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cacciatores

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Risposte pubblicato da cacciatores

  1. Riordinando la mia libreria, mi sono imbattuto in una pubblicazione De Agostini, gli "Specialisti". Nel numero dedicato alla Folgore, vi era illustrato uno strano marchingegno, tale AP/AW700. Il demoniaco strumento di guerra consisteva in un piedistallo su cui vi erano installati 3 tromboncini, su cui venivano installati 3 granate da fucile da 0,98KG. Orbene ho cercato in rete, ma di siffato arnese non ho trovato alcuna informazione, Vi chiedo sapete che è?

  2. Premesso che le forniture ufficiali di armi all'iran sono finite nel 1978, non mi sembra che prima di allora i Tomcat Iraniani fosserò armati con i Phoenix, ma solamente con gli Sparrow e Sindwer...

    Sicuramente i russi hanno messo le mani su alcuni Tomcat ma penso che abbiamo studiato più il radar che il resto! In un video del 2008 mi ricordo di aver visto una formazione di 9 F14 volare sopra al Nazistello di Tehran...

  3. Su wikipedia.it (fonte poco attendibile) ho letto che una 30 di F14A, aerei venduti nel 1975 dagli USA all'Iran, sono stati ceduti al Kazakhastan.

    Se tutto ciò fosse vero, mi chiedo che senso avrebbe l'operazioni, l'aeronautica Kazaka è dotata di caccia Mig e Sukoi e non ha bisogno di prendere in carico macchine vecchie di quasi 40 anni che non possono portare missili russi e che non possono essere armati con missili AIM154 fuori produzione da un decenio!

  4. Domanda stupida, l'AW101 è gia parte integrante della MMI nelle sue varie versioni ASW-ASuW-ASH-Utility-AEW e presto sarà approntato una versione combat sat per AMI, ma si è pensato anche a questa macchina per sostituire i 2 SH3D di AMI, per intenderci gli elicotteri che scarrozzano il Papa e Napolitano in giro per il bel paese?

    Pensate un poco che pubblicità per Agusta Westland, vedere scedere il Papa col barbettone :rotfl::rotfl:

    scusate pero non son stato blasfemo!

  5. Il battaglione GOLAMETTO fornisce la logistica da combattimento, quella che nei Marines è nota come “combat service support”, e nell’Esercito Italiano come “logistica di aderenza”. L’azione del GOLAMETTO inizia ancora prima della proiezione della componente operativa, quando, in base alle caratteristiche della missione, si stima il supporto che è necessario predisporre per permettere alla componente operativa di sviluppare la propria azione in teatro. Questo supporto mezzi, armi, munizionamento, pezzi di ricambio, carburante, razio ni tende, etc. viene poi richiesto al battaglione CORTELLAZZO del reggimento CARLOTTO che lo ha in carico contabile e, infine, stivato sulla nave LPD. Giunti in teatro, dopo lo sbarco è sempre il GOLAMETTO a gestire il flusso logistico dei rifornimenti, garantendo nel contempo le manutenzioni dei mezzi e l’eventuale evacuazione di mezzi e di personale. La richiesta di supporto logistico viene inoltrata dagli operativi del GRADO; il GOLAMETTO, dopo averla vagliata e inserita in una schedula redatta in base alle priorità, provvederà poi a soddisfarla. Dovendo assistere anche i Fucilieri di Marina che stanno combattendo in prima linea, tutto il personale del GOLAMETTO è, avendo superato il corso, in possesso del Brevetto ANF, ovvero sa perfettamente come muoversi in teatro operativo. Infatti tutto il personale del GOLAMETTO del Reggimento SAN MARCO è abilitato anfibio, per cui partecipa alle operazioni allo stesso livello di quello del Battaglione GRADO. La differenza rispetto ai normali reparti logistici dell’Esercito è che, anche se nel GOLAMETTO sono compresi cuochi, elettricisti, meccanici, ecc., questi, per il solo fatto di aver frequentato la prima fase del corso insieme a coloro che faranno i Fucilieri di Marina, sono in grado di operare in combattimento (sanno scendere dal barbettone, sanno sparare, sanno servirsi dell’elicottero, ecc....). Una nota di colore: nel gergo del SAN MARCO il personale brevettato ANF è detto “bascato”: un retaggio del passato quando solo il Fuciliere di Marina brevettato ANF poteva indossare il basco! Oggi il personale brevettato ANF ha il fregio del basco su sfondo rosso, mentre tutti gli altri, anche il personale della Marina Militare che per motivi diversi indossa la mimetica e il basco del SAN MARCO (SDI, operazioni fuori aerea, etc.), ha il fregio su sfondo nero.

    Il battaglione GOLAMETTO, infine, garantisce la logistica di aderenza anche per le attività del Comando della Forza da Sbarco e per quelle addestrative e formative del battaglione CAORLE del reggimento CARLOTTO.

     

    tratto da QUI: http://www.btgsanmarco.it/sanmarcooggi/sanmarcooggi.htm

    Ho già visitato questo sito! Forse era meglio fare lo spin off del tread sulla forza del mare?

  6. Ciao a tutti i forumisti, sto facendo una ricerca sulla componente logistica del Reggimento San Marco ed in particolare sul Battaglione Golametto, che ha la funzione di supportare il Battaglione d'assalto Grado in teatro operativo.

    Purtroppo sia il sito della marina, che siti non ufficiali non riportano molte news a proposito.

    C'è qualcuno che mi può dire da quante compagnie e composto e quali sono il loro ruolo?

    Inoltre c'è qualcuno che può sciogliere un mio piccolo dubbio. Se il Grado non ha mezzi propri ma li prende di volta in volta dal Golametto, gli autisti e i conducenti dei mezzi appartengono operativamente al Golametto o no?

  7. Se lo scopo di tale mezzo è quello di sostituire gli APC del San Marco, ovvero VCC1 e VCC2, ne dovrebbero servire 4 per plotone fucilieri, ovvero 36 mezzi, armati con torrete remotizzate con M2 e MK19, mettendoci anche versioni portamortaio e cacciaccarri si potrebbero ordinare altri 12 mezzi, quindi arrivare ad ordinare 48 mezzi+2prototipi, 50 pezzi una massa critica non conveniente, almeno che non si ragioni ad equipaggiare anche i lagunari, allora sarebbero necessari 48+48, quindi un 100 di mezzi, qualcosa di interessante se si considerano eventuali esportazioni, come è accaduto per il lince

  8. Tralasciando il particolare che nelle basi somale sono "ospitati" oltre 250 marinai, in buona parte Filippini ma anche Indiani, Pachistani, Europei dell’Est e dieci Italiani , quindi i loro governi potrebbero avere qualcosa da dissentire, ha ragione Sangria; per eliminare qualche pirata quanti civili sei disposto ad uccidere?

     

    Non è meglio fare come stanno facendo ora i Francesi e attaccarli in mare?

     

    Stamani 11 pirati sono stati arrestati dalla fregata della Marina militare francese 'Nivose' al largo di Mombasa in Kenya. L'arresto è stato compiuto da un'unità navale che opera nelle acque dell'Oceano Indiano nell'ambito della missione europea 'Atalanta'. La flotta navale dell’Unione Europea, Eunavfor, è giunta nel Corno d’Africa lo scorso mese di dicembre avvicendando di fatto la forza navale permanente Nato, Snmg2, presente in quelle acque dallo scorso mese di giugno.

     

    Tratto da Corriere della sera it

    In guerra le mezze soluzioni portano a mezze vittorie, senza citare McCartur e la guerra di corea, dove si bombardarono i ponti al confine tra nord corea e cina fino ai piloni dei coreani, dobbiamo comprendere che la situazione è più complessa e va affrontata in modo risoluto. Credo che sia accettabile un rapporto di 10 civili morti ogni 1 pirata ucciso, sopratutto se questo non implica perdite tra le forze occidentali, per intenderci se un paio di AV8B dovessero sgangiare un dozzina di MK82 su qualche villaggio costiero anientando oltre ai barchini dei corsari anche le imbarcazioni dei marinai non sarebbe un grosso problema. In occidente, vuoi la morale cattolica, non riesce a capire che costoro non sono fondamentalisti perchè morti di fame, ma per principio...

  9. Son tutti finocchi con il culo degli altri... Bombardare il sud della somalia non ha portato a nulla poiché il governo si è dovuto ritirare comunque e lasciare mogadiscio alle corti islamiche. La situazione si è tranquillizzata dopo le trattative con le corti e l'elezione del leader moderato islamico. Il puntland è estremamente instabile, dove e cosa bombardi? I pirati non sono legittimi combattenti, sarebbe come bombardare i quartieri spagnoli di Napoli o lo ZEN di Palermo, ci sono i criminali, ma anche dei poveri cristi, e dato che non hanno impresso a fuoco la lettera scarlatta, un'azione del genere è semplicemente contrario al diritto internazionale dei conflitti armati, peraltro anche contrario al art. 5.2 del manuale della Marina USA relativo all proporzionalità della risposta ad una offesa.

    Premesso che il Somaliland non confina con l'Eritrea, ma con Gibuti Etiopia ed appunto putland, riconoscere una nuova entita territoriale, significa anche riconoscere definitivamente l'impossibilità di una somalia pacificata ed unitè sotto una sola bandiera... Se ciò è giusto o no non sta a noi qui deciderlo.

    Il problema della pirateria va affrontato in modo deciso e definitivo, ovvero bombardando in modo indiscriminato le postazioni e basi logistiche dei pirati, mettendo in conto eventuali danni collaterali. Gli Smilzi capiscono solo la violenza

  10. gli f-14 iraniani è già tanto se decollano... e poi non credo che abbiano capacità aria-suolo.

    La vedo difficile che un Tomcat iraniano vecchio di 30 anni minimo, armato forse con AIM7 vecchi anche essi di 30 anni sia in grado di entrare nello spazio aereo afgano, per poi lanciare un attacco al suolo contro le basi italiane... sopratutto che si può ottenere ciò lanciando semplicemente un scud modificato, oppure armando di C4 un paio di kamikaze..

  11. Quindi 5000 pezzi furono acquisiti ma non vennero distribuiti ai reparti carri.... ma qualcuno mi sa dire qual'è l'arma d'ordinanza dei carristi? per intenderci se un ARIETE C1 viene colpito e l'equipaggio smonta dal mezzo per mettersi a sicuro con cosa copre la propria evacuazione? mica andranno in giro con la sola Beretta d'ordinanza?

  12. LF57 questa sconosciuta! Da quanto ne so dovrebbe essere una pistola mitragliatrice tipo BM12... Tempo fa doveva essere l'arma d'ordinanza dei Carristi, qualcuno ne sa di più?

  13. Un eventuale attacco con missili balistici tipo scud e derivati non può essere contrastato con dell'artiglieria contraera basata su sistemi di cannoni AA! La difesa prevista è quella sviluppata durante la 1a guerra del golfo, con l'uso di batterie patriot e derivati, oltre all'eliminazione delle fonti di lancio con attacchi preventivi dei siti mobili. Detto ciò per quanto possa essere pericoloso l'attuale governo iraniano, lo stesso è cosciente di non poter trascinare il mondo arabo in un conflitto regionale, in quanto i regimi sunniti non verrebbero mai in soccorso dei fratellastri sciti.

    Infine, facciamo un ragionamento che anche gli iraniani possono condividere, un attacco nucleare sulle basi usa in afganistan o in iraq, metterebbe a rischio l'iran stesso in quanto il follout nucleare arriverebbe anche da loro indirettamente ed inoltre la reazione USA sarebbe sproporzionata, portando l'IRAN all'epoca del neolitico..

  14. Secondo te, l'Iran risponderebbe in modo convenzionale dopo un forte strike di Isreale? Gli Squadron USAF presenti nel golfo persico e gli Wings sulla portaerei USA starebberò lì a guardare TOP GUN? Non per essere neanche la Serbia disperata provo ad attacare le basi aeree nato in Italia o truppe poste nelle ex repubbliche confinanti

  15. In un epoca in cui gli APC montano sempre più spesso torrette remotizzate, pensare di installare un Folgore su un veicolo APC classe Puma o Lince è politicamente sconveniente, in quanto si espone il servente del pezzo al rischio di essere oggetto di tiro da parte dei cecchini.

  16. Ma scusate la domanda, oggi come oggi, nel contesto internazionale in cui si muove la politica estera e militare ad essa connessa dell'Italia, considerando che anche quando le operazione non sono di tipo Peace Keeping o Peace Enforcing, che necessità abbiamo di un mezzo per la difesa aerea di colonne corazzate? Un aspetto fondamentale della moderna dottrina militare è quella che punta ad avere il controllo e la supremazia dello spazio aereo in cui operano le forza a terra. Nei contesti assimetrici come ad esempio l'Afganistan un mezzo AA non trova una reale funzione, in quanto i Talebani non hanno mezzi aerei con cui attacare le colonne o le postazioni NATO/Italiane.

    Forse bsognerebbe pensare ad un sistema complesso costituito da batterie AA con radar di scoperta avente la funzione di eliminare le granate di mortaio, nella fase di impatto contro le postazioni NATO.

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