Il progetto iniziale di questo missile (Hot Shot) parte nel 1946-47, come richiesta di un modello guidato del razzo da 5 pollici HVAR. Indicato inizialmente come KAS-1, poi AAM-2 ed infine AAM-N-2, come altre armi sperimentali dell’epoca ebbe uno sviluppo molto lento e solo nel 1952 si arrivò al primo successo contro un bersaglio. Nel frattempo le dimensioni erano aumentate e così il calibro, arrivato a 8 pollici.
Lo Sperry AAM-N-2 Sparrow I (dal 1963 AIM-7A) entrò in servizio nel 1956 sui caccia F-3H Demon, F-7U Cutlass e F3D Skynight. L’AIM-7A era un missile di capacità operative estremamente modeste. Della stessa classe dell’AA-1 Alkali e del Fairey Fireflash, era dotato di guida radar BR (Beam-riding), a fascio direttore. Questo tipo di guida, di gran voga a quei tempi, era adeguato alla tecnologia del tempo ma soffriva di evidenti difetti. Era impreciso, inutilizzabile a bassa quota a causa degli echi di ritorno dal terreno (clutter) e il pilota doveva seguire il bersaglio mantenendo il fascio guida centrato, seguendone gli spostamenti. Poteva essere adeguato a colpire un B-29 o la sua copia sovietica TU-4, ma niente di più. La portata era discreta, ma il sistema di guida andava asservito ad un mirino ottico, limitandone l’uso a condizioni di visibilità buona e a breve distanza. In compenso il tipo di guida consentiva l’impiego contemporaneo di molti missili contro lo stesso bersaglio. Dopo 2000 pezzi la produzione venne arrestata ed il missile abbandonato tre anni dopo. Dotato del motore Aerojet 1.8KS 7800 da 3568 kg per 1.8 secondi, con un peso di 143 kg e una testata di 20 kg con spoletta di prossimità, volava per 8-13 km a 2,5-2,7 Mach. La quota massima operativa era di 15000 metri.
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by Gian Vito