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Marvin

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Risposte pubblicato da Marvin

  1. leopàrd made in spain?aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhahaaahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaajejejejejjejejej

    eeeee :pianto::rotfl::rotfl:

     

    centauro made in spain?aaaaaaaaaaahahahjjjjjjjjjjjjjjjejejeejeeeeeeeeeeeeeeeeeejejej :rotfl::rotfl:

    si certo isaf..non e' che di nascosto costruite anche le nimitz class...che patetico..quasi come il suo president

     

    Capisco che magari sei un po' a digiuno di inglese (BOUGHT = ACQUISTATO), ma però l'italiano dovresti capirlo.

     

     

    Ma la volete finire con 'sta storia di chi ce l'ha più grosso?

     

    Inviterei i mod a chiudere questo 3d SENZA SENSO e a chiedere ad alcuni partecipanti di darsi una regolata.

     

    Gli spagnoli dicono di essere più fighi? E chi se ne frega! Dicono di essere più bravi? Come prima!

     

    @ mangusta11: guarda che sulla Centauro lui ha scritto che sono state comprate all'estero, non che sono spagnole.

     

    E riguardo AI (senza l'H) prodotti spagnoli che non si vendono... non mi sembra di vedere in giro tutti questi Dardo, Centauro, Ariete, Freccia, FREMM MM, Comandanti, A129, AMX, AR70/90. E se gli USA non compravano i C27 era critica!!!! Farci un pensierino sopra no eh?

     

    Quanto ai generali TALEBANI (che sono nemici e non hanno generali), dubito molto che apprezzino la presenza americana in Afghanistan.

  2. Veramente anche USAF aveva un requisito per un aereo leggero, fu il congresso ad unire in seguito il requisito US Army e USAF nel JCA. A noi è andata bene così visto che US Army era più orientata sul COSO visto che può portarei un pallett in più. In fondo da gente abituata con gli Sherpa il COSO è già un miraggio, lo Spartan poi...

     

    A dir la verità uno dei motivi di fondo (finito nei requisiti) del programma JCA era il non poter impiegare i C23 nei teatri operativi perchè derivati da commuter regionali. Quindi si era alla ricerca di qualcosa che potesse fare ciò che fanno i C130 (ma in scala ridotta) ed i Ch47 (ma in maniera più efficiente).

     

    Credo poi che fosse l'ANG (che deve impiegare gli aerei solo in patria) a gradire la possibilità di imbarcare un pallet in più.

  3. IO mi chiedo cosa sarebbe successo se Il Giornale o Libero avessero pubblicato qualcosa di simile, ma come obiettivo un esponente di sinistra.

     

    Di sicuro avrebbero gridato al ritorno del Fascismo o boiate del tipo Berlusconi=Putin.

     

    AL di la di tutto e' una vergogna. L'Unita' la fara' franca come al solito.

     

    Tralasciando il contenuto delle pubblicazioni del Giornale o di Libero, non capisco tutto questo astio (tipicamente ed esclusivamente italico, negli altri paesi occidentali il problema non si pone) verso la satira.

     

    E dire che negli USA o in Gran Bretagna i curatori di immagine dei politici si cominciano a preoccupare quando i giornali NON fanno vignette satiriche su di loro! Mah... evidentemente in quei paesi, di media e democrazia, non capiscono una mazza!

  4. Era un piano di riequipaggiamento di epoca franchista. Se aveste letto RID ne sapreste qualcosa di più ed avreste molto meno da sghignazzare.

     

    All'epoca sarebbe anche stato fattibile, visti gli aiuti militari che Washington elargiva. Poi Franco cadde e non se ne fece più niente... o quasi.

  5. Da http://www.tempi.it/esteri/002736-gli-eroi...-terra-afghana:

     

    Gli eroi senza volto in terra afghana

    Per due anni il paese li ha dimenticati per colpa delle cineserie del governo Prodi. Loro intanto rischiavano la vita per bloccare l’avanzata talebana. Parlano i soldati della missione italiana

     

    di Gian Micalessin

    Farah (Afghanistan)

     

    «Vi ricordate i soldati che piantavano i fiori, curavano aiuole e costruivano pizzerie? Bene scordateveli. La guerra adesso è nuda e gli x-files, i dossier segreti, non esistono più». Ci accolgono così gli ufficiali italiani della base all’aeroporto di Farah. E non sono soldati normali. Sono i militari della Task force 45, i soldati invisibili. Militi ignoti di cui per due lunghi anni, dal 2006 al 2008 non sì è potuto né parlare, né favoleggiare.

    Militari fantasma, militari cancellati dalla cronaca e dall’immaginazione dell’italiano medio. Soldati speciali, distaccati dai reparti delle più importanti unità d’élite delle nostre forze armate, mandati a difendere questo pezzo di deserto a est di Herat considerato una delle principali rotte d’infiltrazione dei talebani. Sono ancora soldati senza volto e senza nome, come d’obbligo per tutte le forze speciali, ma sono finalmente soldati dotati di parola. Soldati ansiosi di raccontarti quella guerra che per due anni hanno vissuto sulla propria pelle, una guerra che ha lasciato feriti e cicatrici sulla pelle di alcuni loro compagni, una guerra che bisognava combattere e dimenticare nel segno della politica. Ma ora le ipocrisie dell’era Prodi, le cineserie di un governo costretto ad imbavagliare un esercito per sostenere traballanti alleanze parlamentari, sono finite. Dimenticate. E loro possono raccontare.

    ...

    Per raccontarti cosa significhi Vince, un altro ufficiale al comando di un distaccamento della Task Force 45 ti mette nell’orecchio la cuffietta di un iPod, ti spara il martellio di un rock elettronico che scivola nella melodia e si riaccende nei toni cupi di un crescendo. «La senti? Si chiama Toxicity, l’ascoltavamo quella notte nel Gulistan e da allora è la nostra canzone di battaglia». È successo a primavera di quest’anno. «Il Gulistan è un distretto a nord di Farah, il suo nome significa paese dei fiori, anche se l’unico fiore coltivato è il papavero da oppio», rammenta l’ufficiale Vince. Poi i suoi ricordi vanno indietro a quella sera, quando un dispaccio del comando Nato segnala che sulla caserma del comando distrettuale del Gulistan sventola la bandiera bianca con i versetti coranici dei talebani. «L’esercito afghano aveva abbandonato tutto senza aspettare l’arrivo del Tercio, l’unità della legione straniera spagnola che doveva assumerne il controllo. Così quella notte il comando della Nato chiama noi, ci ordina di riconquistare il distretto, di ammainare quella bandiera e riprendere a tutti i costi il controllo della cittadina».

    Obbedire non è facile. «Ho solo i miei uomini, un pugno di uomini – ricorda Vince – e il Gulistan è un impossibile imbuto, un budello in cui le trappole esplosive e le imboscate possono farti a pezzi. I soldati afghani ci dicono che siamo pazzi, gli spagnoli del Tercio non sono pronti a partire. Così andiamo solo noi, la nostra canzone e le nostre preghiere. Partiamo all’una di notte, c’infiliamo nel budello, a luci spente, con i visori notturni, bonifichiamo la strada metro per metro, senza troppi indugi perché l’ordine è di far presto. All’alba siamo lì, circondiamo la cittadina, ci avviciniamo alla caserma, facciamo irruzione, la riconquistiamo, issiamo la bandiera della Nato. Dentro è tutto vuoto, distrutto, i talebani sono fuggiti. Ci hanno visto avanzare a luci spente, hanno pensato all’avanguardia di un esercito sterminato e sono fuggiti. In qualche decina d’incursori li abbiamo messi in fuga».

    ...

    A disturbare la consolidata presenza talebana e i loro traffici ci pensano novanta soldati del 66° Reggimento Friuli sotto il comando di Massimiliano Spucches, un capitano trentenne che in tre settimane acquisisce il controllo della fortezza resistendo ad attacchi, imboscate e bombardamenti a colpi di missili e razzi anticarro. «Siamo arrivati ai primi di agosto e ci siamo accampati in questo ex fortino costruito ai tempi dell’occupazione sovietica... Da allora, per tre settimane, non ci hanno mai dato pace», racconta il giovane ufficiale mostrando le mura martoriate dove brecce e voragini recenti si alternano alle vestigia della guerra degli anni ottanta. Anche qui i nostri soldati, i “convenzionalissimi” fanti dell’aria del 66° reggimento hanno reagito colpo su colpo, senza ritirarsi, senza cedere una postazione. «Se loro ci sparavano con i razzi noi rispondevamo con le mitragliatrici pesanti e se non bastava – racconta un tenente - chiamavamo i nostri elicotteri Mangusta. E loro, i talebani, ogni volta, hanno preferito ritirarsi senza insistere troppo».

     

     

    In effetti la forma non è il massimo, ma i contenuti mi sono sembrati pieni di passione, ed io lo apprezzo molto!

     

    Comunque il silenzio che c'è stato durante il governo Prodi (e che solo in parte ora si è levato, dato che anche il Berlusca è un campione di ipocrisia) è stato vergognoso. In ogni stato i soldati vengono festeggiati come eroi, da noi vengono visti come gente che sta lì per soldi, e se muore è perchè ha voluto la bicicletta e ha pedalato.

     

    Bisognerebbe far leggere i dossier di certi interventi a qualche :censura: che afferma impunemente che i mangiaspaghetti non sappiano combattere. :angry:

     

    Comunque, permettetemelo, Toxicity come grido di battaglia fa troppo stile... :adorazione:

     

    Secondo me invece è bene che di certe cose non si parli, se non dopo anni ed anni. Sempre di Operazioni Speciali si tratta, ed i primi a volere che non se ne parli sono proprio gli operatori. Non gliene frega un accidente che se ne parli, anzi, più se ne tace e meglio è! Benvenuti nelle Forze Speciali.

     

    Anche il racconto è molto romanzato. Talebani che fuggono, avanguardie di eserciti sterminati, fortini presi senza sparare un colpo.... come li infinocchiano bene i giornalisti...

  6. Accidenti che virulenza Pap, meno male che siamo avanti solo 2 punti... Tra qualche mese cosa scriverai??? :rotfl: :rotfl:

     

    Ma lascialo stare poverino... quello farnetica... poi avevo giusto giusto bisogno di un suo intervento in materia... dopo tutti quei fiori di zucca fritti avevo porpio bisogno di un po' di "digestivo"... ed il suo è pure umoristico!

     

    FA RIDERE E "DIGERIRE" ALLO STESSO TEMPO!!! :rotfl::rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

     

     

    PK, grazie di esistere, gobbo di un rosicone! :asd:

     

     

    ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

    E adesso parliamo seriamente di calcio: ABBIAMO PERSO E BEN CI STA! Burdisso (ma non solo lui) andrebbe preso a calci nel sedere, e Quaresma mandato a potare le aiuole della villa di Silvio ad Arcore. Non si può giocare così.

  7. Io preferisco un bel giro sul Raptor, così me ne potrò vantare con tutte le ragazze che incontro e compenso la "qualità" di Jessica Alba con la "quantità". :D

     

    Che, nel 99% dei casi, manco sanno cosa sia un F22 Raptor! :asd:

     

    Io l'ho detto... meglio farsi due hamburgers, fanno meno male alla salute e non ci si deve mettere le manine in tasca quando ci pensi! :asd:

  8. The Cavour is an Aircraft carrier with some amphibious capacity.

     

    The BPE is a LHD with some capacity of Aircraft carrier.

     

    Which is the problem?

     

    Ha ragione. Sono due navi diverse. Inutile che continuiate a paragonarle e a scannarvi su quale sia la migliore. Sarebbe come confrontare una Wasp con una CVF: inutile ed insensato.

  9. Ma la volete finire con 'sta storia di chi ce l'ha più grosso?

     

    Inviterei i mod a chiudere questo 3d SENZA SENSO e a chiedere ad alcuni partecipanti di darsi una regolata.

     

    Gli spagnoli dicono di essere più fighi? E chi se ne frega! Dicono di essere più bravi? Come prima!

     

    @ mangusta11: guarda che sulla Centauro lui ha scritto che sono state comprate all'estero, non che sono spagnole.

     

    E riguardo AI (senza l'H) prodotti spagnoli che non si vendono... non mi sembra di vedere in giro tutti questi Dardo, Centauro, Ariete, Freccia, FREMM MM, Comandanti, A129, AMX, AR70/90. E se gli USA non compravano i C27 era critica!!!! Farci un pensierino sopra no eh?

  10. In genere i blindati 6x6 ed 8x8 non sono le piattaforme migliori per tiro con cannone in posizione trasversale. In questi casi tale tipologia di veicoli corre, per forza di cose, rischi di ribaltamento. Forse anche per questo un mezzo come la Centauro non ha trovato una diffusione commerciale elevata.

  11. L'Oman ha acquistato 6 Blindo Centauro con torretta HITFACT120 e motore TD Iveco V6 da 650 hp. Rimpiazzeranno le ormai anziane VBC90 6x6 francesi, vecchie di 25 anni.

     

    Fonte RID 10/2008

  12. Io amo di più il metal anni 80-90 tipo black sabbath e iron maiden

     

    Cercati gente come Kuni, Tygers of Pan Tang, Sledgehammer, Handsome Beasts o Colven Hoof allora. Sono difficili da trovare, ma quando li ascolti... :metal:

  13. le solite propagande russe ormai le conosciamo tutti... qui c'è ancora gente che crede che tra qualche "giorno" vedremo volare i (PAK(ki) FA(sulli)

    "scusa Marvin per il plagio ma è troppo divertente" quando tutto il resto del sistema d'arma russo cade a pezzi... la russia non ha ancora capito che nel 2008 non serve giocare a chi ce l'ha più lungo...

    poi come numeri "REALI" la nato è SUPERIORE, ma non occorrerebbe tutta la nato, basterebbero solo gli USA per far capire in pochi giorni che gli spaventapasseri in realtà.. non spaventano più nessuno!

     

    Prego figurati.

     

    Fa piacere vedere che ha attecchito! :asd:

  14. Mi sto salvando in un file tutto quello che ha scritto (e che continuerà a scrivere) PK sull'Inter.

     

    Quando ho bisogno di farmi due risate per tirarmi su il morale (oppure quando non riesco a digerire e non ho il bicarbonato :asd:) è proprio quello che ci vuole!

     

    Poi spara pure a zero su Panathinaikos... io tifo Olimpiakos! :P

  15. Ce ne siamo andati dalla Serbia, mentre i russi, per andarsene da Poti, ci hanno messo un pelino di più...

     

    Non mi pare che ce ne siamo andati dalla Serbia (il Kossovo era parte della Serbia), se non dopo il ridicolo riconoscimento della sua indipendenza... da allora infatti è diventato uno Stato sovrano. Ecco come ce ne siamo andati dalla Serbia: restando li ma cambiando le carte in tavola! Caso mai non te ne fossi accorto.

     

    Poi comunque tutto ciò non c'entra niente col principio di autodeterminazione dei popoli tanto caro (a turni alterni) a noi Occidentali.

     

    E poi ti ripeto, credo che della perdita delle due regioni separatiste non importi gran che all'Occidente, i gasdotti passano più in basso e si avrebbe comunque una striscia di terra che collega Caspio e Mar Nero. Se poi giudichi "sottigliezze" quelle da me elencate, si tratta proprio di due diversi metri di misura...

     

    E allora perchè ne continuano a negare l'indipendenza? L'autodeterminazione dei popoli qui dove sta?

     

    E poi, vorresti darla a chi l'autodeterminazione, all'ETA? Alla Lega Nord? A chi, scusa? Quali nostri popoli sono stati oggetto di pulizia etnica come quello Kossovaro, negli ultimi tempi? Quali altri popoli nostrani si sono visti piovere sulla testa salve di missili così, per sport? Non confondiamo la cacca con la nutella!

     

    A parte il fatto che non capisco perchè l'autodeterminazione dei popoli si debba concedere solo a chi è stato oggetto di guerre/atti terroristici.

     

    Inoltre, proprio per confutare quanto dici, vogliamo parlare dei Curdi, che vengono perseguitati da secoli e a cui non concediamo uno Stato indipendente solo per non fare un torto agli amichetti turchi? Spagna e Francia sono sempre state accondiscendenti e disponibili nei confronti di Regioni Basche e Corsica, vero? Vogliamo ricordarci che Scozia, Galles ed Irlanda del Nord erano Stati di SERIE B, senza Parlamento ne possibilità alcuna di avere voce in capitolo, fino a pochissimi anni fa? Vogliamo ricordare che gli USA, paladini dell'autodeterminazione dei popoli, hanno fatto una guerra per negarla alla Confederazione (seppur giustificata dalla loro Carta Costituzionale). In molti casi le repressioni ci sono state, anche se comunque non (o meglio NON SEMPRE) ai livelli del Kossovo (che anche loro di porcate ne hanno fatte, ne fanno e ne faranno, e mi chiedo a volte se non abbiamo bombardato la gente sbagliata!). Poi parli di Poti e dei russi!

     

    Non mi sembra poi che tutti gli abitanti della Catalunia siano terroristi dell'ETA.

     

    La lista della spesa negli Stati Occidentali è lunga: Tirolo, Regioni Basche, Corsica, Scozia, Irlanda del Nord, Galles, Fiandre solo per rimanere in Europa... tutte regioni piene di terroristi eh! L'autodeterminazione a questi popoli (perchè di popoli si tratta) non viene concessa, perchè?

  16. Ti sarei grato, se mi spiegi dove sono questi 15000 MBT, perche cercando in rete non si trova niente di conclusivo.

     

     

    Ed io che avevo scritto 15000 tra MBT ed IFV... Se non riesci nemmeno a leggere quello che scrivo e non sai che solo negli USA ci sono circa 6000-7000 Abrams e circa 5000-6000 Bradley tra Active Force, National Guard e Reserve, oltre a quelli degli altri paesi NATO, è inutile che te lo spieghi.

     

    Inoltre i carri della NATO potranno anche avere 20 anni: stanno messi meglio di quelli russi, sono più potenti, con equipaggi migliori, e continueranno ad essere il top della gamma per ancora 15-20 anni, vale a dire finchè non li sostituiremo con un a nuova generazione di veicolo Made in Free Countries, che continueranno a spaccare il c****o alle loro controparti russe per altri 30-40 anni.

  17. Beh effettivamente è un dubbio amletico....da non dormirci la notte. :sm:

     

    Cmq, a domanda rispondo.

    Considerato che conclusa l'esperienza, l'aereo dovrei lasciarlo lì mentre invece Jessica non saprebbe fare e meno di me: DIREI LA NOTTE CON JESSICA.

    :asd:

     

    Come si vede che sei juventino (e Pisano): SAI DIRE SOLO BUFFONATE! :asd:

     

    Io non ho dubbi!!! :asd:

     

    Jessica Alba! :drool::rotfl::rotfl::rotfl:

    EDIT. scherzavo OVVIAMENTE :P

     

    Mi sa che dottoressa aveva ragione sai! :asd:

     

    Adesso mi uccide! :asd:

     

     

     

    QUANTO A ME... mi limito a finire i miei hamburgers...

  18. Ma ne anche la NATO è la stessa come nei tempi d'oro. In Germania ci sono rimasti circa 400 MBT, inclusi quelli per adestramento, in Francia ci sono tagli significative, che toccano sopratutto i reggimenti di armi pesanti, in Italia sembra che non rimasto niente di significativo, come in Spania. La Polonia e paesi Baltici sono a zero.

    Se scattenera la guerra convenzionale, credo che Europa occidentale non sarebbe in grado di resistere a lungo.

     

    Saluti,

    Debugger.

     

    Magnifica barzelletta, complimenti! :asd:

     

    Poveretto, non ti sei accorto che, nel nostro periodo di vacche magre, noi della NATO schieriamo qualcosa come più di 4000 aerei da combattimento, più di 15000 MBT ed IFV, circa 100 cacciatorpediniere, una ventina di portaerei, oltre 1000 elicotteri da combattimento PIU' tutto il resto. Senza contare che le nostre industrie lavorano a ritmo serrato e sono in grado anche di accelerare i ritmi produttivi, oltre al fatto che abbiamo maggiore liquidità e benessere... E LA PANCIA PIENA (Un esercito marcia sul proprio stomaco - Napoleone Bonaparte). Senza contare la qualità delle nostre truppe.

     

    Inoltre ti faccio notare che da qui a 15 anni in termini di nuove acquisizioni dispiegheremo qualcosa come 600 tra EF2000 e Raptor e qualche centinaio di JSF. In Russia è grassissimissimissima se si vedranno qualche decina di "nuovi" Su35 ed i primi PAK(ki) FA(sulli). E stiamo parlando dei nuovi aerei da combattimento. Mi sovvengono alla mente inoltre i programmi per aggiornare le flotte di MBT, le CV(F), le FREMM, gli U212, i Virginia, le LCS, la CVN21... ed in Russia??? Proprio NIENTE o QUASI NIENTE!

     

    Chi è che non resiste a lungo?

  19. La differenza è che il Kossovo non ce lo siamo annesso, nè noi europei nè gli statunitensi, e soprattutto, una volta finito il lavoraccio, ce ne siamo andati dalla Serbia, tra l'altro senza interdire a qualsiasi ispettore internazionale di verificare l'andamento delle operazioni.

     

    Giusto per dirne un paio, perchè l'elenco delle differenze, a differenza di come poteeva sembrare all'inizio della crisi, è lungo...

     

    Ce ne siamo andati da dove scusa???? Tra Kossovo e FYROM gli italiani mantengono ancora qualcosa come 5000 militari. Poi ci sono gli altri.

     

    Poi non cominciamo con le sottigliezze perchè non è il caso. Siamo sempre pronti a difendere l'autodeterminazione dei popoli quando ci fa comodo, dimenticandoci che neghiamo con forza questo diritto anche agli abitanti dei nostri stessi paesi.

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