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GEORGIA - Topic Ufficiale


Koli

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Bel link Picpus!!!

 

Questa era un intervista (luglio 2007) del loro Ministro della Difesa:

 

Some believe that NATO integration

will result in the loss of the territories

(I mean Abkhazia and South

Ossetia). What arguments exist that

this will not happen?

First of all, let me start by pointing

out that NATO isn’t just an organization.

It is a political – military alliance of 26

democratic nations and each of them

recognize Georgia and its territorial integrity.

This means, therefore, that Georgia’s

NATO integration is synonymous

with Georgia’s integration into the organization

as a full territory and nobody

is speaking about violating Georgia’s

sovereignty. This is the first major argument.

The next argument is the numerous

statements made by NATO and

other high officials – and also NATO

member country representatives – that

Georgia’s territorial integrity is an issue

which will be never questioned and if

Georgia is adopted into NATO it will be

adopted in its full territorial integrity

Modificato da Rick86
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Ospite intruder

Il Putin bifronte

 

di Alberto Ronchey

 

La strategia di Putin, secondo un frequente giudizio, è neoimperiale. Tende a recuperare i territori perduti dal potere di Mosca, nella dissoluzione dell’Urss, più o meno come protettorati. Al suo disegno si oppongono in particolare, oltre alle repubbliche baltiche, l’Ucraina e la Georgia. Nel caso dell’Ucraina, Mosca ricorre a sanzioni come superpotenza energetica. Nel caso della Georgia, tende a far leva sugli antagonismi etnici. I governi di quelle nazioni aspirano a tutelarsi e cercano garanzie in Occidente, anche se con azzardi temerari come quello del georgiano Saakashvili, che ha dato inizio alla guerra d’agosto nell’Ossezia meridionale prestandosi alla reazione «sproporzionata» dei russi.

 

Già da tempo Vladimir Putin denunciava come provocatorie le pressioni per condurre l’Ucraina e la Georgia nella Nato, mentre definiva ostile ogni presenza politica e persino economica degli Stati Uniti ai confini della Russia. Nella versione degli osservatori più comprensivi dinanzi all’inquieto e orgoglioso nazionalismo «granderusso», Putin interpreta e manifesta non già un arrogante «neozarismo», bensì una sindrome d’accerchiamento che può motivare le sue reazioni tanto spesso esasperate. Ma davvero può considerarsi a rischio d’accerchiamento un impero bicontinentale, che anche dopo la dissoluzione dell’Urss rimane tuttora esteso per oltre 17 milioni di chilometri quadrati? Da Mosca, i portavoce replicano che simili apprensioni si fondano sui fatti. A Occidente le basi Nato, i piani per il sospetto «scudo » missilistico-spaziale di Bush, l’espansione dell’Ue.

 

A Oriente quel potere di Pechino ingigantito dal boom economico e tecnologico, mentre il miliardo e trecento milioni di cinesi può tracimare in Siberia e nella regione dell’Amur, dove rimane scarsa la popolazione russa. Lo scenario di ogni vertenza con Mosca presenta così diversi e discutibili aspetti, oltre a manifeste contraddizioni di tutti. Se in materia di separatismi Putin condanna quello del Kosovo, soccorre poi con bombardieri e carri armati quello dell’Ossezia meridionale, mentre fomenta e tutela quello dell’Abkhazia. I governi occidentali assistono a loro volta il separatismo del Kosovo dalla Serbia, sia pure come conseguenza della «pulizia etnica» di Milosevic, mentre considerano pericolose le secessioni dalla Georgia e ancor più rischiosa la tendenza intimidatoria dell’interventismo russo non solo nel Caucaso. Basta pensare alla vertenza con l’Ucraina sul porto di Sebastopoli. E poi, rimane l’incognita della strategia energetica russa.

 

E’ probabile, se non già dimostrato, che i bombardieri e i carri armati di Putin avessero anche lo scopo di provare l’insicurezza dell’oleodotto Btc, che dal Caspio passa per la Georgia e la Turchia fino al Mediterraneo, come inducono a supporre le operazioni militari prolungate in territorio georgiano. Quella, per ora, è la sola fornitura di greggio per l’Europa che non venga dalla Russia o dall’Iran. Sullo stesso itinerario è atteso anche il gasdotto Bte, impresa di rilevante interesse. Ci si domanda se il disegno di Putin comprenda non solo un espansionismo geopolitico, ma geoenergetico, passando anche per Tbilisi. L’interrogativo è sospeso, ma non secondario. La risposta verrà, nei prossimi tempi, con gli ulteriori sviluppi della controversia internazionale sul Caucaso.

 

19 agosto 2008

 

 

 

http://www.corriere.it/editoriali/08_agost...44f02aabc.shtml

 

 

 

 

 

 

 

NAZIONI UNITE (Reuters) - L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite ieri ha detto che Mosca non può sostenere la bozza francese di una risoluzione che chiede l'immediato ritiro militare della Russia dalla Georgia.

L'ambasciatore Vitaly Churkin ha detto al Consiglio di sicurezza che la risoluzione dovrebbe includere e rafforzare il piano di pace in sei punti promosso dal presidente francese Nicolas Sarkozy e firmato sia da Mosca che da Tbilisi.

Dal momento che la bozza non fa questo, "la Federazione russa non potrà sostenerla", ha detto l'ambasciatore.

Modificato da intruder
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Buongiorno tutti,

che dire, la guerra e scoppiata a causa di (...) Saakashvilli. Per fortuna, la Russia ha intervenuta tempestivamente, limitando i danni di quanto era possibile. Onore a caduti.

Speriamo che il tribunale in Tbilisi o Tshinvali pronuncerà al più presto il suo verdetto per i crimini contro l'umanità, compiute dal governo di Saakashvilli. Senza giustizia, non c'è pace.

In fine, volevo segnalare alcuni articoli interessanti al proposito, sembra che non sono stati riportati qui:

 

YNETEWS.COM: War in Georgia: The Israeli connection

Georgian minister: Israel should be proud

"The Israelis should be proud of themselves for the Israeli training and education received by the Georgian soldiers," Georgian Minister Temur Yakobashvili said Saturday. Yakobashvili is a Jew and is fluent in Hebrew. "We are now in a fight against the great Russia," he said, "and our hope is to receive assistance from the White House, because Georgia cannot survive on its own.

 

HAARETZ.COM: Georgian minister: Israel has sold us out

TBILISI - Israel has joined in the West's betrayal of Georgia, the Georgian reintegration minister, Temur Yakobashvili, told Haaretz yesterday. As the official in charge of bringing Abkhazia and South Ossetia back into the fold, Yakobashvili oversaw negotiations with the Russians to end the fighting there. He warned the world that the situation would escalate into war, but the West ignored him. "They said the Georgians are exaggerating again," he charged.

 

WAR NERD: South Ossetia, The War of My Dreams

Most likely the Georgians just thought the Russians wouldn’t react. They were doing something they learned from Bush and Cheney: sticking to best-case scenarios, positive thinking. The Georgian plan was classic shock’n’awe with no hard, grown-up thinking about the long term. Their shiny new army would go in, zap the South Ossetians while they were on a peace hangover (the worst kind), and then…uh, they’d be welcomed as liberators?

 

(....)

 

Cordiali saluti,

Bugger

Modificato da Captor
Rimosso commento offensivo su Saakashvilli. Rimosso link a sito irregolare.
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www.(.....)

 

Quel sito non è il benvenuto su aereimilitari...

 

Tanto per intenderci è il sito di Blondet con articoli come questo: Papa Giovanni Paolo II sarebbe un ebreo

 

"Sulla inferiorità mentale del negro e delle donne"

 

NB: tutti i link sono di perle complottiste, mai e poi mai linkerei questo signore

Modificato da Captor
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Dal link: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...35740girata.asp

 

riporto:

 

19/8/2008 (7:21) - INTERVISTA AL PRESIDENTE GEORGIANO

 

Saakashvili: "Putin preparava da mesi l'attacco"

 

«Prima dell'invasione rifatta una ferrovia per i rifornimenti»

 

UWE KLUSSMANN

 

TBILISI

 

 

Presidente Saakashvili, il suo Paese ha perso una guerra nel giro di pochi giorni. Perché ha cominciato queste operazioni militari contro la provincia ribelle dell’Ossezia del Sud?

 

«Metà Ossezia del Sud è sempre stata sotto il controllo georgiano. Ma non è questa che interessa Mosca, bensì l’intera Georgia. A giugno i russi hanno rinnovato una linea ferroviaria nella provincia ribelle dell’Abkhazia e lì hanno portato quantità enormi di carburante. Adesso sappiamo che serviva per le loro truppe».

 

 

Avevate altri segnali di un’imminente azione militare russa?

 

«All’inizio dell’estate abbiamo avuto l’informazione che i russi volevano portare 200 carri armati in Abkhazia e che nel Nord del Caucaso tenevano sotto osservazione tutti i georgiani. All’inizio di agosto i separatisti dell’Ossezia del Sud hanno cominciato a sparare sulle nostre truppe di pace, uccidendo due uomini e ferendone sei. Ciò nonostante io ho dato l’ordine di non rispondere al fuoco. Il 7 agosto abbiamo saputo che 150 carri armati russi avanzavano dall’Ossezia del Nord verso l’Ossezia del Sud. Puntavano ai villaggi georgiani controllati da noi, dietro ai quali c’è la capitale dell’Ossezia del Sud, Zkhinvali. Di lì avrebbero potuto procedere verso la Georgia in qualunque direzione».

 

 

La sua descrizione dei fatti è molto controversa. I russi sostengono di aver dovuto proteggere la loro gente dalle truppe georgiane. Quello che è certo, è che avete usato l’artiglieria pesante facendo soffrire la popolazione civile.

 

«Volevamo fermare le truppe russe prima dei villaggi georgiani. Mentre i nostri carri armati avanzavano verso Zkhinvali, i russi l’hanno bombardata. Loro, non noi, l’hanno ridotta in macerie. Noi abbiamo distrutto solo tre edifici: il Parlamento, da dove avevano sparato, il Ministero della Difesa e il palazzo del governo della cosiddetta Repubblica dell’Ossezia del Sud».

 

 

Lei pensa che, dopo questa guerra, osseti e abkhazi vogliano avere ancora qualcosa a che fare con la Georgia?

 

«La questione non è se loro torneranno da noi, ma se noi andremo da loro. Quei posti sono della Georgia. Che ne è delle centinaia di migliaia di profughi? I russi fanno pulizia etnica. E poi Tskhinvali è distrutta, lei pensa che gli osseti del Sud possano tornare a viverci?».

 

 

Putin vuole ricostruire la città con mezzi russi.

 

«Questo è cinismo».

 

 

Lei pensa che Putin voglia far cadere il Presidente della Georgia?

 

«Sì. I leader russi hanno detto sia al presidente francese Sarkozy sia al segretario di Stato Usa Condoleezza Rice che senza il mio ritiro non ci sarà accordo per la soluzione del conflitto. Ciò significa che, se Saakashvili vuole salvare la testa, deve rinunciare all’Abkhazia e all’Ossezia del Sud. Ma io non rinuncerò a territori georgiani per restare in carica».

 

 

Il presidente Bush ha assicurato il suo appoggio al vostro Paese. Questo la aiuterà a resistere a Mosca?

 

«La presa di posizione di Bush è stata molto forte e per molti versi non ha precedenti. Ma anche questa situazione è senza precedenti. Non avrei mai pensato che i russi sarebbero penetrati in Georgia con le loro truppe in questa misura».

 

 

Quali ulteriori aiuti si aspetta dagli americani?

 

«Il segnale più importante è che ci aiutino a tenere aperti i porti e gli aeroporti, i russi hanno cercato di bloccare il nostro accesso al mare».

 

 

Che cosa voleva ottenere Mosca con l’invasione?

 

«Il collasso economico della Georgia. Vuole scatenare il panico per trovare poi qualche elemento politico nel Paese che dica: il Presidente deve andarsene, perché dobbiamo soffrire a causa di quest’unico uomo? La Russia è di nuovo diventata forte e vuole prendersi quello che a suo giudizio le spetta. Ma noi combatteremo fino alla fine, finché l’ultimo soldato russo non ha lasciato il suolo georgiano. Non capitoleremo mai».

 

 

Molti in Occidente pensano che adesso sarà difficile per la Georgia entrare nella Nato.

 

«In questo momento ho altro cui pensare. Devo salvare il mio Paese»

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Quel sito non è il benvenuto su aereimilitari...

Non sono completamente d'accordo, signor Blondet è sicuramente un fonte di informazioni molto interessante, sopratutto in campo di pedagogia e economia, per vedere la realtà da altro punto di vista, che i media occidentali, in mani di poche eletti, non pubblicheranno mai. Ha i sui difetti, sono d'accordo.

Visto che sono abbastanza nuovo, volevo chiedere se esiste una lista ufficiale dei fonti vietati qua, per non disturbare troppo l'amministrazione di questo ottimo forum.

 

Cordiali saluti,

Bugger

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«Il collasso economico della Georgia. Vuole scatenare il panico per trovare poi qualche elemento politico nel Paese che dica: il Presidente deve andarsene, perché dobbiamo soffrire a causa di quest’unico uomo? La Russia è di nuovo diventata forte e vuole prendersi quello che a suo giudizio le spetta. Ma noi combatteremo fino alla fine, finché l’ultimo soldato russo non ha lasciato il suolo georgiano. Non capitoleremo mai».

Abbiamo visto tutti che tipo di esercito è quello di Saakashvilli, l'hanno abbandonato quasi tutte i suoi carri armati, artelleria e altro, la 58 armia dice di ricuperare circa 150 mezzi blindati, di quali 65 T-72 completamente integri. Per Saakashvili, il gioco è finito.

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Visto che sono abbastanza nuovo, volevo chiedere se esiste una lista ufficiale dei fonti vietati qua, per non disturbare troppo l'amministrazione di questo ottimo

 

Non esiste una vera e propria lista, esiste un'indicazione però e sta scritta nel Regolamento.

 

Non ti sorge il dubbio che essendo l'Ossezia territorio Georgiano, la Russia abbia invaso illegalmente la Georgia per i propri scopi?

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Non ti sorge il dubbio che essendo l'Ossezia territorio Georgiano, la Russia abbia invaso illegalmente la Georgia per i propri scopi?

La Georgia ha perso la Sud Ossezia e Abhazia nel lontano anno 1991-1993, per politica ultra nazionalistica del governo di allora sotto Gamsohurdia. La Russia nei tempi bui di Eltsin non aveva nessun interesse in area, ma dovuto intervenire per fermare la violenza causato da nazionalismo eccessivo georgiano. E ora non vedo quali sono i benefici, oltre per ristabilire la pace nel regione, possa ottenere la Russia nel conflitto.

Bugger.

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Non sono completamente d'accordo (....)

 

Le contestazioni vanno fatte in privato. Il link a quel sito l'avevo già tolto quando hai scritto, quindi era chiaro che concordavo con Rick. Se metterai altri link a siti che ospitino simili contenuti (razzisti) sarai sospeso. Inoltre +10% per "Insulti di alcun tipo rivolti a personaggi politici o pubblici."

 

Rick hai fatto bene a segnalare la cosa, ma la prossima volta usa la funzione "Segnala a moderatore": in questo modo si è sicuri che un mod arrivi subito e si evita di parlarne sul topic.

 

Ora torniamo in-topic.

Modificato da Captor
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La Georgia ha perso la Sud Ossezia e Abhazia nel lontano anno 1991-1993, per politica ultra nazionalistica del governo di allora sotto Gamsohurdia. La Russia nei tempi bui di Eltsin non aveva nessun interesse in area, ma dovuto intervenire per fermare la violenza causato da nazionalismo eccessivo georgiano. E ora non vedo quali sono i benefici, oltre per ristabilire la pace nel regione, possa ottenere la Russia nel conflitto.

Bugger.

 

il controllo dell'UNICO oleodotto verso l'area del Mediterraneo che non passava per la Russia, per caso?

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Ospite intruder
Dall'ANSA apprendo che Mednevev prenderà in valutazione la richiesta d'indipendenza di Ossezia e Abkazia

 

Proprio una mossa furba.

 

 

Furbi per furbi, riconosciamo l'indipendenza della Cecenia e diciamo disposti a riconoscere l'indipendenza di qualsiasi altra repubblica autonoma della Federazione Russa, per le cui mappe vi rinvio alla discussione che avete chiuso.

 

Smart, double smart, si dice negli USA. Fai il furbo? Io raddoppio.

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La Georgia ha perso la Sud Ossezia e Abhazia nel lontano anno 1991-1993, per politica ultra nazionalistica del governo di allora sotto Gamsohurdia. La Russia nei tempi bui di Eltsin non aveva nessun interesse in area, ma dovuto intervenire per fermare la violenza causato da nazionalismo eccessivo georgiano. E ora non vedo quali sono i benefici, oltre per ristabilire la pace nel regione, possa ottenere la Russia nel conflitto.

Bugger.

 

Veramente il discorso parte dal lontanto 1989, quando i Russi causarono 20 vittime a Tiblisi, per lo più donne e bambini, in una manifestazione pubblica contro potere centrale.

 

Chissà perchè la Georgia ha voluto dichiarare l'indipendenza da Mosca quando l'ha ottenuta nel '91? Forse perchè era semplicemente stufa di Mosca.

 

Ma Mosca ha perfezionato la crisi in Georgia appoggiando i separatisti delle due regioni.

 

A me pare che sia molto interessata a Tiblisi.

 

E poi la Georgia è riconosciuta a livello internazionale integralmente coi territori di Abkazia e Ossezia inclusi.

 

...

 

Non male Smart double Smart, non la sapevo.

Modificato da -{-Legolas-}-
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Ospite intruder
Non male Smart double Smart, non la sapevo.

 

Non è esattamente inglese di Oxford...

 

Intanto:

 

ANSA - MOSCA, 20 AGO - E' di 64 morti e 323 feriti il bilancio delle perdite militari russe nel conflitto con la Georgia. Lo riferisce il vicecapo di Stato maggiore russo, Anatoli Nogovitsin, citato dall'agenzia Itar-Tass.

 

Mica male per un blitz 1000-a-1...

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Furbi per furbi, riconosciamo l'indipendenza della Cecenia e diciamo disposti a riconoscere l'indipendenza di qualsiasi altra repubblica autonoma della Federazione Russa, per le cui mappe vi rinvio alla discussione che avete chiuso.

Smart, double smart, si dice negli USA. Fai il furbo? Io raddoppio.

Mica gli USA non hanno testato già, senza successo, questa strada?

Il problema è che ora la Russia è più forte nella casa sua. Ormai non c'è niente da fare.

Rimangono i pochi residui delle rivoluzioni arancione intorno alla Russia, ma anche questi sono destinate a sparire in breve futuro, come lacrime nella pioggia.

Bugger.

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Ospite intruder
Mica gli USA non hanno testato già, senza successo, questa strada?

Il problema è che ora la Russia è più forte nella casa sua. Ormai non c'è niente da fare.

Rimangono i pochi residui delle rivoluzioni arancione intorno alla Russia, ma anche questi sono destinate a sparire in breve futuro, come lacrime nella pioggia.

Bugger.

 

No, non l'hanno mai tentata SERIAMENTE. Inoltre quale sarebbe la "casa sua"? I ceceni non sono padroni in casa loro? I buriati non sono padroni in casa loro? I komi non sono padroni in casa loro? Di quale casa stai parlando?

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No, non l'hanno mai tentata SERIAMENTE. Inoltre quale sarebbe la "casa sua"? I ceceni non sono padroni in casa loro? I buriati non sono padroni in casa loro? I komi non sono padroni in casa loro? Di quale casa stai parlando?

La Russia è la casa di oltre 140 etnie, e tutti sono a casa sua, non sapevi? Ormai tutti i popoli, inclusi quelli di Ucraina e Georgia sono stufi della politica neo-coloniale degli USA, non trovi?

Inoltre, USA sono vicino al collasso, uno dei tre colloni portanti di sistema, la Finanza, è in crisi profonda. E altri due, il Hollywood e macchina bellica non fanno i buon segni, specialmente questa ultima.

Bugger.

Modificato da Bugger
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Bugger secondo me sta cambiando completamente discorso, oppure sin dall'inizio avevi in mente di screditare gli USA ed ora viene finalmente fuori, perchè non hai più argomenti o perchè si è affezionato all'idea di spalmare fango sugli States: dimmi che cappero c'entrano nel discorso di Captor, Intruder, Prime Mover, Harrier...mio?

 

Quale politica coloniale? Quale?

 

Hollywood?

 

La macchina bellica?

 

Bhò...

Modificato da -{-Legolas-}-
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Per tornare in tema...

 

Ammetto di ignorare il substrato storico della vicenda (sono andato su googleearth per capire dove era esattamente l'Ossezia...); ho avuto però l'impressione che il presidente della Georgia sia stato piuttosto ingenuo a lanciarsi in un attacco militare fornendo il pretesto (che hanno colto al volo, cinicamente direi in modo esemplare, visto gli interessi in gioco) ai Russi per intervenire. Ha sottovalutato la possibile reazione russa o la situazione per i civili georgiani era tale da richiedere un intervento a qualsiasi costo?

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Beh certo Holliwood è senz'altro la base del potere americano, ma stiamo scherzando??

Siamo in crisi finanziaria, non è una cosa nuova e gli Stati Uniti stanno superando già la fase critica riprendendosi (mentre noi europei ancora non siamo nella fase più acuta), e la macchina bellica, seppure pesantemente sfruttata nei teatri internazionali, rimane di almeno dieci volte la più grande e potente del mondo (calcolando per difetto).

Non crediate che i Russi abbiano riacquistato la loro potenza solo perchè hanno preso a calci nel deretano un esercito assolutamente modesto sia numericamente sia come equipaggiamenti, è una cosa assolutamente normale, ma da qui a fantasticare di un ritorno della potenza sui livelli sovietici ce ne passa.

Se poi vuoi proprio ascoltare quello che dice effedieffe e gli altri profeti di sventura allora fai pure.

 

Per ritornare in topic e rispondere a lender: penso che sakashvili (perdonatemi la scrittura ma non ho padronanza col georgiano traslitterato) abbia pensato di attaccare o perchè male informato e mal consigliato o perchè completamente stupido, infatti è da stupidi pensare che un paese con un esercito di si e no 20.000 effettivi armati peggio, salvo i reparti equipaggiati per andare in Iraq, dell'esercito Russo possa pensare a vincere un conflitto in campo aperto con una potenza mondiale.

Partendo dal presupposto che non considero stupido il presidente georgiano penso che sia stato mal consigliato e male informato per indurlo all'attacco e penso che dietro questa disinformazione, a naso, potrebbero esserci i Russi che hanno risposto in modo troppo veloce e veemente all'attacco, stabilendo istantaneamente obbiettivi strategici e tattici ed essendo subito pronti a gestire la situazione postbellica.

In pratica potrebbe trattarsi di una manovra per far credere al presidente georgiano di essere coperto nell'attacco dai paesi occidentali che lo avrebbero supportato o, più probabilmente, avrebbero fermato l'intervento russo permettendo ai georgiani di prendere tranquillamente l'ossezia, il che, unito ai continui incidenti ed alle provocazioni provocate dai Russi avrebbe indotto Sakashvili alle misure drastiche.

Sennò non riesco a spiegarmi altrimenti una decisione così avventata.

Modificato da Dominus
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Ospite intruder
La Russia è la casa di oltre 140 etnie, e tutti sono a casa sua, non sapevi? Ormai tutti i popoli, inclusi quelli di Ucraina e Georgia sono stufi della politica neo-coloniale degli USA, non trovi?

Inoltre, USA sono vicino al collasso, uno dei tre colloni portanti di sistema, la Finanza, è in crisi profonda. E altri due, il Hollywood e macchina bellica non fanno i buon segni, specialmente questa ultima.

Bugger.

 

 

So benissimo quante sono le etnie presenti all'interno della Federazione Russa, così come ho ben presente quante sono le religioni... per il resto, il tuo discorso, è un refrain che si sentiva già ai tempi dell'URSS, Patria di Tutti, finché Gorbačëv non ha dovuto cominciare a mandare i carri armati a spiaccicare gente sull'asfalto come in Lituania o le truppe dell'MVD a uccidere i dimostranti a colpi di zappa (Tbilisi, 1989... tu dov'eri?). La ferma reazione dell'occidente alle stragi ordinate dal Premio Nobel (sì, perché Mikhail Sergeevič ha ricevuto il premio nobel per la pace, se c'era bisogno ancora di screditare quei parrucconi di Stoccolma), provocò l'implosione dell'URSS in poco tempo.

 

Forse sarebbe ora di cominciare a pensare a fare qualcosa del genere con la Federazione Russa nel suo insieme, che quei popoli siano tutti felici di stare sotto il tallone moscovita lo puoi venire a raccontare qui, ma non vai a Komi, in Yakuzia, in Cecenia (in C E C E N I A) a farlo, ti lincerebbero ex abrupto, e lo sai benissimo.

 

Infine, vuoi avere la bontà, la cortesia, la gentilezza, in nome di dio, di allah, di budda, di yehova o di qualunque altro dio invochi, di spiegarmi cosa c'azzecca Hollywood? Io sono molto limitato, te ne sarai accorto, quindi, ti prego: S P I E G A T I. Объясните, пожалуйста. Большое спасибо

Modificato da intruder
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