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alexcondor

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  1. alexcondor

    Corpi d'elité

    OK mi prendo anche la spazzatura. Avere opinioni differenti, o al limite aver avuto informazioni differenti (probabilemente le tue coincidono alla realtà, io a differenza tua non parto prevenuto) significa essere spazzatura. E bravo il comandante eagle. Bravissimo. Che bravo comandante. Però un dubbio devi togliermelo, e con te magari vorrei sentire anche i pareri degli utenti del forum: ma non ti sembra strano che quando i TG parlano di combattimenti e battaglie, non ti sembra strano sentire "nessun ferito da parte nostra". E' questo che mi suona strano. O siamo i più bravi del mondo (in alcuni reparti siamo fenomenali, ma non basta per uscire incolumi da una battaglia), o c'è una tendenza a gonfiare un fatto più del dovuto. O qualcosa altro, ed è per questo che chiedo il vostro parere. Sto linciangio, insultando? Grazie
  2. alexcondor

    Corpi d'elité

    Non bisogna essere stati Comandanti per giudicare un Comandante: basta essere stati Comandati all'altezza almeno una volta nella vita. Il miglior giudizio per un Comandante sono i suoi uomini, non i suoi pari grado. Saluti
  3. alexcondor

    Corpi d'elité

    Se scrivo di corsa, specialmente su un forum, posso anche sbagliare termini, RISPI o RISTA. Penso sia legittimo. O sigle. 80B invece di 18A. Ok. O conducente per conduttore. Il concetto non cambia. Quì se c'è uno che si credo DIO sei tu. Magari non cosparso di ignoranza, ma sicuramente saccente. E rimango comunque delle idee che ho redatto nel topic in tutto e per tutto, dalle fantomatiche battaglie per riempire le pagine dei TG, al modo in cui viene chiamata la truppa in un reggimento. Ciò che scrivi corrisponderà alla libretta, ma non alla realtà, non sicuramente di tutti i reggimenti. Non penso di essere arrogante. Se lo sono stato chiedo scusa, anche perchè sono andato fuori topic rispetto a quello che era il mio concetto iniziale (anche se tu lo reputi idiota). Bastava dire: ti stai sbagliando sul giudizio che stai dando sull'185, le cose sono così, così e così. Ecco, lì magari ho sbagliato, ma su l'ultimo topics non penso di aver detto idiozie come invece tu sostieni. Non so chi tu sia, ma vali veramente poco come superiore o comandante. La prima cosa di un comandante, sia esso di squadra, plotone o reggimento, è di saper comunicare. Saluti
  4. alexcondor

    Corpi d'elité

    Allora, visto che qualcuno mi vuole far passare per rosicone, rincoglionito, e spara cazzate, eccomi qui a rispondere. Se pensavate che ero scappato non è così. Quello che mi dispiace è che volevo aprire un confronto senza toni aspri, mentre il discorso ha preso una piaga fortemente offensiva per il sottoscritto. Si può essere in disaccordo con quello che scrive un utente, ma non si può definirlo per questo motivo un infame che infanga. Che il lavoro della Folgore è sotto gli occhi dei media è innegabile. Stavo scrivendo proprio per elogiarlo, senza però dimenticarmi delle cose buone fatte da chi c’era prima. Ma noto che l’utente EagleBlack non ci sta. E risponde sicuramente con un italiano migliore del mio accompagnato però da cose prelevate dalla libretta del rav o di chissà quale scuola accademica (ufficiale, sottufficiale?). Io lo so cos’è uno squadrone. E so anche che Zizzo comanda un Reggimento. Ma aveva in Afghanistan alle sue dipendenze anche una squadra rinforzata (una via di mezzo tra una squadra e un plotone) che in gergo operativo da qualche parte chiamiamo “squadrone” (la cavalleria non c’entra nulla, altra cosa che hai prelevato dalla libretta). Ti manca quindi la vita da Reggimento. Tale “plotoncino” (così ci capiamo) era in fob avanzata nella valle del mussay. Un articolo sulle knocking operation di questo potone con relativa intervista al Colonnello Zizzo è comparso questa estate su “il messaggero”, poi i vertici militari hanno deciso di toglierlo poiché probabilmente contiene informazioni sensibili. Sono riuscito comunque a trovarlo nella cache di google…: http://209.85.129.132/search?q=cache:Lbmyh...=clnk&gl=it In Afghanistan il Colonnello Zizzo non comandava solo un Reggimento appunto: comandava Italfor XX, quindi i reparti schierati a Kabul ed Herat, oltre a diversi fob trai quali quello nella valle del mussay appunto (le altre fob avanzate erano principalmente sotto il Comando del 187° del Colonnello Toscani Del Col) Molto conosciuto in tutta la Brigata (è stato capo ufficio OAI della Folgore OAI=OPERAZIONI ADDESTRAMENTO INFORMAZIONI, oltre ad aver ricoperto incarichi di alto livello e aver Comandato l’operazione anticamorra recentemente) Zizzo uno che mette del suo ovunque, dal plotone al battaglione. Quindi anche se quel plotoncino era comandato ufficialmente da un Tenente, la mano del Colonnello era fondamentale nel modus operandi. Questo per render più chiaro il mio concetto. Apparso anche su “in mezz’ora” su rai tre il giorno dopo l’attentato dalla simpaticona dell’Annunziata. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media...c49e96.html?p=0 Andiamo avanti. Il Paracadutista è una specialità. Il fuciliere è un incarico (30A), il conducente di automezzi altro incarico (80B). Chi conduce mezzi militari ed è un Paracadutista è un conducente Paracadutista. Chi fa parte di una Compagnia Fucilieri (rigorosamente inquadrata in un Battaglione), è Fucilieri Paracadutista, non semplice Paracadutista come tu invece sostieni. Quindi mi viene il dubbio che nella Folgore proprio non ci sei mai stato. Andiamo avanti. Ribadisco il concetto: tu potrai non esser d’accordo, io potrò aver usato toni forti quando ho detto che l’185 poteva fare meglio. Anzi mettiamola così, almeno non ti offendi: un gran lavoro è stato fatto dalle compagnie mortai all’interno dei battaglioni (una per ogni reggimento) e dalle squadre esploranti dei battaglioni di dei 3 reggimenti di arma base della Folgore (inquadrate nelle cp fuciliere o controcarri, dipende dal reggimento). Ti metti a specificare il significato di infiltrazione definendolo un atto tattico elementare alla portata di tutti. Certo che ci tieni alla tua libretta…non è veramente, realmente, così. Io cercavo di evidenziare un atto tattico spesso (nella realtà dei fatti) esclusiva delle forze speciali, o dei reparti paracadutisti. Non penso che la brigata sassari che oggi sostituisce i ragazzi della Folgore (con il supporto di altri eserciti), con tutto il rispetto che posso nutrire per loro, non penso proprio faccia infiltrazioni con l’efficienza operativa degli uomini della Brigata Paracadutisti. Penso che abbiano fatto infiltrazione dietro le linee nemiche solamente in addestramento. Infiltrazioni come quelle svolte dagli uomini del Colonnello Toscani Del Col nelle fob avanzate oggi saranno nuovamente operazioni in mano agli uomini del Nono. Mi parli di combattimenti dell’185… Vatti a vedere i video che stanno comparendo su youtube in questi giorni. Vatti a vedere la XX Compagnia Puma del 183°Nembo in uno scontro frontale ad Herat a 10 metri (non 1 km con il mortaio) di distanza con i talebani (video comparsi qualche settimana fa su rai news 24) a colpi di Minimi ed SCP. Oppure gli esploratori della XI Compagnia Peste di Siena che qualche giorno dopo l’attentato hanno ingaggiato un contatto con 5 pellegrini facendoli secchi tutti e 5 e portando loro un ferito da ak47 sul braccio che gli ha spaccato in due l’omero. Quelli sono combattimenti, o sia avvicinano a un combattimento. Non è possibile sentire parlare di combattimenti e di battaglie poi vai a veder e”nessun ferito da parte nostra”. Come “la battaglia dei due ponti in Iraq”. Roba per trovate pubblicitarie o per riempire i telegiornali. Un soldato italiano che spara con un mauser a 1 km di distanza ad una postazione di pellegrini. L’unica vera battaglia, a scanso di equivoci (e per rispetto di chi l'ha fatta) è stata combattuta al Mogadiscio il 2 luglio 1993. Dal Nono Rgt Col Moschi (ai tempi battaglione), e, ahimè, dai Paracadutisti del 183° Nembo e 186° Folgore con il supporto dei carri della Brigata Ariete e Lancieri di Montebello. 3 morti e 26 feriti da parte nostra. Quando parlavo di Nono Reggimento unico abilitato ad operazioni non convenzionali, intendevo per l’esercito. Chiaro che anche il GOI è della partita. La Brigata Rispi fa intelligence in maniera differente. Non certamente sul campo come lo fa il nono (o il GOI). Mi riferivo ad intelligence in modalità combat ready, e principalmente special reconnaissance come invece giustamente fai notare: chiaro esempio di infiltrazione, acquisizione informazioni ed esfiltrazione. Essendosi negli ultimi anni notevolmente alzato il livello di preparazione dei 3 Reggimenti di arma base della Folgore (principalmente per l'abolizione della leva e l'introduzione dei volontari:ci sono compagnie che hanno truppa con anche 10 anni di anzianità), finalmente il Col Moschin può occuparsi esclusivamente di compiti per la quale è stato concepito E che ripeto ancora una volta: principalmente infiltrazione dietro le linee nemiche, raccolta informazioni e/o sabotaggio ed esfiltrazione. Comunque ricordatevi che l’M4 è roba superata per i Paracadutisti. Presto arriveranno a tutti i reparti l’arx160 della beretta, Col Moschin compreso. Sembra che il test “Afghanistan” abbia dato esito positivo. Per mazzino90: gli Alpini si sono comportati egregiamente in tutte le missioni cui hanno partecipato per quello che era di loro competenza. Spesso la tradizione è veramente “distinzione”: nelle antichi e forti tradizioni di una specialità si riesce a trovare la forza che fa la differenza durante un duro addestramento o in operazione vera e propria. Un in bocca al lupo per il tuo futuro militare. Saluti a tutti. A disposizione per ogni eventuale delucidazione in merito al mio post.
  5. alexcondor

    Corpi d'elité

    Il mio intervento è per dire che poi l'impiego sullo scenario in realtà, non rispetta assolutamente le classificazioni da voi esposte (per l'amor di dio, avevano tutte una corretta logica). Ma vedi, ci sono reparti (e ripeto, tra questi cito gli Alpini!) che hanno un livello addestrativo di assoluti rilievo, veri e propri professionisti combat ready, ma che spesso rimangono nell'ombra. Un altro flop è stato il 185° R.A.O. = dopo aver girato a vuoto per l'Iraq nell'ultima missione in Afghanistan l'acquisizione obiettivi veniva svolta prima dagli alpieri, poi dai fucilieri dal 2° Battaglione "Tarquinia" del 187° RGT , ma veramente mitici e straordinario i lavoro degli alpieri del 2° reggimento prima dell'arrivo dei parà. Scusate il modo in cui mi sono posto, non il migliore per aprire un confronto, ma credetemi, la realtà è proprio questa. In Italia c'è la tendenza a vantarsi (e a sedersi) più per come si è vestiti ed equipaggiati che per quello che si sa fare. L'ultima missione in afghanistan ha proprio stravolto le classificazioni sul campo di cui parlavate. Tutto quì. Saluti
  6. alexcondor

    Corpi d'elité

    Leggo una marea di stronzate. Ma qualcuno di voi l'ha fatto il militare o ha giocato solo a soft-air? La realtà è ben diversa da quella che leggete su rid o riviste simili e , appunto, su questo forum. Leggo di livelli, fos, fs, san marco, etc... con un distacco megachilometrico dalla realtà. Escludendo il Col Moschin che è e rimane l'UNICO REPARTO CHE FA OPERAZIONI DI INELLIGENCE, INFILTRAZIONE ED ALTRI GIOCHINI DA FS, non serve un nome per classificare l'operatività di un reparto, ma i Comandanti che lo compongono e il relativo addestramento. Gli Alpini Monte Cervino in questo sono stati un flop clamoroso. I fucilieri Paracadutisti del 183, 186, 187 RGT della Folgore, erano e sono enormente superiori per capacità combat ready sullo scenario operativo. Ad un livello leggermente inferiori troviamo gli alpini "tradizionali" che non si vantano di andare in giro con l'M4, ma hanno una storia ed una capacità ed una duttilità addestrativa di altissimo livello. Poi il vuoto assoluto. C'è veramente da piangere. Altro che San Marco o figurine varie. La NATO, o ISAF per esempio in afghanistan, quando ha situazioni calde chiede ai consiglieri militari delle relative nazioni e si regolano di conseguenza. Quando McCrystal (Delta Force, N°1 di ISAF) ha chiesto a Bertolini (Col Moschin, N°2 di ISAF) qual'era il miglior reparto del momento da schierare in Afghanistan nel periodo non caldo, ma bollente, delle elezioni, egli ha risposto senza indugio: i Battaglioni dei 3 reggimenti Paracadutisti della Folgore. Per farvi capire la capacità addestrativa di questi uomini, tenete presente che la scorta al generale Castellano, Comandante della Folgore, per la prima volta non è stata fatta da Incursori del Col Moschin, ma da fucilieri Paracadutisti della 14^ Compagnia "PANTERE INDOMITE" del 186° RGT (5° BTG El Alamein) di Siena. Conosco personalmente il Capo Scorta, la persona all'estrema sinistra di questa foto: http://www.cancelloedarnonenews.com/wp-con...afghanistan.jpg Italfor XX in afghanistan svolgeva inoltre knocking operation soft: il Colonnello Aldo Zizzo comandava uno squadrone costituito dai migliori Paracadutisti del 186° che effettuava pattuglie di ricognizione a lungo raggio nella valle del musay. Li chiamano "i cacciatori di talebani". Questa è la verità. Se poi vogliamo giocare a risiko o a soft air allora è come dite voi. La storia Saluti
  7. alexcondor

    Corpi d'elité

    Dimenticavo: l'ottanta per cento dei selezionati per accedere al Col Moschin viene dai reparti convenzionali della Brigata Paracadutisti Folgore.Il resto viene della scuole ufficiali (modena) e sottufficiali (cassino e viterbo)La richiesta di poter accedere al famigerato corso "80B" viene fatta ogni anno. Solo il personale in servizio permanente (truppa, sottufficiali e ufficiali) può accedere.Il corso totale dura due anni e si può essere buttati fuori in qualsiasi istante.La media di chi ce l'ha fatta negli ultimi anni è dell'8% circa degli aspiranti che hanno superato le selezioni iniziali (4 persone su 50, 8 su 100).Del mio scaglione Paracadutisti, per intenderci, solo un (1) carissimo amico è riuscito a entrare...Il Comandante del "Nono" più conosciuto ai media, è l'attuale Generale Incursore Marco Bertolini, oggi Capo di Stato Maggiore degli Eserciti schierati in Afghanistan, il ruolo più alto mai dato ad un Italiano in un operazione internazionale.L'ho avuto nel 199 come Comandante di Reggimento alla CE.A.Par., ed è un militare incredibile, eccellente comunicatore ed un grandissimo uomo addestrato ai limiti delle possibilità umane.Cliccate quì:http://img88.imageshack.us/img88/4927/marcobertolinijf3.jpg
  8. alexcondor

    Corpi d'elité

    Sulla discussione noto alcune inesattezze. Il SAS britannico è un reparto a se. Il reparto che più gli assomiglia è il 9° Reggimento d'assalto Paracadutisti Col Moschin, unico reparto di forze speciali abilitato ad operazioni non convenzionali in territorio nemico. Il SAS in Inghilterra svolge anche compiti di operazioni di Polizia interna antiterroristica ed altro (la caccia ai ribelli dell'IRA), ruolo in Italia ricoperto dai NOCS. Ma la loro vera prerogativa è l'infiltrazione dietro le linee nemiche a piccoli nuclei (vedi BRAVO TWO ZERO), ed appunto il Col Moschin è l'unico reparto Italiano che svolge questi compiti, con infiltrazioni HALO, e HAHO (come il SAS). Il Tuscania svolge compiti di Polizia militare ed irruzioni, gli operatori sono addestratissimi, una via di mezzo dai Reggimenti convenzionali della Folgore (183, 186 e 187) e il Col Moschin, ma il Tuscania non è classificato come Forza Speciale. Non conosco gli altri reparti dell'Esercito, ma vi assicuro, avendone fatto parte, che l'addestramento in un battaglione di Paracadutisti Fucilieri (di stanza a Pistoia per il 183°, a Siena per il 186°, e a Livorno per il 187°) è di altissimo livello. Si va dalle pattuglie appiedate a lungo raggio con acquisizione obiettivi ad atti tattici difensivi (R.A.I., reazione automatica immediata) e quelli offensivi (assalto di squadra, plotone, complesso minore e gruppo tattico). In almeno una compagnia di paracadutisti "convenzionali" vi è di solito (non obbligatoriamente, ma capita spesso) un ex incursore del Col Moschin con l'intenzione di vivere una vita sociale meno ristretta senza dimenticare l'incredibile addestramento e le operazioni cui ha partecipato negli anni passati. Insomma, non è roba per deboli di cuore.... Il COMSUBIN è la copia del Col Moschin specializzato invece in operazioni via mare. Quindi esatto equivalente dei Navy Seals. I Comsubin, Tuscania ed il Col Moshin sono praticamente alla portata per pochissime persone fortemente motivate ed altamente preparate psicofisicamente. I tre reparti, hanno spesso lavorato insieme, dalla somalia (tuscania+col moschin) alla pianificazione dell'assalto all'Achille Lauro (col moschin+comsubin). Negli USA la situazioni è invece differente ancora: ci sono quattro reparti di forze speciali di terra, 1° SFOD, Special Force Operation Detachment Delta, la famosa Delta Force, il 5° e 10° Special Force Green Berets (i berretti verdi), di stanza a Fort Bragg e il 75° Rangers (di stanza a fort benning) e i Navy Seals appunto, di mare. A dar supporto aereo con gli elicotteri per le infiltrazioni c'è il 160° SOAR, Special Operation Air Regiment di stanza a Fort Campbell. In Italia il supporto aereo con gli elicotteri è dato dal 26° REOS (Reparto Elicotteri Operazioni Speciali) di stanza a Viterbo e creato sulla falsariga del 160° SOAR americano. Va inoltre ricordato che il Col Moschin è l'unico reparto ad aver partecipato a TUTTE LE MISSIONI dell'Esercito Italiano. Sono i primi ad arrivare e gli ultimi a partire. Saluti, Alexcondor
  9. alexcondor

    entrare nell'esercito

    Sono un Paracadutista in congedo (volontario) dellla Brigata Folgore. Ho servito l'italia in armi dal 1999 al 2002 nei ranghi della blasonata brigata come fuciliere ed ho partecipato a due missioni all'estero, Albania , Kosovo ed al G8 del 2001 (agente di pubblica sicurezza nella zona rossa all'aeroporto di Genova). Mi mancavano 3 gradi per occhio, ma ho svolto la mansione di fuciliere Paracadutista senza problemi. Quindi non temete: l'importante è poter correggere la "svista" con occhiali o lenti a contatto (che adoperavo abitualmente in operazioni diurne). Sul poter pilotare aerei o elicotteri, la cosa invece mi sembra molto difficile, se non impossibile. Saluti, Alexcondor 186-V-XIII
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