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Soko Novi Avion...


Dominus

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Nel quadro del piano che doveva portare in un decennio alla completa autarchia nel campo delle forniture militari la Jugoslavia decise lo sviluppo di un caccia multiruolo di quarta generazione di concezione nazionale per sostituire i Mig-21 che sarebbero diventati obsoleti a metà del decennio successivo.

Subito ci si rese conto dell'impossibilità dell'industria nazionale di imbarcarsi in un progetto così ambizioso senza un partner straniero, quindi cominciò la ricerca di un aiuto tecnico straniero, e all'inizio la scelta pareva propendere per l'Unione Sovietica, che stava completando lo sviluppo del Fucrum al quale la Jugoslavia guardava con interesse, e la Svezia, paese non allineato con il quale si condivideva la concezione strategica nell'utilizzo dell'aviazione e che stava sviluppando un mezzo, il Gripen, con caratteristiche analoghe a quelle richieste.

In quegli anni, però, un nuovo paese stava diventando un partner fondamentale della Jugoslavia: la Francia di Mitterand, sempre più attenta verso il gruppo dei non allineati e ai paesi del terzo mondo, e si offrì di aiutare il progetto con la tecnologia che andava sviluppando per il suo nuovo aereo di quarta generazione, il Rafale.

Da quel momento il progetto ebbe una rapida evoluzione prendendo sempre più la configurazione di un Rafale "scalato", motorizzato con un solo snemca M88 sviluppato per l'aereo Francese e con circa metà del peso di quest'ultimo ma con identica configurazione aereodinamica delta canard.

L'aereo avrebbe dovuto disporre di avionica di ultima generazione sviluppata localmente, sempre con aiuto francese, di un radar derivato dal Cyrano del rafale.

Il progetto, nonostante sia pressochè sconosciuto, arrivò ad un ottimo livello di sviluppo, con parte del prototipo completato e diversi apparati, come il particolarissimo cockpit, già pronti e testati nel 1991, con il primo volo del prototipo previsto per il 1992 e l'operatività nel 1996, quando la Soko avrebbe cominciato a produrre i 150 aerei ordinati per sostituire i Fishbed.

La situazione politica del paese, però, precipitò con l'indipendenza della Slovenia e il progressivo effetto domino che portò alla dissoluzione della repubblica federale minò il progetto, occorrevano infatti mezzi subito disponibili e la guerra sottraeva fondi al progetto, mentre la Francia, al pari degli altri paesi CEE, andava dissociandosi sempre di più con il nuovo regime di Belgrado guidato da Milosevic mettendo in forse il contributo internazionale.

Alla fine la Serbia optò per l'acquisto di 16 Fucrum, mettendo la parola fine al "Novi Avion"

Fallì così un progetto in fase avanzata di realizzazione, che viste le prestazioni e le peculiarità politiche della Jugoslavia avrebbe potuto diventare un best seller in molti mercati, fu consegnato all'oblio-.

 

Specifiche:

 

Lunghezza: 13.75m

Apertura alare: 8.00m

Altezza: 4.87m

Superfice alare: 30 mq ca.

Peso a Vuoto: 6247kg

Peso massimo al decollo: 13400kg

 

Velocità massima: mach 1.85

Autonomia:

 

Armamento

1 cannone da 30 mm interno

armamento disposto su 11 punti di aggancio esterni

 

 

484740333_73f7ebf0a9.jpg

 

novi1.JPG

 

568px-KabinaNovogAviona.JPG

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Visto di fronte ricorda il Rafale, ma da sopra ha un che di Gripen... Forse quest'ultimo ha tratto giovamento dalla morte prematura di questo progetto, sarebbe stato un concorrente diretto, così a naso.

Modificato da lender
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Si, il Gripen è l'unico sopravvissuto di tutta quella generazione di progetti di caccia leggeri di quarta generazione che era stata messa in sviluppo negli anni '80 da parte di paesi emergenti o non allineati (come, ad esempio il SAIA 90 Argentino con ingente partecipazione Tedesca), ma l'unico di questi, oltre al grifone, ad essere arrivato ad un quasi completo percorso di sviluppo è stato questo misconosciuto mezzo Jugoslavo.

 

*in realtà anche l'IDF taiwanense è arrivato alla produzione ma si tratta di un mezzo particolare e inesportabile per dei noti problemi politici

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Interessante articolo Dominus, ero toalmente all'oscuro di questo progetto.

Credo che un'aereo del genere avrebbe spopolato fra le forze aeree di secondo piano (Romania, Bulgaria, paesi del terzo mondo). Probabilmente non sarebbe stato un velivolo con notevolissime prestazioni (lo Snecma M88 è un ottimo propulsore, ma l'adozione del motore singolo non avrebbe garantito un'adeguato rapporto spinta/peso con le ovvie ripercussioni sul peso massimo al decollo e sul carico bellico massimo trasportabile), ma la possibilità di avvalersi di un aereo di nuova concezione con avionica moderna francese avrebbe fatto gola a molti.

 

La sua somiglianza con il Rafale ed il Gripen (la cui vista in pianta assomiglia molto per via del motore singolo) è sfacciata.

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Senza dimenticare la crescente penetrazione della Jugoslavia nei mercati mediorientali negli anni '80.

Poi un aereo del genere prodotto in quei numeri avrebbe potuto garantire un costo inferiore ai concorrenti rimanendo sempre superiore al made in Russia.

Ovvio che come prestazioni non sarebbe stato il massimo, ma pare che nel suo sviluppo i progettisti si siano focalizzati sulla manovrabilità, specie in regime alto subsonico o intorno a mach 1, sacrificando le prestazioni, comunque compromesse dalla scelta motoristica, tra l'altro obbligata.

 

Quanto alla sua esistenza non ne sapevo niente nemmeno io fino a poco tempo fà e anche la documentazione è scarsa e frammentaria.

In Italiano non ho trovato assolutamente nulla.

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... (come, ad esempio il SAIA 90 Argentino con ingente partecipazione Tedesca)...

 

Anche di questo non avevo mai sentito parlare... In http://en.wikipedia.org/wiki/FMA_SAIA_90 si dice che era stata anche esplorata la possibilità di procedere allo sviluppo con Aeritalia-Aermacchi, poi saltò tutto per problemi economici.

La sua linea sembra più originale, ricorda un po' un mix di F-22 e F-18, anche se non so quanto il trittico sia frutto di fantasia e quanto sia fedele al progetto.

 

Saia_90_6.jpg

 

300px-Saia_90_esq.jpg

Modificato da lender
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*in realtà anche l'IDF taiwanense è arrivato alla produzione ma si tratta di un mezzo particolare e inesportabile per dei noti problemi politici

 

Beh, l'IDF è la versione Taiwanese dell'F-16.... Taiwan avrebbe voluto il Tigershark F-20, ma per ragioni politiche (lavrebbe creato malumori con la Cina), si preferì una collaborazione fra le industrie americane e quelle di Taiwan.

Il problema dell'IDF riguardo alla sua esportazione è che è un aereo nato volutamente sottosviluppato (sempre per non urtare la sensibilità dei Cinesi) e dotato di un impianto motoristico appena sufficiente a garantirgli una minima capacità nel compiti d'interdizione aerea.

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Anche di questo non avevo mai sentito parlare... In http://en.wikipedia.org/wiki/FMA_SAIA_90 si dice che era stata anche esplorata la possibilità di procedere allo sviluppo con Aeritalia-Aermacchi, poi saltò tutto per problemi economici.

La sua linea sembra più originale, ricorda un po' un mix di F-22 e F-18, anche se non so quanto il trittico sia frutto di fantasia e quanto sia fedele al progetto.

 

Anche su questo mi stò documentando per preparare un articoletto ;)

 

Quanto all'IDF la mia nota stava a significare proprio quello, mi sono dimenticato anche il Tejas ma anche quello è "nato morto"

Modificato da Dominus
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Riguardo al Saia90 argentino avevo sentito parlare, ma da quello che so è restato mera intenzione.

E' l'ennesimo esempio della proverbiale presunzione argentina....hanno una grandeur seconda solo a quella DOC francese.

Vogliono un addestratore e producono un velivolo mediocre come il Pampa, vogliono un elicottero leggero e progettano l'Aguilucho....mah.

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Mera intenzione fino ad un certo punto, in quanto si puntava decisi sullo sviluppo nonostante fosse plateale che un mezzo del genere fosse troppo oltre le possibilità dell'industria aereonautica argentina.

Della specifica mi incuriosisce la esplicita richiesta di capacità stealth vere e proprie, non mera riduzione della RCS, cosa alquanto particolare per gli anni '80.

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quella di sinistra è la manetta....si nota dal giunto metallico sotto che ha una scanalatura in cui scorre......rammento di aver visto anche altri cockpit con la manetta verticale però non mi ricordo di quali aerei.....

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Stupida domanda...

Nella foto del cockpit vedo due "Joystick"... o barre di controllo, se preferite...

Perchè due? Insomma, dov'è la manetta?

 

La domanda è sorta anche a me, il cockpit tutto è, invero, piuttosto particolare, come ho accenanto nella monografia d'apertura.

E, anche se nella foto si tratta di un mock up, il cockpit è una delle parti dell'aereo che erano già state costruite e testate per essere inserite nel prototipo, quindi quella configurazione dovrebbe essere molto simile a quella definitiva.

Io qualche idea me la sono fatta, ma aspetto delucidazioni da qualche utente più esperto prima di dire castronate.

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Stupida domanda...

Nella foto del cockpit vedo due "Joystick"... o barre di controllo, se preferite...

Perchè due? Insomma, dov'è la manetta?

 

Sono comandi HOTAS come quelli dell'F-16. A destra c'è lo stick per comandare l'aereo, a sinistra lo stick per la manetta.

 

EDIT: il comando a sinistra sembra incernierato in modo da potersi muovere solo lungo un'asse, mentre quello a destra sembra potersi muovere sia sull'ass X che Y.

Modificato da paperinik
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Infatti Dominus, come dice anche skettles, sono abituato a vedere la manetta orizzontale.

Comunque,nella "presunta" manetta, (quella a sinistra) si vedono dei tasti sulla parte superficiale.

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Comunque ha, anche qui, molti punti di contatto con il rafale ;)

 

Posto, intanto, alcuni dei primi concept di questo progetto, prima che entrassero in scena i mangiarospi, per far capire il loro impatto sul programma. Tra l'altro questi disegni farebbero pensare a supporti arrivati da altre direzioni...

 

NAkoncept.jpg

 

YUSupersonik1.jpg

 

E una foto del modellino della versione definitiva, dove si può notare che l'armamento tipo previsto per una missione AA era composto da due Super 530 e due Magic II, tanto per confermare il livello di partecipazione Francese al programma

 

na2.jpg

Modificato da Dominus
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israele che in piena guerra fredda 1983 aiuta un paese di oltre cortina ???

 

 

La Jugoslavia non era un paese di oltrecortina ma faceva parte dei non allineati dopo lo strappo di Tito con Stalini.

Non dimentichiamo che la loro aviazione disponeva di Sabre già negli anni '50 per la felicità del governo italiano ;)

Poi Israele non è mai stato schizzinoso sul vendere, in ogni caso la mia era un' ipotesi senza basi.

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Comunque ha, anche qui, molti punti di contatto con il rafale ;)

 

Posto, intanto, alcuni dei primi concept di questo progetto, prima che entrassero in scena i mangiarospi, per far capire il loro impatto sul programma. Tra l'altro questi disegni farebbero pensare a supporti arrivati da altre direzioni...

 

NAkoncept.jpg

 

YUSupersonik1.jpg

 

I primi disegni del velivolo denunciano una grande somiglianza con un'altro aereo della stessa classe (e di cui non mi stupirei una parentela, visti i regimi politici dei rispettivi paesi): il cinese Chengdu J-10

http://www.aeronautics.ru/news/news002/news095.htm

Modificato da paperinik
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Infatti Dominus, come dice anche skettles, sono abituato a vedere la manetta orizzontale.

Comunque,nella "presunta" manetta, (quella a sinistra) si vedono dei tasti sulla parte superficiale.

anche sulla manetta di altri aerei (F-16 in primis) ci sono tasti e comandi vari.

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I primi disegni del velivolo denunciano una grande somiglianza con un'altro aereo della stessa classe (e di cui non mi stupirei una parentela, visti i regimi politici dei rispettivi paesi): il cinese Chengdu J-10

 

Che è un diretto derivato dell'IAI Lavi, come accennavamo sopra io e Cama

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Si in effetti su un sacco di aerei degli anni 60-70 (es. i serie 100,p1..) la manetta era verticale.

Era un modo per avere i comandi (in particolare le rotelline di scansione e i bottoni per l'acquisizione) dei radar più a portata di mano.Non che ci sia niente di troppo differente dalla manetta orizzontale.

Del cockpit mi sorprende la particolare struttura centrale con un display (mappa mobile?) posizionato là dove di solito si colloca la radio.

 

Vedendo i manifesti devo darvi ragione...E' veramente simile a un Lavi e sembra un fratello del J-10.

Sembra che in seguito l'apporto francese abbia aggiunto nuovi geni aggiungendoci un pò anche di rafale.Eheh sembra di parlare di cucina..Il caccia ha decisamente cambiato sia nell'ala meno a doppio delta e con più superficie,sia nel riposizionamento delle prese d'aria e alla riduzione delle pinne stabilizzatrici.Se devo essere sincero mi piace più la versione Lavi/J10 :)

Modificato da Takumi_Fujiwara
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