Riguardo al G.59 restaurato come G.55, premettendo il mio apprezzamento per il lavoro fatto, purtroppo è stato commesso qualche errore nelle insegne, perfettamente visibile confrontando le foto affiancate dell'originale e dell'esemplare restaurato: il tricolore in fusoliera è spostato troppo indietro, il numero 5 è troppo grosso sia come dimensioni che come spessore della linea, la scritta del peso a vuoto sulla deriva è troppo in alto e, infine (ma questo particolare è poco apprezzabile dalle foto) anche la scritta sul cofano ha una linea troppo spessa. Ripeto, il lavoro svolto è stato encomiabile ma sarebbe bastata un po' più di attenzione per i particolari per fare un lavoro ancora migliore (e purtroppo questa è un po' una costante degli aerei esposti a Vigna).
Concludo dicendo che il G.55 mi piace particolarmente, con quella linea pulita ed elegante, ottime prestazioni e un signor armamento, anche se ci sono voluti motore e cannoni tedeschi perchè vedesse la luce.