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Starfighter

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Risposte pubblicato da Starfighter

  1. Il mio aereo preferito della I Guerra Mondiale è lo SPAD S.XXI lo stesso aereo su cui fu abbattuto Francesco Baracca!

    FBaracca_1.jpg

    Lo SPAD S.XIII era un aeroplano da caccia monoposto biplano prodotto durante la prima guerra mondiale dalla francese Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés, o SPAD. Fu uno dei migliori velivoli del conflitto e uno dei velivoli prodotti in maggior numero: 8.472 esemplari con ordini per altri 10.000 che vennero cancellati con l'armistizio.

     

    Questo caccia era uno sviluppo del precedente S.VII e del meno riuscito S.XII. Sullo S.XIII vennero introdotti molti miglioramenti aerodinamici, un timone e ali più grandi. Il motore era l'8Be che garantiva una maggiore potenza e quindi un considerevole incremento delle prestazioni del velivolo. Il velivolo francese era più veloce, ma meno maneggevole, del caccia britannico Sopwith Camel e del tedesco Fokker D.VII. Era però di pilotaggio piuttosto difficile per i piloti inesperti, in particolare durante le manovre di atterraggio, a causa della sue scarse caratteristiche di veleggiatore e della sua repentina entrata in stallo. Era invece ottima la sua solidità come le sue doti di picchiata.

     

    Lo S.XIII fu pilotato, tra gli altri, dall'asso americano Eddie Rickenbaker al quale alla fine del conflitto furono confermate 26 vittorie. A bordo di questo tipo d'aereo venne abbattuto Francesco Baracca, colpito al capo da una fucilata mentre sorvolava le trincee austriache, il 19 giugno 1918.

     

    Il velivolo venne utilizzato anche da altre Aviazioni tra le quali il servizio aereo della American Expeditionary Force dell'U.S. Army che ne ricevette 893 e che utilizzò fino al 1920. Dopo la fine del conflitto venne impiegato anche dal Giappone, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia.

  2. No, sono sempre testate di propietà americana!

     

    In Italia ci sono 90 bombe nucleari americane. La loro presenza ha un'importanza militare limitata per gli Stati Uniti, ma risponde anche ad esigenze politiche del governo italiano, che vuole avere voce in capitolo nella Nato. Lo ha rivelato all'Unità Hans Kristensen, uno specialista del Natural Resources Defense Council (NRDC), autore di un rapporto sulle armi atomiche in Europa.

     

    Secondo il rapporto nelle basi americane in Europa ci sono ben 481 bombe nucleari, dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda e Turchia. In Italia ve ne sono 50 nella base di Aviano e altre 40 in quella di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Sono tutte del tipo indicato dal Pentagono come B 61, che non si presta ad essere montato su missili ma può essere sganciato da cacciabombardieri.

     

    «Le ragioni di un arsenale nucleare così grande in Italia - ha spiegato Kristensen all'Unità - sono nebulose e la stessa Nato non ha una strategia chiara. Le atomiche continuano a svolgere il tradizionale ruolo dissuasivo nei confronti della Russia, e in parte servono per eventuali obiettivi in Medio Oriente, come l'Iran. Un'altra ragione è di tipo politico istituzionale. Per l'Italia è importante continuare a fare parte degli organi di pianificazione nucleare della Nato, per non essere isolata in Europa. Altri paesi come la Germania hanno lo stesso atteggiamento».

     

     

    Tra Italia e Stati Uniti esiste un accordo segreto per la difesa nucleare, rinnovato dopo il 2001. William Arkin, un esperto dell'associazione degli scienziati nucleari, ne ha rivelato recentemente il nome in codice: Stone Ax (Ascia di Pietra). Nel settembre 1991, dopo il crollo del muro di Berlino, il presidente George Bush padre aveva annunciato il ritiro di tutte le testate nucleari montate su missili o su mezzi navali. In Europa erano rimaste 1400 bombe atomiche in dotazione all'aviazione. In dieci anni il numero si è ridotto di circa due terzi.

     

    Le bombe nucleari in Italia sono di tre modelli: B 61 -3, B 61 - 4 e B61 - 10. Il primo ha una potenza massima di 107 kiloton, dieci volte superiore all'atomica di Hiroshima, è può essere regolato fino a un minimo di 0,3 kiloton. Il secondo modello ha una potenza massima di 45 kiloton e il terzo di 80 kiloton. Il governo di George Bush ha ribadito molte volte di non escludere l'opzione nucleare per rispondere ad attacchi con armi biologiche o chimiche.

  3. Per quanto riguarda gli assi Italiani bisogna ricordare Franco Bordoni!

    Riporto qui in seguito la sua straordinaria vita!

    A Franco Bordoni Bisleri, asso dell'aviazione da caccia italiana, la 23^ vittoria venne aggiudicata soltanto qualche anno dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale. L'ambito riconoscimento giunse infatti al pilota proprio da coloro che nei cieli d'Europa e d'Africa gli erano stati avversari diretti per oltre tre anni: era lo stato maggiore della Royal Air Force che gli riconosceva ufficialmente l'abbattimento del 23° aereo. Bordoni, milanese purosangue, che era stato riformato alla visita di leva, aveva conseguito privatamente e a proprie spese, il brevetto di pilota nel 1936 e aveva successivamente fatto domanda per entrare in aeronautica. Nel 1937 aveva ottenuto il brevetto militare e nel 1938 era entrato a far parte del 3° stormo come sottotenente pilota di complemento. Poi era tornato alla vita civile: era un giovane dinamico e sportivo, anche se l'aspetto fisico poteva indurre a pensare diversamente, e un provetto automobilista che aveva già al suo attivo la vittoria di numerose competizioni sportive. Bordoni collaborava anche attivamente alla conduzione della azienda familiare che sin da allora produceva un celebre tonico e proprio da questo avrebbe derivato il soprannome di Robur. Nella primavera del 1940 Bordoni chiese di essere richiamato, effettuò il passaggio sul CR 42 e raggiunse il 3° Stormo Caccia ad Albenga, in attesa di passare al 18° gruppo del 56° Stormo destinato al fronte della Manica con il Corpo Aereo Italiano. No si trattò, come è noto, di un episodio particolarmente brillante per La regia Aeronautica, i cui reparti furono costretti ad operare con mezzi scarsi ed inadeguati nelle difficili condizioni autunnali di quella zona. Bordoni partecipò comunque a diverse azioni di scorta ai bombardieri BR 20, sostenendo frequentemente impari duelli con i più veloci e ben armarti caccia inglesi. Alla conclusione delle operazioni del CAI Bordoni venne trasferito, sempre con il 18° Gruppo, a Tripoli; in Africa settentrionale il 10 marzo 1941 ottenne la sua prima vittoria contro un bimotore Blenheim che si stava dirigendo verso il campo di Tamet. Seguirono altri due abbattimenti, uno il 10 aprile e l'altro il 17. Nella prima quindicina di maggio, a Bendasi, Bordoni ricevette la comunicazione della sua promozione a tenente, la prima medaglia d'argento e la croce di guerra tedesca, e fu ancora a Bendasi che il giovane ufficiale ottenne la sua quarta e quinta vittoria con una magistrale doppietta contro due Blenheim, che si difesero bene ma finirono per soccombere entrambi, uno davanti al porto e l'altro qualche chilometro più al largo. Nell'agosto 1941 venne l'ordine di rimpatrio e solo un anno più tardi il tenente Bordoni tornò in Africa dopo avere imparato a pilotare il FIAT G 50 ed i Macchi 200 e 202. Con quest'ultimo velivolo il reparto di Bordoni ottenne buoni successi nei cieli del deserto africano, ma gli avversari erano ormai così forti, numerosi ed agguerriti da soverchiare senza eccessive difficoltà i pochi reparti dell'Asse prima dell'offensiva dell'8^ armata e da non concedere loro il minimo respiro. Malgrado la critica situazione delle forze aeree italiane, il 1° novembre Bordoni (in volo col collega Castani) riuscì a fare la seconda doppietta, due Curtiss P 40 tra Sidi Barrani e Marsa Matruh e si meritò così un'altra medaglia d'argento. Chiuse la campagna africana con ben 12 vittorie. Un banale incidente d'auto lo mise "fuori uso" il 19 novembre e riuscì a riprendere i voli solo l'11 giugno 1943. Nel frattempo lo Stormo si trasferì a Cerveteri, dove Bordoni il 18 luglio decollò, con grande soddisfazione, su un Messerschmitt Bf 109. Due settimane dopo il suo reparto riceveva i primi Macchi MC 205 V e quantunque fossero della prima serie, cioè senza cannoncini, il reparto riuscì il 30 luglio ad intercettare una formazione di fortezze volanti scortati da P - 38 e colse una clamorosa vittoria abbattendo quattro quadrimotori e due caccia; Bordoni sparò 88 colpi e gli fu attribuito l'abbattimento di un quadrimotore. Per la straordinaria attività svolta e per i risultati conseguiti, oltre a una terza medaglia d'argento Bordoni ottenne ufficialmente, il 20 agosto 1943, il comando dell'83^ Squadriglia; che, per un giovane tenente di complemento, poteva considerarsi un riconoscimento eccezionale. Nella zona di Napoli, dalla sua relazione compilata dopo il combattimento stralciamo "è con la mia formazione composta da 4 MC 202 raggiunsi la quota di 6500 metri ed avvistai una grossa formazione di un centinaio di bombardieri nemici scortati da caccia sulla verticale della foce del Volturno. Portandomi in posizione favorevole di quota e di sole, iniziai l'attacco al fianco destro della formazione. Dopo la seconda affondata il quadrimotore da me collimato si staccava dalla formazione; in quell'istante subii l'attacco di due Spitfire. Ripresa quota vidi il bombardiere ormai isolato tentare di dirigersi verso il mare; lo attaccai allora decisamente ed al mio secondo passaggio il quadrimotore si piegò improvvisamente sul lato sinistro avvitandosi.Poco dopo una violenta esplosione spaccò l'aereo in due e tre paracadute si aprirono nel cielo. Durante il combattimento vidi altri apparecchi nemici cadere sotto i colpi di caccia italiani e tedeschi è" La diciottesima vittoria Bordoni la ottenne il 30 agosto nel corso di un attacco durante il quale il suo reparto un quadrimotore e tre bimotori. Con questo successo Bordoni in testa alla classifica degli assi italiani davanti al serg.magg. Gorrini, del suo stesso Stormo, e veniva proposto per la concessione della quarta medaglia d'argento (che però non arrivò mai). Nell'euforia del momento il suo comandante di gruppo incluse nel conteggio dei successi dell'asso milanese anche quattro apparecchi probabilmente abbattuti, registrando ufficialmente la cifra di ventitre vittorie (anche se Bordoni fu il primo a sostenere che quelle sicure erano 19). Occorre a questo proposito precisare che i totali relativamente modesti delle vittorie attribuite ai cacciatori italiani sono dovuti anche al fatto che all'inizio della guerra gli abbattimenti ottenuti da più di un pilota venivano attribuiti al reparto e che soltanto in seguito il criterio venne modificato. Finita la guerra Franco Bordoni Bisleri fu a capo dell'azienda del "tonico" la cui notorietà si era estesa nel mondo. Nel 1947 fu tra i sottoscrittori di una raccolta di fondi Per l'acquisto dei primi due aerei dell'Aero Club Milano, da poco risorto dalle ceneri. Per anni collaborò attivamente come consigliere alla gestione dell'ente e nel 1972 ne assunse la presidenza. Sotto la guida di Bordoni l'Aero Club milanese riuscì a risolvere molti dei suoi problemi, non ultimo quello logistico con la costruzione della nuova palazzina all'aeroporto di Bresso. Il 16 sett. 1975, ritornando in volo da Roma, precipitò col suo F 81 Falco sulle falde del monte Anchetta vicino a Zoagli. Perirono con lui il figlio di dodici anni, Francesco, e un socio dell'AeroClub, Giovanni Allegri.
  4. Stavo cominciando a sperare concretamente che il macchi C202 avesse 2 cannoncini da 20mm!

    invece era solo un'illusione!

     

    NOOOOOOOO :pianto::pianto::pianto:

     

    Scherzo ovviamente :rotfl::rotfl:

     

    (Peccato che il macchi C205 sia entrato così tardi in linea e con così pochi esemplari altrimenti i nostri piloti avrebbero potuto fare molto di più)

  5. Per me il migliore rimane Franco Lucchini anche se con solo(si fa per dire) 26 vittorie aeree accreditate, (e ulteriori 52 condivise con altri piloti) ottenute durante circa 280 missioni di combattimento, doveva condurre scontri contro mezzi e forze aeree nettamenti superiori a quelle Italiane! infatti citando un riga della Motivazione alla Medaglia d'Oro al Valor Militare si legge:

    In un epico combattimento sostenuto sopra il sacro suolo d'Italia contro avversari cento volte superiori, fu piegato dal fato avverso e non dall'abilità dell'avversario che aveva sempre nettamente dominato. Cadde da prode come da prode visse e seguitando la luminosa scia di Baracca....

     

    Col suo Macchi M.C.202 doveva tenere testa ad aerei come lo Spitfire.

  6. Allora, per me, uno che ha solo 14 abbattimenti, ma che si schianta deliberatamente per non finire su un asilo, è il più grande asso della storia.

     

    Ma questo è successo prima della 2° guerra mondiale(non è morto nell'incidente) quindi gli abbattimenti sono stati fatti dopo!

    (Forse lo sapevi già ma dal tuo post non l'ho capito) :P:P

  7. Su wiki si legge questo

    Wing Commander George Cecil Unwin DSO DFM (January 18, 1913 - June 28, 2006), born in the town of Bolton upon Dearne, Yorkshire. He enlisted in the RAF in 1929 and was selected for pilot training in 1935. Upon completion of training, he was posted to 19 Squadron as a Sergeant Pilot. 19 Squadron was the first unit to receive the Supermarine Spitfire in 1938. On 3 March 1939 Unwin deliberately crashed a Spitfire following an engine failure, to avoid a children's playground.

     

    By the outbreak of World War II, Sgt. Unwin and his fellow pilots had arguably more hours on the Spitfire than any pilots in the RAF.

     

    During the Battle of Britain, stationed in 12 Group, he was credited with 14 enemy aircraft shot down by the end of 1940 and awarded with the DFM with bar. Later in the war he was given a commission and flew DeHavilland Mosquito day fighters with 613 Squadron.

     

    He remained in the RAF after the war and transitioned to Bristol Brigand aircraft in 1948. He flew this type during the Malaya conflict in 1952 as was awarded the DSO for his efforts. He retired from the RAF in 1961 as Wing Commander.

     

    His service-wide nickname was "Grumpy"; received, as the story goes, after he complained about the noise squadron mate Douglas Bader made repairing one of his leg prostheses late at night in late 1939. It kept Unwin awake and he let everyone know about it. Another story goes it was due to his reaction at being left out of the squadron's operations over Dunkirk on 26 May 1940, due to the shortage of aircraft.

     

    Unwin kept himself occupied until the end. In late May of 2006 he was presented with a scale model of his Spitfire by Corgi Toys. George Unwin died of natural causes June 28, 2006 at the age of 93.

     

    Peccato che è in inglese!io odio l'Inglese :pianto::pianto:

     

    Volevo aprire una piccola parentesi se guardate qui troverete la storia di Franco Lucchini che durante la sua ultima missione con il suo Macchi M.C.202 abbattè uno Spitfire(che faceva parte di uno stormo con più di 50 Spitfire) anche lui era un grandissimo asso con 26 vittorie acreditate! :okok::okok::okok:

  8. Nutro fortissimi dubbi sul fatto che durante la prima uscita in mare abbiano fatto questo laugh.gif ... anche perchè gli Harrier a Luni sono arrivati per una celebrazione e andati via subito.

     

    Bo!

    Io ho basato le mie informazioni su Aeronautica e Difesa di Febbraio 2007!!

    Cmq non penso che abbiano dato una notizia fittizia! -_-

    o forse si?! :blink:

  9. QUOTE(typhoon @ Mercoledì, 07-Feb-2007, 18:46)

    Sarebbe interessante che riprendeste il primo appontaggio sulla Cavour drool.gif ... sempre se non lo hanno già fatto

     

    Esattamente il 13 dicembre, oltre alle prove in mare della portearei Cavour, sono state effettuate anche prove di decollo e di appontaggio mediante due "Harrier"(L'AV-8B+ monoposto 1-16 ed il TAV-8B+ biposto 1-02) del primo gruppo aereo imbarcato.

  10. QUOTE (edo @ Sabato, 17-Feb-2007, 15:46)

    non vorrei sbagliare ma all'epoca della guerra IRAQ - IRAN gli Usa fornirono l'Iraq di f- 14...

    se come dice vorthex ora questi sono passati all 'iran si spiega pure perchè gli americani hanno vietato la vendita di pezzi di ricambio del f 14...

     

    Mi sa che stavolta ai propio sbagliato, l'Iraq non ha mai avuto F-14 in linea!

    Inoltre non solo dei MIG-29 "emigrarono" in Iran ma anche:Mirage F1, Su-24MK Fencer-D,Su-20, Su-22M Fitter, Su-25 Frogfoot, MiG-23 e alcuni Il-76

    ;)

  11. Se qualcuno volesse saperne di più sul Bristol Beaufighter allego sia la pag in italiano che in inglese di wiki su questo aereo!

     

    Per me un aereo meraviglioso e ben riuscito, basta guardare l'enormità dei paesi che lo hanno utilizzato -_- (Australia,Isdraele,Nuova Zelanda,Polonia,Portogallo,SudAfrica,USA)

  12. Di nuovo? ho detto che non voglio giustficare nessuno!! Ma solo che le colpe sono sia da una parte che dall'altra.

     

    Si ho capito cosa vuoi dire e rispetto la tua opinione, ma secondo me non è possibile dire che la colpa è da due parti!

    Non voglio assolutamente convincerti che a mia opinione sia giusta(sia chiaro)

     

    Guarda te lo posso assicurare, è vero... perchè? Proprio perchè sono spinti da questa intolleranza... lo fanno anche alla dogana per importi una persquisizione più in hem profondità (rolleyes.gif a buon intenditore)...

    Non limitiamoci a fare di tutta l'erba un fascio!!!!

     

    Altrimenti è come dire che tutti gli ultras sono dei delinquenti!!!!!!!

  13. QUOTE (pipe @ Martedì 13 feb 2007, a 03:24 pm)

    Per cui prima ancora, bisogna fare una pulizia all'interno di quegli enti, statali e militari che siano. Perchè molto spesso certe cose capitano anche a causa loro

     

    Ma perchè bisogna sempre giustificare i colpevoli dando la colpa a destra e a manca!

    Tra l'altro scrivendo cose che non stanno neanche in piedi!

    Come è possibile pensare che tutto è successo per colpa degli stadi che non sono a norma o peggio ancora che tutto può partire dalle forze dell'ordine!!

    Molti dei poliziotti avevano moglie e bambini, che vantaggio vuoi che abbiano a scatenare risse?

    Il fatto è che si va negli stati con l'intenzione di sfogarsi in un modo o nell'altro!

  14. QUOTE ( edo @ Sabato, 10-Feb-2007, 11:58)

    speriamo veramente che nella realtà sarà diverso..cmq sarebbe bello un duello tra efa e su - 35....

     

    Io spero per i russi che non avvenga mai un duello simile :adorazione::adorazione::adorazione:

     

     

    Soprattuto se gli EFA sono dell'AMI :D:D

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