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VittorioVeneto

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Risposte pubblicato da VittorioVeneto

  1. Beh , i metodi sanguinari ( anche se indubbiamente pratici asd.gif ) dell'antica Roma non è che si possano prendere a modello oggi ...

    Ti sei scordato comunque uno degli esempi forse più eloquenti , la condanna a morte dei terroristi Palestinesi di "Settembre nero" responsabili della strage delle olimpiadi di Monaco '72 , emessa in contumacia dal primo ministro Israeliano Golda Meir , vicenda ben ricostruita nel film "Munich" di Steven Spielberg

  2. mm...guarda io sn un ten. dell'am e questo cosa che dici mi puzza 1 po'..primo la pattuglie VAM non hanno "fucili"..hanno dei PM12 del caz*o che non sono fucili, secondo non possono averli "tirati fuori" perchè li hanno sempre "fuori"..terzo le procedure per il puntamento e l'utilizzo dell'arma sono estremamente delicate..se lo hanno fatto davvero a cuor leggero erano dei coglioni..

     

    Ciao , premetto che hai quotato un mio post di un'anno e mezzo fà il quale si riferisce a vicende di due anni e mezzo fà e che quindi non ricordo più molto bene

     

    L'aneddoto che avevo descritto riguardante una mia visita (esterna) alla base di Grosseto non va preso così alla lettera , nel senso che essendo io quel giorno a qualche decina di metri dalla pattuglia , e non essendo io esperto di armi quando scrivo "hanno tirato fuori i fucili" potrebbero essere stati benissimo PM12 o qualsiasi altra cosa , come può darsi benissimo che le armi le avessero già in pugno e io non me ne sia accorto.

     

    A dire il vero mi sembra che le avessero dentro la Jeep * e che le abbiano tirate fuori di li , ma dopo tutto questo tempo potrei sbagliarmi

     

    Non ho mai detto infine che le armi ce le abbiano puntate addosso ...

     

     

    * Anche la scritta Jeep in realtà va interpretata come "qualsiasi veicolo motorizzato a 4 ruote" biggrin.gif

  3. Infatti gli Americani sono in zona solo per mostrare i muscoli , se ci sarà una rappresaglia sarà la SK a intervenire.

     

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    Tutto , ma proprio tutto sui sistemi di artiglieria Nordcoreani :

     

    http://www.militaryphotos.net/forums/showthread.php?162240-Bluffer-s-Guide-North-Korea-strikes!-(2009)

     

     

    Qui invece un' interessante tuor fotografico attraverso la NordCorea , uno dei paesi più impenetrabili per la comunità internazionale

     

    http://www.militaryphotos.net/forums/showthread.php?182059-North-Korea.-Once-again

     

  4. srv_303.jpg

     

    srv_304.jpg

     

    woodstock.jpg

     

     

     

     

    Italian manned submarine rescue vehicle SRV 300

     

    Vehicle dimensions Length overall 8.46 m

    Width overall 3.13 m

    Height (with mating skirt) 4.04 m

    Height (without skirt) 3.17 m

    Weight (with skirt) 27.3 T

    Maximum operating depth 300m (985 ft)

    Maximum range 15 nautical miles

    Construction Pilot compartment Steel

    Trim and ballast system Ballast tanks volume 1300liters

    Trim tanks volume 880 liters

    Compensation load rescues tanks volume 1070 liters

    Batteries 120v (1180Ah at 5h rate)

    24V (840Ah at 5h rate)

    Emergency batteries 24V (110Ah)

    Endurance highly dependent on battery usage

    Recharge time: 8-10 h

    Likely endurance

    Rescue operation 14 h

    Reconnaissance operation 10 h

    Life Support Endurance 480 Man hrs

    Air capacity 500 liters at 300 bar (external hull cylinders)

    Oxygen capacity 100 liters at 200 bar (external hull cylinders)

    Propulsion (hydraulic) Main propulsion 20 Kw, (horizontal angle up to +/- 45°)

    Auxiliary propulsion 4x10Kw thrusters for transverse and vertical motion

     

    Max Speed 2.5kts (3kts without skirt)

    Navigational equipments Gyrocompass

    Sonar

    Autodepth

    SSBL Navigation system

    Underwater comms UWT type 3081 (8kHz)

    UWT Type 3091 (25 kHz)

    Emergency Pinger Type 3017 (37.5kHz)

    Above water Comms Sound Powered telephones (Umbilical to mothership)

    UHF Sailor RT 2048

     

    Tools Available Manipulator (ejectable) for fine work

    Max extension 1800mm

    lift at max. extension 1950 N

    Closing Force 1100 N

    Torsion Couple 55Nm

    Claw max opening 77 mm

    Gripper claw (ejectable): capable to manipulate object up to 1m of diameter

    Underwater television and camera Forward pan and tilt colour camera

     

    Aft pan and tilt black and white camera

     

    Inside skirt black and white camera

     

    Note: plus video recording facilities from any of these camera

     

    Crew Pilot & Co pilot

    Weather Limitation SS 3

    Mating angle +/- 45°

    Rescue capability At internal pressure of 6 bar SRV cram capacity is 12 rescuees

     

     

    Betasom.it

     

    050628-N-1464F-001.jpg

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  5. La battaglia di Lipsia 16-19 ottobre, 1813, conosciuta anche come la battaglia delle Nazioni, fu il più grande scontro verificatosi durante le guerre napoleoniche e una delle sconfitte decisive inferte a Napoleone Bonaparte.

     

    Dopo la disastrosa Campagna di Russia e le sconfitte nella Guerra peninsulare, Napoleone si trovò a fronteggiare la sesta coalizione, della quale facevano parte la Gran Bretagna, la Russia, la Spagna, il Portogallo, la Prussia, l'Austria, la Svezia e vari piccoli Stati tedeschi e italiani.

     

    copia_di_lipsia3.jpg

     

     

    Protagonisti:

     

    Napoleone Bonaparte ( Imperatore dei Francesi)

     

    Principe di Schwarzenberg (Comandante dell'armata di Boemia)

     

    Jean Baptiste Bernadotte (Comandante dell'armata del nord dei coalizzati)

     

    Blucher ( Feldmaresciallo Prussiano)

     

    Conte di Bennigsen ( Comandante dell'armata di Polonia)

     

    Gioacchino Murat (Maresciallo Francese)

     

    Mortier (Maresciallo Francese)

     

    Ney (Maresciallo Francese)

     

    Poniatowsky ( Generale dell'esercito Francese)

     

    Leipzig_map_battle.gif

     

     

    map_karte_LEIPZIG_1813.gif

     

    Si apre con scontri a nord e a sud di Lipsia. Alle 11 l'attacco delle forze coalizzate è ancora in corso, caotico e frammentario. I francesi bloccano le forze di Merveldt e Kleist, mettendo in fuga Gorcakov. Nel pomeriggio Napoleone ordina il contrattacco. Il suo piano consiste in un forte fuoco di concentramento di artiglieria, con la cavalleria di Murat lanciata a sfondare al centro, aprendo la strada all'avanzata delle fanterie. Ma sia la cavalleria che la fanteria francesi non sono più quelle di Austerlitz, di Wagram e di Jena. I russi resistono bene e addirittura ributtano il nemico. La prima giornata di battaglia si è conclusa in parità. Ingenti le perdite: per gli alleati circa trentamila uomini, mentre per i francesi venticinquemila.

     

    Intanto stanno arrivando i rinforzi per i coalizzati: Bernadotte, che aveva abbandonato Napoleone per schierarsi col nemico, con settantamila uomini e il generale russo Bennigsen con altrettanti. Da questo momento l'imperatore si troverà di fronte un esercito nemico di quattrocentomila soldati, con 1500 cannoni.

     

    Mai come ora i coalizzati si erano trovati in una simile situazione di vantaggio. Mentre Bernadotte e Bennigsen entravano nella lotta, Napoleone ricevette una notizia drammatica: il corpo d'armata di Sassonia aveva disertato ed era passato ai coalizzati. Un colpo durissimo per lo schieramento francese. Nelle file napoleoniche si apriva un vuoto difficile da colmare.

     

    A questo punto l'imperatore, consapevole di non poter più difendere Lipsia, ordina la ritirata generale verso il Reno e passare il fiume Elster.

     

    Il mattino del 19 ottobre 1813 la ritirata dei francesi è in pieno svolgimento. A Lipsia sono rimasti trentamila francesi con il compito di bloccare l'avanzata del nemico e consentire il transito delle truppe dell'imperatore. Ha affidato il compito al generale Dulauloy di far saltare il ponte di Lindenau dopo il transito dell'ultimo soldato francese. Invece succede che il ponte viene fatto saltare quando ancora è in corso il transito delle truppe. La conseguenza è che trentamila uomini restano bloccati a Lipsia, senza possibilità di scampo.

     

    I francesi intrappolati perdono la testa e si accalcano confusamente sulle rive del fiume. Le truppe coalizzate avanzano sparando nel mucchio. Il tiro al bersaglio provoca una strage. Il maresciallo Oudinot si salva a nuoto, mentre Poniatowski, buttatosi anche lui nelle acque gelide dell'Elster, viene trascinato via dalla corrente. Nel pomeriggio i superstiti sono costretti ad arrendersi. Il bilancio delle perdite è gravissimo. In quattro giorni di battaglia i coalizzati hanno avuto cinquantaquattromila tra morti e feriti contro i trentottomila francesi, oltre a trentamila prigionieri.

     

     

    Una descrizione estremamente dettagliata della battaglia si può trovare qui ( In Inglese):

     

    http://www.napolun.com/mirror/web2.airmail.net/napoleon/Leipzig_battle.htm

     

     

     

  6. No ragazzi quello che è morto per la perdita di conoscenza a causa delle 9 G a 1.6 mach era il collaudatore della Lockheed, Cooley, morto su un F-22 nel 2009.

    E' per questo che si parlava di dotare gli aerei dell'auto.GCAS

     

    Difatti Eagle ha espressamente chiesto la causa dell'incidente di Cooley , ci mancherebbe altro che già si conoscano le cause di quest'ultimo incidente quando ancora non è manco stato recuperato il velivolo ...

  7. Rimanendo in tempi più recenti , il 21 febbraio 2008 la US Navy ha distrutto un vecchio satellite del NRO con un missile lanciato da un incrociatore Ticonderoga:

     

    http://www.reuters.com/article/idUSN1930844420080221   (

    )

     

    Il test è stato quasi certamente una risposta ad un precedente analogo test svolto dalla Cina il 11 Gennaio 2007 in cui era stato distrutto un vecchio satellite meteorologico:

     

    http://www.globalsecurity.org/space/world/china/asat.htm

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  8. scusate che differenza c'è tra una jdam e una jsow?

    (andando un po ot)abbiamo dei satelliti militari in italia ? o addirittura(forse fantastico un po troppo)dei satelliti spia come le super potenze!?!

     

    Guarda , è notizia di pochi giorni fa la completazione della costellazione Italiana di satelliti Cosmo Skymed ad uso civile/militare

     

     

    http://www.difesanews.it/archives/completata-la-costellazione-cosmo-skymed

     

    http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero113/article_240210582176227286014213441170_2683573816_0.jsp

     

     

     

     

     

  9. Beh , non è affatto difficile reperire informazioni in rete su di lui , comunque è stato uno dei due piloti italiani ( insieme a Bellini) ad essere abbattuto dalla contraerea Irachena  in una missione di bombardamento durante Desert Storm.

     

    C_0_articolo_495804_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg

     

    Per combinazione giusto ieri ho letto un'articolo su di lui

     

    Maurizio Cocciolone, 20 anni dopo

     

    Qui invece la registrazione delle voci dell'equipaggio pochi attimi prima di essere abbattuti ,  i piloti capiscono di essere bersaglio della contraerea e tentano di sfuggire sganciando le taniche e chaffando , ma poi si sente uno dei due ordinare l'eiezione

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  10.  

     

     

    Da MilitaryPhotos le immagini dell'incidente del 14 Gennaio 1969 a bordo della USS Enterprise

     

     

     

    Alle 8:19 circa un razzo MK 32 Zuni montato su un F4 Phantom si surriscalda a causa dei gas di scarico di un'altro vellivolo , il razzo esplode causando un incendio dell'aereo che subito si propaga a tutti i jet vicini. Quando il carburante dei jet penetra nei ponti inferiori il rogo dilaga.

     

    I dispositivi antincendio della nave non funzionano perfettamente ma alla fine l'equipaggio riesce a domare l'incendio. Il conto è pesante: 27 Marinai perdono la vita a cui vanno aggiunti 314 feriti e 15 vellivoli distrutti , oltre naturalmente ai gravi danni al ponte di volo che richiederanno mesi di riparazioni.

     

    20a8eaw.jpg

     

     

    2hztn5t.jpg

     

     

     

     

    2q18avm.jpg

     

     

     

     

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    2h6y491.jpg

     

    nfljdg.jpg

     

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    118f8zs.jpg

     

     

     

    Qui tutte le foto

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