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SIRIA - Topic Ufficiale


Ospite intruder

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rimane il fatto che hai fatto fuoco in territorio siriano

 

Non è questo il punto. E' vero che i confini sono confini e andrebbero rispettati, ma è anche vero che in certe zone di elevata tensione ai confini si bada poco.

E' il caso del confine tra Turchia e Iraq, tra Afghanistan e Pakistan, tra Somalia ed Etiopia, tra Iran e Iraq, tra Siria e Libano, tra Israele e Libano o quello tra Russia e Georgia, tanto per citare alcuni esempi noti.

Sia chiaro: in punto di diritto internazionale non sono ammesse eccezioni alla regola (a meno che non esistano accordi tra paesi confinanti o non sia concessa una preventiva autorizzazione) ma poi in concreto bisogna vedere qual'è la "sanzione" realmente applicabile.

Nel caso di uno sconfinamento, la nazione che lo subisce ha tutto il diritto di reagire attaccando i mezzi e gli uomini che hanno sconfinato, ma se questa reazione non c'è, tutto si chiude (generalmente) con una nota diplomatica di protesta da una parte e le scuse ufficiali dall'altra (se lo sconfinamento è ammesso).

 

Certo, sparare in territorio straniero è già qualcosa di diverso rispetto a uno sconfinamento, ma più di tutto è il fatto di aver causato vittime tra innocenti cittadini di quello stato, che sarebbe particolarmente grave.

La posizione della Siria, infatti, è un po' diversa da quella ufficiale.

La Siria sta collaborando contro il terrorismo e ha concesso l'utilizzo di proprie installazioni, a suo tempo, per ospitare i terroristi (o presunti tali) catturati dalla CIA nelle proprie operazioni clandestine (il caso di Zammar è un esempio lampante) ed è presumibile l'esistenza di accordi segreti che consentono una certa libertà di azione.

Ufficialmente, però, un incidente simile non potrebbe essere tollerato (e potrebbe anche mandare in fumo gli accordi segreti, se ci sono).

 

Nelle prossime ore ne sapremo di più.

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La situazione, o meglio, la posizione, della Siria non mi è molto chiara, se veramente sta appoggiando gli Stati Uniti nella ricerca e cattura dei terroristi perchè c'è dell' ostio con gli Israeliani? So che non è lo stesso discorso, sono sicuramente due faccende diverse però risulta così ambiguo e così strano che la cosa mi fa riflettere.

Comunque vediamo adesso che succede, le prossime ore chiariranno meglio di qualsiasi altra frase probabilmente :)

Un saluto!

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L'ostilità con gli Israeliani c'è perchè non si è mai arrivati ad un trattato di pace per via di recriminazioni territoriali, ma non è che per questo non si possa collaborare nella lotta al terrorismo di matrice whaabita (a questo proposito da notare che c'è da anni una sorta di "rapporto speciale" tra la Siria e l'Italia).

Non dimentichiamo che la Siria partecipò alle operazioni contro l'Iraq nel 1991 nonostante fosse retta da un regime Baathista e che nel 1992 fu molto vicina, grazie ad Assad padre, a raggiungere un accordo di pace con Israele due anni prima della Giordania, purtroppo per questioni di puntiglio si commise l'errore di far fallire i negoziati.

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Dalle ultime notizie pare che non si sia trattato di un attacco portato da elicotteri da combattimento, ma di un raid delle SF americane contro obbiettivi logistici di Al Quaeda che supportavano gli insurgents Iracheni da oltre il confine.

I Siriani parlano di otto morti tutti civili, tra cui un' intera famiglia e già gridano al martirio, si vedrà in seguito chi sbaglia.

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scusate una domanda ma tralasciano gli stati coinvolti questi tipi di raid sono diciamo "legali"...

per interderci è come se i francesi entrassero con elicotteri armati a Ventimiglia (città sul confine ) e uccidessero dei terroristi...sui radar non si vedono gli elicotteri francesi (in questo caso ) ??? non c'è il rischio che l'italia (in questo caso) attacchi gli elicotteri provocando una guerra tra i due paesi??

Modificato da F-14
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No, pare che non ci siano accordi e che la cosa non vada proprio giù, stà succedendo un finimondo diplomatico anche se in Italia ne captiamo ancora solo gli echi.

 

DAMASCO - È di otto morti il bilancio del blitz in una cittadina siriana vicino al confine con l'Iraq. Secondo il sito web del quotidiano israeliano Haaretz, che cita l'agenzia siriana Sana, domenica alle 16.45 ora locale quattro elicotteri americani basati in Iraq hanno raggiunto il villaggio di Al-Sukkariya, nella zona di Abu Kamal. L'agenzia Sana ha precisato che la zona è sfruttata per la coltivazioni e che vi sono delle fattorie. Le vittime sono tutte civili. Arrivati nella zona a circa sette km dal confine iracheno, due velivoli hanno fatto sbarcare un commando, mentre gli altri controllavano dall'alto la zona. I militari hanno fatto irruzione in un edificio in costruzione, colpendo alcuni operai al lavoro e altre persone. Otto i morti, tra cui il guardiano del cantiere e la moglie, un uomo e i suoi figli. Quindi i soldati sono risaliti sugli elicotteri e tornati in Iraq.

 

FRANCIA CHIEDE CHIARIMENTI - Lunedì l'operazione è stata confermata da una fonte governativa Usa, che ha chiesto l'anonimato. Il raid aereo - ha spiegato - è stato «un successo» nella lotta contro Al Qaeda. «Quando si è di fronte a un'occasione importante, bisogna coglierla - ha dichiarato la fonte -. È esattamente quanto le truppe americane aspettavano, in particolare quando si tratta di combattere contro stranieri che entrano in Iraq e minacciano le nostre forze armate». Nessun commento dal Pentagono e dalla Casa Bianca. Damasco ha invece confermato l’attacco. Per il ministro degli Esteri Walid Muallem il blitz statunitense «non è stato un errore», ma «un'aggressione terroristica». Muallem ha spiegato che le autorità siriane hanno chiesto al governo iracheno di aprire un'inchiesta sull'operazione che ha causato la morte di otto persone. Se gli Stati Uniti ripeteranno azioni di questo tipo, ha avvertito Muallem, «difenderemo i nostri territori». La Francia (presidente di turno Ue) chiede che sia fatta luce sul raid. «Auspichiamo che sia fatta chiarezza sulle circostanze esatte dell'operazione» ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Eric Chevallier, sottolineando l’importanza «del rispetto dell’integrità territoriale» degli Stati. Chevallier ha inviato un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime.

 

STAMPA SIRIANA: «CRIMINE DI GUERRA» - La stampa siriana, il giorno dopo il blitz, parla di «crimine di guerra» e «follia politica». «Anche mentre si accinge a lasciare la Casa Bianca, l'amministrazione di George Bush sembra insistere nel commettere follie politiche», ha scritto il giornale Al Baath, organo dell'omonimo partito al potere. «Ciò che il commando ha commesso è un crimine a sangue freddo e un crimine di guerra nel vero senso della parola» aggiunge il quotidiano Tishrin. Intanto l'addetto commerciale americano a Damasco è stato convocato dal ministro degli Esteri siriano, con il collega iracheno (l'ambasciatore è stato ritirato dopo l'assassinio di Hariri, nel 2005). «Damasco ritiene le forze americane responsabili dell'attacco e di ogni sua conseguenza», è stato il commento di una fonte governativa.

 

CONDANNA DI MOSCA - La Russia condanna l'attacco degli elicotteri americano in territorio siriano. «Mosca è molto preoccupata per questo incidente. Noi pensiamo che non ci debbano essere attacchi nel territorio di paesi sovrani con il pretesto della lotta al terrorismo» ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Andrei Nesterenko. Molto negativo anche il commento del segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, che ha parlato di «queste gravi violazioni americane delle frontiere e della sovranità siriana». Mussa ha chiesto che «non siano ripetuti questi atti condannabili, che provocano tensione in una regione già tesa», e ha espresso «profonda preoccupazione per questa aggressione compiuta contro la Siria». Esprime invece apprezzamento il governo iracheno, secondo cui il raid ha colpito «gruppi terroristici contrari all'Iraq». Il governo iracheno, ha detto il portavoce governativo Ali Debbagh, «è in contatto con le forze Usa in merito alle informazioni sulla vicenda del raid militare in una zona di confine con la Siria. La zona dell'attacco è stata teatro di attività di gruppi terroristici contrari all'Iraq la cui ultima azione è stata l'uccisione di 13 poliziotti in un villaggio di confine». Debbagh ha aggiunto che Bagdad aveva già «chiesto alle autorità siriane di consegnare i membri di questo gruppo che utilizza la Siria come base per attività terroristiche contro l'Iraq».

27 ottobre 2008

Modificato da Dominus
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Ospite intruder

It took Damascus a year to recover from the demolition of its plutonium project at El Kibar in northern Syria, but already the nuclear scientists and technicians who were to have been employed there have been hired for new projects. This time the installations are scattered in different parts of the country. North Korean nuclear experts are back too.

 

Our military sources describe rising tension between Syria and Israel in the wake of the car bomb explosion Saturday, Sept. 27, which killed 17 people and injured 14 outside a Syrian security installation at Sidi Kadad on the highway to Damascus airport. The victims were not officially identified.

 

Various Arab sources report that one was a Syrian brigadier who was not named. After the attack, DEBKAfile’s sources raised the possibility that it might have targeted people involved in Iranian/Syrian nuclear activity.

 

Damascus has been wary of accusing Israel of engineering the blast, but unofficial Syrian intelligence sources have indirectly pointed the finger at Israel claiming it was an attempt to spoil Syria’s improving relations with the West.

 

Western intelligence sources note that Syria has been hit in the past year with attacks associated with its clandestine nuclear activities.

 

The El Kibar reactor was knocked out on Sept. 6, 2007 while it was under construction. On Aug. 2, 2008, Gen. Muhammad Suleiman was shot dead by a sniper in Latakia. He was a key man in the Syrian nuclear program and acted as liaison officer for Damascus with Iran and North Korea.

 

If Saturday’s blast did indeed cause the death of a high Syrian officer involved in the program, it would have been the third consecutive operation against Damascus’ revived application to clandestine nuclear projects.

 

http://www.debka.com/headline.php?hid=5618

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Ciao ragazzi,

visto la superiorità Israeliana in mezzi e uomini non ho capito perché operazione in Libano due anni fa andata moto male.

Mi potete indicare un fonte occidentale più/meno imparziale? Perché da fonti russi non mi risulta tutta questa supremazia di israeliani contro arabi in quel conflitto.

Saluti

Debugger.

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In qualsiasi conflitto convenzionale Israele ha sempre mazzolato gli arabi e dimostrato la superiorità di tattiche ed equipaggiamenti occidentali, e questo non penso lo possano negare anche in Russia visto che hanno regolarmente spedito migliaia di consiglieri militari per capire come mai le invincibili armate di straccioni da loro approntate siano state distrutte anche quando godevano di vantaggi sostanziali in termini di mezzi o addirittura di sorpresa tattica e strategica assoluta.

Visto che questi ormai sono dati di fatto tu, faziosamente, tiri fuori il conflitto Libanese dimenticando che:

-Non si è trattato di una guerra convenzionale

-I risultati alla fine furono raggiunti

-Gli errori furono politici e non militari, come evidenziato dalle inchieste, infatti la storia militare ci insegna che non si può combattere efficacemente costretti da mille lacci e lacciuoli.

 

Ora và bene il nazionalismo, ma io non mi sognerei mai di dire che l'Italia sia prevalsa sugli Inglesi nella seconda guerra mondiale per l'affondamento di Queen Elizabeth e Valiant nel porto di Alessandria, allo stesso modo ti invito a dialogare con noi con onestà intellettuale, sennò finisci solo per provocare inutilmente.

 

In ogni caso se vogliamo parlare di Libano ci sono topic appositi, qui parliamo di Siria.

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In qualsiasi conflitto convenzionale Israele ha sempre mazzolato gli arabi e dimostrato la superiorità di tattiche ed equipaggiamenti occidentali, e questo non penso lo possano negare anche in Russia visto che hanno regolarmente spedito migliaia di consiglieri militari per capire come mai le invincibili armate di straccioni da loro approntate siano state distrutte anche quando godevano di vantaggi sostanziali in termini di mezzi o addirittura di sorpresa tattica e strategica assoluta.

Visto che questi ormai sono dati di fatto tu, faziosamente, tiri fuori il conflitto Libanese dimenticando che:

-Non si è trattato di una guerra convenzionale

-I risultati alla fine furono raggiunti

-Gli errori furono politici e non militari, come evidenziato dalle inchieste, infatti la storia militare ci insegna che non si può combattere efficacemente costretti da mille lacci e lacciuoli.

 

Ora và bene il nazionalismo, ma io non mi sognerei mai di dire che l'Italia sia prevalsa sugli Inglesi nella seconda guerra mondiale per l'affondamento di Queen Elizabeth e Valiant nel porto di Alessandria, allo stesso modo ti invito a dialogare con noi con onestà intellettuale, sennò finisci solo per provocare inutilmente.

 

In ogni caso se vogliamo parlare di Libano ci sono topic appositi, qui parliamo di Siria.

 

Ciao Dominus,

non volevo provocare, ma più tosto capire perché le cose sono andate storto nella ultima guerra in Libano e se ci sono stati presi misure nel esercito di Israele.

Ho letto tutta la discussione al epoca di conflitto qua Nuova guerra in Libano, ma non ho trovato nulla di spessore.

Puoi mi viene difficile concordare che i scopi erano raggiunti, i Hezbollah sono usciti rafforzati politicamente dal conflitto.

In fondo, mi sembra folle pensare che un attacco a Siriani/Iraniani sarà un passeggiata, la gente là non è meno motivata e preparata di Hezbollah.

Saluti,

Debugger.

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Ospite intruder

DEBKAfile’s military sources report that the Syrian government expects more US attacks after Sunday's US raid in the north which left 8 people dead. A spokesman in Damascus announced Wednesday night, Oct. 30, that if US strikes are repeated, Syria will break off security cooperation not only with the US but also with Iraq on their common border. The situation is explosive enough to lead to a Syrian declaration of war if Iraqi forces hit terrorist bases on its soil.

 

Thursday, Syrians will demonstrate against the US helicopter-borne raid in the north. US official has said a smuggler of foreign fighters into Iraq was targeted. "The U.S. Embassy in Damascus remains concerned about the continued threat of terrorist attacks, demonstrations and other violent actions against U.S. citizens," said the embassy spokesman.

 

DEBKAfile’s sources reported earlier that following a Syrian threat of “painful responses” for the American attack, the embassy had prepared for extreme events, such as possibly a Syrian military siege of the embassy, violent demonstrations or even a direct attack that would force the evacuation of staff.

 

The embassy spokesman declined to comment on whether the number or status of US diplomats in Syria could change.

 

Our sources believe that the Assad government’s closure of the American cultural and school Monday and protest to the UN Secretary General and Security Council Chairman were only the beginning and that more extreme steps are in store in Syria and Iraq.

 

Following pressure from Tehran, the Baghdad government denounced the American incursion into Syria after first accusing Damascus of cross-border terror against Iraq.

 

 

 

 

http://www1.debka.com/headline.php?hid=5686

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Ospite intruder

http://www2.debka.com/headline.php?hid=5686

 

 

Syrian 3rd Army moves south from Iraq border to face Lebanon and Israel

 

The removal of Syrian forces is intended to punish the US twice for last Sundays’ commando raid in northern Syria which killed 8 people including Abu Ghadiyah, the Syrian controller of smuggled insurgent fighters and weapons into Iraq. First, the 8th Army’s removal opens the Iraqi border open to the free passage of al Qaeda, Fatah al-Islam and Iraqi insurgents for attacks on US forces in Iraq. Second, Syrian troops are now massed in position to bring military pressure to bear on US allies in South Lebanon and Israel.

 

These developments have set the stage for more US strikes on Syrian soil to hit back at the jumping-off bases used by terrorists and insurgents to attack US targets. US Homeland Security Minister Michael Chertoff said Friday: “A country should have the right to attack another if it is harboring a potential terrorist threat.”

 

The Syrian 3rd army, which is composed of two Border Guard brigades and two more of infantry and assault helicopters, began moving south Wednesday, Oct. 29, evacuating the 600 km stretch of Syrian-Iraqi border they manned for the past year under a US-Syrian agreement.

 

The US embassy in Damascus was shut Thursday over an “increased security risk” as tens of thousands mounted an anti-US protest in the town center. The embassy has warned Americans in Syria to stay on alert.

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Ospite intruder

Lebanese sources and eye witnesses report Syrian tanks, artillery and commando units have taken up battle positions in four villages around Hasbaya opposite Mt. Hermon and northern Israel.

 

According to DEBKAfile’s military sources, Syrian tanks and artillery units continued to move into their new positions Sunday and Monday, Nov. 2-3, so completing their deployment the full length of the Syrian-Lebanese border. Elements of the Syrian 10th, 12th and 14th Divisions and the 3rd Army - withdrawn last week from the 600-km long Syrian-Iraq border - are now poised opposite Israeli positions holding the disputed Shebaa Farms enclave on Mt. Hermon.

 

Military sources say that whereas opposite the northeastern Tripoli region, Syrian forces are strung out in small clusters of 2 to 3 tanks one or more kilometers apart, their tank units are massed tightly opposite Mt. Hermon and northern Israel.

 

There are other differences: Heavy Syrian armor is positioned well back from the front-line infantry and commando troops in the north, whereas tanks, artillery and special forces are deployed right up to the border opposite South Lebanon and Israel.

 

Western and Lebanese military observers relate Syria’s military movements to Damascus’ threats, growing more strident Sunday, of “painful punishment” for the US Oct. 26 raid in northern Syria unless Washington apologizes, clarifies its action and pays compensation.

 

These observers stress that Damascus has no real expectation of a US apology or clarification, because Syria knows as well as the US that the target was its own forward military base for terrorist strikes in Iraq.

 

While insisting that an innocent farm was attacked and the 8 people killed were all civilians, the Syrians are taking advantage of the Bush administration’s silence to argue that Damascus has the same right as Washington to carry out cross-border attacks against “terrorist targets” i.e. in Lebanon and Israel. Damascus is winding the tensions up to a pitch where some military action against a US Middle East target or ally in Lebanon or Israel is becoming hard to avoid.

 

Senior IDF officers and some Western military sources are perplexed by the Israeli government’s failure to pursue deterrent action against the Syrian tanks poised in battle array on its border. Instead, the outgoing prime minister Ehud Olmert is busy trying to reviving indirect talks with Syria before he quits, while defense minister Ehud Barak and Kadima leader Tzipi Livni appear unconcerned

 

 

http://www2.debka.com/headline.php?hid=5693

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  • 3 settimane dopo...
Ospite intruder

VIENNA (Reuters) - Uno stabilimento siriano bombardato da Israele presenta caratteristiche che sembrano quelle di un reattore nucleare non dichiarato, e la Siria deve collaborare di più con gli ispettori delle Nazioni Unite. Lo riporta oggi una relazione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea).

 

(Pubblicità)

La relazione, ottenuta da Reuters, riferisce che alcuni ispettori che avevano effettuato un controllo in giugno, avevano trovato nel sito una "significativa" quantità di particelle di uranio, ma non abbastanza per provare che si trattasse di un reattore e avevano indicato la necessità di ulteriori ricerche.

 

Il rapporto dice che l'Aiea chiederà alla Siria di mostrare le macerie e gli equipaggiamenti che aveva portato via a settembre del 2007, subito dopo l'attacco aereo israeliano.

 

La Siria sostiene che l'obiettivo del raid era un edificio militare in disuso e che le tracce di uranio provenivano quasi certamente dalle munizioni utilizzate per bombardarlo. Damasco ha anche smentito come manipolate le immagini satellitari e altre informazioni di intelligence a sostegno dell'inchiesta.

 

Washington afferma che si trattasse di un reattore volto a produrre plutonio per le bombe atomiche.

 

 

 

http://it.notizie.yahoo.com/4/20081119/tts...re-ca02f96.html

 

 

 

 

The final report of the International Atomic Energy Agency Wednesday, Nov. 19, says the Syrian complex bombed by Israel 14 months ago bore features resembling those of an undeclared nuclear reactor. “Significant” amounts of man-made uranium particles were found in situ. Those features include the proximity of the site to the adequate pumping capacity of cooling water required by a reactor.

 

This report will be submitted the nuclear watchdog board meeting in Vienna on Nov. 27-28. Damascus is accused of failing to produce requested documentation to support its declaration about the nature of the building and refusing follow-up IAEA visits to three other locations suspected of harboring possible evidence linked to Israel’s target.

 

DEBKAfile was the only publication to report that the Israeli attack targeted more than one Syrian site. Washington says that the site was a nascent reactor meant to produce plutonium for atomic bombs.

 

The nuclear watchdog asks Syria for more cooperation and to show debris and equipment whisked away from the site demolished by Israel for further examination.

 

DEBKAfile’s military sources stress that the IAEA report attests to one of the most formidable feats of Israel’s external intelligence agency Mossad in conjunction with the US CIA. Syrian president Bashar Assad is now confirmed as having been in the process of building nuclear weapons intended for attacking Israel.

 

 

http://www2.debka.com/headline.php?hid=5723

Modificato da intruder
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La Siria sostiene che l'obiettivo del raid era un edificio militare in disuso e che le tracce di uranio provenivano quasi certamente dalle munizioni utilizzate per bombardarlo

auauahuahauahuahahahauhauha le magiche "bombe all'uranio" che non esistono... si saranno accordati con indiemedia :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

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Non mi piace neanche un po che i siriani ammassino truppe lungo il confine. E' così che sono sempre iniziate le guerre arabo-israeliane. Va beh dai, mi sbaglierò..... diciamo che al 90% i siriani non hanno intenzioni suicide

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  • 3 settimane dopo...
Ospite intruder

In the face of Damascus' refusal to allow UN inspectors access to three suspect "research laboratories, Western agents recently carried out a daring covert operation to collect water samples from the Orontes river in Syria where it drains into the Mediterranean, DEBKAfile's intelligence sources reveal. Their discoveries were presented to a closed session of the Vienna-based International Atomic Energy Agency's board on Nov. 27-28.

 

Situated on the river bank near Homs is one of the three research institutes where Syrian, Iranian and North Korean technicians and scientists are suspected of reprocessing plutonium for Syria's clandestine military nuclear program. The Orentes samples confirmed the suspicion that Syria has gone back to the plutonium project which was cut short when Israeli destroyed its reactor at Al Kibar in September 2007.

 

The Orontes rises at Tal al Musa north of Damascus and south of Homs. It flows into the sea near Antakya, which is north of Latakiya and west of Aleppo, not far from the Turkish border.

 

The IAEA board meeting was told in general teams how the tainted river samples were obtained. DEBKAfile's military sources add that western nuclear technicians collected them from a boat which sailed surreptitiously up to the river mouth in Syria. To make sure of their finding, they collected river water on three different dates in the last two months.

 

Their discovery tied in with a separate report reaching the nuclear watchdog board that Iran and North Korea were frantically drafting in nuclear specialists to help Syria revive its plutonium reprocessing project. The product is to be stored in protected hideouts.

 

It was the view of some board members that Tehran and Pyongyang had determined to prove that the Israeli attack had not put Syria off its nuclear program. Both were even more insistent on showing the world that the Iranian nuclear program of which the Syrian project was a part was unstoppable.

 

Syria and North Korea accordingly renewed their clandestine nuclear cooperation accord on Oct. 22, so making sure of an uninterrupted flow from Pyongyang of nuclear materials, technology and experts for Syria's covert nuclear facilities.

 

 

 

http://www.debka.com/headline.php?hid=5758

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  • 3 settimane dopo...

Sempre su Debka ho pescato questa vecchia notizia. A quanto ne so non se ne è fatto nulla, ma nel 2006 qualcuno pensò di vendere ai libanesi l'Aster-15. Ovviamente la cosa non fece piacere agli israeliani... :rolleyes:

 

DEBKAfile Exclusive: Italy to sell Lebanon sophisticated ground-to-air Aster 15 missiles to stop Israel’s aerial surveillance of hostile movements

October 22, 2006, 10:03 PM (GMT+02:00)

 

 

 

Israeli aircraft monitor illegal Hizballah movements and arms smuggling - in the absence of any Lebanese army and UNIFIL preventive action to implement UN Resolution 1701.

 

According to DEBKAfile’s Rome sources, prime minister Romano Prodi has instructed his defense ministry to negotiate with the Fouad Siniora government the quick sale of an Aster 15 battery, the only Western surface-to-air missile with an active guidance system capable of last-minute corrections of targeting at the moment of interception.

 

As a joint Franco-Italian product, the sale also needed - and obtained - approval from French president Jacques Chirac.

 

Our sources report the Aster 15 will be accompanied by Italian instructors to guide Lebanese troops in their use. Since 50% of those officers are Shiites loyal to Hizballah or Amal, the Shiite terrorists are looking forward to gaining access for the first time to top-of-the-line Western anti-air missile technology.

 

On Oct. 13, Lebanese chief of staff General Michel Suleiman informed his officers posted on the Lebanese-Israeli border of the Beirut government’s “indefatigable efforts” to obtain anti-air missiles to hit patrolling Israeli aircraft. He added that very soon, Lebanon would also acquire long-range anti-tank rockets to prevent Israeli tanks again crossing the border.

 

Commanders of the French UNIFIL contingent have threatened to fire on Israeli warplanes in Lebanese skies, according to Israel defense minister Amir Peretz in a briefing to a Knesset panel Monday, Oct. 16.

 

Israel has so far refrained from protesting to Rome against the Aster 15 sale - any more than it has to Washington, the UN Security Council or UNIFIL over illegal Hizballah movements and arms-smuggling.

 

The Aster 15 is manufactured by France’s Aerospatiale and Thompson-CSF; its guidance system by the Alenia/Finmeccanica of Italy. Launched from seaborne or land bases, it is designed to hit “maneuverable targets” - aircraft, helicopters, drones or missiles. With a warhead of 3.20 kilos of explosives, the missile has a range of up to 30 km and a maximum speed of 3,600 kph. Aster 15’s two stages are a solid propellant booster and a “dart” equipped with a seeker, a sustainer motor, a proximity fuse and a blast fragmentation warhead.

 

Most significantly, the French-Italian projectile is the only Western surface-to-air missile with an active guidance system capable of last-minute corrections of targeting at the moment of interception. In the hands of the Lebanese army (and its Hizballah component), the Aster 15 will directly jeopardize Israel’s aerial surveillance of Hizballah and other hostile movements in Lebanon.

 

DEBKAfile’s political sources once again note the Olmert government’s virtual concealment of the impending threat, its blind eye to UNIFIL’s impotence and its failure to raise an outcry against the missile’s impending delivery to Beirut. Israel’s leaders are strongly motivated by their need to stick to the empty boast of military gains in the Lebanon War and the portrayal of the international force’s deployment in the South as a diplomatic triumph.

 

In contrast, the teams investigating the IDF’s performance in the war are coming up daily with findings of gross mismanagement. The Israeli missile ship hit by an Iranian anti-ship C-208 cruise missile July 14 - for the loss of four men - was found in the latest report to have omitted to activate the ship’s four missile defense systems, including the Barak anti-missile missile. The ship sailed dangerously close to the Beirut coast with none of the 80 officers and crew manning lookout or attack positions. The panel concluded that there was nothng to stop Hizballah sinking the frigate by ramming it with an explosives-laden boat

Modificato da Rick86
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  • 4 mesi dopo...

Dal sito, http://www.guysen.com/ , posto il link alla notizia, preoccupante, di un avvicinamento turco-siriano, che sarebbe dimostrato da un'esercitazione militare congiunta.

 

 

Eccovi il link all'articolo:

 

http://www.guysen.com/articles.php?sid=9739

 

 

Da notare che tale segno di amicizia tra i due paesi (tradizionalmente legati ad opposti blocchi, la Turchia agli Usa, la Siria alla Russia, ex-URSS) interviene, nonostante il persistere di un annoso contenzioso territoriale di confine (che io, sinceramente, ignoravo) e ha destato inquietudine non solo, come ovvio, in Israele (legato alla Turchia da varie forme di collaborazione, anche militare) ma anche nelle alte sfere militari turche, alle quali tale esercitazione è stata "imposta" dalle autorità politiche islamiche "moderate" (a parole!), attualmente al potere ad Ankara.

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Finchè non esce dalla NATO possiamo stare tranquilli, anche se questi "moderati" stanno esagerando... Si sta formando un blicco complementare alla Federazione Russa, va a finire che nel prossimo futuro la cortina di ferro passerà nel medio oriente, se vogliamo una sorta di muro di berlino c'è già...

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