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SPECIAL RECONNAISSANCE REGIMENT


Graziani

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SPECIAL RECONNAISSANCE REGIMENT

 

 

Nel luglio 2004, il quotidiano britannico "The Telegraph", ha rivelato la recente costituzione di un nuovo reggimento di forze speciali, specificamente ideato per l' infiltrazione all' interno dei gruppi terroristici mediorientali. Il nuovo Special Reconnaissance Regiment (S.R.R.), inserito all' interno del Directorate of Special Forces, lavorerà a stretto contatto con le altre unità di forze speciali del Regno Unito e con i servizi di sicurezza esteri, avendo quindi autorità per agire anche oltre i confini nazionali. I circa seicento operatori che lo compongono, avranno la responsabilità di gestire un network di agenti in grado di fornire informazioni accurate su probabili operazioni terroristiche ed i loro obiettivi. Un ufficiale del reggimento ha così semplificato il compito della nuova unità : "Lo scopo dello S.A.S. è quello di uccidere i terroristi. Il ruolo di questo nuovo reggimento sarà quello di raccogliere informazioni per rendere possibili queste uccisioni." Lo S.R.R. è comandato da un Tenente Colonnello proveniente dalle forze speciali, ed è di stanza ad Hereford. L' unità (pur essendo già attiva dal 6 aprile 2005) ha tenuto la propria parata inaugurale venerdì 2 settembre 2005 in una località segreta, dinnanzi al Defence Secretary John Reid.

 

 

 

 

Lo S.R.R. è inserito all' interno del Directorate of Special Forces (D.S.F.). Ubicato nella Caserma Duke of York di Londra, il D.S.F. è stato voluto nel 1987 dal Ministry of Defense per dotare di un coordinamento le varie componenti per operazioni speciali britanniche. Il D.S.F. è diretto da un Generale del British Army (un Brigadier General, secondo l' ordinamento gerarchico dei Paesi anglofoni), il quale si occupa inoltre della definizione della dottrina d' impiego, dell' addestramento e dei programmi di approvigionamento degli equipaggiamenti per le forze per operazioni speciali. Lo stesso ricopre anche il compito di Comandante dello Special Air Service Group (S.A.S. Group) e di consigliere per lo Stato Maggiore e per il Governo in merito ai problemi inerenti le forze speciali. Ai vertici del D.S.F. troviamo quindi un Generale, il quale è assistito da un Vicecomandante proveniente dai Royal Marines ed esperto in operazioni speciali. Entrambi si avvalgono inoltre di uno Stato Maggiore. Oltre allo S.R.R., dal Directorate of Special Forces dipendono anche lo Special Air Service (S.A.S.), lo Special Boat Service (S.B.S.), il 602 Signal Troop e la 4/73 (Sphinx) SP Observation Post (OP) Battery.

 

 

 

SELEZIONE E ADDESTRAMENTO

 

 

 

I membri dello Special Reconnaissance Regiment (tanto uomini, quanto donne), verranno inizialmente selezionati tra il personale della Joint Communications Unit (Northern Ireland), una cellula informativa operante nell' Irlanda del Nord da oltre venti anni, formata dalla 14th Intelligence Company e dalla Force Research Unit (F.R.U.) ed affiancata nei propri compiti dallo S.A.S., dall' M.I.5 e dallo Special Branch. Successivamente si attingerà alle tre specialità delle forze armate, mentre una particolare attenzione verrà riservata ai candidati di origine mediorientale, di religione islamica o dalla fisionomia mediterranea, poiché in grado di meglio confondersi con l' ambiente all' interno del quale saranno chiamati ad operare. Sembra che anche gli uomini dello S.A.S., potranno essere di volta in volta assegnbati allo S.R.R. in qualità di augmentees. Il corso base (che vanta un attrito del 90% circa) prevede sei mesi di duro addestramento, incentrato sulla sorveglianza occulta, le comunicazioni, la guida di un' ampia gamma di veicoli, il primo soccorso ed il combattimento ravvicinato con numerose tipologie d' arma. Gli idonei saranno inviati presso la Armed Forces Language School di Beaconsfield (Buckinghamshire), per frequentare corsi di lingua arabica. "Questa nuova unità verrà impiegata primariamente per la raccolta di informazioni. Il lavoro sarà pericoloso come nell' Irlanda del Nord, e agli operatori verrà insegnato come difendersi. La minaccia dai gruppi terroristici irlandesi è molto minore oggi e, anche se manterremo una presenza nell' Ulster, è ora di impiegare i nostri uomini su base mondiale", ha dichiarato un ufficiale dello Special Reconnaissance Regiment. Specializzata nella sorveglianza di aree urbane e rurali, la Joint Communication Unit è stata in grado di allestire una rete informativa costituita da terroristi "doppiogiochisti" ("double agents" per i britannici). Gran parte dei successi dell' unità (che conta un elevato numero di decorati tra gli uomini e le donne che la compongono) risiede nell' utilizzo di dispositivi di sorveglianza elettronica e nel pedinamento ravvicinato dei sospetti, nonché nell' esecuzione di perquisizioni covert all' interno di specifici obiettivi. In più di una occasione, infatti, gli operatori della Joint Communication Unit sono stati in grado di inserire dei micro segnalatori all' interno delle armi rinvenute nei covi utilizzati dai terroristi, onde seguirne gli spostamenti.

 

 

 

 

La quasi totalità delle operazioni effettuate dalla Joint Communications Unit sono ovviamente coperte da segreto, anche se è stato riconosciuto il suo coinvolgimento nell' operazione "JUDY" (1985), che porterà all' abbattimento di otto membri di un gruppo di fuoco dell' I.R.A., nel corso di un' imboscata pianificata dallo S.A.S. nell' enclave protestante di Loughall (nella contea di Tyrone) e che farà inoltre registrare la drammatica uccisione di un civile. La Joint Communications Unit è di nuovo in azione in occasione dell' operazione "FLAVIUS", condotta dallo S.A.S. presso Gibilterra nel marzo 1988.

 

 

 

ATTIVITà OPERATIVE NOTE

 

 

Lo Special Reconnaissance Regiment sarebbe già stato impiegato in Iraq ed Afghanistan, mentre sembra oramai certo il coinvolgimento dell' unità nell' operazione di sorveglianza che ha portato all' uccisione del cittadino Jean Charles de Menezes, alla stazione di Stockwell della metropolitana londinese. Lo S.R.R. è infatti parte della task force mista costituita da una cinquantina di elementi delle forze speciali britanniche, attivata a Londra all' indomani degli attentati del 7 luglio 2005. In tale quadro, lo S.R.R. si è visto assegnare compiti di sorveglianza nei confronti diversi elementi sospetti. Era il 22 luglio quando Menezes (di professione elettricista), viene avvistato mentre esce da un' abitazione posta sotto sorveglianza. L' uomo, scuro di carnagione e con sulle spalle uno zainetto, sembrerebbe corrispondere alla descrizione di due soggetti sospettati dei falliti attentati del giorno precedente (incluso Osman Hussain, catturato il 29 luglio 2005 a Roma dal N.O.C.S. della Polizia di Stato). Menezes viene quindi seguito da agenti in borghese per cinque minuti, prima di arrivare alla fermata di Tulse Hill, dove prende un autobus. Anche i poliziotti salgono sul mezzo dal quale, per motivi non chiari, Menezes scende qualche minuto dopo per poi salire sulla corsa successiva. Quando l' uomo giunge alla fermata della metropolitana di Stockwell, ha alle calcagna anche gli uomini dell' SO19, unità controterrorismo della Metropolitan Police. E' a questo punto che gli agenti intimano l' alt a Menezes, il quale (per paura di essere rispedito in Brasile a causa del proprio permesso di soggiorno scaduto da oramai due anni) si da alla fuga all' interno della stazione. E' questione di pochi attimi: gli agenti, credendolo un attentatore, lo raggiungono uccidendolo con otto colpi di arma da fuoco alla testa.

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