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CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -


Leviathan

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Magari se ci faresti il favore di farci vedere le tue statistiche....

 

Ecco alcuni dati:

 

AsiaTimes:

 

On May 23, 2008, the Dow closed at 12,480 — down just over 15% from its record close. Not too bad, on the surface, at least. However, if adjusted by the official CPI inflation from January 2000 of approximately 4% per year (which in reality is far below the rate of actual inflation experienced by real people), the Dow in May of 2008 was worth only 9,856. If this inflation adjusted figure is compared to the Dow close of 11,723 on January 14, 2000, U.S. stocks were down more than 15% after eight years! And that’s using the government inflation figures which are ridiculously optimistic.

 

ARPA: Does the share market really matter?

 

Alternative sources of capital

 

Why does the share market loom so large in many modern economies and not in others?

 

Notwithstanding these problems, one could argue that although share markets might be inefficient, they provide an important—not to say vital—source of finance to companies. In fact, share markets are far from being important as a source of finance. Franklin Allen, a former president of the American Finance Association, has noted in his paper, Comparative Financial Systems: A Survey (co-authored with long-time collaborator, Douglas Gale) that internal finance (that is, profit from existing operations of companies that is not distributed as dividends to shareholders) is the most important source of investment funding in all countries. For instance, in the United States, internal finance accounts for around 91 per cent of investment funding while in the United Kingdom it accounts for 97.3 per cent. As Franklin and Gale observe:

 

It seems, at least in the aggregate, equity markets [across the world] are unimportant while bond markets [that is, markets for borrowing money from the public] are important only in the United States. These findings contrast strongly with the emphasis on equity and bond markets in the traditional finance literature (2001, p. 3).

Share markets, then, fund only a small proportion of investments. But their unimportance also shows up in other ways. Economic development and growth more generally are only weakly, if at all, related to the development of the share market per se. China provides a prominent example. Economists Franklin Allen, Jun Qian and Meijun Qian (2005) point out that while China has one of the fastest growing economies in the world that is on track to overtake the United States and become the largest economy within ten years, the finance behind China’s economic growth has come principally from the private sector operating outside the share market.

 

Saluti,

Debugger

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Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

La Fed evita in extremis il fallimento di Aig, con un finanziamento da 85 miliardi di dollari. Il piano di salvataggio, orchestrato da Banca centrale, Tesoro e appoggiato dal presidente George W.Bush, prevede inoltre che il colosso assicurativo passi sotto il controllo del Governo: una decisione storica visto che, a differenza di Fannie Mae e Freddie Mac, Aig non è neanche regolata dal governo federale.

 

Dopo aver deluso Wall Street non tagliando il costo del denaro, la Fed cerca così di tranquillizzare il mercato, ancora scosso dal fallimento di Lehman Brothers. Il crac di Aig avrebbe avuto conseguenze catastrofiche sui mercati americani e mondiali. Il fallimento avrebbe rischiato di innescare un effetto domino, spingendo al collasso una serie di intermediari finanziari e causando perdite - secondo le prime approssimative stime - per oltre 180 miliardi di dollari solo alle istituzioni finanziarie.

 

Dopo una giornata convulsa e il susseguirsi di febbrili incontri, il presidente della Fed Ben Bernanke e il segretario del Tesoro Henry 'Hank' Paulson sono usciti allo scoperto.

 

Per la seconda volta dai tempi della Grande Depressione, la Fed si è avvalsa della speciale autorità conferitale della statuto, che le consente in circostanze estreme di concedere prestiti a ogni società non in grado di assicurarsi un'adeguato finanziamento da parte di altre banche. Il prestito straordinario, che giunge al termine di dieci giorni che hanno ridisegnato la finanza americana, punta ad «assistere Aig a far fronte gli impegni presi. Il finanziamento faciliterà il processo nel corso del quale Aig cederà alcune delle proprie attività in modo ordinato», spiega la Fed, sottolineando che al Governo va il 79,9% della società, compreso il diritto di veto sul pagamento dei dividendi.

 

Il prestito ha una scadenza di 24 mesi e sarà ripagato con la vendita degli asset Aig. Plaude il presidente Bush all'operazione della Fed, che punta a «promuovere la stabilità nei mercati finanziari e limitare i danni all'economia in senso lato». Soddisfatto anche Paulson, che mette in evidenza come il prestito preveda «misure a tutela dei consumatori».

 

Gli analisti intanto sono convinti che le conseguenze del fallimento di Lehman Brothers si sono appena cominciate a sentire. E la crisi domina ormai la campagna elettorale. Il candidato repubblicano John McCain addita come responsabili «la corruzione e gli eccessi di Wall Street». E propone la costituzione di una commissione indipendente d’inchiesta sul modello di quella che ha indagato sull’11 settembre.

 

Mentre il democratico Barack Obama resta convinto, nonostante tutto, che i fondamentali dell’economia americana rimangano solidi. «Come farà McCain a mettere a posto l’economia se non capisce nemmeno che è guasta?». Il suo vice Joe Biden ha insistito sulla sostanziale continuità tra la politica economica di Bush e le proposte di McCain: «È stato per la filosofia dei repubblicani se a Wall Street hanno potuto fare quello che gli pareva. Prima per McCain andava tutto bene, ora si sveglia e all’improvviso si accorge che c’è un problema».

 

www.unita.it

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Facendo seguito al post già inserito al link che segue:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=175877 (messaggio n° 43 di questa stessa discussione)

 

si aggrava a dismisura la crisi russa!

 

Eccovi il link ad un articolo (testo + video):

 

http://www.euronews.net/it/article/18/09/2...m-market-panic/

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Salve tutti,

ecco un altro articolo interessante, alcuni quote:

Wall Street in crisi spinge l'America in una nuova era

 

...

Nei dieci giorni che hanno sconvolto Wall Street, cambiando irrimediabilmente il volto della finanza globale, una successione di notizie, una più clamorosa dell'altra, ha disorientato operatori e investitori e l'opinione pubblica mondiale, sempre più vicini a una crisi di panico: il salvataggio pubblico dei colossi del credito ipotecario Freddie Mac e Fannie Mae, il fallimento di Lehman, il matrimonio forzato di Merrill Lynch con Bank of America, la nazionalizzazione del gigante assciurativo Aig, il divieto delle vendite allo scoperto, il tentativo di sbloccare a colpi di liquidità il mercato monetario paralizzato.

...

La notizia apparentemente minore è uscita la sera di mercoledì scorso, quando la Reserve Management Corporation, società di fondi fra le più affidabili, ha rivelato che uno dei suoi fondi di mercato monetario, a causa del fallimento di Lehman aveva «rotto la parità con il dollaro», un limite considerato sacro e invalicabile per questo tipo di fondi comuni, da decenni considerati l'investimento più sicuro negli Stati Uniti. A differenza degli strumenti derivati complessi trattati a Wall Street, si tratta di prodotti finanziari che ogni americano conosce e quasi ogni famiglia americana possiede: hanno asset per oltre 3.500 miliardi di dollari. L'inizio di una fuga da questi fondi significava l'allargamento della crisi da Wall Street a Main Street. Dalla perdita dei bonus e dei posti di lavoro dei banchieri d'affari e dei trader – vista tutto sommato con distacco e persino con una certa schadenfreude dall'americano medio – alla distruzione dei risparmi delle famiglie.

Lasciare che il panico si diffondesse a questi strumenti voleva dire, allora sì, precipitare in una crisi come quella degli anni 30.

 

Puoi su CNN ci sono i notizie che due ultimi banche d'affari Morgan Stanley e Goldman Sachs non ci saranno più, vengono convertiti o comprate da altri banche tradizionali. Ecco la quote:

Federal regulators converted Wall Street's remaining stand-alone investment banks - Goldman Sachs and Morgan Stanley - into bank holding companies Sunday night.

 

The move allows Goldman and Morgan to scoop up retail banks and to streamline their borrowing from the Federal Reserve. The shift also is aimed at removing them as targets of nervous investors and customers, who brought down their former rivals Bear Stearns, Lehman Brothers and Merrill Lynch this year.

 

But it also puts Goldman and Morgan under the Fed's supervision, increasing the agency's regulatory oversight and possibly forcing them to raise additional capital. As banks, Morgan and Goldman will be forced to take less risk, which will mean fewer profits.

 

And it brings to a close the era of the Wall Street investment bank, a storied institution that traded stocks and bonds, advised mergers and showered lavish bonuses on its executives.

 

Saluti,

Debugger.

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Saluti tutti,

un aggiornamento sulla situazione:

Sole24: Crisi finanziaria: rivolta repubblicana, piano Paulson in affanno

...

L'insurrezione ha scosso il vertice straordinario alla Casa Bianca tra George W. Bush, I candidati presidenziali Barack Obama e John McCain, e i leader del Congresso, che si e' concluso con un nulla di fatto.

Sono subito ripresi frenetici colloqui al Congresso per cercare di salvare il salvataggio, alla presenza del Ministro del Tesoro Henry Paulson e il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke. E nuove trattative sono in programma per questa mattina. Ma la tensione e' alta e domina l'incertezza, che potrebbe ripercuotersi oggi sui mercati se non ci saranno ricuciture e rapidi passi avanti. Anche perche' la bufera finanziaria resta violentissima: sempre ieri notte, in un crack bancario record, le autorita' hanno rilevato la grande cassa di riaparmio Washington Mutual e l'hanno ceduta a JP Morgan.

...

 

Ragazzi, con 700 miliardi di dollari si può creare una sistema finanziaria tutta nuova, considerando il moltiplicatore di fractional-reserve banking. Con questa cifra si creano almeno 7 trilioni di dollari di credito subito. Ma ormai, c'è poco da fare, FED e altri banche centrali hanno già prestato più di un trilione, ma viene subito assorbito da buco nero dei varie derivativi.

 

Saluti,

Debugger.

Modificato da Debugger
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WASHINGTON - Riprenderanno questa mattina, dopo l'interruzione di ieri sera al Congresso degli Stati Uniti, i negoziati per arrivare ad un accordo bipartisan sul piano di salvataggio dell'economia proposto da Bush. Accordo che era sembrato ad un passo ieri, prima dell'improvvisa fumata nera: finora sembra fallita l'intenzione di dimostrare l'unità nazionale di fronte alla crisi finanziaria, ma l'obiettivo dell'amministrazione Bush rimane quello di ottenere l'avallo a quello che è il più grande piano di aiuti economici della storia del capitalismo Usa - 700 miliardi di dollari - prima dell'apertura dei mercati finanziari di lunedì prossimo. E lo stesso Bush si è presentato davanti alle telecamre per ribadire la necessità del piano che, spiega "deve essere approvato rapidamente".

 

La crisi finanziaria, intanto, fa un'altra vittima illustre: le autorità bancarie Usa hanno ordinato la chiusura di Washington Mutual decretandone di fatto il fallimento, il più grande della storia americana per una banca. Le attività dell'istituto passano a JP Morgan Chase per 1,9 miliardi di dollari. "Con liquidità insufficiente per far fronte ai propri obblighi, Wamu non era più in condizioni abbastanza solide e sicure per proseguire la propria attività", spiega in una nota la Fdic, l'organismo federale di supervisione sui depositi bancari, che assicura totale protezione ai clienti.

 

Le discussioni sono precipitate nel caos giovedì allontanando di colpo le parti, e il fallimento viene attribuito dai democratici agli avversari del partito dell'elefante, accusati di aver fatto saltare il tavolo quando un consenso di massima era stato raggiunto. I repubblicani hanno detto no, in sostanza, ad un piano che giudicano troppo costoso per i contribuenti e criticano una inaccettabile intrusione del governo nel settore privato. "Il piano che è stato proposto dall'amministrazione non ha ricevuto la fiducia del popolo americano, perchè non protegge i contribuenti e li sacrifica a beneficio di Wall Street" ha affermato ieri il partito di John McCain.

 

Il vertice straordinario organizzato da Bush con i leader del Congresso e i candidati alle presidenziali Barack Obama e John McCain ha portato le parti più vicine, ma non ha raggiunto l'auspicata intesa. Le riunioni riprendono quindi oggi a Capitol Hill, mentre rimane ancora in forse la partecipazione di McCain al dibattito presidenziale previsto questa sera all'università di Oxford in Mississippi, il primo faccia a faccia fra i due sfidanti per la Casa Bianca.

 

http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/e...alvataggio.html

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riapro per segnalare voci di corridoio preoccupati che mi arrivano da esperti finanziari che conosco:

l'unica strategia UE per contrastare la crisi USA e alzare a dismisura i tassi di interesse e di far leva su euro forte/dollaro debole per attuire i danni

 

intanto l'economia USA è semrpe più critica

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Scusami Lev ma io concordo con la strategia europea.

Il nostro sistema bancario è molto più solido di quello americano (sia per struttura del patrimonio delle banche sia per le abitudini dell'europeo medio che tende ad usare molto meno lo strumento del debito rispetto all'americano).

Quindi cercare di tagliar fuori la crisi approfittando del rapporto euro / dollaro non mi pare una cattiva idea. Sui tassi di interesse, so benissimo l'effetto che hanno per chi ha un mutuo, come la mia famiglia, ma con l'inflazione al 3,7% è necessario porre un freno

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Anche se ho un pò l'impressione che nella politica Trichet ci sia un fondo di ostilità verso gli USA che ci porta in contrapposizione con loro invece di collaborare per risolvere la crisi.

Daltronde se vanno a picco loro ne risentiamo anche noi, mentre se la BCE assume un ruolo attivo nel salvataggio della loro economia si potrebbero ottenere crediti da giocarci più avanti, ma il problema è che questo è precluso dalla solita mancanza di unità politica dietro al sistema bancario europeo (ovviamente la BCE è indipendente ma la poltiica può esercitare ben più di una semplice moral suasion).

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Aggiornamento:

House to Wall Street: Drop dead

WASHINGTON (MarketWatch) - With a firm rejection of Treasury Secretary Henry Paulson and Fed Chairman Ben Bernanke, the House Republicans have told the financial markets that they'll have to solve their problems on their own, without $700 billion of taxpayer money.

In a stunning vote on Monday, the House rejected the financial rescue package on a vote of 205 to 228. Republicans voted against the bill by a two-to-one ratio, and in the process rejected their own leadership, who had worked for nearly a week to craft a bill that could gain a majority. Nearly 100 Democrats also voted against the bill, spurning their leadership.

Wall Street a pico DOW -700 in serata.

Saluti,

Debugger

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Mi pare sia prevista la possibilità di aiuto di stato, ma questo non deve essere reiterato in un periodo mi pare di 10 anni.

Per farti un esempio alitalia era stata rifinanziata nel 2005 e non si è più potuto, per fortuna, intervenire ancora con denaro del contribuente.

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Keynes non mi pare si possa definire socialista o, peggio, comunista.

 

Eppure keynesiane sono le mosse che i governi occidentali stanno facendo per salvare l'economia mondiale. Vedi Lev tra il disastroso iper-liberismo reganiano e lo statalismo stalinista ce ne stanno di possibilità.

Le politiche keynesiane sono una di queste possibilità.

 

Ci sono settori e momenti in cui è necessario che lo stato intervenga (e non mi riferisco alle sole giustizia e difesa).

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Scusate la cripticità: a livello economico-interno ovviamente. L'articolo l'ho letto e lo condivido solo in parte. Che, grazie a Regan (e a Papa Giovanni Paolo II), gli USA e l'occidente abbiano vinto la guerra fredda nessuno lo mette in dubbio.

 

Molto meglio il sistema scandinavo che quello americano, giusto per fare un esempio (alte tasse, alta spesa pubblica, alti servizi ed effettiva redistribuzione dei redditi che porta ad un paese con relativamente poco gap tra le fasce povere e quelle ricche.).

In effetti questi paesi (la Svezia sopratutto) sono un esempio lampante di come sia falso che alte tasse equivalgono ad una economia non competitiva o, ancora, che il privato sia sempre meglio del pubblico. Naturalmente è una questione di serietà, onestà ed efficienza: tutte cose che mancano in Italia.

 

Un solo esempio: nei primi anni '90 le banche svedesi hanno attraversato un periodo di pesantissima crisi, simile a quello che sta avvenendo oggi alle banche americane. Che ha fatto il governo? Le ha nazionalizzate, risanate e rivendute guadagnandoci buone plusvalenze.

Modificato da Rick86
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si mette male:

- le banche stanno iniziando a chiedere ai propri debitori di rientrare,

- unicredit rivuole dalla banca di Roma ben 130 milioni di euro o la cessione della società...

- i risparmiatori iniziano ad avere paura e vendono azioni (che come sapete calano di valore)

 

in pratica questi sono i primi effetti della crisi in europa si fanno dichiarazioni dove i correntisti ecc...

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Non fraintendermi ho avuto sempre una passione per le favole, ma se voglio ho le opere di esopo e di fedro oltre che i film della disney, non ritengo opportuno sorbirmele anche nella pagina di economia sotto il nome di "fondo comune europeo anticrisi"

 

P.S. Se vogliamo passare alla sezione "Horror" si può analizzare la politica della BCE e del suo straordinario presidente

Modificato da Dominus
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