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CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -


Leviathan

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Il debito pubblico italiano segna un nuovo record. Secondo quanto riportato nel supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" nel mese di aprile è cresciuto a 1.750,4 miliardi.

Il dato segna un aumento di 9 miliardi rispetto al mese precedente, quando il debito pubblico dello stivale aveva toccato quota 1.741 miliardi. Dall'inizio dell'anno il debito pubblico è in costante aumento, oltre 50 miliardi di euro in quattro mesi e registra, rispetto allo scorso anno, un aumento di 87 miliardi di euro.

 

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

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Buongiorno tutti,

ieri arrivata una notizia importante:

Russia; Medvedev: accordi energia con Cina valgono 100 mld Usd"Vantaggiose" intese nel settore del petrolio e del gas

 

Valgono "100 miliardi di dollari" i nuovi accordi raggiunti da parte della Russia con la Cina nel settore del petrolio e del gas. Lo ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev in occasione dell'incontro con il presidente cinese Hu Jintao a Mosca. Russia e Cina hanno firmato un ampio pacchetto di documenti in presenza dei due presidenti, compresi sostanziosi dossier per il settore del petrolio e per forniture di gas. "Questo accordo dal valore di circa 100 miliardi di dollari è il più grande mai firmato tra i nostri due Paesi", ha detto Medvedev. Il tutto è "stato reso possibile in parte grazie all'utilizzo del meccanismo che il presidente cinese e io abbiamo messo a punto un anno fa. Questo meccanismo ha permesso la firma di nuovi progetti estremamente vantaggiosi", ha detto. Da notare che la prima visita di stato del leader del Cremlino Medvedev, lo scorso anno, aveva come destinazione proprio Pechino.

 

La versione originale sulle media Russi, parlano anche di scambi delle merci in valute locali. Ecco l'articolo:

 

Russian, Chinese leaders to talk energy, economy in Kremlin

 

This year the countries signed strategic deals in the oil sphere worth around $100 billion. In 2008, Russian-Chinese trade reached a record $56.8 billion, although volumes were down slightly in early 2009 due to the financial crisis.

 

The talks will also focus on the "possibility of using national currencies of Russia and China in mutual settlements." The Shanghai group backed on Tuesday Russia's proposals on using national currencies in mutual settlements and introducing a common currency for the group.

 

The sides will also discuss strengthening cooperation on the international arena, in particular in the framework of the SCO and BRIC, and exchange views on the North Korean nuclear issue.

 

Il blocco SCO e BRIC si sta rafforzando, come era logico che succedesse con questa crisi.

 

Cordiali saluti,

Debugger.

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  • 1 mese dopo...

la prossima tappa è la crisi delle carte di credito.

In una riunione sindacale, uno della CGIL mi disse (era dicembre 2008) che ci sarebbero stati problemi di insolvenza con le carte di credito...

 

Insomma le crisi gli esperti le fiutano anni prima e tutti fanno finta di niente e i sorpresi quando arriva...

 

Il crescente livello del tasso di insolvenza legato alle carte di credito negli Stati Uniti rischia di aprire un nuovo fronte della crisi economica. E anche in questo caso il contagio potrebbe estendersi all'Europa. L'Italia è meno coinvolta di altri paesi europei, ma anche le nostre famiglie ricorrono sempre più a prestiti dalle banche. La creazione dell'istituto del fallimento del debitore potrebbe essere una soluzione e uno strumento utile per le famiglie in difficoltà. A condizione di disincentivare i comportamenti opportunistici ponendo un filtro per l'ammissione alle procedure fallimentari.

 

 

E’ stato dato ampio spazio dalla stampa nazionale alla notizia dell’allarmante livello del tasso di insolvenza legato alle carte di credito: secondo i dati forniti dal Fondo Monetario Internazionale, il 7% dei 1727,7 miliardi di Euro circa anticipati dai circuiti bancari e dalle società di credito ai consumatori europei non sarà rimborsato. A questi fanno da contraltare i dati provenienti dagli Stati Uniti con un tasso di insolvenza pari a 14 punti percentuali.

In particolare, i dati peggiori si hanno nel Regno Unito e a darne conto è il Financial Times che, citando i dati forniti dagli analisti di Moody's, rivela come il tasso di insolvenza sia passato dal 6,4% del maggio 2008 ai 9,37 punti percentuali registrati nello stesso mese durante il 2009. Il timore è che questo possa essere il preludio di una crisi più ampia in grado di interessare buona parte dei paesi europei e ricalcare almeno in parte quanto avvenuto negli Stati Uniti negli ultimi tempi, rallentando l'auspicata ripresa dell'economia nel vecchio continente.

continua su

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001232.html

 

Typhoon, i grandi "esodi" mi paiono le solite balle dei tg asserviti nostrani, lavoro in riviera e chi va bene ha il 20% in meno dei turisti. Vieni a girare la sera sul lungomare...

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La crisi è finita (cit.) ...

 

Cgia di Mestre: "In autunno a rischio 200 mila posti di lavoro"

 

Il segretario, Giuseppe Bortolussi: "Quest'anno 2 milioni e 200 mila senza lavoro"

Nel 2009, il tasso di disoccupazione all'8,8%, un punto in più rispetto al 2008

 

VENEZIA - Saranno 200 mila gli italiani che rischieranno di non ritrovare il loro posto di lavoro al ritorno dalle vacanze. Lo stima la Cgia di Mestre, l%u2019Associazione artigiani e piccole imprese della città veneta.

 

La ripresa dell'attività lavorativa dopo le ferie estive suscita sempre una grande incertezza per le famiglie italiane, e con la crisi in atto molti si chiedono se riapriranno le fabbriche dopo Ferragosto. "Nel prossimo autunno - esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - stimiamo che saranno circa 200 mila i posti di lavoro a rischio in Italia. Un numero importante che però non inficia alcuni segnali positivi emersi negli ultimi mesi che ci stanno allontanando dalla fase più acuta della crisi. Quelli messi in luce anche dall'Ocse sono una conferma importante. Quindi non dobbiamo fare nessun catastrofismo. Anche perché è da 2 anni che nel quarto trimestre l'occupazione registra picchi negativi".

"Infatti - prosegue Bortolussi - analizzando i dati Istat si riscontra che nel quarto trimestre degli ultimi 2 anni l'occupazione (rispetto al trimestre precedente) è sempre in calo: complessivamente si sono persi 260.000 posti di lavoro: 91.000 nell'ultimo trimestre del 2007 e 169.000 nell'ultimo trimestre del 2008". "La perdita di 200.000 posti di lavoro - conclude Giuseppe Bortolussi - dovrebbe portare nel 2009, il tasso di disoccupazione all'8,8% un punto in più rispetto al 2008. Complessivamente i senza lavoro dovrebbero attestarsi quest'anno sui 2 milioni e 200 mila unita".

 

(8 agosto 2009)

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  • 2 settimane dopo...

Strani gli Americani, molti stanno con le pezze al culo dopo aver perso il lavoro perchè la non esiste la cultura del risparmio, la sanità pubblica toglierebbe un bel fardello dalle spese famigliari (si parte da 1000$ al mese per persona se non sbaglio sempre che non ti copra l'azienda) e alcuni protestano -_- -_-

 

Poi lo sappiamo come funzionano quella assicurazioni, se hai particolari patologie non ti assicurano e anche se sei assicurato non è detto che coprano sempre tutte le spese.

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Strani gli Americani, molti stanno con le pezze al culo dopo aver perso il lavoro perchè la non esiste la cultura del risparmio, la sanità pubblica toglierebbe un bel fardello dalle spese famigliari (si parte da 1000$ al mese per persona se non sbaglio sempre che non ti copra l'azienda) e alcuni protestano -_- -_-

 

Poi lo sappiamo come funzionano quella assicurazioni, se hai particolari patologie non ti assicurano e anche se sei assicurato non è detto che coprano sempre tutte le spese.

 

 

Loro magari potrebbero dire "strani gli europei" ;)

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Beh sarebbero ancora più strani a farlo :asd: ... forse non sanno che i sistemi sanitari pubblici in Europa funzionano benissimo e costano diverse unità di grandezza meno ai cittadini

 

 

Si, nel regno di oz.

 

Un americano si spaventa quando vede un nostro ospedale, e non gli posso dare torto.

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Io mi spavento invece quando leggo come se la passano i "non assicurati" (che sono milioni) ..

 

 

Ognuno ha le sue paure...

 

La differenza è che i non assicurati lo sono in gran parte per scelta, visto che i poveri hanno il medicaid, mentre io nel mio paese non posso scegliere di avere una sanità come dico io anche pagando.

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Ognuno ha le sue paure...

 

La differenza è che i non assicurati lo sono in gran parte per scelta, visto che i poveri hanno il medicaid, mentre io nel mio paese non posso scegliere di avere una sanità come dico io anche pagando.

Il Medicaid copre solo i servizi sanitari di base ... come analisi, esami, radiografie ecc...

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Il Medicaid copre solo i servizi sanitari di base ... come analisi, esami, radiografie ecc...

 

Il medicaid cambia da stato a stato, in moltissimi casi si limita a pagare l'assicurazione e da, quindi, diritto alle stesse prestazioni dei "ricchi".

 

Il problema rimane la classe media, che spesso risparmia sull'assicurazione per sua scelta.

 

Poi non mi hai risposto: perchè io non posso avere una sanità del livello che desidero in europa?

 

Perchè devo accontentarmi del livello del pubblico, a mio parere altamente insufficente?

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Strani gli Americani, molti stanno con le pezze al culo dopo aver perso il lavoro perchè la non esiste la cultura del risparmio, la sanità pubblica toglierebbe un bel fardello dalle spese famigliari (si parte da 1000$ al mese per persona se non sbaglio sempre che non ti copra l'azienda) e alcuni protestano -_- -_-

 

 

Scusa ma mille dollari al mese per persona non ti sembra una cifra un pò altina? :blink:

 

In Svizzera paga quella cifra una famiglia di 4 persone (un pò meno a dire il vero, ma non di tanto) e causa già un mucchio di problemi al ceto medio, e vuoi dire che laggiù pagano 4000$ al mese con una paga media di 61.500 $ (nel 2008) ovvero 5125 $ mensili ?

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Il medicaid cambia da stato a stato, in moltissimi casi si limita a pagare l'assicurazione e da, quindi, diritto alle stesse prestazioni dei "ricchi".

 

Il problema rimane la classe media, che spesso risparmia sull'assicurazione per sua scelta.

 

Poi non mi hai risposto: perchè io non posso avere una sanità del livello che desidero in europa?

 

Perchè devo accontentarmi del livello del pubblico, a mio parere altamente insufficente?

Guarda qui cosa offre il Medicaid dello stato di New York per esempio

 

http://www.health.state.ny.us/health_care/medicaid/

 

E se uno di New York non assicurato deve per esempio fare un trapianto che fa? si attacca? :asd:

 

Ah, poi prova ad assicurarti se magari hai il cancro :asd: ..

Modificato da typhoon
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Guarda qui cosa offre il Medicaid dello stato di New York per esempio

 

http://www.health.state.ny.us/health_care/medicaid/

 

E se uno di New York non assicurato deve per esempio fare un trapianto che fa? si attacca? :asd:

 

Ah, poi prova ad assicurarti se magari hai il cancro :asd: ..

 

E in italia devi attenerti a liste d'attesa assurde, dove potresti morire.

 

Poi a me non interessa l'america, se ai loro cittadini va bene così non siamo noi a dover sindacare (dall'alto dell'ignoranza dei molti), ma di avere un' assistenza di livello in Italia quando mi dovesse servire.

 

E l'SSN per me non lo fa.

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Se la disponiibilità di organi è inferiore alla richiesta magari il problema sta da un'altra parte .... certo in Italia se il cuore c'è non crepi perchè non hai i soldi per il trapianto ...

 

E se vogliamo dirla tutta, ma è la solita storia, se non ci fossero sprechi, mal gestione, tangenti ecc... con quello che spendiamo adesso avremo un SS con i fiocchi ...

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E se vogliamo dirla tutta, ma è la solita storia, se non ci fossero sprechi, mal gestione, tangenti ecc... con quello che spendiamo adesso avremo un SS con i fiocchi ...

 

Se mia nonna avesse le palle sarebbe mio nonno.

 

Poi il SS pubblico Italiano anche senza sprechi, cosa impossibile, non avrà mai intrinsecamente la qualità di un servizio privato in regime di concorrenza.

 

Semplicemente non c'è il bisogno di fare di meglio.

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Ma come fa essere di qualità un sistema che non offre il 100% dei servizi sanitari anche a poveri ed indigenti? è un sistema classista, più paghi ... meglio vieni curato.

 

Che poi la malasanità esiste anche negli Stati Uniti

 

Cmq quando si vuole gli ospedali di eccellenza si fanno anche in Italia, vedi quello nuovo di Mestre ...

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Chi più paga ha la migliore assistenza? Giusto.

 

Giusto garantire l'assistenza a tutti, ma se voglio pagare per avere un' assistenza diversa o tagliata sulle mie esigenze voglio avere questa possibilità.

 

Un servizio sanitario nazionale, basato sulla tassazione (iniqua), da un servizio generalizzato che non viene incontro ai bisogni del paziente nè da un servizio di qualità

 

Quanto agli ospedali di eccellenza bisogna vederli da tutte le angolazioni per capire di che schifezze stiamo parlando...

 

Chiudo qui, lascio che il topic sia sulla crisi finanziaria.

 

Se vuoi tornare sull'argomento apri un topic.

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isomma, meglio pagare le tasse ed avere una sanità mediocre, che non pagare le tasse ma un assicurazione ed avere una sanità eccellente... sarà...

Oppure non avere i soldi per assicurarsi e morire

 

Ah se non sbaglio nel 2000 l'OMS ha dichiarato il nostro SSN il secondo migliore al mondo

 

Finita qui anche per me

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L'ITALIA ALLA FINE DEL TUNNEL. A MOTORE SPENTO

di Francesco Daveri 13.08.2009

L'Italia intravvede appena l'uscita dalla recessione: in Europa la crisi si ferma ma qui non ancora. Vi siamo entrati male, provenendo da un quindicennio di crescita bassa, e l'abbiamo fronteggiata male: gli aiuti pubblici anti-crisi sono stati molto inferiori a quelli degli altri paesi europei. In ogni caso, la timidezza fiscale di oggi è soprattutto figlia dei dissesti finanziari del passato.

Le stime preliminari sulla crescita del Pil destagionalizzato dei paesi europei consentono di aggiornare il barometro della crisi alla fine di giugno 2009. I dati di Eurostat, riportati nella tabella qui sotto, assieme a quelli dei trimestri successivi al fallimento di Lehman Brothers, indicano prima di tutto che l’economia europea non è più in caduta libera. Il Pil dei paesi euro è sceso nel secondo trimestre solo dello 0,1 per cento e dello 0,3 per cento nell’Europa a 27, dove pesa il meno 0,8 per cento del Regno Unito e anche i dati più negativi a una o addirittura due cifre dei paesi dell’Est Europa (Lituania, Estonia, Ungheria e Romania). Nel complesso, il fatto che la caduta del Pil europeo si sia arrestata è una gran buona notizia che si somma ad una tendenza similmente osservata negli Stati Uniti. Su base annua, rispetto ai dodici mesi precedenti (ultima riga della tabella), il Pil europeo è sceso di poco più di 4,5 punti percentuali (4,6 nell’area euro e 4,8 per cento nell’Europa a 27) e di circa 4 punti negli Usa.

 

continua su

 

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001239.html

 

PERCHÉ LA CRISI ECONOMICA È PIÙ FORTE IN ITALIA?

 

Come mai la crisi economica in Italia è stata per ora ben più seria della crisi bancaria e finanziaria? Una possibilità è illustrata sotto, nella Tabella 2, a sua volta il riassunto di una tabella analoga tratta dal Dpef 2010-13 (tabella III.1) e dal documento del Fiscal Affairs Department del Fondo Monetario “Fiscal Implications of the Global Economic and Financial Crisis, June 2009, spn/09/13).

La tabella 2 mostra l’ammontare di risorse discrezionali (cioè aggiuntive rispetto ai bilanci pubblici 2008) messe a disposizione dai governi dei principali paesi europei, di quello americano e della media dei G-20 in percentuale rispetto al Pil 2008 per fronteggiare la crisi. Dalla tabella viene fuori subito che il governo italiano ha predisposto un ammontare di risorse di gran lunga inferiore a quello degli altri governi. Forse la crescita economica ha sofferto di questo mancato stimolo.

La tesi del governo è che in Italia la crisi è stata meno forte che altrove: per esempio, una frazione elevata degli aiuti statali nel Regno Unito sono andati a salvare, nazionalizzandole, Northern Rock e Bradford & Bingley. Rimane però il fatto che un paese come la Francia, relativamente immune da shock di grandissima entità, ha impiegato il doppio delle risorse pubbliche rispetto all’Italia per fronteggiare la crisi. Il tempo ci aiuterà a capire se i relativamente buoni dati macroeconomici della Francia sono solo la conseguenza della proverbiale stabilità macroeconomica francese o se rispecchiano in modo cruciale il liberal-protezionismo di Sarkozy.

 

/quote]

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