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Cacinidilucca

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Tutti i contenuti di Cacinidilucca

  1. Vabbè dai, facciamo anche noi come la VVS, loro riesumano il Bear? e noi tiriamo fuori i nostri vecchi spilloni ASA con un paio di Aspide e li intercettiamo prima che entrino nel nostro spazio aereo A parte gli scherzi, tempo fa passando per il Raccodo Anulare ho visto un 104 in un magazzino di rottami militari, mi è venuto da piangere , era sicuramente un asa c'era ancora l'insegna e il numero dello stormo (il 37°) con insegna a bassa visibilità, mi era presa la voglia di andarlo a comprare e metterlo come Guardian Gate a casa di mio suocero
  2. Ho letto il topic ed è molto interessante e stimolante, soprattutto la parte che parla di UCAV, siccome sono un pò negato sulle nuovissime tecnologie (praticamente ho appena capito come funzione l'ala a sbalzo ) potete spigarvi meglio? Cpsa sono gli UCAV, come funzionerebbero, i metodi di impiego e soprattutto quell'immagine di un velivolo senza pilota armato come un A10 è reale, presunta o solo una speculazione della fantasia? Grazie
  3. Cacinidilucca

    Canard sui caccia

    Non credo sia del tutto così, ormai i sistemi di guida flybywire o meglio ancora flybylight farebbero volare anche la statua della libertà (se fornita di adeguato motore ) IMHO.
  4. Cacinidilucca

    Canard sui caccia

    L'architettura cosiddetta canard non è nuova in campo aereonautico, addirittura il Flyer dei fratelli Wright utilizzava una configurazione del genere. Negli anni '30 con l'affinamento delle aereodinamiche questa configurazione venne di nuovo studiata, nel 1939 la SAI Ambrosini fece volare un prototipo (l'SS4) che anticipava in modo strabiliante per l'epoca le linee e le aereodinamiche di oggi. I vantaggi erano miglior rendimento aereodinamico, migliore sistemazione e quindi di conseguenza efficacia dell'armamento del velivolo, il motore messo in posizione posteriore migliorava le doti di salita. Purtroppo un incidente al secondo volo con conseguente morte del pilota collaudatore segnò un brusco arresto del progetto. Va detto che a fine guerra il giappone mise in linea il Khyusu J7W1 Shinden (molto simile al prototipo italiano). Va detto che l'utilizzo dei motori a pistoni (in linea raffreddato ad aria l'italiano e radiale sempre raffreddato ad aria il giapponese) e la presenza delle eliche alle spalle del pilota non dovevano essere una bella sensazione per chi doveva lasciare l'aereo in emergenza lanciandosi con il paracadute.
  5. Sembra davvero di essere tornati indiatro di 30 anni, adesso attendiamo i Tu22 a largo della Sicilia, spero che abbiano spostato gli F16 a Birgi e Taranto perchè intercettarli con i Typhoon sa Grosseto è lunga, a proposito ma il 37° e quadro o operativo?
  6. Bisogna anche ricordare che la Regia Aereonautica non aveva le masse di siluranti che mise in campo il Giappone (come è già stato detto il teatro di battaglia era più denso nel Pacifico) e che comunque lo Sparviero era un aereo meno "spendibile" dei monomotore giapponesi e anche un pò più robusto ai danni
  7. Cacinidilucca

    presente!

    Ciao a tutti, sono un nuovo iscritto al forum. I miei interessi sono aerei e mezzi militari in genere, soprattutto quelli usati dall'Italia. Sono un appassionato ormai di vecchia data, mi ricordo che a 10 anni iniziai a comprare l'enciclopedia "Storia dell'Aviazione" che tuttora possiedo e che è stata fonte di ispirazione delle mie prime curiosità aereonautiche. Sono anche un modellista ma di scarso livello e un appassionato di Wargames. Ciao.
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