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Buio, rifiuti e scuole sfrattate Catania sull'orlo del crac


typhoon

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Buio, rifiuti e scuole sfrattate,Catania sull'orlo del crac

 

DAL nostro inviato CONCETTO VECCHIO

 

CATANIA - L'ultima minaccia è arrivata la mattina del 14 luglio. Un foglio bianco nella buca delle lettere: "Non rompere più la minch*a". Un mese dopo, il 10 agosto, gli hanno tolto la scorta. "Non sussistono più ragioni di pericolo", recita l'asciutto dispaccio della Prefettura. Orazio Licandro, 46 anni, è un uomo solo.

 

È l'ultima conseguenza del pauroso crac che sta mettendo in ginocchio Catania, la nona città d'Italia. "Me ne andrò da qui", annuncia in un bar di corso Sicilia, tra frastuoni di ambulanze e zingarelli che reclamano l'elemosina. "Non lo faccio solo per me: lo faccio soprattutto per i miei figli, che hanno 7 e 4 anni.

 

Questa è la città con il più alto tasso d'illegalità d'Europa. E noi della sinistra siamo disarmati, anche per colpe nostre beninteso". Probabilmente non esagera in pessimismo: "Nuatri semu catanisi e i cristiani s'ana spagnari", motteggia un barista di via Etnea. "Noi siamo catanesi e la gente deve avere paura di noi".

 

E Catania fa davvero paura, gravata da un fardello di debiti comunali pari a 900 milioni. E' stato Licandro, ex parlamentare del Pdci, a far esplodere il caso, invocando accertamenti patrimoniali non solo nei confronti dell'ex sindaco Umberto Scapagnini - al potere dal 2000 al 2008 - ma anche della burocrazia comunale. "A tutt'oggi non sappiamo dov'è stata inghiottita questa gigantesca montagna di denaro".

 

La Procura a luglio ha spedito 40 avvisi di garanzia. Come si vive in una città sull'orlo della bancarotta? Mute di cani randagi scodinzolano la sera per via Umberto, di fronte alla storica villa dedicata al Bellini, chiusa da aprile. Tornare a casa dopo il cinema mette paura. Nella vicina via Pacini, dove abita il governatore Raffaele Lombardo, non ci sono cassonetti per depositare la spazzatura e i sacchetti di plastica si ammucchiano come piramidi davanti ai portoni, e spesso prima dei netturbini arrivano i bastardini a squarciarne i resti.

 

Non a caso: gli spazzini percepiscono gli stipendi a singhiozzo e rovesciano la loro rabbia svuotando periodicamente i contenitori davanti al municipio. Da settembre incerti gli stipendi dei dipendenti comunali. Le scuole rischiano lo sfratto. A San Cristoforo, ventre popolare, dove la "dispersione" sfiora il 20 per cento, le suore Orsoline sono stufe di aspettare i 150 mila euro di affitti arretrati promessi più volte per la media Doria: lo sfratto, rinviato più volte, sembra imminente.

 

Novecento milioni di debiti ha il Comune, 16 milioni li deve alla società che gestisce l'illuminazione pubblica, e tratti del centro storico sono al buio, da mesi. In via dei Corridoni, di fronte alla casa del "viceré" Lombardo, l'illuminazione è data dalle insegne dello storico cinema Odeon. I fornitori sono inferociti: aspettano 140 milioni. Le cooperative sociali non pagano gli stipendi da mesi. Perfino le edicole non forniscono più i giornali. Le librerie non accettano i buoni libri. Senza benzina i vigili. Uno scooterista alle 8 del mattino sfreccia per piazza Duomo, è senza casco (a Catania s'usa così), il vigile lo chiama, pensi che gli faccia la multa, invece discutono di una faccenda privata, poi il motociclista si congeda impunito: "Salutammu".

 

L'economia langue. Ikea doveva aprire uno stabilimento nella zona industriale, centinaia di assunzioni in cantiere: hanno rinunciato. Forse apriranno a Palermo. Licandro, che insegna diritto romano a Catanzaro, medita di andare a vivere a Roma. "Cosa potranno fare qua i mie figli, una volta terminati gli studi? Bussare alle porte della segreteria di un politico. Questa città non ha futuro". Un milione di abitanti ha Catania (paesi satelliti compresi). Una vitalità prepotente: piena di teatri, cinema, anche rockstar (Consoli, Trovato, Battiato, Venuti).

 

I catanesi, pur votandolo in massa, l'avevano capito subito di che pasta era fatto Scapagnini, ribattezzato "Champagnini". Il paradosso è che alle ultime comunali otto su dieci hanno votato per il Pdl. Tutto è lento: c'hanno messo 45 giorni per la proclamazione degli eletti, 58 giorni per l'insediamento del consiglio comunale. Come assessore al Bilancio è stato nominato l'ex presidente della commissione bilancio Gaetano Riva, commercialista: "Catania, come Roma, si merita un impegno governativo", dice. Il sindaco Raffaele Stancanelli (An), intanto ha speso 300 mila euro - presi da chissà dove - per due stabilimenti balneari sulla spiaggia di piazza Europa. Li hanno subito sequestrati. Erano abusivi.

 

(15 agosto 2008)

 

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/c...tania-crac.html

Ulteriore conferma che l'elettorato spesse volte è un gregge di pecore ... nonostante i comprovati disastri fatti, continuano a votarli!

 

foche4.jpg

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Pensa te, Scapagnini indagato, ma è un requisito fondamentale per entrare nel PDL?

 

Catania, 40 indagati per deficit al Comune

di Valeria Russo

 

Sono 40 gli indagati dalla Procura di Catania per il maxi buco in bilancio del capoluogo etneo. Si tratta di ex assessori della giunta comunale, dirigenti pubblici e anche dell'ex sindaco Umberto Scapagnini, dimessosi a febbraio ed eletto ad aprile nelle file del Pdl alle consultazioni nazionali. I reati ipotizzati sarebbero di abuso d'ufficio e falso, a coordinare l'inchiesta che non è ancora conclusa è il procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro che ha già secretato sia gli interrogatori che gli atti raccolti negli ultimi mesi. I magistrati stanno passando ai raggi x tutti i documenti contabili del Comune a partire dal 2003, anno in cui si registrò il primo deficit.

A oggi, secondo quanto anticipato dal Sole24Ore a maggio, i debiti di Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, ammonterebbero a 778 milioni di euro. Un conteggio fatto dal ragioniere generale della Regione Siciliana,Vincenzo Emanuele, nominato commissario straordinario dopo la dimissione di Scapagnini e che vede, in particolare, 565 milioni per i mutui contratti con varie banche e la Cassa depositi e prestiti, 130 milioni per debiti accumulati nei confronti dei fornitori del Comune, 83 milioni di disavanzo finanziario relativi al periodo 2003-2004. Una situazione a cui si è cercato di porre rimedio tramite un piano di risanamento predisposto dallo stesso Emauele durante il commissariamento e in collaborazione con gli uffici comunali e che prevedeva interventi in tre direzioni (affitti, rimodulazione quote di ammortamento del debito, interventi sui debiti commerciali del Comune).

Una situazione di forte criticità contabile sottolineata anche in una relazione di giugno della Corte dei Conti siciliana, sezione del controllo, guidata dal presidente Maurizio Meloni. I magistrati evidenziano, in riferimento al rendiconto 2006 del Comune di Catania, la presenza di gravi irregolarità, in particolare «carente attendibilità delle strutture contabili, indeterminatezza delle risorse, parziale e carente gestione dei residui, mancato effettivo ed efficace finanziamento dei debiti fuori bilancio e dei disavanzi Amt, insufficienza delle risorse destinate al disavanzo 2003» così come si legge nella delibera scritta dal magistrato Giuseppa Cernigliaro. Inoltre, secondo la Corte dei conti il disavanzo di amministrazione per il 2006 ammonterebbe a 58,9 milioni.

 

http://www.ilsole24ore.com/

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  • 4 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

Per un mese o due Catania l'hanno salvata. No, Catania non era sull'orlo del crac: Catania era già fallita. Dopo mesi di luci spente persino sulla via Etnea, dopo i vigili appiedati per la benzina che era finita, dopo i quartieri in putrefazione per quelle montagne di rifiuti che nessuno raccoglieva più, un primo finanziamento (a fondo perduto) fa respirare per un po' i catanesi e grazia per il momento i suoi amministratori spensierati e spendaccioni. Pieni di debiti, inseguiti dai creditori. Autisti, librai, trasportatori, giornalai, ristoratori, albergatori, maestre e pure ballerine brasiliane.

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni...tania.html

 

140 milioni di uero epr salvare il collega...

e la gente dic atania continua a votarli deve essere qualcosa di marcio sotto dubbi pochi

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  • 5 mesi dopo...
Guardate Report così ridete (o piangete , vedete voi) un pò ...

Se, come ho motivo di ritenere, tutto ciò risponde a verità, occorrerà senz'altro adottare provvedimenti severi nei confronti dei responsabili di tale degrado.

Auspico quindi l'intervento di quei magistrati che fino ad oggi hanno rivolto altrove lo sguardo.

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purtroppo Scapagnini è già diventato magicamente deputato, per l'ottimo lavoro svolto a Catania.

Possibile che qualcuno indaghi sulla sua gestione, ma si sa, ultimamente indagare sui parlamentari costa il linciaggio mediatico a reti unificate, con calunnie di maggioranza e finta opposizione, e il trasferimento del magistrato.

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purtroppo caro il mio typhoon non c'è proprio niente da ridere, e credimi che non ci sono più neanche le lacrime per piangere.... te lo dice uno che è nato a catania e ci vive da 29 anni qui la politica è solo una bella parola e basta.... l'ignoranza e le promesse di false speranze portano i voti a destra, qualcuno promette il cambiamento, la redenzione, ma poi alla fine tutto resta uguale perchè fa comodo cosi perche i signori devono restare tali e "i suggi anna ristari suggi" ( i topi devono rimanere topi )....... il voti dell'pdl per l'80% provengono da povera gente che crede ancora alle favole del cavaliere bianco che con la sua armata salva l'impero e dal 20% dalla tavola rotonda che deve continuare a mangiare.

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Ospite Peppe
purtroppo caro il mio typhoon non c'è proprio niente da ridere, e credimi che non ci sono più neanche le lacrime per piangere

 

Quoto, la situazione è drammatica, ve lo dice chi ci abita.

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Sulla politica Siciliana i discorsi da fare sono tanti.

Come sappiamo è stata serbatoio di voti della DC prima, di Forza Italia poi.

 

I siciliani hanno la disoccupazione più alta, il reddito pro-capite più basso in Italia, però i voti sono stabili verso una parte politica.

 

In quanti sanno che nelle prime elezioni in Sicilia del dopo guerra vinse l'alleanza comunista-socialista?

Sembra strano?

 

EDIT

 

Preparatevi a non veder mai più report.

Dopo questo servizio, Milena Gabanelli è stata riconosciuto colpevole di uso criminoso della TV pubblica pagata con i soldi di tutti, e come nelle democrazie, queste cose non devono accadere....

Modificato da Leviathan
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secondo me tutta la Sicilia è ancora vittima dei vari giochi della guerra fredda.

La vittoria delle sinistre nell'isola fu immediatamente sradicata a suon di stragi che imposterò gli anti comunisti al governo dell'isola e, quindi la creazione di un forte bacino di voti stabili e sicuri.

Sopratutto nei momenti dove il PCI sembrava vicino alla vittoria.

Perché la Sicilia?

 

La Sicilia ha una secolare problema di mafia, nemmeno Mussolini con Cesare Mori la sradico.

Il Sicilia l'analfabetismo è più diffuso che nel resto d'Italia.

Fu proprio quando la Mafia divenne espressamente anti comunista che si rafforzo, lo stato non la combatte, anzi, basta pensare ad Andreotti, colpevole di associazione mafiosa commesso sicuramente fino agli anni 80 ma prescritto (questa è la dicitura della corte di Cassazione).

Quanti anti comunisti furono indagati?

Da Dell'Utri, ad Andreotti, Salvo Lima, fino al recente Cuffaro (favoreggiamento semplice) e quanti altri l'hanno fatta franca?

Da magistrati locali, a capi delle forze dell'ordine a politici?

E che dire del generale Dalla Chiesa, senza uomini e senza potere, cosa, messo per motivi pubblicitari dall'alto ma in condizioni di non poter lavorare?

 

Non a caso lo stato reagì nel 1992 (operazione vespri Siciliani) al finire della guerra fredda, ma interessi più odierni hanno evitato di colpirla nuovamente. Ora come ora la mafia non ammazza più come prima, la frange violenta di Riina è finita.

Voti in cambio di appalti, e nessuno si fa male.

 

Andreotti è stato sottoposto a giudizio a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Mentre la sentenza di primo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto perché il fatto non sussiste, la sentenza di appello, emessa il 2 maggio 2003, distinse il giudizio per i fatti fino al 1980 e quelli successivi, ha stabilito che Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti è stato invece assolto.

 

L' obiter dicta (parte di una sentenza che non "fa diritto") della sentenza della Corte di Appello di Palermo del 2 maggio 2003, parla di «un'autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi fino alla primavera del 1980»[16].

 

Interrogato dalla procura di Palermo il 19 maggio 1993, il sovraintendente capo della polizia Francesco Stramandino, dichiarò di aver assistito il 19 agosto 1985, in qualità di responsabile della sicurezza dell'allora ministro degli Esteri Andreotti, ad un incontro tra lo stesso politico e quello che solo successivamente sarà identificato come boss Andrea Manciaracina, all'epoca sorvegliato speciale e uomo di fiducia di Totò Riina.

 

Lo stesso Andreotti ammise in aula l'incontro con Manciaracina, spiegando che il colloquio ebbe a che fare con problemi relativi alla legislazione sulla pesca.

 

La sentenza di primo grado definì «inverosimile» la «ricostruzione dell'episodio offerta dall'imputato». Pur confermando che Andreotti incontrò uomini appartenenti a Cosa Nostra anche dopo la primavera del 1980, il tribunale stabilì che mancava «qualsiasi elemento che consentisse di ricostruire il contenuto del colloquio». La versione fornita dall'onorevole Andreotti, secondo il tribunale, potrebbe essere dovuta «al suo intento di non offuscare la propria immagine pubblica ammettendo di avere incontrato un soggetto strettamente collegato alla criminalità organizzata e di avere conferito con lui in modo assolutamente riservato».

 

Sia l'accusa sia la difesa presentarono ricorso in Cassazione, l'una contro la parte assolutiva, e l'altra per cercare di rifiutare la prescrizione e consentire di indagare a fondo (come potè fare solo il giudice di primo grado). Tuttavia la Corte di Cassazione il 15 ottobre 2004 rigettò la richiesta di poter rifiutare la prescrizione (possibile solo nel processo civile) confermando la prescrizione per qualsiasi ipotesi di reato prima del 1980 e l'assoluzione per il resto[17].

 

Nella motivazione della sentenza di appello confermata dalla cassazione si legge (a pagina 211):

« Quindi la sentenza impugnata, al di là delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la partecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concreta collaborazione. »

 

 

Se la sentenza definitiva fosse arrivata entro il 20 dicembre 2002 (termine per la prescrizione), Andreotti sarebbe potuto essere condannato in base all'articolo 416, cioè all'associazione "semplice", poiché quella aggravata di stampo mafioso (416-bis) fu introdotta nel codice penale soltanto nel 1982, grazie ai relatori Virginio Rognoni (Dc) e Pio La Torre (Pci). Ancora oggi il dibattito sulla portata delle affermazioni è aperto soprattutto nella logicità del teorizzare una volontaria partecipazione al fenomeno mafioso sino ad una data certa. Stesso fenomeno la cui appartenenza è fuori discussione da una certa data (il 1980) in poi. C'è da specificare che gli ultimi governi Andreotti vararono (con la firma dello stesso Presidente) alcuni tra i più importanti strumenti legislativi proprio per contrastare il fenomeno mafioso (v. i decreti Andreotti-Martelli e Andreotti-Falcone).

 

Ai fini di una valutazione più approfondita, anche sul piano storico, bisogna tenere presente che la Cassazione in più punti sottolinea le differenti ricostruzioni fornite dalla Corte d'Appello. In particolare in due passi della sentenza afferma:

 

"al termine di questo articolato excursus, il Collegio ritiene di dover riprendere l'osservazione iniziale: i giudici dei due gradi di merito sono pervenuti a soluzioni diverse; non rientra tra i compiti della Corte di Cassazione, come già reiteratamente precisato, operare una scelta tra le stesse perché tale valutazione richiede l'espletamento di attività non consentite in sede di legittimità"

 

"La ricostruzione dei singoli episodi e la valutazione delle relative conseguenze è stata effettuata in base ad apprezzamenti e interpretazioni che possono anche non essere condivise e a cui sono contrapponibili altre dotate di uguale forza logica, ma che non sono mai manifestamente irrazionali e che, quindi, possono essere stigmatizzate nel merito, ma non in sede di legittimità.

 

La Cassazione, come risulta dai passi citati, afferma che rispetto a quella della Corte d'Appello sono possibili altre interpretazioni "dotate di uguale forza logica", pur non potendo per questo cassare la sentenza d'appello in quanto ciò richiederebbe un giudizio di merito che è sottratto alle competenze della Suprema Corte, giudice della sola legittimità delle sentenze[18].

Wikipedia.it

 

EDIT

Sapete che già nel maxi processo di Palermo si parlava di complotti dei magistrati per distruggere la DC Siciliana?

 

Guardate questo video... chi è che parla?

Modificato da Leviathan
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Sulla situazione deficitaria di alcuni comuni italiani, sarebbe forse il caso d'iniziare a parlarne, partendo da come è stata ridotta la Capitale dopo 15 e più anni di governo della sinistra!

 

Eccovi il link al topic relativo: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...c=8026&st=0

 

Date uno sguardo, in particolare, più che agli articoli di giornali, alle sentenze ed agli altri provvedimenti della Corte dei conti (organo di magistratura contabile, per chi non lo sapesse), linkate ai post numeri 31, 34 e 36, che dimostrano, in maniera incofutabile, il modo in cui la sinistra ha governato la città!

Modificato da picpus
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Su Roma hai già la tua discussione...

Qua si parlava di Catania sei OT nel disperato tentativo di cambiare discorso.

 

Tornando in tema, e in Sicilia, potrebbe aggiungere il maxi finanziamento che Palermo (PDL) ha ottenuto dal governo perché la municipalizzata stava fallendo (80 milioni di euro) nella Palermo dove ci sono i conta-tombini

http://www.asca.it/regioni-PALERMO__MOZION...O-376787--.html

 

nessun comune italiano è ridotto peggio d Catania

Modificato da Leviathan
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Su Roma hai già la tua discussione...

Qua si parlava di Catania sei OT nel disperato tentativo di cambiare discorso.

 

Tornando in tema, e in Sicilia, potrebbe aggiungere il maxi finanziamento che Palermo (PDL) ha ottenuto dal governo perché la municipalizzata stava fallendo (80 milioni di euro) nella Palermo dove ci sono i conta-tombini

http://www.asca.it/regioni-PALERMO__MOZION...O-376787--.html

Mi sembra di non essere stato io il primo ad andare off-topic in questa discussione, il cui oggetto riguarda solo Catania e non già tutta la Sicilia e/o Palermo!

 

Comunque, mi si smentisca se sbaglio, il governo Berlusconi ha varato, tempo fa, un decreto per ripianare il debito del Comune di Roma!!!

 

 

EDIT

 

 

Trovati alcuni link relativi al "salvataggio" del Comune di Roma (affossato dalla sinistra!), operato dal governo Berlusconi:

 

http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/2008/1..._alemanno.shtml

 

http://www.maurovaglio.it/Portals/0/messag...mune%20roma.pdf

 

http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=..._articolo=10820

Modificato da picpus
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Appunto qui si parla di Catania, ma seguendo la tua solitra strategia Berlusconiana del "se non puoi convincerli, confondili" stai parlando di Roma tendando di distogliere dall'argomento principale, se vuoi parlare di Catania bene, altrimenti apriti un altro thread.

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