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L'Ultima "V" Rossa


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L'Ultima "V"Rossa

 

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Il Generale S.A. Silvio De Giorgi è uno degli ultimi rappresentanti di un mondo e di un’epoca. È stato protagonista di gesta, di avvenimenti non lontanissimi nel tempo, ma irripetibili e remotissimi come stile di vita, come ideali e come modo di pensare. Ha vissuto avventure di volo, in pace e in guerra, tali da far incanutire prematuramente i capelli. Nel 1930 ha avuto la ventura di entrare a far parte, fin dalla sua costituzione, della prima Pattuglia Acrobatica Italiana, quella del 1° Stormo Caccia, comandato dall’indimenticabile Ten.Col. Rino Corso Fougier. Quel piccolo manipolo di abili e coraggiosi piloti si presentò al pubblico internazionale durante la 1a Giornata dell’Ala, a Roma nel 1930, e nello stesso anno, alla Sagra del Cielo a Milano, ideò ed eseguì, primo fra tutti, la «bomba». Questa figura acrobatica fu poi ripresa da tutte le pattuglie italiane e, nel dopoguerra, anche dalle Frecce Tricolori di Rivolto, che con la «bomba», ovviamente modificata nel tempo, concludono ancora oggi le loro esaltanti esibizioni. Sempre nel 1930, dopo le affermazioni della pattuglia acrobatica, veniva costituita a Campoformido una seconda formazione di nove aerei CR.20 bis. Con tale formazione De Giorgi partecipò alla Crociera nell’Europa Orientale, con successive esibizioni acrobatiche individuali e collettive in Austria, Ungheria, Romania, Bulgaria, Grecia, Turchia e Albania. Nel 1932, infine, egli veniva chiamato a far parte della Squadriglia di Alta Acrobazia e Volo Rovescio, costituitasi in seno al 1° Stormo Caccia di Campoformido. Tale Squadriglia era dotata di aerei Breda 19, capaci di effettuare il volo rovescio con carattere di continuità. Con questa formazione, definita poi dal giornalista Mario Massai la «Squadriglia folle», De Giorgi ha partecipato, oltre che a tutte le manifestazioni aeronautiche in Italia, al Meeting Internazionale Aeronautico di Zurigo. Nel 1934 De Giorgi chiese e ottenne di poter frequentare la Scuola di Alta Velocità per idrovolanti presso quel Reparto Alta Velocità di Desenzano, che costituisce ancora oggi, nel ricordo dell’intero mondo aeronautico internazionale, una delle glorie dell’Aeronautica Militare Italiana. Qui, dopo aver frequentato il 3° Corso Velocisti, alla fine De Giorgi poté fregiarsi del distintivo di pilota con la «V» rossa. La «V», posta al centro dell’aquila d’oro di pilota, stava per «velocità» e rappresentava un traguardo, un riconoscimento dei più ambiti nell’Arma. Basti pensare che, complessivamente, solo 21 piloti poterono fregiarsene il petto. Per ottenere il brevetto di pilota velocista con la prestigiosa «V» rossa occorreva aver volato, soli a bordo e in volo orizzontale, a una velocità superiore ai 500 km/h. Silvio De Giorgi oggi è l’ultimo pilota vivente sia della Prima Pattuglia Acrobatica Italiana sia del Reparto Alta Velocità di Desenzano. Guerra di Spagna e Seconda Guerra Mondiale lo videro in azione ai comandi del Fiat C.R.32 e del Macchi M.C.200 «Saetta». Una miriade di avventure, quindi, spesso non liete, ma sempre esaltanti, hanno costellato la vita di questo grande pilota. L’Autore, di comune accordo con il protagonista, ha voluto scrivere questo libro in prima persona, per dare maggiore vivezza al testo e per rendere più immediata l’azione narrata.

 

l'autore

Giorgio Evangelisti (Bologna, 1933) è pilota di aeroplani e di alianti. Giornalista dal 1958, ha al suo attivo pubblicazioni di argomento aeronautico su quotidiani e riviste specializzate italiane e straniere. Nel 1968 ha conseguito il Premio «Mario Massai» per il contributo alla diffusione giornalistica dell’aeronautica e dell’idea del volo. Ha pubblicato i seguenti libri: Storia degli aerosiluranti italiani e del gruppo Buscaglia (1969); Cento aeroplani e un grande cuore (1969); Quando la morte è distratta (1978); Voli misteriosi (1978); i due volumi di Macchine bizzarre nella storia dell’aviazione (1980-1984); per il secondo dei quali ha ottenuto il primo premio per il «Libro d’Aviazione Italiana» (1985) e il primo premio per il settore scienza e tecnica nell’ambito dei «Libro Aeronautico dell’Anno» (1986); Storie di piloti e di aeroplani (1991), premiato al «Bancarella Sport» nel 1992; Gente dell’aria (1992), «Premio Selezione Bancarella Sport» nel 1993 e «Premio Antonio Locatelli» nell’ambito del Concorso Letterario Aerospaziale nel 1994; Umberto Savoja pioniere del volo (1993); Una vita in gioco. Francis Lombardi pilota, sportman e costruttore (1993), «Premio Selezione Bancarella Sport» nel 1994; Bologna nella storia del volo (1994); Gente dell’aria 2 (1994), Gente dell’aria 3 (1995); Leonino Da Zara e il campo di volo di Bovolenta (1996); Gente dell’aria 4 (1996); Le navi aeree di Filippo Zappata (1996); Uomini e macchine nei cieli (1997); Gente dell’aria 5 (1998); La scrittura nel vento. Gabriele d’Annunzio e il volo su Vienna (1999); Un’aquila nel cielo. Mario de Bernardi. La vita, le imprese (1999).

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