Sono rimasto abbastanza colpito dall'attentato di Parigi ma sono rimasto ben più colpito dai commenti della gente. Quello che spesso ci dimentichiamo è che questi sono in guerra con noi. Infatti ci dimentichiamo che in Afghanistan ci sono soldati alleati che stanno facendo la guerra. Questi dal loro punto di vista sono anche intelligenti, ben sapendo che durerebbero si e no una settimana in un confronto alla "vecchia maniera" hanno scoperto che con il terrorismo riescono a tener testa ad eserciti ben più forniti del loro. Per come la vedo io abbiamo la fortuna di vivere in un paese che non sa scegliere, formalmente è in guerra ma poi non conta niente perchè l'unica cosa che i nostri aerei sganciano sono aiuti umanitari. Questo, a mio avviso, è anche il motivo per cui da noi non ci sono stati ancora attentati di rilievo come ci sono stati negli Usa, nel Regno Unito e in Francia. Io più che essere scandalizzato dall'attentato sono scandalizzato da come le persone pensano a questi come dei pazzi irrazionali. Vedendola così senza motivazioni questi che uccidono 128 persone potrebbero essere classificati come pazzi. Invece no questi ragionano normalmente, sono in guerra e si comportano in tale maniera cercando di colpire il nemico come possono. In questi casi nel modo più vergognoso che la guerra possa fare. Non dimentichiamoci però che da sempre la popolazione civile è vittima della guerra. Invece loro lo sanno di essere in guerra e la cosa che dovrebbe farci preoccupare è che a loro un frega un c.... se ne uccidiamo 100 di loro, diventano solo più cattivi e determinati. La nostra sfortuna è che in occidente (noi in Italia eccelliamo particolarmente) ci sono i buonisti, i #jesuischarlie del momento ma che poi quando c'è da fare la guerra sul serio dicono "no poverini loro e noi".
Per questo si è ricorso ai contractors, nessuno sa il bilancio dei morti e le azioni portate avanti e per questo il cittadino medio sta bene con la coscienza. A mio avviso la soluzione sarebbe stata una politica estera statunitense meno propensa a farli incazzare già ben prima dell'11 settembre. Ora ci sono due strade percorribili: fare come in ogni guerra e sentire cosa vogliono per finirla (difficile però perchè ci sono millemila fazioni diverse) o andare avanti sul serio senza nessun ipocrisismo e far capire a suon di bombe che la devono finire sul serio.
Prima di intervenire però bisognerebbe valutare bene perchè intervenire per poi scappare a metà lavoro è non solo inutile ma anche controproducente.
Il discorso è che dichiari guerra a chi? Sono peggio dei vietcong, almeno quelli si limitavano a combattere contro i soldati, non portavano la guerra negli Stati Uniti.