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SIRIA - Topic Ufficiale


Ospite intruder

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Salva capra e cavoli: dice che il Popolo Americano si è espresso per bocca dei suoi rappresentanti ecc ecc.

 

Poi se qualcun altro lo tira per la giacca, perchè ne hanno accoppati altri 20.000, dirà 'io volevo, ma me l'hanno impedito'.

 

In quel modo ha messo lui all'angolo tutti i critici, di qualsiasi parte, costringendoli a venire allo scoperto a prendersi le loro responsabilità. Personalmente credo che sarà NO: anche perchè secondo i sondaggi il 70% degli americani è contro l'intervento, e nessuno, in momenti di tagli di bilancio ecc, vuole inimicarsi gli elettori buttando via denaro (che è quello che si pensa in USA, e non solo li) per una cosa che riguarda (sempre secondo le impressioni dell'americano medio) poco o nulla gli USA.

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Stando a quanto scrivono questi siti, nell'eventualità che venga deciso di dare luce verde all'attacco agli arsenali chimici siriani, gli USA avrebbero pronta una bomba "anti chimica", costituita da una modifica di una classica Mk84 predisposta per liberare centinaia di sfere incediarie che minimizzano gli effetti collaterali.

 

Trovate descrizioni più precise su defensetech.org e su dtic.mil, alla slide 24 Agent Defeat Weapon.

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Al momento al congresso l'intervento non passerebbe. Questo significa che se Obama volesse aver una scusa plausibile per attaccare deve "sperare" in un altro attacco chimico. IN questo caso aspettiamoci entro questa settimana ad un altro uso di gas.

 

Se invece ciò non avviene e il congresso dice NO, lui ha davanti due scelte:

 

a) Interviene lo stesso e assumersi il rischio. Se va bene viva lui, se però dovesse capitare qualcosa di brutto (conflitto che si allarga, oppure perdite di grossa entità non previste) lui sarebbe sicuramente impicciato come nixon.

 

b) non intervenire. IN questo caso gli usa verrebbero sfottuti (soprattutto lui) per decenni. Quando lanci minacce è sempre emglio poi attuarle altrimenti fai la figura dello sciroccato o del ciarlatano.

 

Il caso A, nel caso di attacco non è detto che tutti fili liscio. NOn è segreto che Putin voglia ridicolizzare gli USA (specie dopo gli ultimi avvenimenti recenti di spionaggio e quant'latro) e non escluderei a priori che qualche gruppo russo sia infiltrato in siria al fine di mettere in difficoltà gli americani (spacciandosi per siriani). NOn cose che cambiano il risultato del possibile conflitto ma, che possano fiaccare un po' il morale.

Mi riferisco a qualcosa che possa intercettare diversi missili americani, eventualente abbattere 7/8 f18 oppure, volendo fare qualcosa di sfrontato, il danneggiamento di una nave o l'abbattimento di un B2 (un po' come avvenne in serbia quando fu abbattuto l'f117).

 

Come detto sopra, niente che cambierebbe gli esiti del conflitto siriano ma, qualcosa che possa far capire al mondo che gli usa hanno perso la leadership mondiale in modo da influenzare il mercato della armi.

 

A tal proposito ho letto un articolo di un tizio che in Italia ha un certo seguito sulle motivazioni del possibile conflitto siriano e volevo una vostra opinione sull'articolo. Da un lato mi convince ma dall'altro non sono in grado di giudicare quanto verosimile posa essere non intendendomi in modo sufficiente di armamenti. Ve lo linko:

 

 

A cui poi è seguito un altro articolo di risposta a molti lettori:

Modificato da admin
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A fabio-22-raptor.

Per fare cosa? Far cadere Assad e regalare anche la Siria ai cosiddetti Fratelli mussulmani e/o ai giadisti, qaedisti e chi più ne ha ... Così da dover poi usare i Marines per andare a sloggiarli con le buone o con le cattive? Joe Biden probabile che ne sarebbe capace di sicuro.

 

 

Le analisi di luttwak mi sembrano illuminanti a proposito.

 

http://www.nytimes.com/2013/08/25/opinion/sunday/in-syria-america-loses-if-either-side-wins.html?_r=0

 

 

There is only one outcome that the United States can possibly favor: an indefinite draw.

By tying down Mr. Assad’s army and its Iranian and Hezbollah allies in a war against Al Qaeda-aligned extremist fighters, four of Washington’s enemies will be engaged in war among themselves and prevented from attacking Americans or America’s allies.

That this is now the best option is unfortunate, indeed tragic, but favoring it is not a cruel imposition on the people of Syria, because a great majority of them are facing exactly the same predicament.

Non-Sunni Syrians can expect only social exclusion or even outright massacre if the rebels win, while the nonfundamentalist Sunni majority would face renewed political oppression if Mr. Assad wins. And if the rebels win, moderate Sunnis would be politically marginalized under fundamentalist rulers, who would also impose draconian prohibitions.

Maintaining a stalemate should be America’s objective. And the only possible method for achieving this is to arm the rebels when it seems that Mr. Assad’s forces are ascendant and to stop supplying the rebels if they actually seem to be winning.

Al momento al congresso l'intervento non passerebbe. Questo significa che se Obama volesse aver una scusa plausibile per attaccare deve "sperare" in un altro attacco chimico. IN questo caso aspettiamoci entro questa settimana ad un altro uso di gas.

 

 

 

 

La possibilita che il Congresso voti "No" esiste ma non credo che cosi sara.

 

La questione di cui si dibatte e' la "draft" che l'amministrazione ha presentato e che alcuni lawmakers considerano troppo generica e con tempi incerti.

 

Mi spiego meglio.

 

L'amministrazione vuole effettuare uno strike limitato (un paio di giorni al massimo), ma nessuno puo prevedere le reazioni della Siria, nell'immediato e nel futuro prossimo. Se dovessero esserci altre provocazioni dovrebbero esserci altri attacchi, magari anche l'impegno di truppe di terra per supportare una vera campagna di bombardamenti aerei e quindi la "promessa" dei "no boots on the ground" sarebbe vanificata.

 

Ecco quindi che alcuni deputati e senatori chiedono un impegno "vincolante" .

Si e' disposti ad appoggiare un attacco aereo-missilistico ma non un coinvolgimento diretto con truppe di terra.

 

Chiaramente non so fino a che punto Obama e la sua amministrazione potranno garantire questo impegno vincolante, perche la guerra e' un "interazione" e se l'altro reagisce il "piano di battaglia" lo devi riscrivere.

 

Non e' quindi escluso che si crei una differenza di vedute e che Obama proceda togliendo le castagne dal fuoco e ordinando un attacco senza alcun mandato del Congresso.

 

Mi pare molto difficile che a questo punto possa ritirare le navi perche la credibilita internazionale della sua amministrazione sarebbe profondamente minata.

Modificato da holmes7
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Se ne fregano altamente. Siamo andati avanti 50 anni con i botta e risposta, e una volta perdeva la faccia uno, e una volta l'altro.

 

Ora, dopo 20 anni, gli USA avranno detto una cosa che non possono mantenere, come hanno fatto dal 1918 al 1989 un centinaio di volte, i Russi canteranno vittoria, Assad anche, e fra 3 mesi nessuno se ne ricorderà più.

 

Bisogna che ci capiamo: Obama sta agendo con una realpolitik purissima. E di impegolarsi in Siria, dopo che è uscito da Iraq e Afghanistan, non ci pensa minimamente. Fra l'altro, non ha nemmeno il problema della rielezione....

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Se ne fregano altamente. Siamo andati avanti 50 anni con i botta e risposta, e una volta perdeva la faccia uno, e una volta l'altro.

 

Ora, dopo 20 anni, gli USA avranno detto una cosa che non possono mantenere, come hanno fatto dal 1918 al 1989 un centinaio di volte, i Russi canteranno vittoria, Assad anche, e fra 3 mesi nessuno se ne ricorderà più.

 

Bisogna che ci capiamo: Obama sta agendo con una realpolitik purissima. E di impegolarsi in Siria, dopo che è uscito da Iraq e Afghanistan, non ci pensa minimamente. Fra l'altro, non ha nemmeno il problema della rielezione....

 

 

Si vabbe!

 

In primo luogo, Assad si trova nel contesto del medio-oriente che e' uno scacchiere strategico per gli USA, non parliamo del dittatore del Sudan o del Congo.

 

In medio oriente c'e la questione Iraniana, tenuta sotto controllo grazie alle minaccie non velate di un attacco qualora si dovesse procedere con il programma nucleare.

 

Questo "equilibrio" precario quindi si regge sulla promessa di un coinvolgimento americano anche sul piano militare qualora determinati paesi oltrepassassero una 'red line'.

 

In caso in cui Obama dovesse ritirare le navi e non procedere con l'attacco la sua credibilita e quella dell'intera amministrazione sarebbero minate completamente.

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Eh come no: immagino gli iraniani che come gonzi dicono: 'ma non ha bombardato Assad, allora possiamo costruire le atomiche'!

 

Ma davvero, ragionate in termini così semplicistici????

 

 

Gli iraniani vedranno nelle arrendevolezza di Obama e del Congresso USA una disimpegno.

 

Possono chiaramente dire : "non hanno bombardato Assad che ha gia un fronte aperto in casa vuoi che bombardino noi che abbiano 70 milioni di abitanti e una nazione unita" !

 

Senza poi contare altri attori.....vedi la Nord Corea a cui piace il giochetto della provocazione.

 

Obama e Kerry si sono spinti troppo oltre, qui non parliamo del funzionario dell' Homeland Security che fa qualche battuta da "cowboy" dopo esserci scolato qualche birra di troppo.

 

Parliamo del Presidente e del suo segretario di Stato. Ci sono numerose dichiarazioni inequivocabili, ci sono i movimenti di navi annunciate.

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Ma no, andiamo..... ma la storia è piena di minacce non mantenute, alla fine un lancio di cruise rischierebbe di ammazzare dei civili (che sono gia stati trasferiti ad hoc) e non cambierebbe nulla a livello economie di guerra, basta solo appoggiare ufficialmente con qualche soldo e arni (che gia sono inviate, e da mesi) alla controparte, e minacciare non pubblicamente che i container si moltiplicano.

 

Al che Assad chiede lo stesso alla Russia, si ritorna all'Angola anni 80, e la si finisce li.

 

Ma voi siete giovani, non vi ricordate le autobombe in Libano, la Iowa che bombardava, il fuggi fuggi americano anche dalla Somalia...

 

Eppure, siamo ancora qui, e in mezzo ci sono stati saddam, cara de pina, l'Afghanistan......

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Ma no, andiamo..... ma la storia è piena di minacce non mantenute, alla fine un lancio di cruise rischierebbe di ammazzare dei civili (che sono gia stati trasferiti ad hoc) e non cambierebbe nulla a livello economie di guerra, basta solo appoggiare ufficialmente con qualche soldo e arni (che gia sono inviate, e da mesi) alla controparte, e minacciare non pubblicamente che i container si moltiplicano.

 

Al che Assad chiede lo stesso alla Russia, si ritorna all'Angola anni 80, e la si finisce li.

 

Ma voi siete giovani, non vi ricordate le autobombe in Libano, la Iowa che bombardava, il fuggi fuggi americano anche dalla Somalia...

 

Eppure, siamo ancora qui, e in mezzo ci sono stati saddam, cara de pina, l'Afghanistan......

 

 

 

Ma infatti lo scopo non e' quello di cambiare qualcosa sul terreno. Nessuno ci pensa ad andare li perche non esistono soluzioni in Siria.

 

C'e da scegliere tra il peggio e lo schifo.....lo ha spiegato anche Luttwak.

 

Qui parliamo di qualcos'altro. Parliamo di credibilita dell'amministrazione e della sua linea di politica estera.

 

E' stata fissata una red line che e' stata peraltro gia violata perche all'epoca se ricordate bene si parlo di "non muovere gli stock di armi chimiche", non dissero non usare, dissero non "muovete queste armi".

 

La cosa invece non solo e' avvenuta, ma le hanno pure usate !!

 

Piu violazione di questo.

 

Praticamente senza un attacco aero-missilistico per colpire obiettivi limitati, altre provocazioni seguirebbero sia da parte Siriana....poi da parte Coreana e poi da parte Iraniana.

 

In questo ultimo caso vorrei ricordare che esiste un paese nel medio-oriente, i cui leaders non stanno li ha fare dichiarazioni e chiamare in causa il Congresso, l'Onu e non se ne vanno a giocare a golf per darsi un aria raffinata!

 

Appena vedono una minaccia agiscono.

 

Chi vuol capire capisca.

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Ma non è più così Holmes. Non è più così da tanti anni, e tu che citi spesso Luttwak, dovresti sapere che il suo pensiero (qui riassunto, ma se hai letto le sue opere dal 2000 in avanti lo trovi scritto spesso) è questo:

 

Anche se gli Stati Uniti sfruttassero pienamente la loro prevalenza nel campo economico, tecnologico, militare ed informativo per diventare definitivamente la piu' grande potenza della storia con un controllo pressoché totale sugli eventi mondiali, si entrerebbe in una situazione che comunque, ammonisce Luttwak, non potrebbe durare a lungo. All’epoca della guerra fredda gli Stati Uniti seguivano una strategia coerente che consisteva ne massimizzare la loro potenza per contrastare quella dell’Unione Sovietica. Tra le due potenze c’era un sostanziale equilibrio con un assorbimento automatico di azioni e reazioni. All’interno del blocco occidentale, e specularmente ma in modi diversi in quello orientale, c’era uno schema di reciproca dipendenza tra la superpotenza e gli altri stati. Gli Stati Uniti erano necessari ai propri alleati come elemento di protezione, ma a loro volta avevano bisogno di una collaborazione attiva. Oggi però che l’Unione Sovietica non esiste più e conseguentemente non c’è più nessun equilibrio tra potenze, una piena egemonia americana, sostiene Luttwak, sarebbe considerata oppressiva ed intollerabile per tutti gli altri stati. Ne deriverebbero risposte difensive e reazioni ostili. In particolare si avrebbe una resistenza sotterranea da parte dei paesi deboli e una netta opposizione da parte dei meno deboli. Per proteggere la loro indipendenza, ipotizza Luttwak, Cina e Russia ed anche molti ex alleati degli Stati Uniti sarebbero costretti ad una coalizione globale. Si incomincerebbero a sfruttare sistemi a basso costo ed a basso rischio per contrastare ed erodere la potenza ed il prestigio americano in qualsiasi situazione possibile. Si potrebbero creare schermaglie diplomatiche con l’obiettivo di svuotare di significato le alleanze occidentali e gli accordi ereditati dalla guerra fredda. Ci sarebbe il declino di grandi organizzazioni internazionali come la World Trade Organization, l’Onu e la Banca Mondiale che continuerebbero ad esistere come istituzioni burocratiche, ma nella sostanza finirebbero di delineare politiche effettive. In altre parole, l’intera sovrastruttura delle istituzioni occidentali e mondiali che gli Stati Uniti hanno progettato a propria immagine e sostenuto con ingenti finanziamenti diverrebbe sempre meno utile per gli scopi americani.
Tutto questo significa, secondo Luttwak, che dopo il crollo sovietico esiste un punto culminante di successo nella massimizzazione dell’influenza americana sulla scena mondiale. Il superamento di questo punto, cosa che altri possono accettare con sufficiente serenità, deve comportare una riduzione invece di un aumento della potenza e dell’influenza.

 

In soldoni: il periodo degli USA che facevano tutto quello che volevano, e tutti zitti, è finito. Certo, la loro potenza è ancora enormemente più grande di tutti gli stati restanti MESSI ASSIEME. Il 46% di spese militari mondiali servirà pure a qualcosa, no?

 

Ma il 'perdere la faccia' (e poi, bisognerebbe vedere se è vero che la si perde) è un aspetto estremamente secondario della faccenda, e importa, ai politici, fino a un certo punto.

 

Manco Reagan , che nel 1983 mandò i Marines a Beirut, e dopo la distruzione del quartiere generale e 241 morti, diede ordine di levare le tende. Ti risulta che nell'84 (quando avallò, fra l'altro, l'affare Iran-Contras...) e seguenti, non avesse una 'faccia' rispettata nel mondo?

 

Temo che in questa tua valutazione ci sia, neanche tanto nascosta, la tua poca simpatia nei confronti del POTUS in carica.

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n soldoni: il periodo degli USA che facevano tutto quello che volevano, e tutti zitti, è finito. Certo, la loro potenza è ancora enormemente più grande di tutti gli stati restanti MESSI ASSIEME. Il 46% di spese militari mondiali servirà pure a qualcosa, no?

 

 

 

Ma quanto mai!

 

Tra il 1900 e il 1945 la scena politica ed economica mondiale venne dominata dai paesi europei o comuque essi determinarono il corso degli eventi coinvolgimento loro malgrado altri Stati.

 

Tra il 1945 e il 1989 ci furono nei fatti due protagonisti. Gli USA da una parte con le loro alleanze e l'Urss.

 

Non c'e quindi mai stato un mondo "dominato dagli americani", i quali hanno dal dopoguerra ad oggi costruito una strategia talassocratica del divide et impera contando sul basso profilo dell'europa (divisa) e l'ambiguita "identitaria" della Russia "euro-asiatica" con l'handicap dei suoi constraits geografici.

 

Il medio-oriente e' sempre stato sin dai tempi di Roosvelt un punto centrale di tale strategia, vuoi per il "patto" concordato con le potenze petrolifere araba, vuoi in seguito per le garanzie date allo stato di Israele. Tale condizioni non sono venute meno.

 

 

 

 

 

Ma il 'perdere la faccia' (e poi, bisognerebbe vedere se è vero che la si perde) è un aspetto estremamente secondario della faccenda, e importa, ai politici, fino a un certo punto.

 

 

Fino ad un punto non significa nulla.

Come detto qui parliamo di un quadrante strategico. C'e la questione iraniana, c'e la politica di israele che conta sulla fermezza degli USA, e ci sono i rapporti con i paesi arabi produttori di petrolio.

 

Manco Reagan , che nel 1983 mandò i Marines a Beirut, e dopo la distruzione del quartiere generale e 241 morti, diede ordine di levare le tende. Ti risulta che nell'84 (quando avallò, fra l'altro, l'affare Iran-Contras...) e seguenti, non avesse una 'faccia' rispettata nel mondo?

 

 

 

L'episodio dell'attentato di Beirut provoco una reazione militare degli USA piccola o grande che fosse. All'epoca vorrei ricordare c'era l'URSS e i contorni di tale attentato (con relativi responsabili) non furono mai del tutto chiariti. Quindi che doveva fare Reagan, ammazzare tutti gli arabi libanesi?

 

 

Temo che in questa tua valutazione ci sia, neanche tanto nascosta, la tua poca simpatia nei confronti del POTUS in carica.

 

 

In questa valutazione c'e una analisi oggettiva.

 

Il presidente degli USA (qualunque esso sia ) che per giorni e giorni parla di intervento militare e chiede l'autorizzazione del Congresso o e' in preda ad una qualche sostanza allucinogena o fa sul serio. Non vedo altre opzioni.

 

La "red line" l'ha fissata lui ed e' stata piu volta disattesa, quindi come minimo in caso ritirasse le navi oltre che mancanza di leadership si deve parlare di incompetenza e malafede.

Modificato da holmes7
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Ma quanto mai!

 

Tra il 1900 e il 1945 la scena politica ed economica mondiale venne dominata dai paesi europei o comuque essi determinarono il corso degli eventi coinvolgimento loro malgrado altri Stati.

 

Tra il 1945 e il 1989 ci furono nei fatti due protagonisti. Gli USA da una parte con le loro alleanze e l'Urss.

 

 

E tra il 1989 e, diciamo, il 2007 USA e... marziani?

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Si, appunto, direi che l'ultima parte rende bene (come prevedevo) il tuo pensiero.

 

Le frasi superiori, o sono distorte, o inesatte.

 

Ma visto che ci porterebbero ancora OT, la lasciamo cadere-

 

 

L'unica cosa che e' "distorta" sono i patetici tentativi di trovare una foglia di fico, che non c'e!

 

Le dichiarazioni ufficiali tanto del presidente quanto di Kerry stanno li, ai posteri , cosi come gli annunci di mezzi militari mobilitati.

 

Non vedo equivoci di nessun tipo.

 

Chi abbia un minimo di obiettivita puo giudicare da se.

E tra il 1989 e, diciamo, il 2007 USA e... marziani?

 

 

Tra il 1989 ad oggi c'e stato la globalizzazione mercantilistica e finanziaria e la diffusione di quel "modello" occidentale in tutto il mondo o quasi.

 

L'idillio della "fine della storia" e' stato rotto proprio da un evento americano vale a dire l'11 settembre i cui effetti hanno monopolizzato l'agenda mondiale fino a ieri e dal 2008 un altro evento americano ha investito il mondo.......la crisi economica.

 

Non c'e che dire, per essere una "potenza decaduta" nei hanno smosse di acque.

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Tra il 1989 ad oggi c'e stato la globalizzazione mercantilistica e finanziaria e la diffusione di quel "modello" occidentale in tutto il mondo o quasi.

 

L'idillio della "fine della storia" e' stato rotto proprio da un evento americano vale a dire l'11 settembre i cui effetti hanno monopolizzato l'agenda mondiale fino a ieri e dal 2008 un altro evento americano ha investito il mondo.......la crisi economica.

 

Non c'e che dire, per essere una "potenza decaduta" nei hanno smosse di acque.

Se mi trovi dove avrei detto che gli USA sono una potenza decaduta mi fai un favore..

 

Il discorso era che non fossero più l'unica potenza in circolazione, cosa su cui mi pare concordi anche tu, ma che la fossero stata per circa 20 anni a partire dall'89, periodo che sembravi dimenticare.

 

 

EDIT ho corretto la citazione

Modificato da Mazzo
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Se mi trovi dove avrei detto che gli USA sono una potenza decaduta mi fai un favore..

 

Il discorso era che non fossero più l'unica potenza in circolazione, cosa su cui mi pare concordi anche tu, ma che la fossero stata per circa 20 anni a partire dall'89, periodo che sembravi dimenticare.

 

 

 

 

Sotto il profilo militare quello che era l'URSS si e' distribuito un po alla Cina, un po all'India e un po alla Russia.

 

Questi 3 paesi messi insieme fanno appunto l'URSS se cosi possiamo dire.

 

Ma presi unicamente non hanno determinato un "agenda mondiale" alternativa agli USA, non hanno cioe' monopolizzato il palcoscenico.

 

Lo vediamo anche oggi in Siria.

 

Dove sta la Cina in questa crisi, a parte qualche dichiarazione di prudenza sull' evitare "escalation"?

Dove l'india?

 

Un eventuale isolazionismo americano da chi dovrebbe essere riempito? Dalla Russia? Come?

 

Dalla Cina? In che modo?

Modificato da holmes7
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Sotto il profilo militare quello che era l'URSS si e' distribuito un po alla Cina, un po all'India e un po alla Russia.

 

Questi 3 paesi messi insieme fanno appunto l'URSS se cosi possiamo dire.

 

Ma presi unicamente non hanno determinato un "agenda mondiale" alternativa agli USA, non hanno cioe' monopolizzato il palcoscenico.

 

Lo vediamo anche oggi in Siria.

 

Dove sta la Cina in questa crisi, a parte qualche dichiarazione di prudenza sull' evitare "escalation"?

Dove l'india?

 

Un eventuale isolazionismo americano da chi dovrebbe essere riempito? Dalla Russia? Come?

 

Dalla Cina? In che modo?

Tutto molto bello.. ma cosa c'entra?

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C'entra per capire che se si fissa un red line e viene disattesa c'e un test di credibilita che ti aspetta.

 

Le persone intelligenti lo capiscono....

C'è anche un altro tipo di intelligenza, meno inflazionata ma molto rara a quanto pare.

è l'intelligenza che permette di rispondere con attinenza al soggetto del discutere.

 

non mi pare di aver mai menzionato cosa penso dell'atteggiamento americano, russo, cinese, indiano o di chiunque altro rispetto alla crisi siriana. se ti va se ne può parlare e magari saremo in disaccordo totale, ma almeno saremo in argomento.

 

Se ti dico la mia opinione rispetto all'alternanza americana come unica potenza o potenza in competizione con altre nel corso degli ultimi 70 anni circa dimmi che non sei d'accordo, dimmi che secondo te nel 61, per 30 secondi, la potenza egemone è stata l'antartico, ma non dirmi che l'India non ha un'agenda mondiale credibile. Non c'entra nulla.

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Repubblica scrive che il sito dei Marines sarebbe stato fatto oggetto di un attacco di defacing da parte di hacker Siriani: http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/09/02/news/hacker_siriani_attaccano_sito_marines-65725566/?ref=HRER2-1

 

La notizia verebbe dal Guardian, ma sul sito del Guardian non ho fonora trovato niente a riguardo, però due interessanti notizie: Cameroon esclude di riproporre la mozione per l’intevento britannico al Parlamento, una seconda volta, dopo il netto no ricevuto la settimana scorsa e la Russia avrebbe mandato la nave spia Priazovye al largo delle coste siriane: http://www.theguardian.com/world/2013/sep/02/russia-military-reconnaissance-ship-syrian-coast

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