Christen Eagle Posted December 30, 2008 Report Share Posted December 30, 2008 ... qualcuno ne sa qualcosa? stò cercando informazioni su questo avvenimento (e anche sualtri a dire il vero) che ha toccato così da vicino la mia città e che di tanto in tanto torna alle cronache per il ritrovamento di questo o quello ordigno esplosivo. la stampa locale non si è mai premurata di affrontare l'avvenimento se non riportando le indicazioni date dagli artificeri e il disagio della popolazione che deve sgomberare l'area. insomma, poche e poco precise informazioni. sarei curioso di conoscere di più sull'accaduto. di certo c'è che il ponte carrabile e quello ferroviario sono stati per lungo tempo bersagliati dall'aeronautica alleata, in quanto, importanti vie di comunicazione fra le due sponde del po'. altro dato è la distruzione del ponte carrabile ma non quella del ferroviario da qui nominato: "il ponte del diavolo". quello che sarei curioso di scoprire è: data precisa della distruzione del ponte (il periodo e tra l'8 settembre e tutto il '44 direi); che velivoli vennero utilizzati? e a quali gruppi? o squadriglie appartenevano? dov'erano basati? quante sortite? quanti velivoli? vi furono situazioni particolari? combattimenti abbattimenti? per altro, so per certo che in altre occasioni vennero mitragliati dei treni fermi in stazione e la stazione stessa e che in un paesino poco distante da casale, venne abbattuto un velivolo. chi c'era, racconta di un bimotore ma niente più. mio padre (classe '35) mi ricorda spesso che l'aroporto di casale era una sorta di base di manutenzione e che nella città c'era almeno una fabbrica di aerei. insomma: ci sono tutte queste voci... e non sono ancora riuscito ad avere ne info ne conferme, spero che fra gli appassionati iscritti a questo forum vi sia qualcuno che possa aiutarmi magari anche solo indicandomi libri, archivi, siti, associazioni da consultare per la mia ricerca. spero di non aver sbagliato "posto" o argomento, non sono molto pratico di forum e internet in genere. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest intruder Posted December 30, 2008 Report Share Posted December 30, 2008 (edited) Be', se non dici la città, è un po' difficile che qualcuno ti possa aiutare, di posti "del diavolo" ce ne sono a dozzine. EDIT: scusa, ho visto adesso che la città stava nel titolo, non lo avevo letto perché quelli tutti maiuscoli mi dà fastidio solo a vederli. Farò qualche ricerca, ma immagino che Galland o Blu arriveranno prima di me. Abbi fiducia. Edited December 30, 2008 by intruder Link to comment Share on other sites More sharing options...
Blue Sky Posted December 30, 2008 Report Share Posted December 30, 2008 (edited) Farò qualche ricerca, ma immagino che Galland o Blu arriveranno prima di me. Abbi fiducia. Per la verità non ho trovato nulla di specifico, ma forse si può attingere alle leggende antiche, ad esempio ho trovato varie motivazioni per le quali alcuni ponti vennero chiamati "Ponte del Diavolo"! (Talvolta il nome deriva dal fatto che l'opera di ingegneria era ritenuta così avanzate per l'epoca, da essere creduta artificio del diavolo) Nel medioevo, la costruzione di un ponte era un'opera di grande ingegno, considerata quasi prodigiosa. Per questo la costruzione dei ponti ha dato origine a molte leggende, che spesso avevano come protagonista il diavolo, in quanto congiungere due luoghi che la natura (e Dio) aveva voluto separati era vista da molti come un'opera "diabolica". (Wiki) La scienza e la tecnica sono forze diaboliche? La tradizione popolare darebbe una risposta affermativa, a giudicare dalle storie medievali in cui il Diavolo si improvvisa architetto, in luoghi in cui l'uomo con i suoi umani poteri era costretto a rinunciare. Ma cosa chiedeva in cambio il Diavolo? Vediamo: in Garfagnana, all'altezza del paese di Borgo a Mozzano, lungo la strada statale SS12 sulla quale ci si immette da Lucca seguendo il corso del fiume Serchio, ci troviamo davanti al ponte della Maddalena che unisce le due sponde. La sua costruzione risale ai tempi della Contessa Matilde di Canossa (1046-1115) ma il suo aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione effettuata da Castruccio Castracani, condottiero e signore della vicina Lucca, ai primi del 1300. L'aspetto è quello medievale classico a "schiena d'asino". Il ponte posa sopra quattro piloni e tre arcate asimmetriche e una stretta carreggiata. L'arcata centrale sporge acutissima, formando una parabola talmente alta e ampia che la sua solidità sembra una sfida alla legge di gravità. Il ponte è comunemente chiamato "Ponte del Diavolo", in forza di una leggenda popolare della zona, rinforzata dall'aspetto "scombinato" del ponte. Si racconta che il capo muratore che aveva iniziato a costruirlo si accorse che non sarebbe riuscito a completare l'opera per il giorno fissato e, preso dalla paura delle possibili conseguenze (che all'epoca erano severe), decise di rivolgersi al Diavolo chiedendo aiuto per terminare il lavoro. Il Diavolo accettò di completare il ponte in una sola notte, in cambio dell'anima del primo passante che lo avesse attraversato. Il capo muratore accettò, il patto fu siglato, ma il muratore, preso dai rimorsi, andò a confessarsi da un religioso, che lo consigliò di far attraversare il ponte per primo ad un maiale, cosa che lui fece. Il Diavolo, amaramente beffato, scomparve in una nuvola di zolfo nelle acque del fiume. Ma se il Maligno non poté più riscuotere il suo pedaggio, il ponte - costruito su una buona via di comunicazione - consentì ad altri "diavoli" (signori e comunità locali) di imporre pesanti pedaggi per il transito. Eh sì, tolto un diavolo... (www.coopfirenze.it) Altre "Leggende" Il Ponte del Diavolo Nella foto: ponte della Maddalena, detto "Ponte del Diavolo", a Borgo a Mozzano Per informazioni più dettagliate cercheremo di aiutarti nell'impresa, è sempre bello riscostruire degli eventi storici poco conosciuti! Edited December 30, 2008 by Blue Sky Link to comment Share on other sites More sharing options...
Christen Eagle Posted December 30, 2008 Author Report Share Posted December 30, 2008 ... beh, stando alle voci dei miei "vecchi" (speriamo non si offendano, lo uso come sinonimo di "saggi" e testimoni oculari) l'attribuzione di tale nome è da ricercarsi nella difficoltà di colpirlo. esso (il ferroviario), infatti, era ed è ancora, una struttura di travi metalliche "incastonata" su piloni in muratura. la natura stessa della struttura lo rendono (o meglio rendevano, oggi i sistemi d'arma son ben diversi) leggero e "scarno" ovvero con poca superficie da colpire. per altro, i tentativi di abbatterlo hanno sparso notevoli quantita di ordigni nelle vicinanze senza mai danneggiarlo seriamente. infatti la via di comunicazione fra alessandria e vercelli non è mai stata realmente tagliata. quindi non so se la voce sia nata fra la popolazione (in senso "affettuoso" e nazionalistico) o se sia stata coniata dagli alleati. certo è che ha dato del filo da torcere ai piloti che lo hanno affrontato senza mai averla vinta. ... cercando laddove non credevo di trovare informazioni (fra siti di modellisti) ho scoperto dell'abbattimento di non 1, bensì 2 velivoli: il primo avvenne nel giugno del '44 a nord ovest di casale in cui morirono 5 aviatori alleati abbattuti con il loro B-26, il secondo (quello che conoscevo) avvenne il 9 agosto 1944 a villanova monferrato in cui morì il pilota di un p47. ... serata interessante ... spero, comunque, che anche le vostre ricerche proseguano e assieme si riesca a trovare il maggior numero di notizie; come avete detto ricostruire questi piccoli momenti di storia è sempre interessante. tra l'altro, è da parecchio che non lavoro di colla e limetta e non mi diaspiacerebbe riportare alla luce questi avvenimenti per ricordarli con la costruzione di un diorama... beh, sarebbe un modo per non dimenticare. grazie Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hicks Posted December 31, 2008 Report Share Posted December 31, 2008 (edited) ...qualcuno ne sa qualcosa? ...indicandomi libri, archivi, siti, associazioni da consultare per la mia ricerca. Data, obiettivi e velivoli impiegati dagli alleati durante i bombardamenti sulla tua città: 16/7/44 12àth AF: Po, Peschiera del Garda, Mantua, Torre Beretti, Piacenza, Casale Monferrato, Bressana, Bottarone, Arezzo e Arno R. 17/7/44 12àth AF MBs: Pavia, Alessandria, Imola, Ostiglia, Bogliasco, Borgoforte, Moline, Imperia, Asti, Mollere, Casale Monferrato. 25/7/44 12àth AF A-20's: Borgo San Dalmazzo, Fossano, Albenga, Casale Monferrato, Cervo, Legnano, Rovigo, Chivasso, Crema. 21/8/44 12àth AF A-20's: Alessandria, Casale Monferrato, Varno, Cervignano, San Giorgio di Nogara. 18/11/44 MASAF: Vicenza. 12àth AF: Pizzighettone, Romano di Lombardia, Castelnuovo di Garfagnana, Migazzone, Casarsa della Delizia, Casale Monferrato. 28/11/44 12àth AF B-25's: Magenta, Torre Beretti, Casale Monferrato, La Spezia, Bologna, Passo del Brennero. Qui troverai informazioni, citazioni e libri utili alla tua ricerca. http://www.biografiadiunabomba.it/index.html Spero di esserti stato d'aiuto. Edited January 7, 2009 by Hicks Link to comment Share on other sites More sharing options...
pollicino964 Posted November 20, 2009 Report Share Posted November 20, 2009 (edited) ...per altro, so per certo che in altre occasioni vennero mitragliati dei treni fermi in stazione e la stazione stessa e che in un paesino poco distante da casale, venne abbattuto un velivolo. chi c'era, racconta di un bimotore ma niente più. mio padre (classe '35) mi ricorda spesso che l'aroporto di casale era una sorta di base di manutenzione e che nella città c'era almeno una fabbrica di aerei. insomma: ci sono tutte queste voci... e non sono ancora riuscito ad avere ne info ne conferme, spero che fra gli appassionati iscritti a questo forum vi sia qualcuno che possa aiutarmi magari anche solo indicandomi libri, archivi, siti, associazioni da consultare per la mia ricerca. Uscendo da Casale Monferrato prendi per TERRANOVA . Quando arrivi alla chiesa di Teranova prendi per MOTTA DE'CONTI . Arrivato alla strada bianca per Cascina Rinaldina troverai a destra un casolare che oggi dovrebbe essere un agriturismo . Dopo la curva a destra e prima della curva a sinistra che immette sul rettilineo che porta a regione Castello di Motta de'Conti , troverai un laghetto . Non è una peschiera . Il cratere venne provocato dall'esplosione di un bimotore USAF , probabilmente un Mitchel B25 . Si racconta anche di un equipaggio neozelandese che si lanciò a bassa quota e morì tragicamente nell'impatto al suolo . Non so dirti se era l'equipaggio del B 25 . Le postazioni di contraerea erano lungo il po tra il ponte stradale e la diga di Morano . Pare che ci siano ancora residuati delle piazzole che ospitavano i cannoni . La Luftschutze tedesca alloggiava anche a Motta de'Conti Edited November 22, 2009 by pollicino964 Link to comment Share on other sites More sharing options...
pollicino964 Posted November 22, 2009 Report Share Posted November 22, 2009 ...cercando laddove non credevo di trovare informazioni (fra siti di modellisti) ho scoperto dell'abbattimento di non 1, bensì 2 velivoli: il primo avvenne nel giugno del '44 a nord ovest di casale in cui morirono 5 aviatori alleati abbattuti con il loro B-26, il secondo (quello che conoscevo) avvenne il 9 agosto 1944 a villanova monferrato in cui morì il pilota di un p47. L'abbattimento di cui parli è probabilmente quello di TERRANOVA di cui rimane il cratere provocato dall'esplosione dell'aereo . Se vai su GOOGLE HEART e digiti TERRANOVA AL in volo segui la strada che a nord di Terranova porta a Motta de'Conti quando fa una curva a destra di circa 90° seguita da un rettilineo ed una curva a sinistra di 90° , quello è il luogo della caduta dell'aereo . Più precisamente è il laghetto frastagliato che si vede proprio nelbel mezzo della curva a destra . Ciao Pollicino Link to comment Share on other sites More sharing options...
Blackbird Posted December 5, 2009 Report Share Posted December 5, 2009 (edited) Per la verità non ho trovato nulla di specifico, ma forse Si racconta che il capo muratore che aveva iniziato a costruirlo si accorse che non sarebbe riuscito a completare l'opera per il giorno fissato e, preso dalla paura delle possibili conseguenze (che all'epoca erano severe), decise di rivolgersi al Diavolo chiedendo aiuto per terminare il lavoro. Il Diavolo accettò di completare il ponte in una sola notte, in cambio dell'anima del primo passante che lo avesse attraversato. Il capo muratore accettò, il patto fu siglato, ma il muratore, preso dai rimorsi, andò a confessarsi da un religioso, che lo consigliò di far attraversare il ponte per primo ad un maiale, cosa che lui fece. Il Diavolo, amaramente beffato, scomparve in una nuvola di zolfo nelle acque del fiume. Ma se il Maligno non poté più riscuotere il suo pedaggio, il ponte - costruito su una buona via di comunicazione - consentì ad altri "diavoli" (signori e comunità locali) di imporre pesanti pedaggi per il transito. Eh sì, tolto un diavolo... (www.coopfirenze.it) Altre "Leggende" Il Ponte del Diavolo Nella foto: ponte della Maddalena, detto "Ponte del Diavolo", a Borgo a Mozzano Per informazioni più dettagliate cercheremo di aiutarti nell'impresa, è sempre bello riscostruire degli eventi storici poco conosciuti! E' una storia davvero curiosa Blue Sky, perchè io vivo a Treviso, ma sono di origine calabrese e a Squillace, vicino Soverato, c'è un'altro Ponte del Diavolo, e per coincidenza, è legato alla stessa identica leggenda che hai esposto tu nella foto: Ponte del Diavolo, a Squilace (Soverato) Edited December 5, 2009 by Blackbird Link to comment Share on other sites More sharing options...
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