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SIRIA - Topic Ufficiale


Ospite intruder

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La situazione se non fosse tragica sarebbe ridicola,

Riepiloghiamo la vicenda:

Fin dall'inizio della rivolta i turchi hanno deciso che Assad non gli andava più bene, quindi hanno fatto di tutto per abbatterlo, addestrando i ribelli, con particolare riguardo agli elementi più estremisti, consentendo il libero passaggio sul proprio territorio di estremisti che si arruolavano nelle varie jihad, al nusra, sisi, ecc ecc, facendo passare sul proprio territorio i copiosi rifornimenti agli islamici forniti da arabia e quatar (uno stanziamento di 15 mdi di usd) ecc ecc. Adesso che gli estremisti stanno attaccando Kobane che sta per cadere visto è difficile combattere un panzer con un fucile scarico. Erodogan fa la seguente affermazione "DOPO la caduta di kobane siamo disposto ad entrare in siria per combattere sisi se gli stati uniti ci giurano che faranno fuori Assad"

 

Aggiungiamo a questo che i turchi non permettono il passaggio sul proprio territorio di di rifornimenti per i curdi assediati, e che hanno pure chiuso i valichi di frontiera non permettendo agli uomini del PKK di aiutare i propri fratelli curdi.....

Non aggiungo altro

 

Saluti

Bruno

Però i valichi per far passare jihadisti e i loro istruttori occidentali li tenevano ben aperti.

 

I Turchia stanno tentando di celare ma neanche troppo la loro intenzione di strapparsi un bel pezzo di Siria tutto per loro senza muovere quasi un dito,spero che in occidente non si faccia come al solito orecchie da mercante anche se le ultime dichiarazioni di Washington mi fanno ben sperare.

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Continuano i raid aerei su Kobane. Questa mattina sono stati lanciati QUATTRO attacchi dalla coalizione internazionale guidata dagli Usa contro postazioni dei jihadisti. "I bombardamenti aerei non sono sufficienti - ha detto un abitante di Kobane fuggito in Turchia - noi abbiamo bisogno di armi pesanti e di carri armati per sostenere le nostre forze di terra. Se vengono inviate armi, anche i civili potrebbero unirsi ai combattenti curdi per difendere la città".

 

Sinceramente con tutti questi attacchi non so come facciano i 10.000 uomini dell'isis a resistere, sono veramente eroici.

 

Io non sono un fanatico pro Erdogan, ma gli altri gli uomini sul campo QUANDO li mettono?

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inceramente con tutti questi attacchi non so come facciano i 10.000 uomini dell'isis a resistere, sono veramente eroici.

 

Ecco una cosa che mi sono sempre chiesto. Come si resiste ad una campagna aerea? Perchè sono (siete) tutti così sicuri che bombardare dall'alto non sarà sufficiente? Cosa può raggiungere un proiettile di artiglieria, o una squadra di fanteria, che non può essere raggiunto prima, e con rischio minore da aerei ultrasofisticati dotati di sensori di ultima generazione e bombe chirurgiche?

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Se l'IS fosse una forza convenzionale, che si serve di mezzi corazzati come principale strumento di offesa e dei canali di comunicazione (rotabili, ferrovie) per i propri trasporti una campagna aerea su larga scala avrebbe successo, ma solo come elemento preparatorio a un'operazione di terra. Il concetto è che tenere e controllare un territorio richiede la presenza costante di forze militari. Ma l'IS è una forza convenzionale? Si e no. Nasce come una forza di guerriglia, anche se mantiene come obiettivo la creazione di uno stato e dunque il controllo del territorio. La natura delle forze "irregolari" è quella di non dover dipendere da rifornimenti convenzionali e di sfruttare la benevolenza della popolazione per la sussistenza ma anche l'efficacia delle proprie azioni militari. In realtà l'IS si può definire come un "ibrido" che però ha il consenso di una buona parte della popolazione. Gli USA sanno bene che una campagna aerea non avrà successo nell'eradicare completamente tale organizzazione. Ma voi siete sicuri che sia questo l'obiettivo? Se forze di terra devono essere, saranno turche... E, forse, russe... Se vorranno evitare la caduta di Assad....

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In realtà l'IS si può definire come un "ibrido" che però ha il consenso di una buona parte della popolazione.

Non mi pare che la popolazione sia così benevolente, almeno da quanto apprendiamo dai media

 

 

 

 

Il concetto è che tenere e controllare un territorio richiede la presenza costante di forze militari

 

Ok capisco che non si possa cecchinare ogni singolo combattente con l'aviazione, ma come fanno a continuare l'offensiva e a mettere in seria difficoltà i combattenti curdi nonostante i raid? Si spostano solo a piedi? Hanno scavato km di tunnel sotto il deserto a nostra insaputa? Inoltre i giornali ci dicono che l'IS sta già controllando ampie fette di territorio iracheno. Vende il petrolio estratto dai pozzi che ha conquistato sul mercato nero (per comprare armi?), impone la sharia nei territori conquistati..ce la descrivono molto più come una forza convenzionale che come una milizia di guerriglieri.

 

Mi pare inoltre che concordiamo più o meno tutti sul fatto che l' integrità dell'europa e degli stati uniti non sia seriamente minacciata dall'isis. Vi chiedo dunque quali pensate possano essere gli interessi strategici di stati uniti, francia e gran bretagna, che sembrano scalpitare per poter tirare due bombe ai terroristi, salvo poi dire che non i loro raid non sono tanto efficaci.

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I raid servono per due cose. Quietare l'opinione pubblica e far esercitare i piloti e collaudare i sistemi d'arma. In realtà una parte della popolazione è favorevole al regime islamico, può sembrare assurdo, ma è cosi. Una milizia si può spostare a piedi, può operare in piccoli gruppi che possono essere o non visti o non essere considerati obiettivi paganti. Oltretutto se l'IS ha portato la battaglia in città, come pare, un bombardamento aereo perde di efficacia. Al contrario, una milizia come l'IS può diluirsi sul territorio in maniera significativa. Il loro grande punto debole è quello che hai individuato anche tu. Vogliono creare uno stato e dunque controllare il territorio, ma anche le infrastrutture. Quanto al mercato nero, a molti fa gola acquistare petrolio a un prezzo inferiore a quello di mercato.

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Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che in due giorni hanno effettuato 9 raid aerei contro l’Isis in Siria, di cui 7 sulla città assediata. Il quotidiano kuwaitiano Al Seyassah ha inoltre scritto che gli Usa hanno un contingente di 2.300 soldati pronti a intervenire nella regione irachena di Anbar.

 

E lo dicono pure

Ma non si vergognano?

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Perché? 2300 soldati servono probabilmente a supporto dell'esercito iracheno. Resta da capire quali reparti sono per poter tirare ad indovinare le missioni. Intervenire in Siria non è una priorità. Ad oggi non c'è interesse, ne IS ne Assad sono regimi accettabili per l'occidente e il problema curdo non interessa, visto che la turchia è e sarà il partenr principale nella zona. Se putin vuole e ci riesce mandi le sue VDV a difendere assad.....

Modificato da Ein
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Perché? 2300 soldati servono probabilmente a supporto dell'esercito iracheno. Resta da capire quali reparti sono per poter tirare ad indovinare le missioni. Intervenire in Siria non è una priorità. Ad oggi non c'è interesse, ne IS ne Assad sono regimi accettabili per l'occidente e il problema curdo non interessa, visto che la turchia è e sarà il partenr principale nella zona. Se putin vuole e ci riesce mandi le sue VDV a difendere assad.....

Sinceramente a livello di interessi economici hai ragione ma a livello mediatico e di rapporti internazionali credo che la NATO stia facendo l'ennesima figura barbina(per non dire altro).

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http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2014-10-13/svolta-guerra-contro-l-isis-ok-turchia-all-uso-sue-basi-072415.shtml?uuid=ABXaVa2B

 

La turchia apre le porte agli aerei USA. Si all'uso delle basi come punto di partenza per i raid contro l'IS.

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Perchè non si puniscono i paesi finanziatori dell'ISIS?

Perché sennò niente petrolio,giustamente meglio dipendere dalle simpatiche e moderate monarchie taumaturgiche islamiche piuttosto che comprare da quegli sporchi neocomunisti imperialisti dei russi.

 

Tra l'altro l'Isis continua ad essere sostenuto dalla Turchia che ufficialmente dichiara di rifornire l'opposizione"moderata", ma l'abbiamo giá sentita questa barzelletta vero?

 

Poi si é visto dove sono finite le armi...

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Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che in due giorni hanno effettuato 9 raid aerei contro l’Isis in Siria, di cui 7 sulla città assediata. Il quotidiano kuwaitiano Al Seyassah ha inoltre scritto che gli Usa hanno un contingente di 2.300 soldati pronti a intervenire nella regione irachena di Anbar.

 

E lo dicono pure

Ma non si vergognano

 

 

 

 

Il problema che la caduta di Kobane sarebbe un colpo propagandistito contro tutto l’occidente Sisi potrebbe dire di aver combattuto e vinto contro tutto il mondo. Possibile che gli U.S.A. non lo capiscono? A riprova dell’importanza del momento sisi sta continuamente facendo confluire rinforzi per fa cadere la città .Ormai le forze jihadiste nell’enclave superano le 20.000 unità. Una volta caduta la città a parte l’enorme eco mediatico sisi si troverà circa 15.000 uomini liberi dove li userà?

E pensare che a essere cinici si può usare questa voglia degli islamisti di ottenere la caduta della città per indebolirli, già adesso le loro perdite sono alte ancora qualche giorno e i caduti in questa battaglia superanno le perdite del totale degli altri fronti. Dosando cinicamente e attentamente i bombardamenti e i rinforzi ai curdi si poteva creare una situazione di “stallo” mandando avanti così la battaglia per mesi, logorando le loro forze sul campo, e costringendoli a distogliere forze da altri fronti. Già adesso sisi ha ritirate dal fronte di Kobane alcune unità logorate per riorganizzarle.

 

 

 

Modificato da ROSSETTI BRUNO
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Come prevedevo Assad e Putin non hano battuto ciglio. a parte le ovvie dichiarazioni di facciata, e pare che entrambe le aviazioni compiano operazioni adirittura nelle stesse zone, senza intereferire . Ovviamente al netto delle limitate capacita' di attacco al suolo dell'aviazione siriana.

E l'esercito siriano dopo 3 anni sta, forse , per chiudere l'assedio ad Aleppo tagliando le linee rifornimento nelle zone ribelli.

 

Se Obama e la coalizione non fanno l'errore di provare a liquidare Assad, probabilmente tutta questa questione durera' meno del previsto e non vedra' coinvolgimenti di Iran e Libano..

Modificato da nik978
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  • 2 settimane dopo...

Come prevedevo Assad e Putin non hano battuto ciglio. a parte le ovvie dichiarazioni di facciata, e pare che entrambe le aviazioni compiano operazioni adirittura nelle stesse zone, senza intereferire . Ovviamente al netto delle limitate capacita' di attacco al suolo dell'aviazione siriana.

E l'esercito siriano dopo 3 anni sta, forse , per chiudere l'assedio ad Aleppo tagliando le linee rifornimento nelle zone ribelli.

 

Se Obama e la coalizione non fanno l'errore di provare a liquidare Assad, probabilmente tutta questa questione durera' meno del previsto e non vedra' coinvolgimenti di Iran e Libano..

 

 

 

LA STAMPA 23 Ottobre 2014

 

INIZIO

 

 

 

La guerra aerea in Siria: il regime fa più raid della coalizione occidentale

Attacchi all’Isis ma anche contro i civili: 13 bambini uccisi a Daara Distrutti al suolo i caccia che gli islamisti volevano far volare Erdogan punzecchia gli Usa sui carichi di munizioni finiti ai jihadisti

 

Rai alleati nella cittadina curda di Kobani assediata dai miliziani dell’Isis

 

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giordano stabile

Anche se non «fa parte della coalizione internazionale» anti-Isis, come tiene a precisare, il governo siriano sta conducendo una sua guerra aerea parallela. Di un’intensità anche superiore a quella di Stati Uniti e alleati arabi. In due giorni l’aviazione di Bashar al Assad ha condotto 70 raid, 200 nell’ultima settimana, secondo l’Osservatorio per i diritti umani in Siria. L’Osservatorio denuncia però un uso indiscriminato delle bombe: ventidue persone, 13 bambini e tre donne, sono state uccise in un bombardamento dell’aviazione di Damasco la notte scorsa sulla cittadina di Nasib, nella provincia meridionale di Daraa. Gli ultimi bombardamenti si sono concentrati sulla città di Dair az Zour, controllata dall’Isis, dove una grande base del regime è assediata da mesi. Un’offensiva che fa il paio con quella portata avanti dagli americani a Kobani, dove invece a essere assediati sono 2mila guerriglieri curdi che devono fronteggiare almeno 6mila miliziani islamisti. La situazione disperata di una settimana fa è stata in parte rovesciata dalle decine raid quotidiani, che, secondo il Pentagono, hanno ucciso «centinaia di miliziani». A giorni dovrebbero arrivare i primi rinforzi dal Kurdistan iracheno, 200 peshmerga con blindati e cannoni. Il presidente turco Erdogan ha dato l’ok al transito, dopo infiniti tentennamenti. I peshmerga, rispetto ai guerriglieri dell’Ypg, gemello del Pkk, sono più ben visti da Ankara.

Ma Erdogan non smette di punzecchiare Washington. Adesso nel mirino c’è il lancio sbagliato che ha fatto finire nelle mani dell’Isis decine di casse di granate e munizioni destinate ai combattenti curdi. Un carico su 29, va detto, ma che ha creato parecchi imbarazzi al Pentagono, dopo che le immagini dei rifornimenti finiti nel posto sbagliato sono state postate sul Web dagli islamisti. «Alcune delle armi lanciate dai C130», ha osservato il presidente turco «sono state prese dall’Isis. Cosa è andato per il verso sbagliato?». Poi tornato sul transito di guerriglieri peshmerga attraverso il confine con la Siria. «Mi riesce difficile comprendere perché Kobane sia così strategica per gli Stati Uniti, visto che non vi sono civili ma soltanto 2.000 combattenti».

Anche il califfo Abu Bakr al Baghdadi, però, considera strategica la città, visto che ha investito nell’attacco il 10-15% di tutte le sue forze, mentre è impegnato in altre tre offensive: attorno al monte Sinjar, dove gli yazidi sono di nuovo sotto assedio, verso Baghdad, e verso la diga di Haditha, nella provincia irachena dell’Anbar.

I raid della coalizione non hanno stroncato la capacità offensiva dell’Isis, ma cominciano a essere un problema a Raqqa, capitale del califfato, dove il black out elettrici stanno erodendo i consensi del Califfo. Che ha anche tentato di contrastare lo strapotere aereo degli avversari facendo decollare due Mig-21 e un Mig-23 sottratti all’aviazione siriana nelle basi di Tabqa e della provincia di Aleppo. Due sono stati già sono stati distrutti ieri dai jet di Assad mentre erano sulle piste dell’aeroporto di Jarrah, come ha sottolineato il ministero della Difesa del regime.

FINE

 

 

Alla stessa data la coalizione ha affermato di aver inflitto le seguenti perdite

464 morti a sisi, 57 morti ad al nusra, 32 civili

Il 25 veniva dato un dato sulla battaglia di Kobane

350 morti Curdi

450 morti sisi.

 

Le unità dell’ELS che si stanno aggiungendo ai difensori della citta sono parte dei 2.000 turchi siriani che il comando turco ha comunicato di aver arruolato, inquadrato, armato ed addestrato nell’ultimo anno.

 

Ho visto i filmati relativi alla colonna di 40 mezzi dei curdi ho notato che al traino sono presenti alcuni pezzi di artiglieria e montati su alcuni mezzi quelli che sembrano dei lanciarazzi, tutta roba leggera. D’altra parte i mezzi pesanti, (carri armati , veicoli trasporto truppe, semoventi di artiglieria) non è che abbondino fra i Peshmerga

 

 

 

DA REPUBBLICA 30 OTTOBRE 2014

 

 

INIZIO

La battaglia di Aleppo. Ma intensi scontri armati sono in corso anche nell'area di Handarat, sobborgo settentrionale di Aleppo, nord della Siria. La battaglia è tra insorti anti-regime, tra cui qaedisti, e forze lealiste, tra cui sciiti libanesi Hezbollah. Il regime di Damasco cerca da settimane di stringere la morsa attorno ai quartieri orientali della metropoli siriana e la via di Handarat costituisce ormai l'unico accesso tra Aleppo, solo in parte controllata dagli insorti, e la campagna nord verso il confine con la Turchia. Secondo Nizar al-Khateeb, comandante della Brigata "Alba della Libertà", nel nugolo dei ribelli più moderati "Esercito siriano libero",

"è un errore inviare truppe a Kobane e non ad Aleppo, dove il regime è tornato e ci sta circondando".

 

FINE

 

 

DA REPUBBLICA 31 OTTOBRE 2014

INIZIO

Il folle piano dell'Is. Lo Stato Islamico, seppur abbia relativamente rallentato la sua offensiva anche nella campale battaglia di Kobane, continua la sua brutale battaglia con ogni mezzo. Dopo la scoperta delle fosse comuni di ieri nella provincia irachena di Al Anbar (il premier iracheno, Hayder al Abadi, ha promesso di vendicare la strage) e soprattutto la denuncia dell'esecuzione di 600 prigionieri in un carcere di Mosul, le forze di sicurezza locali hanno sventato un piano dell'Is di allagare Baghdad facendo esondare il fiume Tigri. Lo ha annunciato il capo delle operazioni del Comando operativo iracheno, il generale Abdel Amir Al-Shamri. "I miliziani dell'Isis hanno cercato di aprire le barriere fluviali a Samarra - ha affermato - in modo da far defluire l'acqua verso la capital. Il loro piano è stato scoperto e sventato".

 

 

 

 

]

La bandiera nera del Califfato sventola su una collina all'ingresso di Kobane, in Siria, la città dove gli uomini dell'Is combattono contro i pesh merga curdi siriani. La città è la terza più importante del Paese e sembra sul punto di cadere nelle mani degli uomini sunniti di Abu Bakr al Baghdadi. Leggi l'articolo

FINE

 

 

DA TELEVIDEO E FRANCE 24 1 NOVEMBRE 2014

INIZIO

Più di 100 estremisti caduti a Kobane negli ultimi 3 giorni fra di loro membri della polizia islamica (1)

FINE

 

1)Questa informazione se vera è significativa, vuol dire che sisi si sta giocando il tutto per tutto e per farlo sta rastrellando il fondo del barile

 

 

 

 

 

 

Dopo quella islamica si comincia a vedere anche la propaganda curda, molto differente,

Quella di sisi è molto machista sembra mutuata dalla propaganda delle 1° g.m. Il messaggio è: “venite con noi vi divertirete un sacco, deciderete il destino degli altri, avrete avventure e donne finche vorrete, potrete fare cose che non avete mai sognato nella vostra vita “

 

Quella Curda è molto più sottile, “noi siamo i buoni, non consideriamo le donne come animali da riproduzione, combattiamo solo perché siamo costretti, se fossimo armati come loro li spazzeremmo via facilmente”.

Da qui la scelta di avere contatti con i giornalisti, far vedere villaggi dove sono passati gli uomini del califfo, far parlare le vittime, gli uomini che parlano non sono i soliti ciccioni coi baffi che spesso vediamo nelle immagine arabe anzi sono normali generalmente hanno la barba di qualche giorno che gli da un’aria di persone normali che cercano di curare il proprio aspetto pur fra le difficoltà della guerra ma non sempre ci riescono +/- come noi occidentali ecc ecc. hanno l’aria quasi schifata di gente che combatte perché deve non perché gli piace.

Grande uso di donne (non è che ci siano tutte queste donne fra le forze curde), sempre con l’aria di essere lì solo perché costrette dai “cattivi” generalmente vestite con foggia militare (il msg è " vedete, le donne sono pari a noi, vivono assieme a noi, combattono come noi e muoiono come noi)" ma normali (ci sono donne più coperte nelle nostre strade)

 

 

Ciao

Bruno

Modificato da ROSSETTI BRUNO
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Più che altro fa senso sentire lamentele sull'uso di bombe "stupide" da parte dell'aviazione siriana,dagli stessi che sono stati costretti a radere al suolo a colpi d'artiglieria Fallujah per la resistenza di 4 straccioni trincerati.

Modificato da vorthex
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