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SIRIA - Topic Ufficiale


Ospite intruder

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And, he took umbrage with the idea of American exceptionalism, warning that it is "extremely dangerous to encourage people to see themselves as exceptional."

 

Bello Putin, quando le dice lui ste cose però, va tutto bene:

“Thanks to the unifying role of the Russian people . . . a unique sociocultural civilisational community on the historical territory of the Russian state has formed: the multinational Russian nation"

 

Fonte The Financial Times

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News:

 

 

 

Ban Ki-moon: «Assad sarà processato»
Gli ispettori: «rapporto completato»
«Colpevole di crimini contro l'umanità». Damasco impedisce le cure dei feriti nelle zone controllate dall'opposizione.

 

Mi domando come si comporteranno gli USA se l'ONU dovesse avere le cosiddette prove soverchianti ... Continueranno con la politica diplomatica o attaccheranno lo stesso?

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Una panoramica sulla situazione:

 

 

 

Siria, accordo Usa-Russia su armi chimiche.
Anche navi da guerra cinesi nel mediterraneo

 

 

 

 

 

Dopo la 'tre giorni' di colloqui a Ginevra Kerry e Lavrov hanno comunicato i risultati dei negoziati: la distruzione dei gas entro metà 2014 e ispettori Onu sul territorio "non più tardi di novembre". Damasco aderirà alla Convenzione il 14 ottobre

NEW YORK - Messa da parte la "retorica inutile", Usa e Russia si sono concentrate sul problema della distruzione delle armi chimiche siriane e sono riusciti a siglare a un accordo fondato sul "mutuo consenso, sul compromesso". Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha sintetizzato con queste parole i tre giorni di colloqui avuti a Ginevra con il segretario di Stato americano John Kerry. La sostanza è che Assad deve consegnare entro una settimana l'elenco completo. Anche la Cina ha accolto favorevolmente l'accordo. E in serata il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha annunciato che Damasco aderirà alla Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche il 14 ottobre.

Secondo fonti diplomatiche, Ban Ki-moon dovrebbe presentare lunedì mattina al Consiglio di Sicurezza il rapporto degli esperti Onu sull'uso di armi chimiche in Siria.

Lavrov, ha poi annunciato che anche la Cina (alleata della Russia nel Consiglio di Sicurezza Onu sulla questione) si appresta ad inviare forze navali militari nelle acque a largo della Siria. Acque dove già si trovano navi da guerra Usa, russe, francesi, britanniche e, in particolare davanti le coste libanesi, anche il cacciatorpediniere italiano Andrea Doria.

"Eccellente", ha detto Lavrov dell'accordo che conferma l'impegno di Washington e Mosca per una "soluzione pacifica" della crisi. Kerry dal canto suo ha aggiunto che è stata trovata l'intesa anche sul metodo per rimuovere e distruggere l'arsenale chimico siriano. Assad deve autorizzare l'accesso immediato, entro novembre al massimo, degli ispettori internazionali a tutti i suoi arsenali chimici prima che tali armi siano completamente distrutte, "nel modo più rapido e sicuro", ha specificato il segretario di Stato americano. La distruzione dovrà essere completata entro la metà del 2014.

Se Damasco non rispetterà i termini dell'accordo, il ricorso al Capitolo 7 della Carta dell'Onu - che prevede l'uso della forza - resta un'opzione plausibile, forse implicita per gli Usa, ma non per la Russia, come dimostra il fatto che Lavrov ha tenuto a sottolineare come l'uso della forza non rientri nell'accordo. E durante la conferenza stampa Kerry ha corretto il tiro: "Non c'è alcun preaccordo su quali misure il Consiglio di sicurezza Onu dovrebbe adottare se la Siria non collaborasse" al piano sulle armi chimiche. Ma "il mondo si attende adesso che il regime di Assad rispetti i suoi impegni. Non ci sarà spazio per manovre dilatorie né per qualcosa che non sia una completa applicazione dell'accordo da parte del presidente siriano", ha detto ancora il capo della diplomazia Usa.

Il calendario dei controlli. Lavrov ha rimarcato che l'organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche dovrà approvare la proposta russo-statunitense e a quel punto potrà essere deciso il calendario per la consegna delle armi. "Gli ispettori dell'Onu devono essere in territorio siriano non più tardi di novembre", ha detto il segretario di Stato Usa. Secondo Kerry, la distruzione delle armi chimiche deve essere completata entro metà dell'anno prossimo. La Siria dovrà iniziare a distruggere le sue armi chimiche entro 30 giorni dall'entrata in vigore dell'accordo, ha precisato Lavrov.

Fabius: Passo importante. Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha parlato di "importante passo in avanti". E ha precisato che il suo governo attenderà il rapporto degli ispettori Onu sull'attacco del 21 agosto prima di chiarire la sua posizione. Lunedì l'accordo sarà oggetto di una discussione a tre a Parigi tra Fabius, Kerry e il capo della diplomazia britannica William Hague.

Gb, Hague: "Ora attuarlo". Londra ha espresso soddisfazione per l'accordo tra Usa e Russia e sollecitato le parti a metterlo in atto al più presto. "Ho parlato con Kerry - ha scritto Hague su Twitter - Ora il lavoro urgente è quello di metterlo in atto".

Il messaggio di Obama. Il presidente Usa intanto prepara il terreno e mantiene il punto: "Se la diplomazia fallisce, gli Stati Uniti e la comunità internazionale devono essere pronti ad agire" contro la Siria. "Esiste adesso l'opportunità per l'eliminazione di armi chimiche in un modo trasparente, rapido e verificabile, cosa che porrà fine alla minaccia che queste armi rappresentano per il popolo siriano, per la regione e per il resto del mondo", ha detto commentando l'esito dei colloqui tra Kerry e Lavrov.

Nel tradizionale messaggio di fine settimana alle famiglie americane, Obama ha ribadito che l'America "manterrà le sue posizioni militari nella regione e continuerà a far pressione sul regime di Assad" (VIDEO).
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"Parlando alla nazione questa settimana ho detto che c'è la possibilità di una soluzione diplomatica" alla crisi siriana. Per questo - ha aggiunto Obama - "ho chiesto al Congresso di rinviare il voto sull'uso della forza militare". "E se c'è una chance di raggiungere i nostri obiettivi senza l'uso della forza, abbiamo la responsabilità di perseguirla".

Ma deve essere chiaro che gli sforzi diplomatici "non possono essere una tattica che porti di nuovo allo stallo", una mossa per prendere tempo. L'uso delle armi chimiche rappresenta "un oltraggio alla dignità umana e una minaccia alla sicurezza, ovunque. A un dittatore - ha concluso il capo della Casa Bianca - non può essere permessa l'impunità di uccidere i bambini nei loro letti con i gas. E non possiamo rischiare che gas velenosi diventino le nuove armi dei tiranni e dei terroristi nel mondo".

I ribelli: Accordo inutile. Per il generale Salim idris, capo dello stato maggiore del Consiglio militare supremo dell'Esercito siriano Libero, l'intesa Usa-Russia "non risolverà la crisi" perché il regime "sta spostando da alcuni giorni il suo arsenale di armi chimiche in Libano e Iraq". La Coalizione Nazionale Siriana, la siglia che riunisce la maggior parte delle forze dell'opposizione anti-Assad, intanto ha eletto un nuovo premier provvisorio, che sostituisce Ghassan Hitto, scelto a marzo, ma filo qatarino: si tratta dell'islamista "moderato" Ahmad Tumeh, non sgradito all'Arabia Saudita. Ufficialmente dovrà formare un governo per gestire le aree siriane "liberate" dal controllo del regime.

Continuano bombardamenti del regime. Mentre la diplomazia è al lavoro, i caccia del regime siriano hanno bombardato questa mattina i quartieri ribelli di Damasco e forze lealiste si sono scontrate con i ribelli sulla linea del fronte. Lo riferiscono fonti locali e dell'opposizione. "I caccia hanno avuto un gran daffare stamane" ha riferito un giornalista che lavora nel centro di Damasco, che ha voluto rimanere anonimo. Secondo gli attivisti, il martellamento ha preso di mira il sobborgo di Berze, alla periferia nordorientale della capitale, da dove gli insorti stanno cercando di sferrare l'offensiva per penetrare in città.

 

 

e i punti dell'accordo USA / RUSSIA

 

 

 

PUNTO 1 - Usa e Russia chiederanno all'Organizzazione per la Proibizione delle armi chimiche, Opwc, di approvare procedure straordinarie entro i prossimi giorni per una rapida distruzione dell'arsenale chimico siriano e per una rigorosa verifica dello stesso.

PUNTO 2 - Usa e Russia lavoreranno insieme per una rapida adozione di una risoluzione Onu che rafforzerà la decisione dell'Opcw e assicurerà l'attuazione del piano

PUNTO 3 - La Siria dovrà assicurare il diritto immediato e senza restrizioni di ispezionare tutti i siti del Paese

PUNTO 4 - Se la Siria non rispetterà il piano, incluso il non autorizzato trasferimento di armi chimiche, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu potrà imporre le misure del Capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite

PUNTO 5 - Entro una settimana Damasco dovrà presentare una lista delle sue armi chimiche incluso il loro nome, il tipo, la quantità degli agenti chimici in possesso, i tipi di munizioni e di stoccaggio e di produzione e ricerca nei suoi impianti.

PUNTO 6 - Usa e Russia chiedono che la distruzione delle armi avvenga fuori dalla Siria, se possibile. Dovranno essere eliminati anche gli impianti e i sistemi di consegna delle armi.
Modificato da fabio-22raptor
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Un commento da Israele ....

 

The agreement on Syrian chemical weapons and the IAF ....

 

The outcome of the “Red Line” drawn by the USA in the Syrian chemical weapons issue will have many consequences.

One will be an effort to increase Israeli air power to a magnitude that has never yet been reached.

 

Fonte .... http://www.flightglobal.com/blogs/ariel-view/2013/09/the-agreement-on-the-syrian-chemical-weapons-and-the-iaf/

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Gli F-16 turchi hanno tirato giu' un elicottero siriano che aveva violato lo spazio aereo penetrando per 2 km. I caccia avrebbero ripetutamente cercato di avvertire l'elicottero prima di tirarlo giu'. I piloti dell'elicottero si sarebbero eiettati ma per almeno uno di essi e' incerta la sorte. Si pensa sia caduto in mano ai ribelli.

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non ci sarà mai la certezza

Ma sono convinto che non sia così ovvio che Assad direttamente sia coinvolto.

Qualche giorno fa leggevo uno scenario ovviamente supposto, ma che forse potrebbe avere un senso.

 

Pare che i primi 500 combattenti addestrati dagli usa, fossero entrati in siria

Probabilmente i servizi siriani ne erano a conscenza e qualcuno ha pensato di usare quest'arma per colprili prima che entrassero in azione.

Militari siriani (qualcuno dice il fratello di assad..) che però si sono mossi in autonomia.

 

ma coi dati che ci hanno reso pubblici non si può puntare il dito contro qualcuno comunque.

Modificato da nik978
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Video non recentissimo ....

 

"Russia sends another navy ship towards Syria" .... http://www.youtube.com/watch?v=86hfjCMToOE

 

 

Cielo !!!! .... una Kashin !!!! .... :woot:

Dovrebbe essere lo Smetlivy? Non è l'unico rimasto di questa classe in servizio con la marina russa ?

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Per il vice ministro degli Esteri russo le conclusioni tratte dagli esperti Onu sono "politicizzate, faziose e unilaterali"

 

Mentre quelle russe, considerando gli interessi che hanno in zona, saranno sicuramente più eque e non politicizzate ... :whistling:

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Mentre quelle russe, considerando gli interessi che hanno in zona, saranno sicuramente più eque e non politicizzate ... :whistling:

Quelle dell'ONU politicizzate lo sono di certo ora non resta che vedere come rispondera Putin ma probabilmente la veritá si saprá solo a guerra finita.

Resta il fatto però che l'occidente sta sostenendo politicamente e alcuni stati addirittura militarmente degli jihadisti che massacrano indistintamente civili e chiunque si opponga ai loro folli ideali.

Mentre la Russia sostiene un governo che pur avendo provocato diverse vittime collaterali a causa dei bombardamenti non ha mai avviato una campagna di violenze contro la popolazione civile ed é riconosciuto dalla comunità internazionale mi sembra scontato a chi dar ragione.

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Quelle dell'ONU politicizzate lo sono di certo

 

Da chi esattamente? ricordiamoci che dell' ONU fanno parte quasi tutti i paesi al mondo. E ognuno ha le proprie politiche.

 

E non tiriamo in ballo la solita solfa UN = US . Anche la Russia fa parte delle nazioni unite, e non condividere il parere degli esperti considerandolo unilaterale mi sà che è una gran cazz**a. Al massimo il parere unilaterale è quello russo, visto che gli altri paesi membri si sono trovati in questo verdetto.

 

La verità (intesa nel vero senso della parola) con buone probabilità non la sapremo mai. Avremo delle dichiarazioni ufficiali che continueranno probabilmente a contrastare fra di esse.

 

 

Resta il fatto però che l'occidente sta sostenendo politicamente e alcuni stati addirittura militarmente degli jihadisti che massacrano indistintamente civili e chiunque si opponga ai loro folli ideali.

 

 

Per cortesia non facciamo di tutta l'erba un fascio. Sostenere militarmente degli jihadisti a me non risulta. Ricordiamo che i ribelli non sono uniti e coesi come un regolare esercito, ma sono scissi in diversi gruppi, fra cui gli estremisti (che tralaltro non sono del tutto siriani ma confluiscono da vari stati vicini). Ma la parte "ribelle" che si voleva aiutare era quella più moderata e che aveva come obbiettivo la cacciata del regime. E la paura americana nel supportare i ribelli era proprio questa, cioè che fornendo armi esse potessero cadere in mani sbagliate.

 

 

 

 

la Russia sostiene un governo che pur avendo provocato diverse vittime collaterali a causa dei bombardamenti non ha mai avviato una campagna di violenze contro la popolazione civile

 

Sicuro?

 

 

In virtù di una legge del 1963 che impediva le manifestazioni di piazza (solo dopo diverse settimane di scontri formalmente revocata), il regime ha proceduto a sopprimere, anche ricorrendo alla violenza, le dimostrazioni messe in atto dalla popolazione, provocando un numero finora imprecisato di vittime tra i manifestanti e le forze di polizia.[15]

Nella primavera 2011 il governo siriano dispiegò le forze armate siriane per reprimere le rivolte. Molte città furono assediate e fu ordinato ai militari di aprire il fuoco sui civili. I civili e i disertori dell'esercito iniziarono così a formare unità di combattimento e si riunirono nell'Esercito siriano libero(ESL), combattendo in modo sempre più organizzato. Il governo siriano definisce i rivoltosi un "gruppo terroristico armato".

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comunque oramai l'opposizione a Assad è in conflitto aperto e gli scontri armati tra le fazioni "moderate" ( e siriane) e quelle appoggiate da alqaeida (e non siriani), sono oramai conclamati.

L'ultimo pochi giorni fa con morti e feriti.

A mio parere, a costo di mal di pancia da entrambe le parti, prima si devono cacciare questi gruppi di invasori (perchè tali sono) e poi risolvere il problema tra siriani e siriani.

L'intervento militare straniero dovrebbe esserci e dovrebbe colpire queste fazioni visto che sicuramente in motli casi si sa dove stanno..

 

Inoltre La popolazione ora fa fatica a distinguere e l'opposizione interna sta perdendo l'appoggio della base.

Modificato da nik978
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Dichiarazioni di Assad:

 

 

 

Roma, 29 set. (Adnkronos/Ign) - Damasco rispetterà gli accordi sulle armi chimiche. Lo ha detto il presidente siriano Bashar Al Assad in un'intervista a Rainews 24. Quanto all'attuazione degli aspetti pratici della messa in sicurezza dell'arsenale chimico siriano, Assad ha anche assicurato che "naturalmente" le forze siriane garantiranno l'incolumità degli ispettori internazionali.

A usare le armi chimiche in Siria "non è stato l'esercito" ma i "terroristi", ha detto Assad precisando di avere le prove. E punta il dito contro gli oppositori ("se sono armati non si possono definire opposizione, ma terroristi") con i quali il suo regime non intende discutere. Impossibile farlo "con Al Qaeda e i terroristi o con chi chiede un intervento militare straniero in Siria", ha specificato Assad. Il dilaogo sarà possibile solo se gli oppositori "rinunceranno alle armi".

Il presidente siriano ha poi affermato che un eventuale passo indietro "dipende dal se". "Se abbandonare il potere migliorasse la situazione - ha spiegato- la risposta sarebbe sì. Ma la situazione sarebbe poi migliore? Come presidente devo rimanere qui, non posso lasciare il mio Paese in mezzo alla tempesta".

Secondo Assad il dispiegamento in Siria di una forza di pace delle Nazioni Unite "non funzionerebbe". Nel conflitto siriano "non parliamo di due Paesi in lotta l'uno contro l'altro". Si tratta, ha aggiunto, "di una situazione completamente diversa, con bande che potrebbero essere ovunque. Non ci sono fronti o linee di demarcazione precise".

 

 

Mi ha colpito la parte delle dichiarazioni che ho evidenziato...

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