Figuriamoci. Il PAAMS è un sistema che si basa su tre componenti principali (tra parentesi la scelta italiana):
un radar Early Warning 3D (S1850M)
un radar multifunzioni (EMPAR)
il missile Aster15 o Aster30
A grandi linee un bersaglio dovrebbe essere scoperto dal primo radar per poi essere "passata" al secondo (che comunque può scoprire autonomamente, a nche se a distanze relativamente ridotte).
Questo apre una "cella" sintetica intorno al bersaglio, dimensionandola (e quindi determinando la precisione di tracciamento) a secondo della pericolosità di quest'ultimo. Le variazioni di dimensione sono puramente sintetiche e non fanno variare le caratteristiche elettromagnetiche del beam.
Inoltre, essendo il tilt del beam totalmente comandabile elettronicamente, questo illumina il bersaglio ad intervalli di tempo non costanti e parzialmente indipendenti dall'orientamento fisico dell'antenna, aumentando la frequenza di battitura sempre a seconda della pericolosità assegnata al target.
Questo radar ha anche (e contemporaneamente alla funzione di scoperta/tracciamento) la funzione di guidamissili instaurando un up/down-link con gli ordigni in volo, fornendo loro la posizione ed i dati cinematici del bersaglio, fino a che la testa cercante non è a distanza utile per acquisire autonomamente il target e di muoversi autonomamente.
Il numero di bersagli tracciabili ed il numero di ordigni guidabili contemporaneamente sono dati ovviamente classificati ma su internet si possono facilmente reperire almeno gli ordini di grandezza.
Anche l'Aster merita due parole: sorvolando sui dati di manovrabilità, raggio d'azione, ecc.. che pur essendo notevoli sono soggetti a future implementazioni, un aspetto da sottolineare è che è progettato (e colpisce) per impatto diretto e non per prossimità. Questo la dice lunga sulla bontà del prodotto e sul suo possibile PK.
L'Aegis (che non è un acronimo, ma un nome vero e proprio), nato negli anni '60, si basa invece su quattro componenti:
il radar EW (tipicamente l'SPS49)
il radar AN/SPY 1
uno (o più) radar guidamissili (come l'SPG51)
il missile (Standar Missile)
La principale differenza concettuale sta nel fatto che gli SM devono essere costantemente controllati dai radar guidamissili e che questi seguono un solo bersaglio per volta. Questo porta ad avvertire quest'ultimo che è soggetto ad un ingaggio, essendo investito da una nuova onda EM (addirittura una CW) e a prepararsi con le contromisure/manovre appropriate; inoltre non è possibile ingaggiare più bersagli del numero di radar guidamissili efficienti a bordo: le implicazioni di questo fatto è self-evident.
Per ulteriori chiarimenti chiedi pure.