Salve a tutti, questo è il mio primo post su questo splendido forum anche se devo ammettere che vi leggo appassionatamente da anni. Vorrei porvi un dubbio che ho maturato riguardo la fine della Seconda Guerra Mondiale ed alle relative politiche di riorganizzazione delle flotte che le marine militari delle varie nazioni misero in atto.
La maggior parte delle nazioni (Stati Uniti e Regno Unito specialmente) avevano, fino al 1945, flotte costruite intorno a due tipi di unità principali, corazzate e portaerei. In particolare molte nazioni concentrarono grandi sforzi per la realizzazione di super corazzate (si pensi alle Iowa o alle Yamato) sul finire degli anni 30 e, per quanto mi risulta, anche nei primi anni quaranta negli Stati Uniti si lavorava ai progetti della classe che avrebbe dovuto succedere alla Iowa. Spesso le corazzate sono state utilizzate come ammiraglie sia dalla US Navy che dalla Royal Navy.
Ciò che mi sconcerta è il cambiamento brusco e radicale che si è avuto al termine delle ostilità: Royal Navy e US Navy incominciarono, "di botto"; a trattare le corazzate come ferro vecchio (Iowa a parte): molte unità furono messe in riserva o dismesse, altre ancora furono utilizzate come bersaglio per l'artiglieria o addirittura in test atomici. Com'è possibile che nel giro di pochissimi anni, forse pochi mesi in alcuni casi, molti vascelli siano passati dal servizio attivo alla dismissione? Molte corazzate sopravvissute alla guerra, penso ad esempio alle molte inglesi, non erano forse ancora delle buone unità? Come mai ci si è accorti solo a fine guerra della loro "inadeguatezza" dismettendole mentre in tempo di guerra venivano usate come ammiraglie e venivano portati avanti progetti per corazzate sempre migliori?
Le stesse domande me le pongo anche riguardo il tipo di aerei imbarcati: fino al 1945 gli USA (così come Giappone e UK) imbarcavano grandi quantità di aerei ad elica di vario tipo. Finita la guerra, in un lasso di tempo davvero breve, gli USA passarono agli aerei a reazione (adeguando le unità navali) e dismettendo migliaia di aerei a pistoni. Com'è stato possibile, tecnologicamente ed economicamente, un salto generazionale tanto repentino? Come mai se durante la guerra non si sono portati sul campo gli aerei a reazione a conflitto ultimato, in pochissimo tempo, è stato possibile schierarne in quantità?
E' come se il biennio 1945-1946 avesse segnato un punto di svolta attorno al quale si sono verificati grandi cambiamenti tecnologici in lassi di tempo quasi miracolosi con navi e aerei che nel giro di due anni sono passati dall'essere la punta di diamante della flotta a servire per il tiro al piccione o a fare da unità scuola per le nuove reclute.
Spero di non essermi espresso troppo male e chiedo scusa in anticipo nel caso in cui avessi violato in qualche sua parte il regolamento del forum. Per il resto ringrazio in anticipo chiunque avrà la voglia e la pazienza di rispondermi.