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rupi9vi

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  1. rupi9vi

    Su27 Salgareda

    Ciao Massimo, a Salgareda quel 9 settembre io c'ero. All'interessante dibattito sulle cause dell'incidente vorrei aggiungere delle note sullo scenario in cui la vicenda si svolse. Tali note sono necessarie a capire il messaggio che Stankevicius aveva fatto pervenire allo speaker. Esattamente un mese prima, il 9 agosto 1990, era arrivato a Salgareda il pilota che avrebbe dovuto presentare il Sukhoi in volo: Leonid Lobas. L'obiettivo era visitare il luogo dell'esbizione per prepararla al meglio. La sorte ha voluto che quel mattino Mario Ferrari stessa per decollare sul T-6 che egli stesso aveva riportato alle condizioni di volo. Lobas venne invitato a salire sul posto posteriore per una perlustrazione aerea della zona. Durante il volo Ferrari esegue un tounneau a bassa quota. Durante la fase rovescia il T-6 perde qualche metro e la semiala destra va a sbattere contro un camino di una casa vicina (all'epoca in TV mostrarono il video, non so se esista su youtube o possa essere recuperato). L'impatto al suolo provocherà la morte dello stesso Ferrari, mentre Lobas viene estratto in gravi condizioni (credo gli fosse fuoriuscito l'intestino, ma vado a memoria. Dovrei recuperare i ritagli dei giornali dell'epoca...) portato all'ospedale di Treviso e operato. Assisterà come spettatore all'esibizione del 9 settembre. Mario Ferrari era sto il primo italiano a riportare in volo un T-6 e faceva parte dell'equipaggio del Lyra-21 precipitato in Congo (http://www.aeronautica.difesa.it/SitoAM/Default.asp?idarg=763&idente=443&idsez=644). Il mondo è piccolo. Rimantas Stankevicius arriva a Rivolto del Friuli qualche giorno prima dell'esibizione (credo il venerdi) per sostituire il collega. Tra l'altro molti rimasero stupiti del fatto che vi era arrivato direttamente da Mosca senza scali ne rifornimenti in volo. Prima di decolare scrisse un testo in francese che il comandante Massimo Piovesan speaker tradusse e lesse agli spettatori in italiano: "Sto per fare un volo nel cielo di Salgareda, dove, un mese fa, è morto il bravo pilota italiano Mario Ferrari. Durante la nostra vita, a volte, capita di dover affrontare tragici avvenimenti e di perdere degli amici, uomini di valore, piloti. E il prezzo di dolore che dobbiamo pagare per questo non compensa i nostri successi nel cielo. Le tragedie del cielo hanno un prezzo troppo caro. Vorrei che non si dimenticasse il prezzo della vita. Gli dedico il mio volo ma i piloti non muoiono, i piloti, solo, se ne vanno volando." L'ho citato a memoria cercando di essere il più preciso possibile: tieni conto che tra meno di un mese cadrà il 19-esimo anniversario ;-). Spero di aver soddisfatto la tua curiosità. Ruggero
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