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zefiro78

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  1. Quanti ricordi leggendo questo topic. Anche io speravo di poter volare, volevo solo quello e sono riuscito a vincere il concorso AUPC dell'areonautica. Dopo il primo duro periodo di addestramento in accademia (non c'erano ancora le donne...) siamo stati trasferiti al 72mo stormo di latina. Li' comincio' tutto: ricordo ancora l'odore delle baracche prefabbricate che ci facevano da alloggi e i colpettini che bisognava dare all'indicatore carburante del 260 per farlo "risvegliare" al mattino.... Checklist a memoria come fosse una preghiera e tanta motivazione... Il sogno si trasformo' molto presto in un incubo almeno per me, figlio di commerciante e non di generale o colonnello: scopri' ben presto che sul tabellone della COC erano gia' da tempo inseriti i nomi dei candidati al corso avanzato a Sheppard in America... molto prima della solista. Tornando un attimo indietro, siamo partiti per latina in 93 se ricordo bene: un incidente dovuto ad incuria dei vetusti aerei SF260 ha poco dopo portato un caro amico e un istruttore sulla sedie a rotelle rispettivamente il primo con danni alla spina dorsale il secondo tallone frantumato durante atterraggio di fortuna (eheheh si era staccata l'elica....). Ovviamente il prolungarsi dell'inchiesta ha portato noi tutti per circa un mese a restare a terra per revisione completa di tutti i velivoli e a prolungare oltre il limite il corso basico. Nel frattempo un "ordine" perentorio dall'Accademia, diceva che il corso doveva terminare in brevissimo tempo per recuperare il tempo per cui da un giorno all'altro, piloti che non avevano mai sbagliato una manovra vennero messi in condizione di errore e scartati freddamente. Dimessi di autorita'. Il sottoscritto e' uno dei pochi che sono riusciti a superare e conseguire il brevetto base ma all'acrobatico, l'esaminatore ha deciso di rispolverare a suo modo alcuni concetti propri della prima fase e sta anche bene: sempre col 260 sono atterrato perfettamente e allineato con throttle a zero e velocita' 90 costante. l'esaminatore mi chiede quale fosse la velocita' di atterraggio, io rispondo 90 e lui dice no, e' 95. Tento di prendere il libro per fargli vedere ma mi urla: "vuoi mettere in dubbio la mia parola?" Ora immaginate quanto fosse inutile aggiungere altro poiche' avrebbe potuto riportare sulla scheda una velocita' diversa da quella reale. Ho pensato a cosa sarebbe stato di me in queste condizioni, all'incuria dei velivoli, al fatto che rischi la vita gia' in addestramento e al fatto che il figlio di un generale, DIRETTORE DELLA DIREZIONE PER L’ IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL'AERONAUTICA , pur avendo effettuato l'atterragio prendendo il circuito al contrario era presente sulla lavagna per Sheppard.. Pensato cio' ho detto al "bravo" esaminatore: OK dove devo firmare.... Del corso Zefiro sono morti per incidenti aerei durante l'addestramento altre 4 persone ma nessuno lo sa, vero? Saranno rimasti in servizio in 20 credo, forse meno: se non erro 1 solo di loro e' figlio di un colonnello tutti gli altri invece.... figli di generali Il povero amico, figlio del famosissimo generale gia' citato, ha guardacaso commesso un errore fatale con i T38 a Sheppard scontrandosi frontalmente con un altro velivolo: mi spiace molto la sua morte ma forse questo e' la cruda riprova di quanti seppur impreparati si va avanti SOLO con raccomandazioni. Caro amico, si sogno ancora spesso di volare su un caccia ma credimi, i film americani non hanno niente a che fare con la realta', la nostra realta'. Ti auguro di riuscire ma se il papa' fa il commerciante... ti aspetta al massimo un bel traino alianti a Guidonia... Un caro saluto Il comandante di una famosa compagnia aerea non italiana.
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