In reatà non fu bombardata solo Cremona (che subì appunto un pesantissimo attacco il 10 luglio 1944), ma anche Crema (dove abito) subì ripetuti bombardamenti: l'obiettivo era solitamente il ponte ferroviario, che veniva colpito dai bombardieri oppure dai cacciabombardieri e, di conseguenza, distrutto.
A volte l'azione era accompagnata dal mitragliamento di qualsiasi cosa si muovesse (il 30 dicembre del 1944, ad esempio, venne ucciso un vigile urbano nei pressi della stazione ferroviaria), altre si assisteva a tragici errori che comportarono numerose vittime civili (il 1 dicembre del 1944 i bombardieri alleati sganciarono corti, colpendo l'istituto San Luigi che ospitava numerosi sfollati e facendo cinque vittime; lo stesso accadde quando un altro lancio corto colpì un rifugio antiaereo collocato nelle mure cittadine a circa 400/500 metri dalla stazione, facendo due vittime).
Di norma gli aerei agivano senza alcun contrasto (la contraerea non c'era; lo stesso dicasi per il ponte di Cremona, a riguarda del quale rammento un articolo su di un giornale locale in cui il giornalista aveva rintracciato negli archivi militari francesi il rapporto dell'ufficiale pilota comandante la prima azione di bombardamento compiuta a Cremona contro il ponte sul Po. Bene, l'ufficiale transalpino segnalava nel suo scritto. "il n'ya pas de flak" (non c'è contraerea)), anche se in un'occasione sembra che i bombardieri alleati vennero contrastati da due Focke Wulf Fw 190 tedeschi di cui uno, però, fu subito abbattuto dai caccia di scorta, precipitando poi al suolo nella zona di Casaletto di Sopra.