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IamMarco

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Risposte pubblicato da IamMarco

  1. anche se l'efa monta un aim-120 inferiore a quello montato sull F-16 o un aim-9 inferiore comunque sono i stessi missili. perciò in questo caso bisogna vedere le prestazioni delle due macchine e sono nettamente superiori quelle dell efa ok? :angry: anche perchè a grosseto un tecnico alenia che lavora all' efa dal 1992 mi ha detto che l' efa ha vinto (simulato) com tutti gli altri caccia tranne con l' F-22 perchè non ne ha mai avuto l' occasione :thumbdown:

     

    allora, se rileggi i post precedenti capirai che L'EFA è un aereo ancora immaturo e che deve ancora esprimere tutte le sue qualità che sarranno disponibili man in mano che verranno integrati tutti i vari equipaggiamenti.

    L'f-16 è un aereo maturo, con molti anni sulle spalle e in questa versione ha integrato tutti le tecnologie disponibili.

     

    gli amraam C-7 per non parlare del D sono molto diversi dal nostro amraam B per non parlare delle differenze tra l'aim9L e l'aim9X.

     

    a me non risulta che l'efa si sia scontrato con F16 di questo livello, di certo non è come sfidare un F16C o un ADV come i nostri.

    Poi l'esito dei combattimenti simulati è sempre da prendere con le pinze, e le prestazioni di un aereo sono sempre condizionate da come la macchina viene usata:

    ad esemempio se il dogfight avviene a bassa quota e a bassa velocità fidati che le la differenza di manovrabilità si assottiglierebbe di parecchio.

  2. ma non penso proprio perchè se nel air-to-ground l' F-16 è migliore in tutte le missioni air-to-air il typhoon è nettamente superiore come è stato dimostrato da vari combattimenti simulati e dalle prestazioni differenti delle due macchine :furioso:

     

    sicuro? hai dato un'occhiata agli armamenti ATTUALMENTE integrati sull'eurofighter e quelli sull'F-16?

  3. da tg com

     

    Melody, passeggeri stanno bene

    Somalia:nave sfuggita ad attacco pirati

     

    Stanno tutti bene i circa 1.500 occupanti della "Melody", la nave della compagnia italiana Msc Crociere sfuggita all'assalto di un gruppo di pirati mentre si trovava a un giorno di navigazione a nord delle Seychelles, davanti alle coste somale. Il comandante dell'imbarcazione, Ciro Pinto, è riuscito a seminare gli aggressori con alcune manovre evasive. Tra i pirati e il personale di sicurezza della nave c'è stato uno scontro a fuoco.

     

    La "Melody" è stata assalita alle 21:35 di sabato, ora italiana, da un'imbarcazione leggera con sei uomini armati a bordo, che hanno aperto il fuoco con fucili kalashnikov colpendo la parte sinistra dell'opera morta della nave (la parte di scafo al di sopra del piano di galleggiamento). Il comandante ha subito ordinato manovre evasive: il rollio della nave e il personale di sicurezza che ha risposto al fuoco hanno messo in fuga i pirati. La nave ha proseguito quindi la navigazione a luci spente fino al momento in cui sul ponte di comando si è avuta la certezza di aver seminato gli aggressori.

     

    A bordo si sono vissuti attimi di terrore. "Non potrò mai dimenticare quello che è accaduto stasera: sembrava di stare in guerra", ha spiegato il comandante Pinto. La nave al momento dell'attacco si trovava a 180 miglia a nord di Port Victoria, capitale dell'arcipelago delle Seychelles. Sta effettuando una crociera cosiddetta di "trasferimento" che la riporterà dal Sudafrica in Italia il 7 maggio prossimo, con tappa nel porto di Napoli e sbarco a Genova il giorno seguente. La Melody era partita il 17 aprile scorso da Durban; la scorsa notte aveva attraccato per una notte alle Seychelles. Ora è in navigazione verso Aqaba: raggiungerà il porto della Giordania il 2 maggio.

     

    Il direttore generale della Msc Crociere, Domenico Pellegrino, ha parlato con i suoi uomini a bordo: "Mi hanno assicurato che stanno tutti bene, passeggeri ed equipaggio. Non ci sono state scene di panico: i passeggeri sono rimasti tranquilli, la nave ha ripreso regolarmente la propria rotta e rispettera' la sua tabella di navigazione. La situazione non è mai sfuggita di mano al comandante Ciro Pinto - ha sottolineato Pellegrino -, che con grande freddezza ha messo in atto una serie di manovre di sicurezza che hanno scoraggiato i pirati dal proseguire nell'offensiva".

     

    A bordo della Melody ci sono 991 passeggeri e 536 membri dell'equipaggio. Sulla nave da crociera si sono imbarcati 134 italiani, 95 di loro fanno parte del personale di bordo.

     

    Nave del comando interforze verso la "Melody"

    Una nave militare del comando interforze sta in queste ore raggiungendo la nave da crociera italiana "Melody" che ha subìto un tentativo di attacco da parte dei pirati al largo della Somalia. Sono anche in corso nella zona pattugliamenti con elicotteri militari.

     

     

     

     

    l'idea di armare l'equipaggio a quanto pare questa volta ha portato alla salvezza della nave

     

     

    qualche info in più da corriere.it

    Il servizio di sicurezza è però intervenuto con efficacia non appena gli assalitori, che hanno sparato raffiche intimidatorie in aria ed anche alcuni colpi contro la fiancata della nave, hanno tentato di salire a bordo con una scaletta. Le armi in dotazione alla nave, pistole normalmente tenute in cassaforte sotto la doppia responsabilità del capo della sicurezza e del comandante in seconda. sono state usate al momento dell'assalto. Si è fatto ricorso anche agli idranti anti-incendio e ad altre azioni di disturbo, in particolare fare rollare la nave, in modo da rendere troppo pericoloso per i pirati l'abbortdaggio

  4. Probabilmente anche il Rafale è nato un pò zoppo, in particolar modo per quanto riguarda la motorizzazione, che non lo rendono un aereo in grado di far fronte al meglio alle minacce aria-aria alla corta di stanza, stante il fatto che è un requisito per molti paesi.

     

    già i motori francesi in generale hanno sempre risentito di prestazioni inferiori rispetto ai motori americani, anche il mirage 2000 aveva questo problema quando veniva contrapposto sul mercato export con l'f-16: ciò nonostante è riuscito a racimolare qualche vendità in più rispetto al suo successore.

     

    non capisco la scelta francese di puntare su un motore cosi poco prestante, se penso che una delle condizioni per rimanere nel programma EF era l'uso di degli Snecma... :rolleyes:

     

    mi chiedo se i francesi impongano anche qualche restrizione sui rafale da esportazione per quanto riguarda la suite avionica, magari non montano lo spectra che è propio uno dei punti di forza di questo aereo, rendendolo quindi meno appetibile.

  5. c'è una cosa che non ho capito del meccanismo delle quote di aerei dei quattro paesi:

     

    se paradossalmente una delle nazioni dovesse avere la necessità di comprare altri aerei, salterebbero tutte le quote dei ritorni industriali??

     

    per quanto riguarda la romania, loro devono sostituire con urgenza 48 mig 21.

    non credo che verranno rimpiazzati con un rapporto di 1 a 1.

    immaginando una trentina di apparecchi dovranno ricevere un mix di aerei usati e altri nuovi o sbaglio?

     

    tralaltro bisogna vedere che l'anno di consegna dei nostri T1 sia compatibile con quello della consegna di un numero decente di aerei T2 altrimenti credo ci ritroveremmo eccessivamente scoperti (tenendo anche conto che è stato rinnovato il leasing di solo parte degli F-16)

  6. da corriere.it

     

    NAIROBI – Si stringe la morsa americana sui pirati somali. Domenica mattina elicotteri provenienti dalle navi da guerra statunitensi che stazionano davanti alle coste dell’ex colonia italiana, hanno sorvolato i villaggi dove si annidano le gang di bucanieri. Secondo testimonianze raccolte al telefono dal Corriere della Sera, la gente a terra è scappata temendo un raid dall’alto. Il rimorchiatore d’altura Buccaneer, con a bordo 10 italiani, catturato sabato dai pirati nel Golfo di Anden, si sta dirigendo verso le coste somale, dove sono ancorate decine di navi sequestrate, mentre la fregata Maestrale, superato il Mar Rosso, è entrata nel Golfo di Aden e si sta dirigendo anch’essa a tutta forza verso quel braccio di mare tra i villeggi di Eyl, Obbia e Harardere dove presumibilmente sarà portato il battello italiano. Andrew Mwangura da Mombasa coordina il monitoraggio delle acque dell’Oceano Indiano per l’organizzazione East African Seafarers' Assistance Programme. Contattato al telefono ha sostenuto che «l’equipaggio del Buccaneer è in buone condizioni. Sarà solo una questione di tempo e occorrerà pagare un riscatto, ma in genere gli equipaggi catturati vengono trattati bene».

     

    L'OSTAGGIO USA - L’attacco al rimorchiatore italiano è avvenuto nel momento in cui americani e pirati somali sono impegnati in un durissimo braccio di ferro, la cui posta in palio è la vita di Richard Phillips, il comandante americano del mercantile Alabama, sequestrato mercoledì e liberato dalla rivolta dell’equipaggio, tutto statunitense. Nella battaglia a bordo il comandante Phillips è rimasto prigioniero dei bucanieri, che l’hanno trascinato con sé a bordo di una scialuppa di salvataggio. L’imbarcazione ora senza carburante vaga alla deriva a 300 miglia dalla costa, guardata a vista da due navi da guerra USA. I pirati hanno chiesto aiuto ai loro compagni a terra i quali hanno mosso una nave tedesca sequestrata per raggiungerli e tirarli a bordo. L’operazione non è riuscita e ora, secondo fonti somale, altre quattro navi sotto sequestro, con i loro ostaggi a bordo, stanno cercando di raggiungere il battello con i quattro compagni e il comandante dell’Alabama.

     

    OFFERTA DI MEDIAZIONE - Gli anziani delle tribù cui appartengono i quattro pirati a bordo della scialuppa si sono offerti di mediare la liberazione di Phillips. Ma chi conosce bene la Somalia sa che l’organizzazione tradizionale per clan non funziona più. Ora il potere è in mano ai giovani miliziani che prendono ordini solo dai loro comandanti e non più dai vecchi leader, ai quali ormai non viene portato nessun rispetto. L’Amministrazione americana, invece, sembra aver affidato la conclusione della vicenda a un team dell’FBI esperto in negoziazioni per il rilascio di ostaggi. Andrew Mwangura assicura che i parenti dei banditi hanno preso contatti con gli americani: «Non hanno chiesto nessun riscatto, ma solo un salvacondotto per far tornare a casa i loro cari». Fonti diplomatiche a Nairobi ritengono molto probabile un blitz. «A bordo delle navi americane ci sono anche degli uomini rana, che potrebbero colpire in qualunque momento».

  7. Ci saranno anche motivi "di buon vicinato", però vediamo bene che la tecnologia stealth è l'ultimo gradino di sviluppo per gli aerei militari. gli USA ci hanno mess decenni per avere l'F-117, e si sa che il difficile è fare il "capostipite", poi i miglioramenti vengono facilmente. Se i segreti dell'F-117 arrivano nelle mani sbagliate, le stesse mani non ci mettono molto a fare il loro Raptor

     

    veramente tra un f-117 e il raptor (o anche l'f-35) c'è moooolta differenza.

     

    anche se qualcuno riuscisse a fregarsi un nighthawk (già successo, quello abbattuto dai serbi: ciò che è rimasto dall'impatto sarà sicuramente stato esaminato da tecnici russi) e imparassero come fare una forma stealth dopo avrebbero comunque una scatola vuota.

     

    L'essere stealth per un raptor è parte di un "tutto" che comprende motori,radar,avionica,armi ecc ecc tutti allo stato dell'arte frutto di anni di studi e con un bell pò di $ spesi in R&D.

  8. ma allora è vero? (mi riferisco a ianMarco che parla di 55 carri israeliani distrutti)

    Semmai chiedo a gianni via MP

     

    su wiki è una questione di principio: sono italiano e voglio una wikipedia italiana per lo meno accettabile

     

     

    mah sto cercando sul web su questa battaglia di Aon Zgalta (essì in ufficio ho molto da fare oggi eheh) ma non trovo nulla che la riguardi.

     

    inoltre nel 1982 c'è stata l'invasione del libano e in effetti ci sono stati scontri con le forze siriane ma che io sappia non ci sono state battaglie cosi disastrose per i carri israeliani:

     

    su ques'altro sito ho trovato questo:

    http://forum.kafegaul.com/showthread.php?t=170657&page=8

     

    For various reasons that stood in no relation directly to the SyAAF, the introduction of Gazelles and Mi-25s in service with SyAAF was not entirely complete by spring of 1982. In fact, eventually the Syrian Hinds were not to see any kind of combat service during the fighting against Israelis. Consequently, although there is a number of reports of the contrary – especially in the Russian and Ukrainian, but also in specialized Western publications - the SyAAF Mi-25s did not fly even a single combat sortie in 1982: when it comes to the SyAAF anti-tank operations Gazelles fought almost alone.

  9. vediamo chi si stufa per primo, non ho fatto gran modifiche ma:

    - ho eliminato la storia dei 61 carri israeliani distrutti

    - ho tolto dove diceva che in Afghanistan si è dimostrato ottimo contro la guerriglia

    -ho tolto che appariva il MGS2

     

    (corr) (prec) 12:27, 11 apr 2009 S.jackal (discussione | contributi) (21.136 byte) (tolto delle idiozie, dai 61 carri israeliani distrutti a MGS2 dove non appare un Hind ma un Harrier e c'è differenza) (annulla)

     

     

    no beh in afghanistan si è dimostrato efficace, gli afghani stessi lo temevano molto, col tempo (e con la CIA) sono riusciti a trovare delle contromosse tipo la vulnerabilità ai missili a guida IR e la "coda" non corazzata.

     

    anche in iraq saddam si avvaleva con successo degli hind per reprimere le rivolte.

     

    ho tovato qualcosa sulle fonti della voce hind riguardo i carri distrutti:

     

    http://www.aviazione.org/mi24.shtml

     

    durante la guerra arabo-israeliana del 1982, i Mi-24 furono usati con successo dalle forze armate siriane contro le forze corazzate israeliane: nella sola battaglia di Aon Zgalta i Mi-24 siriani distrussero 55 carri armati israeliani senza subire alcuna perdita

  10. concordo con little bird:

     

    ciò che volevo dire prima è il fatto che la nostra aeronautica mi sembra un pò troppo sbilanciata.

     

    250 caccia in totale credo siano un pò troppo per le nostre tasche:

     

    preferisco avere meno EF ed f-35 ma più pezzi di ricambio per evitare l'effetto "cannibalizzazione".

     

    vedendo le nostre attività credo che più che squadroni di caccia servano di più pattugliatori,cargo,UAV ecc ecc.

     

    la difesa aerea del territorio la possono svolgere tranquillamente gli EF (e 121 sono fin troppi).

     

    per quanto riguarda le missioni all'estero credo anchio che l'f-35 sia il più indicato, per una questione di comunanza con gli altri paesi, ma anche perchè credo possa sfruttare meglio tutti i "servizi" offerti dai sistemi net-centrici offerti dagli alleati.

     

    Tuttavia credo anche che visti i piccoli numeri di aerei che mandiamo in giro (es 10 per il golfo, 4 per l'afghanistan se non sbaglio) è inutile averne un centinaio in patria a non volare visto che l'ami ha già deciso che taglierà le ore di volo dei piloti.

     

    in generale credo che sarebbe bello che l'italia possa inviare i suoi f-35 in un ambiente net-centrico fornito da piattaforme italiane con ricadute enormi sull know-how e l'esperienza del personale

  11. allora è vero che sono - lo specchio della società d'oggi - apparire e non essere

    apparire per aver comprato un aereo credibili ed non avere alle spalle di questo mezzo sostanza

    mi ricorda molto il passato di certi paesi emergenti che compravano il miglior aereo siulla piazza per farli volare una volta l'anno davanti alla stampa per la celebrazione della rivoluzione o del colpo di stato magari pure guidati da piloti merceneri perchè i tuoi non li potevi addestrare

    un grosso mah !!!!

    riguardo all'utilizzo della Cavour be bisogna sperare che la crisi non avvenga in occasione di grandi lavori o di revisioni programmate con una nave non puoi fare molto, peraltro sulla Garibaldi gli JSF non si è capito ancora se possono operare visti gli scarsi dati sulla versione B comunque non ci sarebbe la possibilità di ricovero in hangar sotto coperta a causa delle dimensioni degli ascensori però non credo sia solo questo il problema

    nel 2018 quanti anni avrà la la sopracitata nave ?

    UAVPREDATOR

     

    difatti la garibaldi NON imbarcherà gli f-35.

     

    Verrà utilizzata finchè ci saranno a disposizione gli harrier, dopodichè ci sono varie possibilità (io spero che venga fatta nave museo)

     

    gli f-35 staranno di sicuro sul cavour, e forse su una delle LHD appositamente ingrossata che sostituirà il garibaldi.

     

    sul fatto che l'ami punti troppo sulla linea caccia e meno sulla manutenzione e sui moltiplicatori di forza penso siamo d'accordo tutti, ma come abbiamo ripetuto all'infinito l'f-35 da solo da noi sostituisce ben 3 caccia (harrier, amx e tornado) quindi avremo una notevole semplificazione della manutenzione,senza contare poi il salto di qualità.

     

    quanto al problema della manutenzione, l'avere la FACO in casa nostra credo aiuterebbe non poco

  12. Ho tolto quella boiata e ricontrollerò quella voce in maniera più approfondita oggi.

     

    OT;

    HIND è stata l'unica creatura decente dei sovietici insomma....

     

     

    mah più che altro è un elicottero che non ha corrispettivi in occidente, unisce una buona capacità di carico con una notevole potenza di fuoco.

     

    era il terrore degli afghani durante l'occupazione sovietica, finchè non gli furono forniti gli stinger ovviamente.

     

    se non sbaglio l'ultimo utente confermato il brasile, che lo dovrebbe impiegare in operazioni COIN.

  13. Il range di 2000km rende inutile Aster e Standard, SM-3 sulle poche navi ABM americane a parte.

     

     

    in che senso?

     

    il missile mi deve comunque venire addosso per colpirmi, per cui perchè non potrebbe essere intercettato da un aster??

  14. Non sono molto d'accordo affermazione del loro punto di forza,perchè i primi panzer furono utilizzati effetivamente solo all'inizio della guerra ed erano alleati.

    I carri Alleati con cui si doveva scontrare(o obbligato a scontrarsi) erano migliori e sopratutto quasi sempre medi

     

     

    vabbè lo dirò un pò più direttamente...faceva schifo in tutto, l'unica cosa decente era il cannone che se non altro poteva intimorire i primi modelli di carri avversari ma di certo non contro i crusader, gli sherman senza contare carri più pesanti

  15. se vogliamo trovare un punto di forza di questo carro era il suo cannone da 47 mm, difatti la sua potenza di fuoco era superiore ai primi modelli di panzer;

    poteva quindi giocarsela con i carri leggeri inglesi ma non contro gli sherman o i matilda:in quel caso si usavano i semoventi da 75.

     

    se ben ricordo inoltre il suo motore, benchè poco prestante era uno dei primi a diesel.

  16. beh gli ultimi burke coreani sono molto ingrassati, in effetti si potrebbero anche definire incrociatori.

     

    io credevo che solo i tico potessero effettuare ingaggi anti-balistici per via del radar a lungo raggio e per la presenza degli sm-3.

     

    però che io sappia i burke (comprese le versioni giapponesi e coreane) non hanno ne uno ne l'altro.

     

     

    qualcuno mi può dare una delucidazione??

     

    --edit-- mi correggo i kongo giapponesi hanno in dotazione gli sm-3 ma non credo dispongano di radar long range

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