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Le armi più folli della Seconda Guerra Mondiale


Ospite intruder

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Ma il proiettile cilindrico-conico avrebbe potuto percorrere una canna curva? sapevo che se una canna si piegava, l'arma era da buttare via, magari anche quella era una idea un pò propagandistica per tirare su il morale dei soldati...anche se qualche bella ballerina ed un pò di birra fredda avrebbe avuto più successo!

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certo che puo', il congegno e' stato costruito e funzionava anche bene. Ovvio che la curva deve essere proporzionale a peso e velocita' del proiettile, perche' le leggi della balistica sono fisse, e comunque l'usura della canna e' molto maggiore, ma nulla osta ad un congegno del genere.

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Ospite intruder
Ma il proiettile cilindrico-conico avrebbe potuto percorrere una canna curva? sapevo che se una canna si piegava, l'arma era da buttare via, magari anche quella era una idea un pò propagandistica per tirare su il morale dei soldati...anche se qualche bella ballerina ed un pò di birra fredda avrebbe avuto più successo!

 

 

Magari non sono stato chiaro io: la canna non si piegava, era costruita così, e il proiettile veniva curvato nella sua traiettoria facendo sfuggire una parte dei gas della cartuccia da feritoie piazzate strategicamente nella canna stessa.

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  • 8 mesi dopo...

ieri ( 11 dicembre 2009) ho visto su history channel un documentario intitolato il Mostro di Stalin ( della serie a caccci adi mostri), in cui si riferiva che i gerarchi soviet ( stail in testa) avessero programmato o comunque sperato di creare un esercito di uominigorilla , ibridando femmine russe umane con gorilla o grosse scimmie antropomorfi maschi per dare vita una progenie di cui fare un esercito di ibridi forti come gorilla e intelligenti quasi come uomini...la cosa più incredibile è che almeno due cavie donne da usare come incubatrici sono state trovate ed almeno una ha figliato ( pare),,per fortuna l' esperimento è abortiito ( il termine giusto) lì e non è andato oltre ( almeno si spera)...questa è secondo me la più horror e visionaria di tutte...

eccovi un post preso dalla rete al riguardo :

"Che la Russia o Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche fosse un paese duro non era una novità per nessuno: che fosse sottopopolato (considerando la Siberia) e con gravi difficoltà economiche, anche dopo la caduta dello Zar, la Rivoluzione e la Guerra civile, pure. Che le reali intenzioni di Stalin potessero peggiorare, per certi versi e per ora, la situazione era nell’aria. O ci stavi o finivi in Siberia o nelle lande desertiche dell’Asia Centrale dove, se eri fortunato, morivi subito. «Poco sensibili al dolore, resistenti e indifferenti alla qualità del cibo», queste erano le specifiche dell'uomo nuovo che poteva lavorare in miniera e nelle lande più assolate e desolate, ma anche combattere per la rivoluzione che presto si sarebbe estesa al mondo intero.

Non a caso alla fine di questo ciclo Aldous Huxley pubblicava "Il mondo nuovo" (1932), dove le donne non partoriscono più, ma gli individui, sono preparati in laboratorio in diverse categorie identificate dalle lettere dell’alfabeto greco Alfa, Beta, Gamma, Delta ed Epsilon. Si va dagli Alfa che sono quelli più intelligenti, più alti ai quali si danno i compiti dirigenziali o intellettuali e si finisce agli Epsilon, semiaborti animaleschi, con capacità intellettive estremamente limitate. L'uovo, a seconda dell'individuo che dovrà produrre, subirà trattamenti differenti, e si userà un metodo di avvelenamento, detto Bokanovsky, per formare gli uomini delle caste inferiori e aumentarne il numero.

 

Un solo uomo poteva fare questo: Ilya Ivanovich Ivanov che già da anni, portava avanti le sue tesi di incroci e di inseminazione artificiale (riuscita) non conoscendo ancora l’ostacolo della carta dei cromosomi fra specie diverse (come l'uomo). Fra gli incroci sembra gli riuscisse quello zebra-asino, bisonte-mucca, ratto-topo ed altri ma il peggiore che aveva in mente da sempre era quello uomo-scimmia sul quale, non si sa come, ottenne appoggi anche dall'Istituto Pasteur di Parigi che aveva una stazione di primati a Kindia nella Guinea Francese. La cosa più “semplice” era inseminare femmine di scimpanzè con sperma umano ma la cosa per molti versi si presentò irrealizzabile o fallì. Per l’inverso occorrevano delle donne volontarie che non si offrirono spontaneamente poiché i sistemi adottati non prevedevano la “cortesia” e il bon-ton del donatore (tralascio i macabri dettagli). I maneggi di Ivanov giunsero al Politburo che nel 1925 dispose per uno stanziamento di circa 15.000 dollari affinché in 5 anni (quella dei 5 anni è una mania dei piani regolatori russi) uscisse il primo esemplare di uomo scimmia con le specifiche dette. A capo del primo fallimento Ivanov tornò quindi in Russia deciso a riprendere, in forma anche più riservata, la sperimentazione. Molti degli esperimenti fino a quel momento erano stati effettuati anche ad Askania Nova in Crimea (Ucraina) dove esiste tutt'ora una struttura classificata come zoo ed orto botanico. Al fine di effettuare l'esperimento nella massima segretezza il Cremlino decise infatti di formare un vero e proprio allevamento di scimmie direttamente in Unione Sovietica, per la precisione nella citta' di Sukhumi (Abkhazia), in Georgia. Dopo una decina di tentativi falliti, Ivanov giunse alla conclusione che mai e poi mai sarebbe stato in grado di dar vita alla scimmia-soldato. La notizia intanto si era sparsa e da scienza cattiva e maldestra rischiava come un boomerang di ritorcersi sul partito comunista e sulla rivoluzione proletaria o "primataria". Stalin tagliò corto: il 13 dicembre del 1930 l´Nkvd arrestò lo scienziato con l'accusa di "complice della borghesia capitalista" e "attivita' antisovietica" (la solita formula) e così Ivanov finì in un Gulag nel Kazakhistan (dove continuò a lavorare all'Istituto Zoo-veterinario).

La struttura di Sukhumi sembra abbia continuato in epoca moderna a preparare scimmie per i primi viaggi spaziali sotto la supervisioe del Prof. Boris Lapin.

(Fonti: Repubblica, Pravda, Indipendent)

 

Post in versione integrale: http://mcnab75.livejournal.com/142138.html

"

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ieri ( 11 dicembre 2009) ho visto su history channel un documentario intitolato il Mostro di Stalin ( della serie a caccci adi mostri), in cui si riferiva che i gerarchi soviet ( stail in testa) avessero programmato o comunque sperato di creare un esercito di uominigorilla , ibridando femmine russe umane con gorilla o grosse scimmie antropomorfi maschi per dare vita una progenie di cui fare un esercito di ibridi forti come gorilla e intelligenti quasi come uomini...la cosa più incredibile è che almeno due cavie donne da usare come incubatrici sono state trovate ed almeno una ha figliato ( pare),,per fortuna l' esperimento è abortiito ( il termine giusto) lì e non è andato oltre ( almeno si spera)...questa è secondo me la più horror e visionaria di tutte...

eccovi un post preso dalla rete al riguardo :

 

 

Post in versione integrale: http://mcnab75.livejournal.com/142138.html

"

 

Ne avevo parlato anch'io brevemente nel post Il Nemico Alle Porte.

 

Ho postato anche un paio di link, se t'interessa.

 

:ph34r:

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Ne avevo parlato anch'io brevemente nel post Il Nemico Alle Porte.

 

Ho postato anche un paio di link, se t'interessa.

 

:ph34r:

ho trovato il link e la discussione di due pagine ma non la parte in cui si parlava del mostro...comunque grazie per la segnalazione

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C'è molto di leggenda e di gusto dell'horror nel racconto.

Non dico che non ci abbiano pensato, ma è molto più semplice raccogliere sperma umano che non di gorilla, se ci riflettete un attimo. Addormentare delle "gorille" ed inseminarle artificialmente è un metodo più veloce che indottrinare ideologicamente delle "compagne". Una gorilla infine da maggiori garanzie di partorire senza problemi un eventuale feto ( se poi non ci riesce si rcupera almeno la pelliccia).

Comunque ai russi in tutte le epoche non sono mai mancati uomini e coraggio, le armi sofisticate si, avrebbero fatto meglio a far ricerca su quelle.

Una parola sui cani anticarro. Ne parla Malaparte che racconta di aver assistito, come osservatore aggregato ad una unità carri tedesca, ad un attacco fallito per colpa di queste bestie, con l'ufficiale tedesco che avrebbe mormorato in francese"perchè, perchè, anche i cani contro di noi".

Non si può ecludere che il Curzio abbia sentito solo parlare dei cani e si sia inventato l'episodio, oppure che sia uno dei pochi utilizzi riusciti

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C'è molto di leggenda e di gusto dell'horror nel racconto.

Non dico che non ci abbiano pensato, ma è molto più semplice raccogliere sperma umano che non di gorilla, se ci riflettete un attimo. Addormentare delle "gorille" ed inseminarle artificialmente è un metodo più veloce che indottrinare ideologicamente delle "compagne". Una gorilla infine da maggiori garanzie di partorire senza problemi un eventuale feto ( se poi non ci riesce si rcupera almeno la pelliccia).

sono d' accordo , io riporto solo quanto scritto e quanto documentato anche su history

 

per quanto riguarda i cani , da più di una fonte risulta che i cani abbiano funzionato contro i panzer, certamente non credo fosse l' arma anticarro migliore di cui disponevano i soviet , certo che la disperazione della lotta ha portato a soluzioni estreme...

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sono d' accordo , io riporto solo quanto scritto e quanto documentato anche su history

 

per quanto riguarda i cani , da più di una fonte risulta che i cani abbiano funzionato contro i panzer, certamente non credo fosse l' arma anticarro migliore di cui disponevano i soviet , certo che la disperazione della lotta ha portato a soluzioni estreme...

...ho letto su un vecchio libro di guerra della serie Big Set, dedicato alla campagna di Russia, che i cani anticarro :pianto: vennero poi "smessi" dai russi, perchè addestrati ad andare sotto i carri armati con la carica sulla schiena, in realtà non distinguevano i carri tedeschi da quelli russi....io l'ho letta così...magari è l'ennesima bufala ( la pubblicazione è degli anni '70)...

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Probabilmente la verità e che a seconda delle situazioni : preparazione di artiglieria, accompagnamento fanterie, sorpresa ecc. i risultati fossero diversi.

Probabilmente superata la fase più critica si decise che le energie usate per: prendere i cani, dargli da mangiare e non mangiarseli, addestrarli, portarli in prima linea affamati ma non deperiti, tenerli buoni e sopratutto zitti fino al momento dell'azione ecc., fossero meglio impiegabili per costruire e equipaggiare cannoni anticarro e carri armati che finalmente cominciavano ad arrivare in numero sufficiente

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Probabilmente la verità e che a seconda delle situazioni : preparazione di artiglieria, accompagnamento fanterie, sorpresa ecc. i risultati fossero diversi.

Probabilmente superata la fase più critica si decise che le energie usate per: prendere i cani, dargli da mangiare e non mangiarseli, addestrarli, portarli in prima linea affamati ma non deperiti, tenerli buoni e sopratutto zitti fino al momento dell'azione ecc., fossero meglio impiegabili per costruire e equipaggiare cannoni anticarro e carri armati che finalmente cominciavano ad arrivare in numero sufficiente

quoto totalmente , erano armi da disperati con risultati alterni , appena la situazione non è stata più disperata avranno usato i cani per altro ( spero non mangiarseli ma operazioni di pulizia , salvataggio, ricerca)

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Non so se ne avete già parlato, ma ho ricordi di un'arma anticarro giapponese che consisteva in una carica esplovia situata all'estremità di un lungo bastone, che veniva puntato dal soldato verso il carro: una volta arrivato a distanza il militare usava il bastone come se fosse stata una lancia medievale piantandola contro la sezione del veicolo interessata; la carica situata sulla punta dell'arma esplodeva e, nelle intenzioni, il carro saltava...in linea teorica l'esplosione non avrebbe dovuto danneggiare l'utilizzatore, ma credo che in pratica si sia rivelata una soluzione suicida...

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von i giapponesi utilizavano le tattiche kamikaze ,nel senso di consapevolmente suicide, soprattutto a terra ad opera di soldati e di ufficiali . soldati con giubetti esplosivi non erano rari . gli attacchi ''banzai '' erano un modo per ottenere una morte onorevole ; ci furono ufficiali che con la spada da samurai andarono contro le mitragliatrici usa

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sempre in campo giapponese e di armi assurde c'erano i palloni del' offensiva FU GO , palloni meteorostatici che con il favore delle correnti delle alte atmosfere lanciati a migliaia dal giappone avrebbero dovuto rahhiungere l' America ( intesa anche come continente) e portare un piccolo carico di bombe, era un arma disperata , priva di qualsiasi precisione , che portava un carico bellico insignificante , un arma di rappresaglia,,pare che solo pochissimi di questi palloni abbiano raggiunto gli USA ( e molti sono alla base di visioni UFO etc ) con esiti "minimissimi" , pero' in tempi di guerra batteriologica non si è mai voluta dare visibilità a questa notiza ( se a qualchuno vine in mente di ataccare una provetta ad un pallone sonda?) ...

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  • 1 anno dopo...

ieri ( 11 dicembre 2009) ho visto su history channel

History Channel si è dato alla frequentazione di peripatetiche, per usare un eufemismo... dai documentari sulla Ahnenerbe sono passati agli alieni e al paranormale. A questo punto tanto vale guardare Giacobbo.

 

Il Progetto Habakkuk era un tentativo anglo-canadese di coprire il "gap" nell'Atlantico costruendo un'iceberg artificiale o, se preferite, una portaerei di ghiaccio.

 

L'Habakkuk, così come era stato concepito nel suo progetto originale, proposto a Winston Churchill da Lord Mountbatten e Geoffrey Pyke nel dicembre del 1942, doveva avere una lunghezza di circa 2.000 piedi e una larghezza di circa 300, con un ponte della profondità di 200 piedi e pareti dello spessore 40. Il pescaggio previsto era di 150 piedi e la stazza doveva ammontare, secondo stime, a più di 2 milioni di tonnellate (per fare un paragone una portaerei della classe Essex aveva un tonnellaggio di circa 35.000 t); la realizzazione doveva essere svolta in Canada utilizzando, tra gli altri materiali 280.000 blocchi di ghiaccio.

 

Nel 1943 la Montreal Engineering Company Ltd. (l'attuale AMEC), dietro richiesta del Primo Ministro Winston Churchill, accettò la sua prima commessa da un'organizzazione estera: il "Progetto Habbakuk" appunto, nome in codice utilizzato per designare l'inusuale idea dell'Ammiragliato Britannico.

 

Il progetto iniziale precedeva il taglio di enormi lastre di ghiaccio dai ghiacciai artici, trasportandoli successivamente nel medio Atlantico e utilizzandoli come piste di atterraggio (una combinazione tra un'iceberg e una portaerei). Rivelatasi tuttavia quest'idea pressoché irrealizzabile, le ricerche si concentrarono sulla realizzazione di un'imbarcazione convenzionale, realizzata con materiali analoghi.

 

Il nuovo progetto fu perfezionato nel corso dello stesso anno. Il materiale originale fu sostituito da una mistura di ghiaccio e cellulosa, nota come Pykrete (dal nome dell'ideatore del "progetto Habbakuk"). Il pescaggio della nave le avrebbe reso pressoché impossibile l'attracco in un porto. All'interno del vascello un impianto refrigerante avrebbe mantenuto l'intera struttura allo stato solido. La nave, sia pur dotata di una manovrabilità molto ridotta, avrebbe avuto una velocità di circa 10 nodi (18 km orari), grazie all'utilizzo di ben 26 motori elettrici montati su supporti esterni, in quanto i motori interni avrebbero generato un calore eccessivo. L'armamento previsto includeva 40 torrette con cannoni da 4.5", oltre alle mitragliatrici antiaeree, potendo inoltre ospitare fino a 150 bombardieri bimotori o caccia.

 

Fu costruito un prototipo presso il Patricia Lake, avente 60 piedi di lunghezza e 30 di larghezza (circa 18x9 m) e un peso di 1.000 t; era dotato di un sistema di raffreddamento della potenza di un cavallo-motore. Il progetto fu continuato nel 1943, rivelando problemi strutturali a partire da Ottobre. L'abbandono definitivo tuttavia si ebbe solo nel 1944, quando il problema dei sottomarini operanti nel medio Atlantico era stato risolto.

 

L'illustrazione riguarda un progetto precedente e meno ambizioso:

 

lrg_ice_island_airport.jpg

Modificato da Bonehammer
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  • 1 mese dopo...

Mavvà è principio elementare della biologia che la fecondità è solo "interspecie". Uomo e gorilla e/o scimpanzè sono speci diverse. Non solo è impossibile incrociare uomo e gorilla, ma anche gorilla e scimpanzè o scimpanzè e macaco. Vi sono poche e limitate possibilità di incrocio interspecie come tra cavallo e asino che produce mulo che, però, è sterile.

Forse è meglio che quelli di History Channel si mettano calmi

Modificato da vorthex
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Vero,però bisogna dire che,prima della Genetica molecolare, per attribuire gli animali ad una specie od ad un'altra si ci basava su caratteristiche macroscopiche, come la forma delle ossa o le dimensioni,tanto è vero che esstono delle specie che risultano ancor ainterfecondabili

Pensiamo ai felini, i gatti "bengal" e Savannah" sono incroci fra gatti domestici e,rispettivamente, il "gattoleopardo" asiatico ed il serval africano, entrabi nominalmente appartenenti a specie diverse

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Visto che è sato aperto un OT, solo a titolo di cuirosità, sembra che fra i felini il processo sia ricorrente: sono possibili incroci fra leone e leopardo e il più impressionante, il ligre, fra leone e tigre, che risulta in una bestia di oltre 500 Kg e lunga oltre 4m....

 

liger.jpg

liger2.jpg

 

In realtà, ci sono altre "n" varietà di ibridi interspecifici (incroci fra specie diverse). Non scarterei a priori nessuna combinazione fra animali con similarità genetiche, vedi che esistono anche ibridi interfamiliari, sebbene che molto rari. Considerare soltanto che normalmente gl'incroci non sono possibili é sottovalutare i meccanismi dell'evoluzione (principale dei quali, proprio la mutazione genetica). Ricordo che anche "l'uomo moderno" é frutto di incroci fra specie diverse...

Comunque, per i curiosi: Urban Titan - Wikipedia

 

P.S.: Modifica per aggiunta notizia abbastanza recente, tornando IT...

In realtà gl'ibridi fra humani e altre specie animali esistono e come, anzi, hanno anche nome specifico: Cybrids.

Un paio di articoletti in merito: Daily Mail - Technology Review

Modificato da Unholy
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  • 6 mesi dopo...

Tornando agli animali...

Nel 1300 a.c. gli Ittiti hanno sperimentato la guerra batteriologica....

 

 

 

 

lunedì 26 novembre 2007

La prima guerra batteriologica? 3000 anni fa...

(ansa)

 

ROMA - La storia delle guerre batteriologiche e' costellata di sforzi per introdurre gli agenti patogeni nel campo nemico nei modi piu' diversi: si va dalle coperte infettate con il vaiolo che i cowboys distribuivano ai pellerossa ai cadaveri di appestati lanciati all'interno delle mura nemiche nel Medioevo. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Medical Hypoteses, i primi vettori di batteri usati intenzionalmente sono state delle pecore, che gli Ittiti, che abitavano l'odierna Turchia, usarono tremila anni fa contro un popolo nemico. Secondo lo studio del microbiologo italiano Siro Trevisanato, il batterio scelto come prima arma di distruzione di massa della storia e' stato il Francisella Tularensis, responsabile della Tularemia, o 'febbre dei conigli', un'infezione ancora oggi presente che se non curata porta alla morte nel 15% dei casi. Studiando documenti antichi, lo scienziato ha verificato che la prima comparsa della Tularemia in Medio Oriente risale al quattordicesimo secolo avanti Cristo nella citta' fenicia di Symra, ai confini fra Libano e Siria. Gli Ittiti saccheggiarono questa citta' nel 1325 a.C., portando con se' anche animali infetti, che potrebbero aver trasmesso la malattia in tutto il loro territorio:''Potrebbe essere proprio la Francisella la responsabile di quella che viene riportata come 'piaga Ittita' - spiega il ricercatore - un'epidemia di cui ci sono diversi documenti''. Proprio nel momento di massima virulenza della Tularemia, secondo Trevisanato, gli Ittiti sono divenuti oggetto delle 'attenzioni' di una popolazione confinante, che abitava la citta' di Arzawa nell'Anatolia occidentale, decisa ad approfittare della debolezza degli Ittiti per invadere il loro territorio. ''E' proprio in questo periodo, pero', fra il 1320 e il 1318 a.C., che per le strade intorno ad Arzawa incominciarono ad apparire misteriosamente dei montoni - spiega l'esperto - gli abitanti della citta' li catturarono e li mangiarono. Proprio in quegli anni la Tularemia ha iniziato a fare vittime nella citta', tanto che alla fine la popolazione era cosi' debole che la conquista degli Ittiti e' fallita''. La teoria del microbiologo e' confermata, oltre che dai documenti, dal modo in cui l'infezione si propaga: l'infezione spontanea del batterio si manifesta in 150 mammiferi diversi, dai topi ai conigli alle pecore, e l'agente patogeno puo' essere trasmesso all'uomo facilmente dagli insetti come le zecche e le zanzare. ''Ci sono documenti in cui gli abitanti di Arzawa iniziano a chiedersi se c'e' un collegamento fra i montoni e l'epidemia - conferma Trevisanato - secondo me c'e', e a qualcuno degli Ittiti deve essere venuta l'idea di utilizzare gli animali''.

Modificato da Condorito
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  • 5 mesi dopo...

Nessuno ha mai sentito parlare del battello sotterraneo da combattimento ? laugh.gif

 

28269-010936-8b508adb84a5e920cf65d06f1376762d.jpg

 

 

 

 

http://englishrussia...ct-of-the-ussr/

 

 

Si certo, nel cartone animato delle tartarughe ninja :asd:

 

 

 

Nel link ho letto che un prototipo russo riusciva ad'attraversare una montagna a passo d'uomo, ma non ci credo nemmeno se lo vedo.

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  • 2 settimane dopo...

ecco qui la maschera antigas di topolino ! non si tratta di branding estremo (a questi livelli arriverebbe solo hello kitty XD) ma del tentativo di alleggerire la tensione per genitori e figli durante eventuali bombardamenti giapponesi in california

 

http://www.retronaut.co/2011/08/the-mickey-mouse-gas-mask/

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