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Sage III

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  1. Sage III

    F-15 USA vs SU27 Russia

    Ho fatto ben più di questo,ho letto ed incrociato 12 diverse fonti fra le quali 2 debriefing(1 per parte coinvolta). Vedi ho letto la discussione su Cope India e mi ha davverro rattristato constatare la diffusa mancanza di conoscenza dei fatti, l'assoluta parzialità (quando non addirittura l'attitudine allo stravolgimento delle ricostruzioni)e la tendenza alla forzatura di tantissimi interventi,dettata verosimilmente da un'errata concezione di patriottismo(o almeno mi voglio illudere sia così). Spero solo che le facoltà epistemologiche o quantomeno di una serena e distaccata analisi critica abbiano ancora una sede nel profondo delle menti dei giovani con i quali ho più spesso a che fare(insegno fisica all'università),l'Italia,credimi(e qui il Patriottismo c'entra davvero),ne ha un disperato bisogno. Non ci saranno altri "chilometrici ed inutili" post nè qui nè altrove,ma vado via con un ultimo discreto consiglio: Se hai davvero una passione, difendila,coltivala e nutrila,ma non d'illusioni suggerite dal desiderio,quanto d'esperienze raccolte con l'Intelligenza,cerca di capire,attraverso l'accumulo di conoscenze, le leggi che ne regolano il manifestarsi nella realtà(come fenomeno)perchè è l'unica maniera che hai per regalargli un corpo. Tutto il resto serve solo a dar credito ad una famosa frase di Einstein:"Nella realtà ci sono solo due cose davvero infinite: l'Universo e la stupidità Umana..solo che della prima non sono sicuro".
  2. Sage III

    F-15 USA vs SU27 Russia

    Vortex puoi citare le tue fonti e l'evento di riferimento? Perchè,sinceramente,da quelle in mio possesso riguardante l'unica esercitazione di cui abbia notizia e che coinvolga i velivoli in questione,ovvero Indra Dhanush 2007 a Waddington(citando si aiuta gli altri ad approfondire e verificare),gli esiti sembrano diametralmente opposti a quelli da te citati(proprio nei combattimenti 1 vs 1, WVR dei primi 3 giorni!). E' mia opinione che L'EFA(che comunque non va messo mai nella stessa frase con F22) sia certamente una piattaforma di superiorità aerea più performante,soprattutto in ingaggi BVR(oggi sempre più frequenti,anche se,nei numeri, molto,molto,molto lontani dalla decisività che ricostruzioni approssimative quando non addirittura da bar,gli hanno conferito...basta dare un'occhiata a distanze d'ingaggio,numero di missili evasi,e distanze di lancio nei casi d' abbattimento attribuiti a missili "virtualmente" BVR negli ultimi 20 anni,per rimanere fortemente delusi...)del SU 30MKI dell' IAF.,ma obbietività(non dimentichiamola mai) mi obbliga a dire che nel combattimento WVR(tutt'altro che improbabile in uno scontro "tanti contro tanti" fra aeronautiche moderne entrambe ben equipaggiate!)è tutt'un'altra storia. Nota finale. L' SU 35 con IRBIS-E ed R-37 o anche solo R 77M / P-PD merita di rimanere,per ovvie ragioni, assolutamante fuori da qualsiasi menzione del confronto fra le due piattaforme sopraccitate.
  3. Per Madmike: stante la nostra specifica posizione geografica e le nostre particolarissime esigenze,cui accennerò sotto, meglio 150 EF e non più di 40-50 caccia-bombardieri non Stealth(infatti non credo nel medio-lungo periodo,l'Italia possa ragionevolmente mai trovarsi costretta ad effettuare operazioni SEAD , DEAD o di attacco in profondità in territorio così ben difeso da richiederlo). Per Legolas: Certo,basta dare un'occhiata ad una cartina per capire quali dovrebbero essere le priorità del nostro paese ed,in seconda istanza,il ruolo da ricoprire all'interno d'un progetto di difesa congiunto sovrannazionale europeo. Abbiamo l'assoluta necessità di aumentare le nostre capacità di scoperta,controllo ed identificazione sull'enorme superficie di mare aperto(ed internazionale) intorno alle nostre coste,in particolare ad Ovest,Sud e Sud est della penisola e per motivazioni legate non esclusivamente a ragioni strategico-militari(si pensi solo ai tristemente famosi "barconi della morte" connessi ai flussi migratori clandestini,spesso individuati a sole poche miglia dalle nostre acque territoriali o alle rotte dei motoscafi riconducibili a traffici illeciti di droga ed armi le cui destinazioni e luoghi di provenienza ci sono sovente sconosciuti vista l'impossibilità di mobilitare mezzi navali [a cui è ora affidata il loro monitoraggio!]per inseguirli. La cura in questo caso è un importante investimento nell'ammodernamento radar di terra e soprattutto in assetti aerei ISR. La seconda,ed a mio avviso nel medio lungo periodo la più importante emergenza sarebbe l'approntamento d'un proggetto europeo di difesa missilistica avente strutture di monitoraggio con base in Italia(che offre una posizione privilegiata ma che sarebbe,non dimentichiamolo,con le sue basi aeree il primo bersaglio)di cui l'ammodernamento del punto 1 potrebbe rappresentare la prima fase;ma di ciò insieme al pericolo che rappresenterà in futuro la diffusione di missili anti nave,mi occuperò in un thread che aprirò in un'altra sezione.
  4. O.T.: Come mia abitudine ascolto le critiche costruttive,quindi terrò conto delle osservazioni circa la “forma” dei miei interventi,contenendo lunghezza e tipo di linguaggio entro limiti di fruibilità. Quanto ai tempi,purtroppo non posso collegarmi spesso e, soventemente, solo per brevi periodi. Chiuso O.T. Prima chiarificazione: nessuno cerca di paragonare L' F 22 con l’F 35, in senso assoluto,il problema si pone solo nel parametro costo-efficienza rispetto alla copertura di ruoli “forzati”,soprattutto in paesi,come il nostro, sprovvisti della quantità sufficiente di velivoli di superiorità aerea(questi sì davvero indispensabili per la difesa territoriale)e che per nebulose ragioni hanno destinato inedite spese all’acquisto d’ un gran numero di caccia-bombardieri leggeri di V generazione e qui flaggy,sinceramente, il tuo paragone con f-16 e 18 risulta davvero inaccettabile,basta rileggere e ti prego di farlo le cifre coinvolte nell’integrazione dei primi,in qualsiasi aeronautica del mondo,con quelle per sviluppo ed acquisto del JSF,rimarrai sconcertato(prova a pensare solo a quanti F35 per la stessa cifra avrebbero potuto effettuare,in questi giorni, le stesse missioni svolte dagli F16 israeliani su Gaza…..se sei curioso tra spese iniziali e di mantenimento poco meno di uno ogni cinque!). Seconda chiarificazione: Spero nessuno mi abbia stimato tanto stupido(tanto magari da esserne contagiato…)da includere, nel “calcolo geometrico”,il volume della sezione trapezioidale laterale di ciascun internal weapons bay non sfruttabile in alcun modo per un ulteriore hard point per missili A-A a raggio medio o lungo, nemmeno(se non molto marginalmente) nella “supposta” configurazione ipercompressa da 6 (ho chiesto un parere,su quest’ultima, ad un collega di ingegneria aerospaziale che mi ha confermato quanto,escludendo un opera di riprogettazione e reingegnerizzazione della bay comunque compromettente la dualità aerea-suolo del carico,essa si prospetta altamente improbabile soprattutto per problemi di vibrazioni ai regimi transonici e a bassa quota).Nota.: l’edizione del 2004 di “The joint strike fighter”, ha 6 paragrafi in più compresa la proposta(allora era solo ciò ) di riduzione di lunghezza dell’internal bay per la versione STOVL o B con conseguente compatibilità solo con JDAMS da 1000 pounds.
  5. Hai perfettamente(come del resto enrr,circa il quadro che attiene alla nostra situazione interna)centrato il nodo del problema;in qualunque parte del mondo,infatti, la pianificazione degli indirizzi (in alcuni casi un vero "dictat ")d' ammodernamento di strutture e mezzi in settori cruciali della difesa territoriale(e la difesa dello spazio aereo,forse,ne è odiernamente la principale) vede l'accentuata tendenza a collocare al vertice della piramide delle priorità, quelli logistici, di rilevazione e di comando e controllo e ciò ,principalmente, per disimpegnarsi dall'eventuale dipendenza da assetti esteri(ciò è valso,anche negli ultimi anni, per le repubbliche ex-sovietiche!)oltre che per una questione di disciplina procedurale(non ha senso dotarsi d'un braccio robotico senza essersi dotati dei mezzi per poterlo guidare o ,peggio,dotarsi d'una costosa arma per subordinarne la coordinazione d'impiego,quando non addirittura il controllo,a soggetti terzi). Per quanto concerne le mie posizioni circa l'importanza degli assetti ISR, rimando ai contenuti del mio primo post(73).Quanto alla compatibilità fra proggetto JSF ed emergenze del quadro italiano,invece, al punto 2 dell'ultimo intervento,(appena avrò finito di scriverlo!)
  6. Mi spiace per il ritardo,ma solo stamattina ho avuto il tempo di sedermi al pc e leggere e scrivere qualcosa; ho deciso,per le motivazioni che esporrò in seguito di rispondere a te. Trovo il tuo intervento,infatti,nonostante il tono sanguigno e veemente e la velata accusa di disfattismo, portata,in genere da chi(e spero davvero non sia il tuo caso)di fronte all’emergenza di dati,anche inoppugnabilmente documentati,in contrasto con la propria visione,preferisce(come da tradizione nei principali regimi totalitari,dall’anteguerra ad oggi) rassicurarsi e rassicurare nascondendo a se stesso e agli altri il tutto dietro un epiteto, in realtà denso d'osservazioni interessanti e di lucide,quanto sfuggenti ad una prima lettura, intuizioni: come quella sull' opportunità di trovarsi,una volta tanto, dalla parte di chi(come gli USA),prendendosi la responsabilità ed i rischi connessi all' innovazione,si rende artefice di quel primo atto creativo ,generante ,per perturbazione dello stato di quiete,l’insorgenza della naturale "cascata reattiva", e condizionante,quindi,le categorie stesse e gli ordini d'appartenenza dei tratti selettivi d'evoluzione (una maniera,insomma, per piegare ai propri termini le stesse linee future di sviluppo o,per dirla con tue parole:"Le recenti scelte americane...che consentono un decisivo balzo in avanti e che costringeranno gli altri....ad andare sulla stessa costosissima strada. In ogni caso gli altri dovranno...inseguire"). Condivido il tuo orgoglio,non ho difficoltà ,infatti,a definirmi un convinto(ma non cieco) nazionalista,ed anche alcune tue osservazioni di merito come:"La supercrociera o gli ugelli orientabili non sono tutto...nemmeno in combattimento aria-aria"o"Trovo semplicemente inutile ostinarsi a criticare certe scelte americane dicendo che tanto ci sono o ci saranno delle contromisure ad esse........ questo è sempre successo, sia con le idee rivoluzionarie che con quelle semplicemente evolutive.L'F-35 sarà raggiunto e battuto? Lo sarà anche l'F-22 e anche il SU-35 con i suoi missiloni, il suo radarone e il suo ELS...",ma la mia predisposizione ad un approccio scientifico(..deformazione professionale) a questioni controverse come quella in discussione,presentanti,di sè, una complessità strutturale,risultante dalla stratificazione di vari livelli di problematicità,da microstrutturale(limite di carico al decollo,altitudine massima a pieno carico,rapporto peso/spinta,soglia G ai vari regimi di velocità,angolo massimo di virata,numero di missili per tipologia trasportabili nel carico interno ecc..) a sistemica,(ruoli ricopribili,per modello in sviluppo,in condizione di spazio aereo, conteso, libero ed interdetto,ciclo off/ready intermissione in un tipico scenario di guerra ecc.),e transitivamente fra loro articolati ed interconnessi( a piccole oscillazioni nei valori dell'una corrispondono sensibili variazioni e diramazioni nella catena implicativa nell'altra),mi obbliga ad alcune osservazioni di sostanza sull'argomento: 1) Il nodo su Ausairpower, meglio traducibile come una questione di attendibilità di fonti. Per trattare obiettivamente o meglio scientificamente della cosa, ho scelto di partire dalle accuse:“Le analisi di Air Power Australia sono dettagliate, ma non sono automaticamente condivisibili nelle conclusioni, proprio perché sono una poco obiettiva forzatura volta ad perorare la causa F-22 in Australia”. In scienza nulla è condivisibile in assoluto nelle conclusioni,verissimo, in essa,difatti, non esistono verità,ma solo modelli di rappresentazione,sempre pronti ad essere sostituiti da altri in grado di attenersi al fenomeno in maniera più fedele(in grado insomma di spiegare di più). Ciò,tuttavia non cancella mai la validità e spesso l’ incontrovertibilità di dati sperimentalmente ottenuti, è il modello,infatti, a doversi attenere ad essi e non viceversa(per capirci una mappa non è,né sarà mai,il territorio da essa mostrata e ce ne sarà sempre una nuova in grado di aggiungere ad essa nuovi dettagli,ma questo non elimina le acquisizioni precedenti,semplicemente le integra;dove c’era una montagna non ci sarà un lago ma ancora una montagna magari spostata d’un mm,poi un micron,in seguito un nm ecc…..). La tesi portata avanti da Ausairpower,e che io condivido in toto,per semplice convergenza con letture afferenti a fonti diverse,ma concernenti simili trattazioni, è che il J-Strike-F sia un ottimo aereo nel ruolo in cui è stato pensato e collocato in prospettiva,nella sua proiezione posizionale, all’interno dello scacchiere di difesa aerea statunitense(in ciò è vero quanto scrivi:“Probabilmente mai aereo è stato progettato avendo ben a mente le esigenze future in rapporto alle capacità tecnologiche e ai limiti di bilancio, quanto l'F-35.”) esso pone come presupposto alla sua efficienza l’esistenza d’un’altra piattaforma in grado di assolvere alle mansioni per le quali non è progettualmente attrezzato,in tale ottica la battaglia (persa in partenza) per l’ F22(valido per l’Australia e non per l’Italia,per la quale le emergenze,comunque estranee e forse aggravate dall’entrata del nostro paese nel progetto JSF,sono decisamente altre,come spiegherò in seguito) si prospetta come tutt’altro che un capriccio infantile per un bel giocattolo,ma la risultante d’una puntualissima,quanto titanica,analisi del coefficiente dinamico "costo-benefici" in un quadro sistemico sottoposto ad un enorme mole di variabili. Per capire di cosa stiamo parlando e per esigenze di brevità sceglierò una sola delle decine di argomentazioni in favore della tesi sovraesposta:il limite di missili A-A(con particolare riferimento,per lapalissiane ragioni,trattandosi d’una piattaforma VLO,a quelli BVR)nell’internal bay. A meno di rivoluzionarie,quanto improbabili,scoperte(soprattutto nel settore dei propellenti,che comunque allo stato attuale sarebbe molto più probabile aspettarsi dai,per così dire,“concorrenti” )si rende impossibile,per questioni addirittura geometriche la compatibilità di più di 4 missili del tipo ,ad esempio, Aim120D(l’ultimo in sviluppo)con la stiva d’armi interna del JSF(ma verosimilmente,molto verosimilmente,non più di 2) [cfr.: The Joint Strike Fighter Derek W. Avance; Christopher S. Ceplecha; Robert E. Clay; Terry M. Featherston; David S. Grantham; Thomas E. Gregory (Faculty Advisor); Patrick A. Kelleher; David Kelly; Thomas L. Moore (Faculty Advisor); Garry L. Pendleton; John Rupp; Christopher E. Yelder(2004)]. Come mostrato nell’articolo “The Russian Philosophy of Beyond Visual Range Air Combat” [ www.ausairpower.net/APA-Rus-BVR-AAM.html ] le probabilità di abbattimento( Pk )crescono proporzionalmente(o peggio come accennerò di seguito) col numero di missili in una salva .Per i più scettici, si sappia che il grafico cui si fa riferimento nell’articolo, è stato mutuato da una pubblicazione d’uno studio di Jorn Stenersen del NDRE -Norwegian Defence Research Establishment- durato 4 anni,su dati sperimentali reali e parametri cinematici ed elettronici degli maggiori sistemi d’arma occidentali e russi e sempre per cronaca,considerando un bersaglio facente uso di difese attive, passive ed evasive [ in particolare DRFM jammers, [cfr.: Gregory J., Using Cross-Eye Techniques to Counter Radio Frequency Agile Monopulse Processing] e vectoring thrust,nello studio la differenza nel parametro Pk al variare del numero di missili nella salva si fa enorme,[il prodotto delle probabilità di vari singoli tentativi è nettamente inferiore a quella di un tentativo con 3 o più missili,con 2 missili attestatesi a valori diagrammatici di probabilità vicini a quelli di 1 solo],come si accentua sensibilmente all’aumentare della varietà dei seeker all’interno della stessa salva. Un’asettica assunzione anche solo del dato sopra riportato(e confido,qui,nell’onestà intellettuale dell’interlocutore,avendone apprezzato l’intelligenza) ed escludendo a priori l’ipotesi dell’utilizzo dei piloni alari( in tale configurazione,si converrà facilmente,che un F16 è incommensurabilmente più cost-effective ed efficiente d’un carico e non VLO F35!)ci porta oggettivamente ad una sola conclusione: il Joint Strike figther è un aereo ottimamente progettato per ottemperare alle sue Specifiche mansioni,mansioni che però,in un teatro operativo non triviale,presuppongono la precedente azione di ripulitura,scorta o creazione d’un’“corridoio”percorribile a carico di altre piattaforme (ciò aumenterebbe ancor più,invece di diminuire,la nostra dipendenza dall’intervento di forze aeree extranazionali,vista la nostra chiara incapacità di sostenere perdite in assetti costati pluriennali ed inediti investimenti,ma di ciò parlerò al punto 2). Una nota finale: concediamo la possibilità agli australiani (e soprattutto,fra questi,ad esperti del settore fra i migliori al mondo) di mostrare per la loro nazione lo stesso patriottismo che noi manifestiamo per la nostra,scegliendo per essa le strutture,l’organizzazione ed i mezzi ,all’interno del loro teatro geo-strategico,più vantaggiosi e soprattutto efficienti (DOCUMENTALMENTE E NON EMOTIVAMENTE!) Continua al punto 2
  7. Volendo attenerci al caso Italia e ad un assieme di motivazioni concrete e plausibili(lasciando,quindi, fuori dal discorso facili iperbole), Cito da "IL programma JSF F35 e l'Europa" di Michele Nones e Giovanni Gasparini: "Il MoU-Memorandum of understanding- per la fase Sdd -System design & development- regola dettagliatamente la partecipazione al programma.In particolare partecipando come partner di secondo livello l'Italia: -Ha la possibilità d'influenzare,anche se in misura limitata,i requisiti del velivolo -Inserisce proprio personale specializzato nell'Ufficio Programma JSF per un migliore accesso alle informazioni e per garantire un'adeguata visibilità tecnica,programmatica e finanziaria -ottiene profitti per le esportazioni al di fuori dei partner iniziali in misura proporzionale agli investimenti sostenuti in fase di sviluppo(Una bella assicurazione in prospettiva,visto il peso internazionale USA e l'allargamento a nuovi membri dell' ex patto di Varsavia che dovranno giocoforza rifondare le loro aeronautiche su elementi occidentali) -acquista velivoli con una spesa più contenuta rispetto sia a partner di livello più basso che ad acquirenti esterni. L'Alenia Aeronautica(gruppo Finmeccanica)ottiene l'appalto per la costruzione di "ala sinistra,fusoliera posteriore,piloni alari e sistemi secondari di generazione elettrica" per un ammontare uguale al 19,2 dell'appalto a soggetti europei (per una somma pari a circa 7,4 miliardi di dollari ed un indotto in termini di impiego di 30000 unità per 13 anni e 9000 per 50). Tutte motivazioni più che valide(non proprio biscottini saiwa!),ma evidentemente lontane, molto lontane,da quelle cui si faceva riferimento nei miei primi interventi.
  8. Una linea di ragionamento che,partendo dalle sue conclusioni(le scelte effettuate),cerca in esse la validazione dei suoi stessi presupposti non è(e storicamente non è mai stata)efficace. Se parliamo d'un sistema d'arma,esso deve rispondere,nei suoi parametri,ad esigenze strettamente congiunte a fattori condizionali e contingenti legati alle aspettative del suo utilizzo più probabile nel proprio teatro operativo e nel medio periodo.Il JAS 39 "Gripen"che tu hai citato è un esempio classico di ciò: un ottimo aereo, tagliato su misura per le esigenze strategiche Svedesi,ma probabilmente inutile in altri teatri d'azione caratterizzati,ad esempio, da distribuzioni delle proprie strutture militari di supporto ,o anche da dispersione delle istallazioni nemiche, su superfici enormemente più ampie e necessitanti,quindi,capacità di rifornimento in volo e limiti di carico massimo al decollo molto più alti (un esempio della logica inversa al JAS 39 è stato,invece, lo sviluppo del MIG-31 in epoca sovietica, per ovvie motivazioni). Ora, quante possibilità ci sono che le esigenze geo-strategiche di difesa aerea italiana coincidano,anche solo lontanamente, con quelle che so di Turchia o Australia? Dietro la stranezza di tali indirizzi non si nasconde nè miopia nè,ovviamente,mancanza di competenze(centinaia di ottimi cervelli,in tutti i paesi, sono sempre dietro alla disanima di scelte impegnative, finanziariamente compromettenti e sensibili come quella di cui stiamo discutendo),ma ,più probabilmente, la lucida consapevolezza,da parte della maggioranza dei paesi(ma non nel caso Australiano)che l'adozione di una piattaforma,comunque tecnologicamente molto più avanzata di quelle in possesso,anche se in ultima istanza,non così cost-effective per le proprie specifiche esigenze, non avrebbe sostanzialmente alterato l'equilibrio strategico nel proprio teatro,ma avrebbe sicuramente apportato i benefici cui alludi nella seconda parte del tuo intervento(e per alcuni paesi,come la Turchia cementificato una "partnership"transoceanica spendibile magari in un eventuale rapida precipitazione della spinosa questione Cipriota). L'interesse nazionale,in senso lato(politico-economico) ,non coincide quasi mai con quello particolare(sociale-militare-giudiziario ecc..).
  9. Rispedisco la tabella del secondo post,risultata dalla crasi spaziale effettuata dal programma,illeggibile. JSF--------Radar Cross Section------------1) N011M BARS Raggio[km]-------------Fuori da raggio ______________________________ 2) IRBIS-E__________________________AIM120D? Fronte--------0.01----------------------------1)40-- 2)95--------------------------------------NO/NO-------- Lato-----------0.1-----------------------------1)76--2)150-------------------------------------NO/SI--------- Super/Infer--0.3-----------------------------1)88--2)210--------------------------------------NO/SI--------- Posteriore----0.5-----------------------------1)97--2)240--------------------------------------NO/SI--------
  10. Vero,ma non nel senso utile al sovvertimento di quanto da me scritto.Si tratta infatti d'una modifica mirata ad una riduzione sostanziale(di parecchi ordini di grandezza) dei tempi di manutenzione del rivestimento. Cito: 1/2/2007 - LANGLEY AIR FORCE BASE, Va. (AFPN), Lt. Col. Brian Zembraski, 509th Bomb Wing director of staff at Whiteman Air Force Base, Mo. "We need to look to the future to the ways to keep up with the changes in technology, improve upon the aircraft, implement those things in any future platforms that the Air Force may move towards," Colonel Zembraski said. The colonel said the B-2 has already been fitted with improved bomb racks that have increased the number of 500-pound guided bombs these aircraft can carry from 16 to 80, a 500-percent expansion. More important upgrades are coming, he said. In addition, Colonel Zembraski said improvements have been made to the Spirit's coating, which has reduced maintenance actions from days to minutes. Next in line for the B-2 is "Link-16," a radio that will feed targeting information directly to individual bombs. Other future upgrades include radar updates, which will enable the B-2's weaponry to reach targets further underground. P.S.: Questo è l'ultimo intervento effettuato, il primo(2003) ,minore, si è concentrato sull'interfaccia di comunicazione.Il prossimo è atteso fra 4-5 anni e, come preannunciato, riguarderà la prontezza e la velocità d'aggiornamento dei dati Radar acquisiti in network dallo stormo,con ricostruzione più puntuale delle coordinate bersaglio da svariate "incomplete".
  11. Veniamo ora al punto due con una premessa d'ordine generale.Opinione diffusa,ed ammettiamolo un po' romanticheggiante,vuole l'immagine d'un caccia "stealth" inscindibilmente legata all'idea dell' :"Arrivo,individuo il bersaglio senza essere visto,manovro oltre i limiti del campo d'osservazione nemico,colpisco e ritorno nell'ombra";un'idea rassicurante,subliminarmente nutrita e radicatasi nell'immaginario comune per effetto della schiacciante superiorità tecnologica di cui si è goduto nelle ultime operazioni belliche ( tuttavia per capire quanto poco ci voglia a spezzare o quantomeno appianare tali disproporzioni basti pensare solo all'effetto della penetrazione dei missili "Stinger" USA nella guerra fra Russia ed Afghanistan o,più recentemente,a quella di appena 15 Kornet-E Russi nelle operazioni d'Israele contro Hezbollah del 2006).Tale approccio nasconde,in più,l'insidia di negare alla ragione la possibilità di un'asettica disanima dei dati emergenti dal reale e,come sempre,la realtà fisica,legata a leggi di funzionamento inprescindibili,presenta rispetto all'immaginazione un volto molto meno fascinoso e spettacolare(ma senza dubbio enormemente più complesso,rifratto e per certi versi paradossale).Come facilmente intuibile,infatti, la risorsa cui attingono i caccia di cosiddetta "quinta generazione"occidentali (F-22 ed il prossimo F-35)ovvero la LO o VLO (che va considerata in sè "finita",cioè quantificabile,e non incrementabile attraverso upgrade [se si esclude l’eventualità di acquisizioni davvero rivoluzionarie,allo stato attuale francamente improbabili,nel campo della fisica della propagazione spaziale delle onde elettromagnetiche] in quanto "cristallizzata" negli stessi cardini fondanti il suo stesso disegno costruttivo)è fatalmente destinata ad una più o meno rapida erosione,e ciò è vero perfino rimanendo all'interno del campo delle tecnologie radar e,fra quest'ultime,addirittura quelle facenti uso delle frequenze contro le quali i criteri costruttivi degli "stealth" sono ottimizzati!Un esempio aiuterà sicuramente,più di tante altre parole, a chiarire quanto ora esposto.Come evidente anche solo ad un primo sguardo, lo schema sotto riportato rende la portata degli enormi progressi ottenuti nel campo della tecnologia radar ESA dai russi in soli 4 anni e mezzo! Lo sviluppo dell’IRBIS,infatti,(la cui versione non da esportazione è,come da tradizione,molto più performante di quella mostrata nel prospetto)è partito solo nel 2004 parallelamente a quello del primo AESA(il Phazotron’s Zhuk AE montato sui nuovi MIG 35)ed è praticamente concluso e pronto ad essere istallato sui nuovi SU 35 ed i MIG 31 BM (su questi ultimi sembra sia in programma,entro 6-8 anni,l’installazione della “seconda generazione” AESA,che ,visto l’immenso spazio a disposizione sul gigante in questione non promette -per noi- nulla di buono).Risulta elementare comprendere quanto,non trattandosi d’una funzione lineare,ad un significativo,ma non pantagruelico,avanzamento nelle conoscenze in un tipo di tecnologia radar ormai desueta in occidente,corrisponda un immenso balzo in avanti delle prestazioni nell’accuratezza e nel raggio d acquisizione del bersaglio(ache LO o VLO) ed un ancor più accentuato recupero d’uno svantaggio d’ordine tattico- cinematico nei confronti della piattaforma in discussione ed il suo principale sistema d’arma BVS – Beyond Visual Range- . JSF Radar Crossing Section 1) N011M BARS Range[km] Outside AIM120D 2) IRBIS_E Range? Front 0.01 1) 40 NO 2) 95 NO Side 0.1 1) 76 NO 2)150 YES Top and Bottom 0.3 1) 88 NO 2)210 YES Rear 0.5 1) 97 NO 2)240 YES Potrei continuare sulla stessa linea(e con evidenze ben più scoraggianti di quelle poste finora all’attenzione)parlando dei nuovi radar a banda VHS con un raggio di 460 km ed un accuratezza nell’ordine dei 200 metri(più che sufficienti al seeker d’un moderno missile,anche ad acquisizione terminale radar,per ottenere un “lock” su un bersaglio con RCS nell’ordine dello 0,00001 !!)dei nuovi sistemi IRST o di quelli Ottici a medio raggio,ma mi sembra obbiettivamente che(con l’eccezione forse di tentativi di integrazione di piccoli radar a banda larga,mobili e velocemente dispiegabili in qualche stato mediorientale,con la funzione di Early Warning )sia alquanto improbabile che il JSF Italiano possa ritrovarsi in un teatro bellico ragionevolmente prossimo di fronte ad uno scenario così infernale.Vorrei concludere fornendo l’indirizzo ad un sito specializzato australiano (dove,forse molto più a ragione che da noi,si è discusso molto a lungo e duramente sull’opportunità dell’investimento nel F-35)che ha prodotto proprio a Dicembre un articolo sulle capacità del JSF,soprattutto nel ruolo di piattaforma di superiorità aerea,nei confronti dei suoi coevi concorrenti russi. www.ausairpower.net/APA-2008-08.htmlP.S.: L’articolo è una risposta alle affermazioni del Maj.Gen. Charles R. Davis(ufficiale esecutivo del programma JSF) seguite alla querelle innescata dalla simulazione fatta dalla RAAF alle Hawaii lo scorso Agosto le cui conclusioni sono finite sui giornali di mezzo mondo ed anche su You Tube
  12. Io credo che nel considerare la validità dell'ingente investimento nel JSF da parte dell'Aeronautica Militare Italiana,in termini sia di "ammortizzabilità operativa"del capitale investito che di peso dello stesso nel delicato equilibrio risorse profuse-resa tattica offerta(con ciò intendendo l'intero spettro parametrico,dall'avionica alla differenziabilità di configurazione dell'armamento, direttamente incidenti sulla duttilità d'utilizzo,all'interno nel "nostro" teatro operativo,del nuovo vettore nei ruoli in cui,nel medio periodo,va ritenuto ragionevolmente possa trovarsi impiegato )vadano prese in esame due fondamentali variabili: 1) Le strutture corollari di supporto che ci si aspetta possano fornire sostegno logistico di comando, controllo e rifornimento,nell'ambito di un'azione interforze NATO,ma anche di scorta ed intercezione a carattere prevalentemente nazionale, (presa in considerazione soprattutto la finestra temporale d'ingresso operativo del nuovo sistema) 2) Il livello e la varietà delle stutture aeree e con base a terra (con particolare richiamo alla qualità ed affidabilità dei sistemi di scoperta e monitoraggio dello spazio aereo...si noterà in ciò il riferimento non segnatamente esclusivo ai sistemi radar) mediamente opponibili al JSF nello stesso lasso temporale da parte d’una plausibile forza ostile. Prendendo in esame il primo punto, un dato appare subito evidente: un'assoluta,incontrovertibile dipendenza della nostra flotta dal supporto ISR di forze aeree alleate. A ciò poi va aggiunto quanto,nelle operazioni congiunte, la supposta "invulnerabilità" di tali assetti (per altro verso,di loro,estremamente fragili e costitutivamente incapaci anche solo dell'approccio ad una qualsivoglia forma di manovra evasiva efficace),sperimentata nei più recenti teatri di guerra in virtù esclusiva di una loro posizione di "stand off" in un ambiente radar degradato, sia messa gravemente se non irrimediabilmente in pericolo dalla comparsa di missili aria-aria a lunghissimo raggio a memoria e correzione di percorso inerziale ed ad ARH -Active Radar Homing- terminale, (es. R37 "Arrow": 300 km di raggio mach 5 di velocità, montati sui MIG 31BM in questi mesi offerti alla Siria o il "mostruoso" K172: oltre 400 km di raggio, mach 6 di velocità nell'ultima versione in sviluppo dalla joint-venture Russo-Indiana,con acquisizione terminale combinata radar- ottica -scansione termica d'immagine!,[ per fortuna al momento ancora in fase di collaudo e parzialmente operativo solo su pochi aerei russi] ,entrambi i missili dotati strategicamente dell'opzione automatica "home on jam")o a guida radar passiva- PRF-o volgarmente antiradiazione (es. R77 P-PD: 156 km di raggio ,mach 4.2 di velocità e soprattutto sorprendentemente agile con un limite di manovrabilità del bersaglio di oltre 12 G ad acquisizione terminale passiva infrarosso e radar o,probabilmente,per fine di quest'anno a QWIP -Quantum Well Imaging Photodetector-,montabili su tutti i modelli di MIG 31, sui MIG 29,con l'eccezione dei più vecchi come quelli dismessi dalla Germania o quelli Serbi,e su tutti i sukhoi dal 27 in su). Tutti sappiamo quanto lo schieramento di assetti in grado di fornire una pronta ed ampia "situation awareness" e,soprattutto,interdire o limitare fortemente,col jamming,quella avversaria possa rappresentare un vero e proprio moltiplicatore di forze e sia cruciale in una moderna pianificazione di missione in uno spazio aereo conteso. Un esempio di quanto detto sono gli abbattimenti dei MIG 29 serbi nella campagna aerea del 1999,se da un lato infatti essi erano sicuramente in numero esiguo(16 di cui solo 10 operativi),privi di parti di ricambio per effetto delle sanzioni economiche, di prima produzione(Fulcrum A)ed in versione involuta da esportazione è pur vero che non erano certamente inferiori a quelli che nelle mani dei piloti tedeschi dell'ex DDR si sono così straordinariamente distinti,dopo la riunificazione,negli addestramenti congiunti NATO contro F 16 ed F18. La spiegazione al fatto che in nessuno degli ingaggi un MIG sia riuscito a far altro che sfuggire a qualche missile prima di essere abbattuto non va però ricercata in una sostanziale sperequazione nel livello di preparazione fra i piloti serbi e quelli succitati della DDR, quanto in una condizione soggiacente,d'ordine sistemico,d'incommensurabile e quasi sempre risolutivo peso tattico e tuttavia spesso incredibilmente ignorata nella citazione della storia operativa di due piattaforme: la presenza di AWACS. Se in una esercitazione,infatti,sussiste una rigida simmetria nella presenza di ISR per i gruppi impegnati nella stessa(le strutture di comando, controllo e rilevazione forniscono la stessa qualità d'informazioni e la stessa copertura jam a tutti),ciò non è vero nel teatro di guerra citato; infatti,a ceneri fredde,fu provata la presenza di AWACS in tutti i casi di abbattimento di MIG 29,tanto che come ebbe a cofermare il Lt Erik Abma il primo requisito dettato dalle regole d'ingaggio NATO prevedeva che il bersaglio fosse prima illuminato da un AWACS,di modo che i caccia,in virtù di coordinate sempre aggiornate sulla sua posizione,potessero attaccarlo dall'angolo più favorevole(al contrario,invece, tutti i piloti serbi,indipendentemente e a caldo decunciarono gravi disturbi ai loro sistemi radar). Ritornando al nostro F 35 è facile intuire quanto ciò finora detto valga doppiamente per un aereo(così enormemente costoso) che fa della VLO -very low observablity- il suo elemento focale; difatti l'eventualità di un JSF costretto all'acquisizione "attiva" di bersagli va considerata come assolutamente indesiderabile,visti soprattutto gli esigui margini di miglioramento nelle tecnologie d'emissione radar ad LPI- Low Probability of Intercept - e,conversamente, la velocità d'evoluzione ed gli enormi margini di sviluppo in quelle degli ELS -Emitter Locating System-(ricordo che parliamo d'un periodo per una vera integrazione operativa del nuovo sistema stimato fra i 10 e i 13 anni 2018-2021 visto il ritardo già annunciato di due anni) Continua col punto 2..................
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