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gian_carlo

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Risposte pubblicato da gian_carlo

  1. Per l' accensione dei motori aeronautici se ne parlava su un altro topic, ma non sò di preciso, ma ti aiuterò comunque; mi piace la tua iniziativa letteraria, complimenti.

    I motori eronautici di grandi dimensioni, a cui si possono riferire i motori dei Dc 3 e i grandi v dei caccia, generalmente venivano accesi mediante compressori d' aria.

    I grandi bombardieri nostrani, erano equipaggiati con compressori d' aria Garelli o di altre marche, che per avviare i motori pompavano aria a numerosi bar, dato che per far avviare motori plurifrazionati ci vuoe molta "energia"....

    Anche i Dc 3 quindi adottavano lo stesso sistema, ma non ricordo la marca dei compressori.

    La procedura era semplice...

    Il pilota azionava il comando del contatto delle candele, poi faceva partire i compressori che automaticamente, ( se il motore era a posto) dopo qualche sbuffo di fumo bianco partivano borbottando.

    Nei plurimotori, l' avviamento veniva effettuato per un motore alla volta, non solo perchè l' aria non bastava per tutti, ma anche per evitare fastidiose vibrazioni alla struttura alare.

    Nei grandi film Hollywoodiani, sono numerose le scene in cui i piloti urlano "motore 1 avviato ! 2 avviato! 3 avviato!" etc........

    Anche nei motori dei caccia, generalmente l' avviamento avveniva mediante compressori, posizionati tra il cockpit e il motore, ma potevano essere avviati anche con la caratteristica quanto famosa manovella, che mediante un sistema di ingranaggi collegati all' albero motore, poteva farlo partire senza eccessivi sforzi.

    Non ricordo effettivamente quale sia la posizione dell' attacco della manovella sui velivoli che adottavano lo smeriglio, dato che ogni modello di aereo adottava posizioni diverse.

    Grazie, S939.

    spero di averti indirizzato correttamente la risposta, perché con internet e le sue procedure, sono completamente imbranato: vado a lume di naso e tentativi.

    Allora, mi ricordavo bene degli Alfa Romeo. Comunque, non vado di fretta. Se non ricordo male, per i Pratt bisognava per prima cosa mettere le eliche di piatto; poi con lo starter, far fare qualche giro lento per spurgare l'olio dai cilindri in basso. Poi si doveva regolare il mixture a miscela magra; a quel punto si allagavano i carburatori, si attivavano i magneti e si dava lo starter. E' così? Ti ringrazio per la risposta e la considerazione.

    Ciao, Giancarlo

  2. Ciao a tutti,

    sono una new entry.

    Sto scrivendo un raccontino al femminile sulla storia delle pilote dei trasporti aerei britanniche e americane: mia mamma ne fece parte. Però, siccome non voglio scrivere delle monate, mi rivolgo a voi per un aiuto: chi è al corrente della procedura di accensione dei Pratt 1830 e dei Marlin 12 cilindri? In verità, avevo trovato qualcosa su Internet ma stupidamente l'ho cancellato e non c'è proprio verso di ritrovarlo. La descrizione era stata fatta con vera maestria, e farcita anche dei particolari più insignificanti: un capolavoro assoluto! E, per curiosità mia personale, come si accendevano gli Alfa Romeo dell'SM 79? mi pare di ricordare vagamente che si usava l'aria compressa: da terra sui primi modelli, e poi con serbatoi da 180 atm su quelli successivi. Sono appassionato di tutte quelle anticaglie, sarà per l'età! Per me il volo è rimasto alle eliche, e l'ala rotante non mi si addice.

    Una benedizione a chi mi vorrà aiutare.

    Ciao, Giancarlo

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