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Duplex

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Risposte pubblicato da Duplex

  1. Cari amici leggo di diversi problemi e di rifiuto di accettazione del primo KC 46 da parte dell'USAF, in particolare legati all'uso del boom centrale e a diversi problemi legati al software. Siccome si tratta quasi dello stesso aereo a suo tempo ordinato dall'AMI e consegnato con oltre 5 anni di ritardo e ormai in linea da una decina di anni chiedo a chi ne sa di più se i nostri KC 767 hanno dei problemi operativi simili o usando poco il boom questi non sono stati riscontrati. Grazie per le info.

  2. In una mia recente visita in Svezia ho visitato il museo dell'Aeronautica di Linkoeping, con grande mio stupore colà sono ben conservati 3 aerei Italiani, un CR42, un Re 2000 ed un Caproni Ca 313, questi ultimi due esemplari unici in mostra (esiste un Re 2000 smontato e in casse in magazzino AM, un relitto mal ridotto di Re 2001 navale ripescato da poco a La Spezia).

     

    Avete notizia di altri esemplari unici Italiani in giro per il mondo?

  3. Cari tutti,

     

    vorrei avere da chi è in ascolto una indicazione precisa circa l'oggetto, da quello che leggo credo di aver capito che i 30 SF 260 EA siano stati messi in disarmo perché non più rispondenti ai requisiti necessari per svolgere la funzione di selezione iniziale, ambientamento e ottenimento del brevetto di pilota (riconosciuto anche come brevetto civile ENAC), e che questi velivoli sarebbero stati sostituiti da 4 o 5 S 208 M (aereo recente, 'nevvero? 1968). Se è così davvero non capisco chi in AM opera scelte e controscelte, ma i 260 in surplus si possono comprare?

  4. Mi pare che su M 345 Nimitz e Tuccio 14 abbiano nel tempo detto tutto quello che c'era da dire, io vorrei aggiungere il punto di vista di un allievo pilota ( un poco stagionato) dunque ho fatto il periodo iniziale sul Piaggio 148, poi sono passato al basico iniziale su Mb 326, e ho fatto l'avanzato con l'MB 326 con cinefotomitragliatrice (MB 326 A?). Posso dire che il periodo sul 148 e' stato inutile e fuorviante, elica e getto sono proprio due mondi diversi, e se anche il 326 era abbastanza spartano costituiva per l'allievo pilota pur sempre uno shock se paragonato al 148. Il punto e' che per fare un sillabus progressivo e senza salti ci vorrebbero 5 tipi di aereo, costi che neanche l'USAF e' più in grado di reggere. E allora se gli aeromobili per "fare" il pilota devono essere solo due tanto vale cominciare subito con lo shock e tanto simulatore, addio vecchio SF 260, niente T 6 Texan II, solo M 345 e 346. Basterebbe allargare il numero dei selezionandi, cinico, crudele.? Abbiamo pochi soldi, ci servono pochi piloti militari, nel passato e' stato sperimentato il sillabus con jet ab initio e ricordo bene che i piloti usciti da quei corsi erano tutti molto in gamba, e poi non vogliamo far lavorare l'industria italiana? Hai visto mai che al terzo tentativo non si faccia un buon aereo? L' unico mio dubbio e' la scelta del motore molto vecchiotto, sarebbe meglio il P&W pw500 ma forse costa troppo, che volete da un aereo progettato da un ragioniere che voli anche bene?

  5. Sono davvero basito per la notizia che abbiamo letto! Insomma in questo paese ci sono in corso indagini che se tutto va bene provocheranno un danno al paese di un paio di miliardi di euro.! Sono sconcertato, non capisco di quale pianeta siano abitanti i magistrati, almeno una fetta abbastanza rimarcabile di essi, insomma ILVA, Finmeccanica, Saipem, ENI, sono indagini scattate da tempo ma che solo ora producono arresti e "scoop" mediatici.

    Se c'è indagine c'è notizia di reato, se c'è notizia di reato c'è obbligo di indagine, va bene, se ci sono delinquenti bisogna perseguirli. Ma perchè distruggere il paese? Regneremo su un cumulo di macerie e magari senza che giustizia sia fatta, almeno non prima di 10 anni!

     

    Sai che novità quella che in alcuni (molti) paesi si può vendere solo attraverso processi di "sponsorizzazione" o di mediazione e/o provvigioni, e come il titolo del melodramma "così fan tutte..." (le aziende) mica solo quelle Italiane.

     

    Finmeccanica è rimasto l'ultimo baluardo delle alte tecnologie in Italia, per fronteggiare la crisi dobbiamo distruggerla? E proprio in un momento come questo? 45.000 dipendenti devono andare ad ingrossare le file dei disoccupati? E non credo che ci sia la superficialità di qualche magistrato, il Governo sapeva da mesi perchè per evitare guai alla società intanto non ha avvicendato gli inquisiti? Sarebbe stato diverso se i provvedimenti avessero toccato ex alti dirigenti, e ancora quando le cose coinvolgono interessi internazionali ( i rapporti commerciali Italiani con l'India così ampi e importanti non riguardano le valutazioni dei magistrati?).

     

    Certo la corruzione in Italia è diffusa, ma mi pare che ben poco si faccia (quanti Prof. Universitari sono sotto indagine da parte dei magistrati? Eppure basterebbe consultare gli elenchi telefonici interni di molti Atenei per trovare "prove" di nepotismo e altro, siamo proprio certi che la "Corruzione Internazionale" sia la priorità da inseguire?

     

    Sono preoccupato, sembra che il destino delle poche iniziative attive nelle tecnologie aeronautiche e spaziali di punta siano in procinto di essere svendute per il classico piatto di lenticchie, e sono dispiaciuto per aver dato tanta parte del mio contributo professionale in tanti anni proprio a questa crescita. Forse sono troppo preso dalla situazione, cari amici cosa ne pensate?

  6. Si potrebbe dire meglio tardi che mai! Il Brasile tra i paesi del BRICS è quello con tassi di crescita molto interessanti e con una propria industria nazionale delle alte tecnologie discretamente affermata.

     

    Embraer che fino a 15 anni fa non rappresentava una realtà importante oggi lo è in campo aeronautico anche se in spazi di nicchia. Gran parte dell'industria tecnologica Brasiliana sembra ricalcare le orme delle vecchie partecipazioni statali Italiane, tutto bene, tutto male...

     

    AW credo abbia fatto una mossa importante, Embraer è la sola azienda Brasiliana in grado di impensierire il dominio Eurocopter e Bell, quindi una sinergica integrazione industriale in un grande paese in rapido sviluppo con possibili interessanti strategie di sviluppo soprattutto sul convertiplano.

     

    Almeno questo sembra a me, dunque farei i complimenti al Management AW!

  7. Non faccio che leggere di F 35, F 2000, M346, fly by wire, leggi di assetto, s/w di gestione degli aeromobili, riconfiguarazione dinamica, self maintenance, e così via.

     

    Cosa vuol dire oggi pilotare un aereo? Cosa fa il pilota?

     

    Non so dire, ma alla vista di aerei sempre più complessi e cibernetici mi viene in mente l'immagine di tanti anni fa, di giovane allievo pilota in un Hangar dell'aeroporto di Lecce Galatina. Era brutto tempo, sparsi cumuli nembo, non avevamo un radar meteo, e far andare allievi alle prime missioni "solo" in mezzo a quei simpatici batuffoli di ovatta ( che quando ti ci buttavi dentro a tutta canna ti davano botte istantanee di alcuni G facendoti divertire di più che sulle montagne russe!) sembrava al Comandante del Gruppo Volo poco raccomandabile. Bene, si prende il Capitano Rosso, che era di passaggio, e gli si dice vai a fare una ricognizione Meteo. Detto fatto mentre ancora si allacciava l'anti G rapido giro intorno al velivolo (MB 326), rimozione dei "remove before flight" lanciati al crew chief, balzo nella cabina, e mentre ancora si tolgono i "tacchi", si avvia il motore, a regime start dal parcheggio, veloce rullaggio, allineamento e decollo tutto di un fiato, assetto piatto e tira su uno stretto mozzafiato, poi verso le nubi a 2000 piedi, 45 minuti è di ritorno, parcheggia, scende ( a me pare sempre di corsa) va dal comandante e dice: potete volare sennò questi qui ( noi...) quando imparano?

     

    Sono passati molti anni, ma per me il pilota è rimasto quello, saltare su un aereo e andare, un pò come nella seconda guerra mondiale o anche prima. Oggi se un aereo deve partire per "Scramble" quanto ci mette? Quanto software bisogna caricare prima di partire? e quanto dura il giro intorno al velivolo? Mah, magari agire sulla cloche sarà rimasto uguale, ma sentire l'aereo con il culo (come ci bestemmiavano i nostri poco pazienti istruttori) pare non essere più necessario, o no?

     

    Ma è proprio vero che questi nuovi velivoli volano meglio e fanno meglio dei velivoli più vecchi? Al modico prezzo di 100 milioni di euro a pezzo o forse più? E il mestiere del pilota cosa è diventato. Bah, meglio gli UAV, almeno il pilota in poltrona che video gioca ha una oggettiva difficoltà, proiettarsi nell'ambiente virtuale che gli viene reso, e questo si che è difficile.

  8. acnche se il matrimonio è sfumato il lo segnalo ugualmente The impact on UK Defence of the proposed merger of BAE Systems and EADS

     

    La fusione BAe con EADS risponde a mio avviso solo ad un principio finanziario, costituire in termini di dimensioni e fatturato una azienda globale in grado di competere con Boeing e LM, tuttavia la integrabilità dei business presenti è difficile, e forse non consigliabile da un punto di vista gestionale e di strategie future.

     

    I tre governi interessati hanno poi obiettivi divergenti e non vogliono recedere dalle loro quote di controllo. Dunque perché qualcuno ha fatto questa proposta? Disinformazia? O solo una partita giocata da abili pokeristi che in realtà vogliono "fondersi" comandando? In questo senso una azienda Italiana sarebbe perfetta, vedi il caso Agusta Westland, il 100% del capitale e degli investimenti è Italiano, ma chi guida strategie di prodotto, progettazione, linee di produzione e ritorni territoriali? I manager UK naturalmente! Anche grazie alle commesse del MoD UK, questo è avere idee chiare sulla egemonia geopolitica e finanziaria.

     

    Cosa possiamo chiedere a questo nostro buon governo di tecnici, transitorio e di corto raggio? Nulla, purtroppo.

  9. Credo che nel caso del T X i ragionamenti non siano in modo preponderante tecnici, ma proprio perchè il business è enorme in genere il complesso Militare - Industriale Statunitense non prende in esame con favore scelte estere vista la capacità interna della loro industria.

     

    E' già successo e ancora succederà, VH 71, C27, AW 139(?), in specie se il vincitore è Italiano, vengono cancellati, e non si bada a spese di penali. Nel caso specifico l'industria USA non ha elaborato e non ha progetti propri nel settore dell'addestramento, Korea, UK, Italia sono le sole industrie che possono fornire una soluzione, ma non sono uno stato dell'Unione...

     

    Come spesso successo negli ultimi tempi si perderà del tempo, in attesa del "deus ex machina" locale con la soluzione, ma come dice Mustanghino si dovranno dotare di appoggi in alto loco...

     

    Eppure sembriamo quasi costretti ad acquistare l'F 35, con compensazioni che se tutto va bene ci daranno vantaggi tra 35 anni, è possibile una azione diplomatica forte basata su alcuni programmi comuni? Certo che si, ma in USA ci sono incertissime elezioni ed in Italia c'è un Governo dagli incertissimi appoggi e che con tutto la migliore buona volontà non ha un respiro strategico di lungo periodo.

     

    Eppure se M 346 è stato scelto dagli Israeliani vuol dire che è molto valido, forse non è il caso di contare troppo sugli USA ma di vedere i contratti raggiungibili e iniziare uno sviluppo di un aereo da combattimento derivato dallo M 346, ci saranno da sostituire tanti aerei nei prossimi anni (F 5, AMX, A 4, ecc.) magari lo sviluppo potrebbe proprio essere avviato con gli Israeliani.

  10. Il 346 è in grado di incassare 8g massimi e quindi supera il requisito americano di 7.5g, poi regge 5.5g continui a 15000 piedi e cioè li può mantenere indefinitamente senza perdere velocità a causa della resistenza aerodinamica.

    In teoria tali dati dovrebbero essere con il massimo del combustibile interno e in configurazione pulita (almeno è così per la condizione dimensionante come una cabrata al massimo fattore di carico).

    Quindi 6.5g con l'80% del combustibile tra i 10 e i 20000 piedi di quota sono alla portata del velivolo italiano e tra l'altro non sono sostenuti, ma da mantenere per 15 secondi, mentre i 5.5g del 346 sono continui e riducendo la quota aumentano ancora perchè la spinta dei motori aumenta e aumenta anche la portanza a bassa incidenza grazie alla maggiore densità dell'aria.

    A livello del mare l’aereo può infatti tirare 8g (il massimo strutturale) finché non finisce il carburante...ammesso che a bordo ci sia superman.

     

    http://www.finmeccanica.it/IT/Common/files/Corporate/Note_stampa/2012/M_346_ITA_2012.pdf

     

    Questo un estratto dei dati aggiornati a febbraio 2012

     

    Prestazioni (Clean, ISA)

    Velocità massima livellata 590 KTAS

    Velocità limite 572 KEAS/1.2 MN

    Velocità minima di volo 90 KCAS

    Rateo di salita (l.m.) 22,000 ft/min

    Quota di crociera 45,000 ft

    Autonomia, Clean/3 Ext. serbatoi (10% riserva) 1,070/1,470 nm

    Fattore di carico sostenuto (l.m.) 8.0 g

    Fattore di carico sostenuto (15 000 ft) 5.5 g

    Rateo di virata sostenuta (15 000 ft) 13°/sec

    Corsa di decollo (l.m.) 420 m (1,380 ft)

    Corsa di atterraggio, 20% comb. interno (l.m.) 550 m (1,800 ft)

    Fattore di carico limite +8/-3 g

  11. Dunque leggo di un rapporto che prosegue con "amicizia" tra la struttura organizzativa e di comando della nostra Marina Militare e quella della Repubblica Popolare Cinese.

     

    Mi riferisco ad un articolo apparso su RID di agosto - settembre 2012, relativo a esercitazione “Explore Oceans, Promote Friendship” (esplorare gli oceani e promuovere l’amicizia) tra nave Doria e la Nave Scuola Zhenghe.

    La cooperazione bilaterale tra Cina e Italia si è consolidata con la visita di una delegazione della Marina della Repubblica Popolare Cinese, tenutasi dal 14 al 18 giugno presso le sedi e i comandi della Marina Militare.

    A capo della rappresentanza orientale era l’ammiraglio di squadra Xu Hongmeng, vice comandante della Marina di Beijing.

     

    Dunque il quesito in breve: siamo membri della NATO, amici dei Giapponesi, Koreani (del sud), Vietnamiti, Filippini, Formosani, Singaporesi, Malaysiani, Indonesiani, Timoresi, Papuani (scusate si dice così?), Australiani e Neozelandesi , molti di questi paesi hanno in atto embargo tecnologico - militari verso la Cina Popolare USA in testa, ma noi coltiviamo relazioni "marinare" di amicizia.

     

    A quale ragione geostrategica e militare fa riferimento una iniziativa del genere. Insomma, la taglio con l'accetta, ma se i Cinesi fanno parte della schiera dei nostri potenziali nemici, o nemici dei nostri amici, quale è la recondita ragione per la quale dobbiamo investire tempo e soldi (di noi contribuenti vale la pena ricordarlo) per illustrare a loro le nostre tecnologie, la nostra organizzazione e le nostre armi?

     

    Non mi sfuggono le ragioni di amicizia tra i popoli, ma un conto è scambiare una visita tra Protezioni civili e Vigili del fuoco e un conto è fare la stessa cosa tra Forze Armate (in linea teorica l'un contro l'altra armate!).

     

    Cosa ne pensate?

  12. Cosa sarebbe cambiato? Nulla, hanno ragione i molti che lo sostengono, le tre questioni fondamentali risiedono in una incomprensione totale circa il momento storico che si viveva, e questa cieca incomprensione non è che possa essere disgiunta dalle responsabilità politiche di quel tempo, dunque dicevo delle tre questioni: numeri di produzione totale ridicoli, troppi modelli analoghi e la non scelta era legata a fatti che con la tecnica aeronautica non ci entrano (leggi corruzione), utilizzo di tecnologie superate proprio con la giustificazione del velivolo al servizio del manico (così con la guerra già iniziata con l'invasione della Polonia si sceglieva come caccia un biplano...) in questo modo stolti conservatori affossavano capacità tecnologiche ben presenti anche se gracili nel panorama aeronautico Italiano di quei tempi

  13. L'A-400M doveva essere la risposta europea al C-130, che aveva un mercato praticamente incontrastato.

     

    Il punto è che se mi metto in un programma per sostituire il C-130, vorrei che il nuovo aereo fosse disponibile non dico prima, ma almeno il giorno stesso che i miei C-130 cadano in pezzi.

     

    Inoltre, quando fu avviato il programma A-400M (non so chi se lo ricorda) il velivolo doveva essere a getto, con prestazioni che lo collocavano molto, ma molto oltre il C-130: era un velivolo che si affacciava concretamente nel settore del trasporto strategico.

     

    Alla fine fu deciso di rimotorizzarlo con le eliche e l'aereo si ritrovò a essere nè più nè meno di un C-130 aggiornato, con una grandissima perdita di tempo.

     

    Alcuni paesi hanno mandato giù la pillola tranquillamente, in particolare quelli più impegnati industrialmente (Germania, Francia e Spagna).

     

    Altri paesi, come Italia e Inghilterra, si fecero due conti e decisero che non potevano aspettare oltre.

     

    Sia l'Italia che l'Inghilterra decisero di tamponare con i C-130J ma con una differenza.

    L'Inghilterra aveva la possibilità di avere sia i C-130J che gli A-400M, grazie alle proprie capacità finanziarie, e non è uscita dal programma, nel quale mantiene una quota industriale rilevante con la BAE.

     

    L'Italia non poteva avere entrambi, aveva fretta, la sua quota industriale nel programma era davvero minima, e ha deciso di scegliere il C-130J e abbandonare l'A-400M.

     

    Io credo sia stata una scelta tecnicamente corretta, e anche economicamente corretta.

    Non me la sento di criticarla perchè i benefici industriali italiani erano davvero minimi, e peraltro alcuni di essi restano in piedi anche dopo l'uscita dal programma.

    poi c'è lo sgarbo grossissimo che all'Italia che chiedeva quanto meno di essere preferita nei tempi di consegna, fu risposto che prima venivano Francia e Turchia.

    Passi la Francia... ma la Turchia...

     

    Se vogliamo, l'Italia avrebbe potuto aggiornare i suoi C-130H e resistere fino alle consegne dell'A-400M, in nome della coesione Europea, ma è anche vero che l'Europa si dimostrò parecchio sprezzante nei confronti dell'Italia.

     

    Infine, una nota a margine.

    La vera ragione per cui l'Italia è uscita non è nessuna di tutte queste.

    L'Italia è uscita perchè continuando nel programma non avrebbe avuto i soldi per coprire il programma di costruzioni aeronavali (Fremm/Horizon, Cavour, F-35) e quello di ammodernamento della linea caccia dell'AMI (Eurofighter).

    Quando i soldi non ci sono, è inutile pensarci due volte.

     

     

    Credo che Gianni 065 abbia ragione, se si vanno a vedere i tempi, sono già più di 6 anni che la 46^ opera con i J e se avessimo dovuto attendere A 400 credo che avremmo potuto aggiungerne altri 6, dunque una scelta operativa e anche economica indovinata, la contropartita industriale è stata quella relativa la C 27 J al quale gli americani non è che abbiano dato un gran supporto, ma insomma un controvalore equiparabile alla 20na di 130 J è stato assicurato, così come un certo traino che accompagna le vendite del 130 J. Infine l'A 400 è notevolmente più grande (e costoso) del 130 J e come caratteristiche è molto più vicino al C 17. Una piccola quota parte di C 17 la nostra AM in fondo lo ha tramite quelli della "cooperativa" NATO. Direi che con il Kc 767 TT la capacità operativa tattica e strategica autonoma per assicurare le ns. attività fuori area è stata completamente coperta.

  14. Ho letto su alcune riviste estere (chissà perché su quelle Italiane questi dati non sono riportati?) che in circa 7 o 8 casi l'elicottero AW 139 ha avuto seri problemi e conseguenti incidenti dovuti alla rottura o al distacco dell'elica anticoppia, di parte delle sue pale, o addirittura di rottura della coda del velivolo. Le investigazioni che vengono riportate non hanno ancora prodotto risultati e diagnosi precise relative a questi incidenti, una metà dei quali sono stati archiviati come causati da fattore umano, una metà ancora sotto investigazione. La casa costruttrice non ha emesso alcuna nota specifica, ne tanto meno comunicato risultati di indagini tecniche interne, almeno questo è quello che può essere reperito sul sito AW.

     

    A chi mi legge, qualcuno ne sa di più? Oppure ho solo tradotto male....

  15. Ciao a tutti, vorrei proporvi questo nuovo topic :

     

    FATE UNA VOSTRA CLASSIFICA DELLE STATI EUROPEI A LIVELLO DI AERONAUTICA MILITARE.

     

    Ecco la mia :

     

    1 - R.A.F. (Inghilterra)

     

    2 - Luftwaffe (Germania)

     

    3 - A.M.I. (Italia)

     

    4 - A.d.A. (Francia)

     

    5 - .....? - (Spagna)

     

    e via dicendo....

     

     

    Secondo me la differenza sostanziale fra le prime tre, non è tanto in fatto della qualità degli aerei (Infatti per granparte sono gli stessi) quanto per il numero totale.

    Ps. la francia dove vuole andare con il rafale (copiato al 90% dall'eurofighter) e con i mirage??? :D:D

     

     

    Credo che mettere la Francia sotto l'Italia non rispecchi la situazione operativa. Possiamo continuare a credere che i nostri siano i migliori piloti del mondo (anche così sta scritto sull'entrata della scuola di Galatina...) ma si diventa i migliori se si vola molto, molte ore e molte missioni in molti posti diversi, se si fanno tante esercitazioni e molto addestramento operativo e se infine si opera abbastanza continuamente in teatri combat reali. I nostri questo non possono farlo, rimangono grandi piloti potenziali, sono tuttavia i migliori al mondo per cavarsela in situazioni in cui non funziona nulla e in cui tutti se ne infischiano delle macchine volanti!

  16. Credo che di questi tempi bisogna frenare i sogni e rendere sempre più attiva la voce "costo/efficacia". Le nostre Forze Armate e il governo attuale mi pare che lo stiano facendo con un qualche successo.

     

    Quando si parla di velivoli o sistemi anti sommergibile bisogna "in primis" valutare l'entità della minaccia. Oggi non è più come qualche anno fa, i sommergibili nucleari Sovietici arrivavano al limite delle nostre acque territoriali ( e spesso anche dentro...) per esempio nel golfo di Taranto, così come i sommergibili ex Cinesi dell'Albania o della allora Jugoslavia, ma la guerra fredda è finita e molti stati a guida dittatoriale di una certa pericolosità sono venuti meno nel Mediterraneo. La minaccia si è radicalmente ridotta e la possibilità di dover attaccare direttamente una minaccia subacquea scoperta in prossimità di nostre coste, impianti strategici o flotte in navigazione operativa è ridotta a quasi zero. Dunque investire alcuni miliardi di Euro per aerei avanzati per la lotta antisom pare in questo momento poco utile, scegliere dei mezzi "Italiani" con un approccio più di sorveglianza, scoperta, signal intelligence che consentano di mantenere e sviluppare apparati elettronici ed ottici allo stato dell'arte, mantenere addestrati ed operativi gli uomini di almeno un reparto, reparto che possa mantenere una qualifica combat ready, una scelta magari sofferta ma con scarse alternative.

     

    E dire che i pattugliatori ASW basati sull'ATR 72 non costeranno poco, tuttaltro! Proprio perchè pochi gli aerei che saranno acquistati (4?), gli sviluppi dedicati (e che faranno degli ATR Italiani un sistema ancora più efficiente rispetto a quelli Turchi) peseranno esclusivamente su questi velivoli portando i costi alle stelle.

     

    Guardia di Finanza e Guardia Costiera con i loro pattugliatori fanno un altro mestiere, e la suite elettronica è solo in parte comune ai nuovi velivoli antisom, tuttavia una logistica comune delle tre forze armate potrebbe essere foriera di maggiore efficienza e minori costi, chissà se i Comandi si metteranno d'accordo.

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