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Giuseppe Cenni - pilota in guerra


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Era il 4 settembre del '43 e al largo delia Calabria avvenne uno degli ultimi combattimenti aerei tra velivoli della Regia Aeronautica e caccia Alleati.

A Cassibile era già stato firmato l'armistizio, ma sui campi di battaglia si combatteva ancora.

Alla testa di pochi temerari, a bordo di un Reggiane 2002, il maggiore Cenni affrontava un nemico invincibile:

nel mare le navi nemiche erano molte centinaia, in aria ci si fronteggiava con il rapporto di uno a dieci.

La lotta scoppiò furiosa, e il Reggiane del comandante del 5° Stormo fu tra i primi a essere abbattuto mentre cercava di difendere un gregario:

l' aereo cadde senza tentativo di lancio tra i monti dell' Aspromonte.

Cosi, ad armistizio già firmato, scompariva Giuseppe Cenni, una delle figure più belle dell' aviazione italiana.

Nato a Casola Valsenio il 27 febbraio 1915, Cenni aveva dedicato tutta la sua esistenza al volo bruciando le tappe di una carriera che lo stato di servizio riassume in termini troppo aridi, anche se eloquenti:

750 ore di volo di guerra su un totale di 1.460, duecento azioni belliche, sei medaglie d'argento al valor militare, due promozioni per merito di guerra, numerose altre decorazioni italiane e straniere.

La medaglia d' oro gli verrà concessa alla memoria, anche se le pratiche erano già state avviate quando era ancora vivo.

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Questo libro è un dovuto omaggio al comandante Cenni il cui eroismo ha lasciato un marchio indelebile nel carattere degli uomini del 5° Stormo e del 102° Gruppo che sentono aleggiare, nel loro diurno operare, l'impegno d'onore assunto dal loro eroico comandante, in una comunione di ideali che ci vuole, oggi come ieri, pronti a gridare "Valzer!" in difesa della Patria scevri d'ogni retorica militarista, consapevoli del giuramento di fedeltà prestato.

Al generale Pesce, già Sottocapo di Stato Maggiore dell' Aeronautica Militare, va il nostro ringraziamento per aver contribuito con le sue ricerche, le sue testimonianze e gli scritti a mantenere vivo e documentato il ricordo di Giuseppe Cenni, a sessanta anni dalla costituzione del 102° Gruppo.

Un lavoro prezioso che ci aiuta a trasmettere ai neo-assegnati quei valori di amor di Patria, di onesta, di disciplina che costituiscono l'unica motivazione per continuare nonostante i mille sacrifici e le molte difficoltà che costellano il nostro lavoro.

L'entusiasmo con cui egli ricorda gli anni passati allo Stormo e la commozione che spesso manifesta nel parlare di Cenni, fanno capire a noi più giovani che vale la pena continuare con immutato Spirito di Corpo, perchè 5° e 102° non sono solo due numeri ma esprimono una comunanza di ideali, di passioni, di sentimenti che, al di la degli anni e delle generazioni, ci fanno sentire migliori.

Valzer!

Il comandante del 5° Stormo "G. Cenni"

Col. pilota Roberto Azzolin

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