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STORIA MILITARE sommario articoli


Ospite galland

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Ospite galland

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Una nuova veste, più completa ed analitica per presentare gli articoli della più qualificata rivista italiana di storiografia militare.

Ecco l'elenco degli articoli del mese d'ottobre:

 

- "Le Tigri Volanti" di Fabio Galbiati.

La storia del 1° AVG- American Volounteer Group in Cina, soggetto, molti anni or sono, di un celebre film hollywoodiano.

 

- "I cacciatorpedniere italiani nella Grande Guerra" di Pier Paolo Ramoino

Novant'anni dopo: riflessioni sull'impiego dei caccia della Regia Marina durante i primo conflitto mondiale.

 

- "Documenti" di Leonardo Malatesta

L'8° Reggimento Artiglieria "Pasubio" durante la campagna di Russia e nella seconda battaglia difensiva del Don nella relazione di uno dei suoi ufficiali.

 

- "Il paradiso svedese" di Francesco Saverio Alonzo

Durante la seconda guerra mondiale, ben 342 aerei e 2.000 aviatori stranieri atterrarono, forzatamente o deliberatamente, nella neutrale Svezia.

 

- "Diario di un affondamento" di Salvatore Fucà e Giuseppe Todaro

La perdita del Regio Incrociatore Armando Diaz nel racconto dei suerstiti.

 

- "Le gallerie di Monte Soratte" di Franco Maria Puddu

Fabbrica di armi, Quartier Generale di Kesselring, fallito comando NATO: le successive destinazioni di quel complesso di opere sotterranee dagli anni trenta ai giorni nostri.

 

Storia Militare è on line ecco il link:

 

http://www.storiamilitare-aes.com/

 

 

Resto, more solito a vostra disposizione per ogni opportuna delucidazione, buona lettura.

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Ospite galland

Andando al sito si può consultare e scaricare, in PDF, l'elenco completo degli articoli della Rivista.

Per le guerre successive al 1945 e particolarmente per il vietnam trovo una certa carenza ma quanto si trova è attendibile e fuor di facili polemiche.

Modificato da galland
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  • 5 settimane dopo...
Ospite galland

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Ecco l'elenco degli articoli del mese di novembre:

 

Il 105/28 del Regio Esercito di Nicola Pignato

 

Dopo aver servito in tre precedenti campagne, nella seconda guerra mondiale questo cannone era ormai antiquato, ma pur sempre efficace.

 

 

"Guerra elettronica sulla Germania" di Ferdinando Pedriali

 

Apparati radar e sistemi di radio-navigazione di precisione operativi sui cieli del III Reich durante la seconda guerra mondiale.

 

 

"Le "T2" di Maurizio Brescia

 

I "rifornitori di squadra" dell'U.S. Navy che, nel corso del secondo conflitto mondiale, rivoluzionarono la logistica e l'operatività della maggiore Marina del mondo e – nel dopoguerra – andarono a costituire l'ossatura delle rinascenti flotte cisterniere.

 

 

"Il regime di Vichy e l'operazione "Torch" di Frédéric Le Moal

 

Una sintetica analisi politico-diplomatica dei retroscena dell'invasione anglo-americana del Nord Africa francese nel novembre 1943.

 

 

"Cattaro, aprile 1941" a cura di Ermino Bagnasco

 

Foto inedite dalla raccolta di Gianpiero Vaccaro.

 

 

"Il cinema italiano di guerra 1940-1943" di Giuseppe Federico Ghergo

 

Una produzione oggi giudicata, nel suo complesso, positivamente e con messaggi propagandistici meno marcati rispetto a quelle di altri paesi.

Modificato da galland
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onestamente, Storia Militare, la trovo non proprio eccelsa come rivista: non solo spesso omette dati importanti, soprattutto per quanto riguarda il campo navale o prende dei lisci paurosi, ma a volte caccia articoli davvero inutili... tra non molto parleranno delle selle usate dalla cavalleria italiana durante la prima guerra mondiale, se non lo hanno già fatto. inoltre ha un buco immenso per quanto riguarda la storiografia post-1945.

 

e poi... 6euro per quello che offre sono troppi secondo me.

Modificato da vorthex
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Ospite intruder

Sei euro è una cifra nella media, e non è l'unica rivista a scrivere discrete cavolate, su RID in un vecchio articolo, si può leggere come SEALs (scritto SEALS) stia per Sea, Air e Land soldiers... oppure che Eldorado Canyon è avvenuto lo stesso anno di Just Cause (e di quest'ultimo ha pure sbagliato il mese). Un articolo sugli RPVs ex sovietici era chiaramente scopiazzato da qualche rivista americana, lo si capiva dalla traslitterazione dei nomi russi fatta per essere pronunciata da un anglosassone, non da un italiano. E le riviste della Delta, benché proclamino in copertina di essere "ad alto contenuto tecnico" sanno essere altrettanto irritanti. Un articolo sulla resa del Giappone parlava di documenti fotocopiati... peccato che le prime fotocopiatrici siano uscite agli inizi degli anni Cinquanta, a pagina 1, da un'altra parte, dice che il bombardiere xyz poteva trasportare una sola bomba di un certo tipo, quattro pagine dopo che ne portava due... Fuffa ce n'è parecchia in giro.

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Ospite galland

Quoto Intruder.

Aggiungo, per esattezza, che direttore della Rivista è Erminio Bagnasco, curatore delle pubblicazioni dell'ufficio storico della Marina Militare. Altri nomi senza bisogno di presentazioni sono quelli di Santoni, Giorgerini, Ghergo (i primi che mi capitano in mente) su tali premesse il valore della pubblicazione è notevole.

Che vi sia carenza di determinati periodi storici condivido ma... nessuno è perfetto!

Modificato da galland
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  • 4 settimane dopo...
Ospite galland

n. 183 dicembre 2008

 

Ecco l’elenco degli articoli

 

 

- La corrazzata Richelieu di Vezio Vascotto

 

La storia di una nave che è stata testimone dei più significativi eventi, non solo navali, ma anche politici e istituzionali, francesi durante e dopo la seconda guerra mondiale.

 

 

- Aviano 1953 di Nicola Malizia

 

Base della 51° Aerobrigata durante la crisi italo-iugoslava per Trieste, fu teatro di un episodio sconcertante: l’inaspettato atterraggio di un caccia Republic F-47D “Thunderbolt” pilotato da un disertore iugoslavo.

 

 

- Carlo Calvi di Bergolo di Riccardo Rossotto

 

Il ruolo del generale italiano nella mancata difesa di Roma: perché la Divisione corazzata “Centauro” non combatté?

 

 

- Documenti a cura di Giancarlo Garello

 

Immagini inedite di soggetto aeronautico e navale dei primi anni venti.

 

 

- I “rapporti Pietromarchi” del 1940 di Carlo De Risio

 

Il controllo del traffico marittimo italiano da parte della Gran Bretagna e Francia durante il periodo della cosiddetta “non belligeranza”

 

 

- La linea Maginot delle Alpi di Davide Bagnaschino

 

Le fortificazioni francesi al confine con l’Italia all’epoca della seconda guerra mondiale.

 

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  • 1 mese dopo...
Ospite galland

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n. 184, gennaio 2009

 

 

“Sprechi di Stato, alcuni” di Maurizio Bagnasco

 

L’editoriale di questo mese è dedicato a quei “tagli alla difesa” di cui tanto si discute anche sul nostro forum.

 

 

“La 39a squadriglia linci” (Parte prima) di Achille Vigna

 

La storia di un reparto di grande prestigio dell’aviazione italiana.

 

 

“La task force 45” di Daniele Guglielmi

 

Un’unità alleata “di formazione” nella campagna d’Italia.

 

 

“Guerra di mine intorno a Malta” di Enrico Cernuschi

 

Le operazioni di minamento e di drenaggio nelle acque dell’isola tra il 1940 e il 1943.

 

 

“Dien Bien Phu” (Parte prima) di Francesco Palmas

 

La battaglia - combattuta tra il 20 novembre 1953 e il 7 maggio 1954 – che mise praticamente fine alla presenza francese in Indocina.

 

 

“L’incrociatore corazzato Georgios Averoff” di Maurizio Brescia

 

L’unità di maggior dislocamento tra quelle realizzate in Italia per conto di paesi dell’estero: simbolo della marina greca, protagonista dei principali scontri navali delle “guerre balcaniche” e oggi nave – museo nei pressi di Atene.

 

 

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  • 4 settimane dopo...
Ospite galland

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n. 185, febbraio 2009

 

 

“Editoriale” di Maurizio Bagnasco

 

L’editoriale di questo mese è dedicato alla memoria dell’Ammiraglio Gino Birindelli.

 

 

“L’incrociatore Bolzano nel 1941” di Augusto De Toro

 

Il siluramento del 26 agosto 1941 e il bombardamento subito a Messina il 10 settembre successivo.

 

 

“Dien Bien Phu” (Parte seconda) di Francesco Palmas

 

La battaglia - combattuta tra il 20 novembre 1953 e il 7 maggio 1954 – che mise praticamente fine alla presenza francese in Indocina.

 

 

Documenti “Mediterranean Fleet 1940-1941” a cura di Maurizio Brescia con Alessandro Asta

 

Una serie di fotografie, inedite per l’italia, di unità britanniche della seconda guerra mondiale.

 

 

“Soldati contro briganti” di Nicola Serra

 

La lotta al brigantaggio nell’Italia meridionale nel 1860-67. Una sintesi.

 

 

“le difese costiere della Spezia” di Gabriele Faggioni

 

Il sistema difensivo della principale piazzaforte marittima dell’Italia settentrionale nella prima metà del novecento.

 

 

“La 39a squadriglia linci” (Parte seconda) di Achille Vigna

 

La storia di un reparto di grande prestigio dell’aviazione italiana.

 

 

Riporto integralmente il menzionato editoriale:

 

Il 2 agosto dello scorso anno è mancato a Roma, all'età di 97 anni, l'ammiraglio Gino Birindelli, medaglia d'oro dei mezzi d'assalto della Marina nella seconda guerra mondiale. La notizia della sua scomparsa, e poi della solenne cerimonia funebre celebrata nella capitale, è apparsa su tutti i principali mezzi di comunicazione nazionali, assieme a brevi scritti o commenti che ricordavano per sommi capii momenti salienti della sua vita: dall'impresa di Gibilterra del 30 ottobre 1940, che gli valse la massima decorazione al valore, all'ultimo comando, quello delle Forze navali della Nato nel Mediterraneo nei primi anni Settanta.

 

Tutto ciò rientra, naturalmente, nelle doverose consuetudini di una Nazione consapevole di se stessa, che onora i propri figli migliori anche e soprattutto nel momento in cui entrano definitivamente afar parte della sua storia.

 

Gino Birindelli, tuttavia, ha meritato anche qualcosa di più: un articolo, su cinque colonne con foto, pubblicato dal "Times" di Londra e apparso nei primi giorni dello scorso mese d'agosto, ma di cui solo da pochi giorni sono venuto a conoscenza grazie alla gentilezza di un amico.

 

Si tratta di un importante riconoscimento non solamente al coraggio del giovane ufficiale del 1940 - che violò il munito porto della Rocca, arrivando sino a "60 piedi" (meno di venti metri) dalla carena della corazzata britannica Barham, scampata al micidiale attacco solo per un'improvvisa avaria del mezzo subacqueo, precipitato sul fondo - ma anche all'ammiraglio che nel 1970, quale comandante in capo della Squadra navale a bordo dell'incrociatore Garibaldi, seppe denunciare pubblicamente le precarie condizioni di efficienza della flotta italiana del tempo e il grave stato di disagio del personale che ne derivava.

 

"Dichiarazioni - scrive il "Times" - che portarono all'inizio del processo di rinnovamento [della Marina italiana e del suo naviglio] che caratterizzò l'ultima parte di quel decennio".

 

Trovo particolarmente significativo che l'importante quotidiano britannico abbia voluto ricordare in Birindelli sia il valoroso operatore dei mezzi d'assalto - una specialità italiana sempre molto apprezzata dagli inglesi - sia l'ammiraglio "senza peli sulla lingua", questo a differenza di quasi tutti i giornali nostrani che hanno preferito, non so se per calcolo o per ignoranza, sorvolare su questa sua, purtroppo non comune, particolarità e sui conseguenti fatti degli anni Settanta.

 

L'ammiraglio Birindelli, che ricordo con particolare devozione ed affetto, apprezzava molto il lavoro di "Storia Militare", tanto da onorare la rivista accettando di scrivere una lucida post fazione alla riedizione, da noi curata nel 2005, del celebre volume Decima Flottiglia Mas di Junio Valerio Borghese che, oggi nuovamente ristampato, rappresenta sempre un'opera di sicuro riferimento, a conferma che l'esempio, il messaggio e lo stile di quegli uomini sono ancora testimonianze importanti per le nuove generazioni.

 

Erminio Bagnasco

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...

Riporto integralmente il menzionato editoriale:

 

Il 2 agosto dello scorso anno è mancato a Roma, all'età di 97 anni, l'ammiraglio Gino Birindelli, medaglia d'oro dei mezzi d'assalto della Marina nella seconda guerra mondiale. La notizia della sua scomparsa, e poi della solenne cerimonia funebre celebrata nella capitale, è apparsa su tutti i principali mezzi di comunicazione nazionali, assieme a brevi scritti o commenti che ricordavano per sommi capii momenti salienti della sua vita: dall'impresa di Gibilterra del 30 ottobre 1940, che gli valse la massima decorazione al valore, all'ultimo comando, quello delle Forze navali della Nato nel Mediterraneo nei primi anni Settanta.

 

Tutto ciò rientra, naturalmente, nelle doverose consuetudini di una Nazione consapevole di se stessa, che onora i propri figli migliori anche e soprattutto nel momento in cui entrano definitivamente afar parte della sua storia.

 

Gino Birindelli, tuttavia, ha meritato anche qualcosa di più: un articolo, su cinque colonne con foto, pubblicato dal "Times" di Londra e apparso nei primi giorni dello scorso mese d'agosto, ma di cui solo da pochi giorni sono venuto a conoscenza grazie alla gentilezza di un amico.

 

Si tratta di un importante riconoscimento non solamente al coraggio del giovane ufficiale del 1940 - che violò il munito porto della Rocca, arrivando sino a "60 piedi" (meno di venti metri) dalla carena della corazzata britannica Barham, scampata al micidiale attacco solo per un'improvvisa avaria del mezzo subacqueo, precipitato sul fondo - ma anche all'ammiraglio che nel 1970, quale comandante in capo della Squadra navale a bordo dell'incrociatore Garibaldi, seppe denunciare pubblicamente le precarie condizioni di efficienza della flotta italiana del tempo e il grave stato di disagio del personale che ne derivava.

 

"Dichiarazioni - scrive il "Times" - che portarono all'inizio del processo di rinnovamento [della Marina italiana e del suo naviglio] che caratterizzò l'ultima parte di quel decennio".

 

Trovo particolarmente significativo che l'importante quotidiano britannico abbia voluto ricordare in Birindelli sia il valoroso operatore dei mezzi d'assalto - una specialità italiana sempre molto apprezzata dagli inglesi - sia l'ammiraglio "senza peli sulla lingua", questo a differenza di quasi tutti i giornali nostrani che hanno preferito, non so se per calcolo o per ignoranza, sorvolare su questa sua, purtroppo non comune, particolarità e sui conseguenti fatti degli anni Settanta.

 

L'ammiraglio Birindelli, che ricordo con particolare devozione ed affetto, apprezzava molto il lavoro di "Storia Militare", tanto da onorare la rivista accettando di scrivere una lucida post fazione alla riedizione, da noi curata nel 2005, del celebre volume Decima Flottiglia Mas di Junio Valerio Borghese che, oggi nuovamente ristampato, rappresenta sempre un'opera di sicuro riferimento, a conferma che l'esempio, il messaggio e lo stile di quegli uomini sono ancora testimonianze importanti per le nuove generazioni.

 

Erminio Bagnasco

Galland nel ringraziarTi per aver riportato l'editoriale relativo alla scomparsa dell'Ammiraglio Gino Birindelli, che io considero come uno dei più grandi uomini, in assoluto, che abbia onorato non solo la nostra Marina, ma, più in generale, la nostra Patria, inserisco il link al topic che, a suo tempo, dedicai all'Ammiraglio, nella sezione "Marina" del forum:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=8713

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Ospite intruder

Forse quello sul "brigantaggio" meriterebbe di essere letto... spero Galland ce ne dia notizia prossimamente (la rivista in sé non mi piace e non ho voglia di comprarla, francamente).

Modificato da intruder
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Ospite galland

I contenuti di “Storia Militare” possono essere da tutti liberamente giudicati; sottolineo come l’Ammiraglio Birindelli sia una figura di Italiano cui ognuno - fatto salvo il partito politico cui ognuno appartiene - possa onorare come persona degna e capace.

 

Per quanto concerne il brigantaggio ho a disposizione un libro con un capitolo trattante l'argomento.

Lo posterò a breve.

Modificato da Blue Sky
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Ospite intruder

Spero che quel "breve" sia mooolto breve, la faccenda del brigantaggio mi ha sempre affascinato. E spero che il tuo libro non appartenga al filone revisionista in salsa sanfedista, sarebbe troppo.

 

Per la rivista mi limito a un'osservazione: personalmente non mi piace, gli argomenti che tratta sono raramente di mio interesse, ogni tanto ha qualche guizzo interessante. Ma l'edicola vicino casa, comunque, è grasso che cola se ha RID...

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  • 1 mese dopo...
Ospite galland

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n. 186, marzo 2009

 

 

“Editoriale” di Erminio Bagnasco

 

L’editoriale di questo mese è dedicato all’infelice parallelismo, realizzato in un programma televisivo, tra la progettato attacco al porto di New York nel corso della II guerra mondiale da parte di nuotatori d’assalto “Gamma” della Decima Mas e quello realizzato contro le torri gemelle l’11 settembre.

 

 

“La ferrovia Alessandria-Tobruk” di Leonardo Micheletti

 

Le vicissitudini di una linea passata di mano più volte, tra il 1940 e il 1942 sul fronte libico-egiziano.

 

 

“Obiettivo Tokio” di Fabio Galbiati

 

18 aprile 1942: il primo bombardamento aereo del Giappone.

 

 

“I cacciatorpediniere inglesi degli anni trenta” di Maurizio Brescia

 

Le unità appartenenti alle classi dalla “A” alla “I”, intensamente impegnate dalla Royal Navy nella seconda guerra mondiale.

 

 

“Squadrone bianco” di Ferdinando Pedriali

 

La campagna contro i ribelli in Libia nel 1929-1931 e la caccia all’ultima loro carovana verso l’Egitto.

 

 

“Ali sugli altipiani” di Basilio Di Martino

 

L’aviazione italiana e la Strafexpedition austro-ungarica nella primavera-estate 1916.

 

 

 

 

 

Modificato da galland
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...la progettato attacco al porto di New York nel corso della II guerra mondiale da parte di nuotatori d’assalto “Gamma” della Decima Mas ...

 

Hai qualche notizia su questo progetto? Ci puoi sfornare uno dei tuoi accurati topic? :adorazione:

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  • 1 mese dopo...
Ospite galland

n. 187, maggio 2009

 

“Editoriale” di Erminio Bagnasco

Dedicato all'assurda vicenda giudiziaria occorsa ad un ultraottuagenario ufficiale di marina partenopeo, condannato – con sentenza definitiva - per aver omesso di dichiarare l'ubicazione della propria spada d'ordinanza dopo un cambio di residenza.

 

“L'ultimo '75' dell'Artiglieria italiana” di Nicola Pignato

L'obice da 75/18, una bocca da fuoco superata già al momento della sua progettazione all'inizio degli anni trenta, e il successivo cannone da 75/32 .

 

“L'incrociatore sommergibile Surcouf” di Walter Leotta

Un grosso battello francese degli ani Trenta dotato di cannoni da 203 mm.

 

“Schweinfurt – 14 ottobre 1943” di Fabio Galbiati

Il "giovedì nero" dell'U.S. VIII Air Force impegnata in un bombardamento diurno di una città industriale della Germania centrale.

 

“La marina repubblicana – parte I” di Enrico Cernuschi

Le operazioni navali in Tirreno e nell'Adriatico dal dicembre 1943 al maggio 1945.

 

"Carri nebbiogeni italiani” a cura di Filippo Cappellano e Marco Montagnani

 

"1945: i primi jet nei cieli italiani" di Giuseppe Grande

Le operazioni di foto ricognizione compiute dal "Kommando Sommer" della Luftwaffe al Nord e l'arrivo dei primi velivoli statunitensi con propulsione a reazione al Sud.

Modificato da galland
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Ospite intruder

L'articolo sui carri nebbiogeni e sui primi jet in Italia nel 1945 credo proprio valga la pena di essere letto, credo che farò un salto nella biblioteca di galland.

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  • 4 settimane dopo...
Ospite galland

n. 188, giugno 2009

 

 

“Editoriale” di Erminio Bagnasco

 

Dedicato alle recensioni presenti a fondo rivista ed assommanti dal primo numero ad oggi al non indifferente numero di 720. Segue la consueta, lineare esposizione degli articoli.

 

 

“L'S.81 del capitano Chiapparo” di Angelo Emiliani

 

Un drammatico episodio consumatosi nei cieli spagnoli durante la guerra civile.

 

 

“Annual 1921” di Francesco Tamburini

 

La più grande sconfitta coloniale europea in Africa.

 

 

“L'aeroporto di Alghero 1939-1941” di Giovanni Massimiello

 

 

“L'esploratore Tashkentdi Maurizio Brescia

 

Un'unità – per l'epoca all'avanguardia – realizzata in Italia per conto della Marina dell'Unione Sovietica nella seconda metà degli anni trenta.

 

 

"Il maresciallo d'Italia Gaetano Giardino” di Leonardo Malatesta

 

Gaetano Giardino (1864-1935) fu il comandante dell'armata del Grappa nella Grande Guerra.

 

 

"La marina repubblicana 1943-1945" di Enrico Cernuschi

 

Le operazioni navali in Tirreno e nell'Adriatico dal dicembre 1943 al maggio 1945. (II parte).

 

 

 

 

Modificato da galland
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Ospite intruder

Vale la pena leggerlo solo per l'articolo su quello che in Spagna è ancor oggi noto come El desastre de Annual, episodio praticamente sconosciuto (da noi) della altrettanto misteriosa Guerra del Rif. Tutto il resto, confesso, non mi interessa granché. Spero che su Annual ci farai un topic...

Modificato da intruder
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