - prosegue il cardinale vicario - deploriamo che l`iniziativa possa essere definita ’una mozione coraggiosà. A noi pare che l`unico coraggio sia quello di voler banalizzare nuovamente i temi dell`affettività, della sessualità e dell`educazione giovanile, proprio in un tempo in cui è al centro dell`attenzione di tutti la questione dell`’emergenza educativà".

     

    Viva preoccupazione "Ricevendo nel gennaio scorso le istituzioni locali, quindi anche l`Amministrazione provinciale - prosegue il porporato - il Papa aveva invitato tutti ’a dedicarsi seriamente ai giovani, a non lasciarli in balìa di se stessi ed esposti alla scuola di cattivi maestri". Riteniamo che di fronte a simili proposte - che destano la viva preoccupazione del Cardinale Vicario, degli altri Pastori e dell`intera comunità ecclesiale di Roma - è necessario riaffermare che la strada maestra resta l`educazione alla responsabilità delle persone, specialmente dei più giovani, nell`uso della sessualità, che è un dono dell`amore di Dio; alla valorizzazione del proprio corpo e di quello dell`altro nell`ottica del dono disinteressato di sé. Infine - conclude Vallini -restiamo convinti e ci adoperiamo affinché la scuola, insieme alla altre agenzie educative, si impegni ad illuminare i giovani a diffidare dalle scorciatoie che non di rado conducono alla insignificanza della vita".

     

    il giornale.it

  7. Romeno morto a Napoli tra l’indifferenza della gente

    Il quotidiano Il Mattino ha pubblicato immagini agghiaccianti della morte del romeno ucciso per errore durante un agguato di camorra

     

    Lascia attoniti e senza parole la sequenza di morte pubblicata dal quotidiano Il Mattino, che ritrae gli ultimi istanti di vita del romeno Petru Birladeandu, l’uomo ucciso il 26 maggio scorso in un agguato tra clan rivali nel quartiere Pignasecca di Napoli. Le telecamere di videosorveglianza della stazione di Montesanto hanno ripreso ogni fase della tragedia. Ma quello che le immagini mostrano non è solo la morte di un uomo quanto l’indifferenza della gente di Napoli, un popolo definito da tutti come generoso ma che in questa circostanza ha rivelato il suo lato cinico e senza cuore.

     

    Petru Birlandeandu è stato ucciso per errore in quel raid. Viveva in Italia onestamente suonando la sua fisarmonica sui treni della metropolitana e della cumana. Il video inizia proprio quando Petru e sua moglie si incamminano tranquillamente verso la stazione di Montesanto. Di lì a poco entrano in azione i killer, otto ragazzi appartenenti al clan Sarno-Ricci, con casco integrale in testa, a bordo di quattro scooter, e tra le mani mitragliette con cui iniziano a sparare a caso. L’obiettivo è il boss rivale, Salvatore Mariano. Una raffica di proiettili colpisce per sbaglio Petru ad una gamba e ad un torace. Il ragazzo seppure ferito gravemente riesce a rifugiarsi all’interno della stazione.

     

    La telecamera interna della funicolare ritrae l’uomo camminare a fatica e con la tshirt intrisa di sangue. Arrivato ai tornelli, sfinito stramazza al suolo. Ed è questa la parte più orrenda. La drammatica fine di Petru Birlandeandu avviene sotto gli occhi indifferenti dei passanti che continuano ad obliterare biglietti o parlare al telefono senza che nessuno presti attenzione alle grida di aiuto della moglie del romeno, senza che nessuno si accorga dell'ennesima innocente vittima di camorra.

     

    Enrica Raia

     

    http://magazine.ciaopeople.com/News_WorldI...lla_gente-11109

  8. DATE:15/06/09

    SOURCE: Flight Daily News (PARIS AIR SHOW)

     

    MBDA reveals two new variants of Marte anti-ship missile

    By Craig Hoyle

     

    MBDA (Hall 2C) has launched study work on two new versions of its proven Marte Mk 2S air-launched anti-ship missile. One is designed to be integrated on Alenia Aermacchi's M-346 advanced jet trainer/light attack aircraft to meet the requirements of an undisclosed customer.

     

    "We have launched the studies with internal funding," says Antonio Perfetti, chief executive of MBDA Italy. "It is a strategy of MBDA to show customers the robustness of our intention to develop."

     

    The first new variant, the Mk 2S-A, is intended for carriage by light strike aircraft, such as a combat version of the M-346 recently selected by the United Arab Emirates. "We have a potential customer, but it's too early to say," confirms MBDA.

     

    A prototype of the M-346 on display at Finmeccanica's outside exhibit area is shown with the Marte weapon system and MBDA's dual-mode Brimstone air-to-surface missile and PGM 500 bomb -possible weapons options for the UAE.

     

    Some flight development work has already been conducted with the Mk 2S-A, and MBDA also identifies the Alenia Aermacchi MB-339 and the AMX strike aircraft jointly developed with Embraer as other candidate airframes. The weapon weighs around 260kg (570lb), and has an effective range of up to 45km (24nm).

     

    The company is also working on an extended-range version of the weapon for use by helicopters such as the AgustaWestland AW101 and NH Industries NH90, both of which are already platforms for the Mk 2S weapon system.

     

    The introduction of a turbojet engine will enable the subsonic missile to fly faster and achieve an extended range of up to 100km. A new seeker will add radar or imaging infrared guidance, and the design also includes a datalink, says MBDA. The new design has a reduced launch weight of under 300kg.

     

    Perfetti says it will take one year to complete current activities on the S-A variant. "The study will get to a mature level; after this we can see the requirements of the customer. The technology roadmap is prepared, and there are no constraints."

    MBDA Touts Turbojet Marte

     

    Fonte: AW&ST (Jun 15, 2009)

    By Douglas Barrie (LE BOURGET)

     

    European missile manufacturer MBDA is studying the development of a turbojet-powered derivative of its Marte anti-ship missile to extend the product’s life.

     

    The addition of a turbojet engine would increase the missile’s engagement envelope to in excess of 100 kilometers (62.5 miles), near tripling he weapon’s range. European and U.S. engine options have been examined, with Microturbo and the U.S. Williams possible options. In the case of the later, however, this could risk export restrictions from Washington, so a European option is likely preferred.

     

    Study work has also included the option of replacing the present missile’s I-band radar seeker with an imaging infrared (IIR) sensor. The IIR sensor option would build on work originally carried out by the company’s Italian business for the Defense Ministry’s Teseo missile project. A datalink could also be integrated to provide man-in-the-loop operation were that required by a customer.

     

    Development of the Marte ER (extended range) would take around three years, according to Giulano Cottini, a senior advisor with the company. This would include test clearance of the missile. The missile will use a bifurcated intake configuration to allow for greater maneuverability, and to reduce the risk of intake blanking. Study work into the Marte ER began at end of 2006.

     

    As well as offering considerably greater range Marte ER, the missile would also have a higher cruise speed than the sold-propellant powered weapon, says Cottini.

     

    Alongside the Marte ER, MBDA is also looking at version of the Marte Mk2/S for air-launch from fixed-wing aircraft, and in particular the Aermacchi M346 advanced jet trainer. Cottini says MBDA is already in discussions with Aermacchi about clearing the missile, the Marte Mk2/S-A, on the M346. The aircraft has so far been selected by Italy and the United Arab Emirates, with the latter country interested in expanding the aircraft role beyond that of advanced jet trainer.

     

    MBBA is also working on an Anglo-French helicopter air-launched anti-ship missile program, the FASGW-Heavy/ANL, though Italian company executives say the two missile families are not direct competitors. The Marte is a heavier class of weapon.

    :adorazione: :adorazione:

×
×
  • Crea Nuovo...