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SIRIA - Topic Ufficiale


Ospite intruder

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Gaiani sulla Siria..... e un diverso punto di vista (che a volte bisognerebbe sforzarsi di avere) sulla politica USA nella regione.

 

Molti autorevoli analisti (anche in Italia) bollano come inadeguata l’ambigua politica mediorientale dell’amministrazione Obama che invece pare molto lucida.

Strizzando l’occhio agli islamisti ma senza intervenire direttamente, come ha fatto in Libia, Siria ed Egitto, Washington sembra puntare alla destabilizzazione di quell’area che rimarrà indispensabile sul piano energetico per tutti i “competitor” economici degli USA. E non si tratta solo della linea imposta da Obama come dimostrano le pressioni dell’opposizione repubblicana a favore di un intervento militare contro il regime siriano di Bashar Assad che, se attuato, getterebbe Damasco nel caos consegnandola ai qaedisti.

 

http://www.analisidifesa.it/2013/08/europa-e-usa-regalano-legitto-ai-sauditi/

 

Il problema l'abbiamo noi: gli USA tengono, in questo modo, ottimi rapporti con i due alleati importanti della Regione (Israele e Arabia Saudita) conservando peraltro le importanti forniture petrolifere, tanto se emigrano i 500.000 non attraversano certo l'atlantico....

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Purtroppo per Gaiani dietro la "destabilizzazione' , che ha peraltro molte cause locali, ci stanno anche diversi paesi europei a cominciare da Parigi e Londra che hanno voluto la fine di Gheddafi, e vorrebbero anche quella di Assad.

 

Non vedo quindi un progetto europeo alternativo a quello confuso e ambiguo dell'amministrazione Obama, il cui ingenuo idealismo di 5 anni or sono e' ormai evaporato di fronte al ginepraio settario in cui si dibatte il mondo arabo.

 

Gaiani poi non specifica cosa dovrebbero fare gli europei ammesso e non concesso recuperassero una veduta d'insieme comune, ne specifica quello che dovrebbe fare il governo italiano impegnato su rilevanti questioni interne.

 

L'unica cosa sicura al momento e' che gli USA vuoi per la rinascita della produzione energitica interna, vuoi per la riorganizzazione post-guerre del suo apparato militare non ha interesse ad essere coinvolta in questi calderoni tribali.

Il commento piu efficace dell'atteggiamento americano e' venuto qualche mese or sono non dalle scialbe dichiarazioni di Obama ma dalla colorita Sarah Palin quando in un discorso ha liquidato la situazione con un "Let Allah sort it out".

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Da un lato capisco la scarsa volontà USA a lanciarsi in guerre "tribali". Dall'altra ho appena guardato il video.. al bambino agonizzante col ventre che si dilata con quegli spasmi ho stoppato tutto perchè non sono riuscito ad andare oltre. Inizio però domandarmi come si può lasciare che ciò accada. Cioè: ma ammazzatevi pure in mezzo alla strada, però lasciate stare gli innocenti. E i bambini sono forse gli esseri più innocenti al mondo. Purtroppo la guerra è guerra per tutti.

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Da un lato capisco la scarsa volontà USA a lanciarsi in guerre "tribali". Dall'altra ho appena guardato il video.. al bambino agonizzante col ventre che si dilata con quegli spasmi ho stoppato tutto perchè non sono riuscito ad andare oltre. Inizio però domandarmi come si può lasciare che ciò accada. Cioè: ma ammazzatevi pure in mezzo alla strada, però lasciate stare gli innocenti. E i bambini sono forse gli esseri più innocenti al mondo. Purtroppo la guerra è guerra per tutti.

 

 

Le informazioni riguardanti l'uso di armi chimiche in quel teatro sono confuse e contradittorie. Certo e' che procurarsi gas nervino o di altro tipo e' cosa abbastanza complessa e dubito fortemente che questi gruppi di guerriglieri possano ottenere queste sostanze ed impiegarle nella maniera corretta del resto basta guardare i video su youtube e ci si accorge del loro dilentatismo anche nell'usare delle RPG o mortai leggeri.

 

Escluderei pure che qualche paese occidentale abbia fornito queste armi, perche la loro affidabilita lascia il tempo che trova!

 

Alla fine potrebbe essere stato lo stesso governo Assad ben consapevole ormai che nessun attore della comunita internazionale interverra mai in sostegno dell'altra parte. Del resto la "riconquista" delle citta sta costando enormi distruzioni materiali.

 

Tirando poche shells o bombe d'aereo con gas possono sterminare centinaia di combattenti senza dover radere al suolo interi quartieri, ma sopratutto si consegue un importante obiettivo psicologico perche migliaia di ribelli al primo tiro di artiglieria o bombardamento scappano terrorizzati.

Modificato da holmes7
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Da un lato capisco la scarsa volontà USA a lanciarsi in guerre "tribali". Dall'altra ho appena guardato il video.. al bambino agonizzante col ventre che si dilata con quegli spasmi ho stoppato tutto perchè non sono riuscito ad andare oltre. Inizio però domandarmi come si può lasciare che ciò accada. Cioè: ma ammazzatevi pure in mezzo alla strada, però lasciate stare gli innocenti. E i bambini sono forse gli esseri più innocenti al mondo. Purtroppo la guerra è guerra per tutti.

ma dai Fabio: per anni l'abbiamo menata coi 'danni colalterali' e adesso fai il commosso perchè muoiono gli innocenti?

 

E quelli, a migliaia, che abbiamo accoppato NOI, non erano commoventi?

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ma dai Fabio: per anni l'abbiamo menata coi 'danni colalterali' e adesso fai il commosso perchè muoiono gli innocenti?

 

E quelli, a migliaia, che abbiamo accoppato NOI, non erano commoventi?

 

 

Beh?!?! potrà pure dispiacermi se muore un bambino o devo per forza dire: eh vabbè capita. Chi ti dice che quelli che abbiamo accoppato noi non erano commoventi per me? per me la morte di un bambino, di qualsiasi etnia, razza, e chiunque sia il carnefice, è sempre un evento brutto. Infatti da nessuna parte ho scritto: quelli che abbiamo ammazzato noi non contano o non mi suscitano umana commozione!!!

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Dalle informazioni giunte fino ad oggi mi pare di capire che i ribelli le armi chimiche le hanno usate sicuramente Assad forse ,almeno secondo l'ONU.

Su rai news inoltre hanno trovato un intero tunnel dei ribelli pieni di armi chimiche.......quanta gente vogliono massacrare ancora questi maledetti pazzi.

Modificato da davide9610
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Sono molto d'accordo con l'analisi di holmes.

 

Purtroppo per Gaiani dietro la "destabilizzazione' , che ha peraltro molte cause locali, ci stanno anche diversi paesi europei a cominciare da Parigi e Londra che hanno voluto la fine di Gheddafi, e vorrebbero anche quella di Assad.

 

Non vedo quindi un progetto europeo alternativo a quello confuso e ambiguo dell'amministrazione Obama, il cui ingenuo idealismo di 5 anni or sono e' ormai evaporato di fronte al ginepraio settario in cui si dibatte il mondo arabo.

 

Gaiani poi non specifica cosa dovrebbero fare gli europei ammesso e non concesso recuperassero una veduta d'insieme comune, ne specifica quello che dovrebbe fare il governo italiano impegnato su rilevanti questioni interne.

 

L'unica cosa sicura al momento e' che gli USA vuoi per la rinascita della produzione energitica interna, vuoi per la riorganizzazione post-guerre del suo apparato militare non ha interesse ad essere coinvolta in questi calderoni tribali.

Il commento piu efficace dell'atteggiamento americano e' venuto qualche mese or sono non dalle scialbe dichiarazioni di Obama ma dalla colorita Sarah Palin quando in un discorso ha liquidato la situazione con un "Let Allah sort it out".

 

Mentre quello riportato da mad mike mi pare una idiozia, senza bisogno di commenti

 

Gaiani sulla Siria..... e un diverso punto di vista (che a volte bisognerebbe sforzarsi di avere) sulla politica USA nella regione.

 

Molti autorevoli analisti (anche in Italia) bollano come inadeguata l’ambigua politica mediorientale dell’amministrazione Obama che invece pare molto lucida.

Strizzando l’occhio agli islamisti ma senza intervenire direttamente, come ha fatto in Libia, Siria ed Egitto, Washington sembra puntare alla destabilizzazione di quell’area che rimarrà indispensabile sul piano energetico per tutti i “competitor” economici degli USA. E non si tratta solo della linea imposta da Obama come dimostrano le pressioni dell’opposizione repubblicana a favore di un intervento militare contro il regime siriano di Bashar Assad che, se attuato, getterebbe Damasco nel caos consegnandola ai qaedisti.

 

http://www.analisidifesa.it/2013/08/europa-e-usa-regalano-legitto-ai-sauditi/

 

Il problema l'abbiamo noi: gli USA tengono, in questo modo, ottimi rapporti con i due alleati importanti della Regione (Israele e Arabia Saudita) conservando peraltro le importanti forniture petrolifere, tanto se emigrano i 500.000 non attraversano certo l'atlantico....

 

Danni collaterali sono una cosa. Se fosse provato (e mantengo il condizionale) l'uso di gas si tratterebbe di armi di distruzione di massa, ben altra cosa. Neanche paragonabile perché l'ADM colpisce per definizione in maniera indiscriminata.

ma dai Fabio: per anni l'abbiamo menata coi 'danni colalterali' e adesso fai il commosso perchè muoiono gli innocenti?

 

E quelli, a migliaia, che abbiamo accoppato NOI, non erano commoventi?


Dalle informazioni giunte fino ad oggi mi pare di capire che i ribelli le armi chimiche le hanno usate sicuramente Assad forse ,almeno secondo l'ONU.
Su rai news inoltre hanno trovato un intero tunnel dei ribelli pieni di armi chimiche.......quanta gente vogliono massacrare ancora questi maledetti pazzi.

Lo ha affermato Carla del Ponte ma senza portare prove, e i suoi colleghi non hanno confermato questa tesi.

Modificato da Alpino
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Mi pare che si faccia un poco di confusione: Gaiani dice, semplicemente, che alla amministrazione USA, ora rappresentata da Obama, questo casino interessa relativamente, salvo che non si creino dei 'santuari' di jihadisti. E' un problema europeo, ed il fatto che l'Europa brilli per inazione lo dice anche Gaiani.

 

Che poi si pretenda dagli USA di togliere sempre le castagne dal fuoco a tutti, e se non lo fanno li si bolla di 'inettitudine', è solo un sintomo della brillante ignoranza che c'è in giro.

Da questo punto di vista Obama, evitando di buttarsi nei calderoni più inutili e costosi, è solo più furbo dei suoi predecessori.

 

Poi ovvio che se l'ONU darà via libera, una bella raffica di cruise, nel caso, partirà anche da lui, ma Libia docet, si arrangeranno poi quelli che hanno il problema.

 

E che agli USA non dispiaccia una Europa in ordine sparso, lo si sa dal 1945, più o meno.

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Nell'analisi fatta da Gaiani, che da un po di tempo ormai ha sposato la linea "complottarda" un po in tutte le cose, manca un altro elemento, vale a dire il ruolo dei Russi e in misura minore dei Cinesi. Sopratutto Mosca ha appoggiato con armi e denaro il regime di Assad, un regime che sotto il profilo demografico rappresenta una minoranza.

 

Fino ad oggi laddove la "primavera" e' arrivata ci sono delle situazioni altamente instabili, ma non certo la carneficina e gli orrori della guerra civile siriana.

 

Quanto all'amministrazione Obama, il peccato originale, frutto di ingenuita e dilentatismo e' stato quello di fissare una "red line" che doveva essere "invalicabile" e che e' stata ormai gia superata, gettando la diplomazia americana nel ridicolo.

 

Il presidente degli Stati Uniti non puo promettere ai quattro venti impegni che non puo o non vuole onorare perche nel complesso quadro di equilibri che c'e in giro per il mondo molti altri paesi potrebbero cominciare a fare il "rilancio della posta" e scoprire che magari il banco ha le carte truccate !

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scritto nell'articolo:

 

“We have been very clear to the Assad regime, but also to other players on the ground, that a red line for us is we start seeing a whole bunch of chemical weapons moving around or being utilized. That would change my calculus,” Obama said. “That would change my equation. . . . We’re monitoring that situation very carefully. We have put together a range of contingency plans.”

 

visto che ad oggi c'e' parecchia confusione, e qualcuno, anche piuttosto autorevole, parla di uso di aggressivi chimici da parte di entrambe le parti, doveva quindi bombardarli entrambi?

 

A nessuno viene in mente che, ad oggi, il principale alleato degli USA in zona, non è minimamente preoccupato, e a Obama e agli USA va bene così, che se c'è qualche problema ci pensano gli Israeliani?

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visto che ad oggi c'e' parecchia confusione, e qualcuno, anche piuttosto autorevole, parla di uso di aggressivi chimici da parte di entrambe le parti, doveva quindi bombardarli entrambi?

 

 

 

E non credi che un presidente doveva tenere conto anche di questa "confusione" visto il carattere intrinsecamente complesso della guerra siriana ?

 

La figura da dilettante diventa cosi doppia, perche da una parte la "red line" viene valicata, e in piu non sono in grado di stabilire chi l'ha valicata !!

 

Non c'e che dire, un capolavoro......

 

 

A nessuno viene in mente che, ad oggi, il principale alleato degli USA in zona, non è minimamente preoccupato, e a Obama e agli USA va bene così, che se c'è qualche problema ci pensano gli Israeliani?

 

 

 

Gli israeliani hanno poco interesse nel farsi coinvolgere in quella guerra visto che non hanno interlocutori ne tra i sunniti ne tra gli sciiti ne tra gli alauiti.

 

Qui non parliamo di "risolvere" militarmente un ginepraio di violenza settaria ma di comprendere i limiti della propria azione evitando che il "bastone da portare parlando dolcemente" diventi uno strumento spuntato.

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Non ricordo chi l'ha scritto, ma bombardare entrambe le parti e disarmare tutti non mi pare un'idea sbagliata.

Se esiste una sola parola e tutti sono davvero "disinteressati" come vogliono far sembrare, i russi potrebbero bombardare i cosiddetti ribelli, gli americani potrebbero bombardare Assad e i suoi, riportando così la situazione al punto di partenza, ma con in più il fatto che ora con un forza multinazionale ONU a sorvegliare la situazione nessuno se ne andrebbe in giro usando o cercando i usare un RPG.

Assad rappresenta un governo internazionalmente riconosciuto da anni, quindi di colpo perché cercare di appoggiare questo o quello contro di lui?

L'uso terroristico di armi di distruzione di massa per carità non consideriamolo. Può sembrare una bestemmia, ma se ci si pensa andare a cercare la verità in queste cose, specie in una situazione come questa siriana è impossibile. Non ci siamo riusciti noi in Italia con gli anni del terrorismo e della strategia della tensione e vogliamo riuscirci in Siria? A più di quarant'anni non si conoscono i mandanti della strage di Piazza Fontana, o della stazione di Bologna. La giustizia internazionale farà il suo corso (spero), ma lasciarsi trasportare dall'onda dello sdegno per questi atti è dannosissimo e fa il gioco di chi li compie.

Disarmiamo tutti, bombardiamo i più discoli. Ogni altro problema interno deve essere risolto dai siriani civilmente e da nessun altro.

O vogliamo "esportare la democrazia" pure in Siria?

Modificato da Vultur
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http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/10265765/Navy-ready-to-launch-first-strike-on-Syria.html

 

La Royal Navy e' pronta all'attacco in Siria. Procedono intanto le telefonate fra Obama e Cameron per stabilire una linea d'azione. Nei prossimi giorni verra' comunicato se si procedera' militarmente. Russia e Cina, con buone probabilita', storceranno il naso.

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